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Questo Forum informa su storia-archeologia-astronomia e bibbia relative al periodo Neo-Babilonese (669bc-523bc). Dimostra che Gerusalemme fu distrutta nel 607 a.E.V. e non nel 587bc attualmente accreditato.
 
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Informazioni aggiuntive utili sulla ricerca Neo-Babilonese

Ultimo Aggiornamento: 14/02/2019 11:10
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10/01/2018 18:05
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(1) - Il problema della cronologia Neo-Babilonese.

Quando si deve riferire la storia antica di uno specifico periodo, come quello Neo-Babilonese qui considerato, ci si può basare su testimonianze tramandate e/o su documentazioni storiche e archeologiche che siano state trovate nel frattempo.

Per ciò che riguarda un antico reperto archeologico, invece, una volta tradotto dovutamente e definito nel suo periodo e nel suo testo, esso fa parte di documentazioni in quanto tali. Il suo contenuto può essere sia veritiero ed accurato, come può essere mendace, incompleto o di difficile comprensione. Resterà però sempre un importante "reperto; storico, astronomico commerciale, letterale, o amministrativo che sia".

L'importanza delle informazioni che siano trovate in un reperto antico, è prevalentemente definita dal numero delle persone alle quali essa possa interessare; oppure, può essere importante per i principi, insegnamenti e informazioni registrate che vi siano trasmessi. Nel caso di un puro senso scientifico, tale informazione diventa solo "catalogata".

Trovare, per esempio, un reperto dove sia stata registrata solo l'informazione: "2 + 2 = 4" una volta definita l'epoca nella quale fu scritto o inciso, fa solo comprendere che chi lo compose in quel tempo sapeva scrivere e fare di conto, ma ben poco di più.

Fra le informazioni di carattere etico, religioso, storico e documentale che siano oggi comunemente disponibili, un libro ha avuto una sorta di diffusione preminente su tutte le altre. E' la Bibbia. Fino a che punto essa, nei secoli, si è mostrata verace, utile e informativa? Dipende spesso, e purtroppo, da l'apprezzamento di chi la leggerà. Per alcuni essa può essere priva di valore; una sorta di fantastico romanzo. Per altri può essere perfino una guida importantissima per la propria vita.

In che modo, le antiche testimonianze di un antico popolo come quello ebraico (oggi ricomposte in un unico libro, che è completato da circa 66 parti scritte e tramandate nei secoli passati), si mostreranno affidabili, veraci e utili per chi le esamina?
Si mostrerà la storia che è narrata nella bibbia, affidabile, attendibile, veritiera, superando il confronto di ciò che essa narra con ciò che effettivamente accadde (nel passato) o di ciò che vi fu comunque scritto come storia ancora da venire, per il futuro?.

L'aspetto di ciò che riguarda la storia futura, che ancora si debba adempiere, e che nella bibbia è registrata ormai da millenni, non è mia competenza doverla trattare qui nello specifico. Per ciò che riguarda invece un particolare periodo storico di quell'antico popolo, come il Neo-Babilonese, penso di poter esprimere un ragionevole, acquisito e competente parere che cercherò di evidenziare in questi Thread.

Una prima riflessione:

Il re dell'antica Babilonia qui esaminata, Nabucodonosor (II), è ormai un personaggio storico indiscutibile. Tale Re è riferito pure nella bibbia. Nello stesso periodo però, di suo padre Nabopolassar, nella bibbia, non ne viene fatto alcun cenno specifico.
L'enciclopedia biblica "Perspicacia" edita dai "Testimoni di Geova", da molto tempo ha tentato di analizzare la difficile situazione storica del periodo, trovandosi però di fronte a notevoli difficoltà per le molte discrepanze o disaccordi fra quella che è la documentazione archeologico-Storica oggi o attualmente disponibile e quanto è invece risultante nella narrazione biblica; e ciò è comprensibilissimo.

Qui vorrei intanto chiarire una definizione che talvolta potrebbe portare confusione nelle specifiche datazioni. Nel Libro "La Ragione della Bibbia" io faccio una "specifica" distinzione fra quello che è definibile come anno di "ascesa" di un re o di un governante, che si può ben intendere anche come anno di "successione diretta", o anno di presa di potere governativo (anche in senso di conquista militare) e anno di "Accessione" che si può ben intendere come inizio "ufficiale" del regno di un nuovo re; specialmente se sia babilonese. Esempio.

Circa un mese dopo la morte di suo Padre Nabopolassar, il primo giorno del mese (intercalare) di Ululu (Elul) II (agosto/settembre) del 625 a.e.v, Nabucodonosor II "ascese" come erede legittimo al regno su Babilonia, sedendosi sul trono di Babilonia.
Valutato dal popolo ebraico invece, o in senso di successione diretta, con tale evento come "inizio", era diversamente conteggiato come riferisce Geremia 52:12;
"E nel quinto mese, il decimo giorno del mese, cioè nel diciannovesimo anno del re Nabucòdonosor, re di Babilonia, Nebuzaràdan capo della guardia del corpo, che stava davanti al re di Babilonia, entrò a Gerusalemme".
[(Per logica), a Gerusalemme, esso vi "arrivò" il settimo giorno del mese; (2 Re 25:8)]; è quindi solo tre giorni dopo il suo [venne o arrivò] davanti alla città di Gerusalemme, o dopo aver fatto i preparativi necessari, che quel generale diede "inizio" alla materiale distruzione di Gerusalemme e del suo Tempio.
Ciò accadde [ovviamente di giorno] ma dopo il tramonto di quel decimo giorno ebraico che iniziava col tramonto del sole, o nel secolare giorno 9/10 (sera/notte, mattino/sera) e nel mese di Agosto del 607 a.e.v.

Da quella sera del decimo giorno (o 9 Agosto, prima della mezzanotte) era iniziato il giorno di "Sabato" per gli ebrei. Intraprendere una tale azione distruttiva, proprio in giorno di "Sabato", almeno per il Dio degli ebrei, fu certamente qualcosa di "offensivo".
Geova stesso, sentì la necessità di "rimarcare" in modo "specifico" proprio quel particolare giorno, o "Sabato", in quanto pure in giorno di "sabato" Nabucodonosor iniziava l'assedio finale di Gerusalemme. Geova comandò a Ezechiele:

"(Ezechiele 24:1, 2) 24 Nel 9° anno, nel 10° mese, il 10° giorno del mese, ricevetti un altro messaggio di Geova: 2 “Figlio dell’uomo, segnati questa data, la data di oggi. È in questo giorno che il re di Babilonia ha iniziato ad attaccare Gerusalemme."
La mattina di quel 10° giorno, (26 Gennaio 608bc)* era durante il Sabato iniziato la sera precedente (25 Gennaio 608bc), al tramonto del sole; era il nono anno, il decimo mese, il 10° giorno del regno di Sedechia (Flavio lo chiama Secchia) su Gerusalemme.
*Data determinata con calendario astronomico J.D. 1499376/7

Per i babilonesi, invece, fu solo dopo il primo giorno del primo mese Nisannu del 624 a.e.v, (o circa sei mesi dopo) che, con la babilonese festa dell'Akitu, l'erede Nabucodonosor II fu riconosciuto "ufficialmente" (ACCESSIONE), come RE dai Babilonesi su di loro.
Da quello specifico giorno, i babilonesi cominciavano a contare gli anni del regno di tale re che, lo ricordo, sono "ordinali" (primo (1°), secondo (2°), Terzo (3°)) e non cardinali (o compiuti, completi; uno (1), due (2), tre (3)).

Secondo il conteggio degli anni di regno dei re fatto dai Babilonesi, quindi, il giorno 11 Aprile (mese Nisannu Marzo/Aprile) del 624 a.e.v. segnò l'inizio del (vero) primo anno di regno di Nabucodonosor II.

E' importante capire bene questi aspetti in quanto, fra l'altro, per i regni d'Israele, un re iniziava il suo regno direttamente come successore del precedente re; mentre per i babilonesi esso iniziava con la festa dell'Akitu o in Marzo/Aprile. Inoltre, mentre l'anno babilonese iniziava nel Marzo/Aprile, quello israelita iniziava in Settembre/Ottobre dello stesso anno.

Non tenerne conto potrebbe rendere incerti i precisi tempi di tali regnanti. Vedi Geremia 52:13 e Geremia 32:1-2
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A titolo di "esempio", riporto qui un commento del "Perspicacia" appena accennato che, in questo contesto, potrei definire corretto sotto ogni aspetto sopra considerato (vera datazione storica inclusa). I neretti, sottolineati e colori sono miei.

"*** it-2 pp. 357-358 Nabucodonosor ***
Cenni storici su Nabucodonosor desunti da iscrizioni cuneiformi giunte fino a noi integrano la storia biblica. Esse affermano che nel 19° anno di regno Nabopolassar radunò il suo esercito, e lo stesso fece suo figlio Nabucodonosor, allora principe ereditario. I due eserciti erano indipendenti l’uno dall’altro e, dopo che Nabopolassar, tempo un mese, ebbe fatto ritorno a Babilonia, Nabucodonosor riportò alcune vittorie in una zona montuosa, tornando poi a Babilonia con un ingente bottino. Nel 21° anno del regno di Nabopolassar, Nabucodonosor marciò con l’esercito babilonese su Carchemis, dove combatté vittoriosamente contro gli egiziani. Ciò ebbe luogo nel quarto anno del regno di Ioiachim re di Giuda (625 a.E.V.). — Ger 46:2.
Le iscrizioni indicano inoltre che avendo avuto notizia della morte del padre, Nabucodonosor tornò a Babilonia e, il 1° elul (agosto-settembre), salì al trono. Durante questo suo anno di ascesa al trono egli tornò in Hattu e, “nel mese di shebat [gennaio-febbraio del 624 a.E.V.], portò a Babilonia il vasto bottino di Hattu”. (A. K. Grayson, Assyrian and Babylonian Chronicles, 1975, p. 100) Nel 624 a.E.V., primo anno ufficiale di regno, Nabucodonosor alla testa del suo esercito penetrò nuovamente in Hattu; conquistò e saccheggiò la città filistea di Ascalon. (Vedi ASCALON). Durante il secondo, terzo e quarto anno di regno intraprese altre campagne in Hattu, e a quanto pare nel quarto anno rese suo vassallo Ioiachim re di Giuda. (2Re 24:1) Sempre nel quarto anno Nabucodonosor si spinse con il suo esercito in Egitto e nel conflitto che seguì entrambe le parti subirono pesanti perdite.
"

Bibbia e archeologia possono essere coerenti fra loro, solo dove l'archeologia presenti documenti o reperti che narrarono con sincerità gli eventi occorsi.
Egiziani e Assiri erano abbastanza noti per riportare documentazioni delle loro gesta spesso selezionate in modo positivo per la loro Nazione. Dove necessario, nascondevano o tacendo sconfitte e millantavano vittorie seppure insignificanti.
Presso i Babilonesi e i Persiani, invece, vigeva una "tendenza" a riportare i fatti storici come essi si svolsero, narrando onestamente anche le eventuali sconfitte o i fatti disonorevoli, come fa pure (e meglio) la bibbia.

Molti "vorrebbero" che la bibbia fosse relegata a una sorta di fantastica guida spirituale ma priva di affidabilità storica. Eppure in essa, almeno la storia inerente al popolo ebraico è "documentata", e anche bene. Un esempio.

Nel reperto BM 21946, dove sono documentati i primi anni del regno di Nabucodonosor II; al rigo Obverse 18, nel primo anno del suo regno (624 a.e.v.) (rigo Obverse 15), è registrato: "Egli marciò alla città di Ascalon e la catturò nel mese di Kislimu (Novembre/dicembre del 624 a.e.v.)". Il nome di Nabucodonosor è riferito specificamente nel rigo Obverse 15 di tale reperto.

Nella bibbia, sia il nome del re di Babilonia, Nabucodonosor, e sia la città di Ascalon, sono riferite ma sono associati in occasione del giudizio di Dio contro tale città enunciato da Geremia. Una parte di tale giudizio, poteva essere quella che fu poi riferita in tale reperto sopra citato. Il "Perspicacia", al riguardo, riporta questo commento.

*** it-1 p. 217 Ascalon ***
"Mentre la profezia di Geremia 47:2-7 può essersi in parte adempiuta quando Nabucodonosor saccheggiò la città all’inizio del suo regno (ca. 624 a.E.V.)".

Fin qui, ci sarebbe accordo. Purtroppo, sulla base di molte altre documentazioni, sembra oggi comunemente accettata da tutti una diversa datazione per tale evento, slittata con 20 anni in più, o assegnata al secolare anno 604bc.
Tale diversa "stima" di anno secolare dell'evento (la cattura della città di Ascalon), non inficia comunque l'attendibile e fidata storicità della bibbia che, appunto, associa al re Nabucodonosor II un tale evento, e proprio in tale periodo; (il Neo-Babilonese).

Chi avrà ragione, in ordine di anno secolare dell'evento (o effettiva data del primo anno del regno di Nabucodonosor II); l'archeologia moderna (con il suo 604bc), o l'antica documentazione storica che da millenni è registrata nella Bibbia (col suo 624 a.e.v.)?

(segue pagina (2)).
[Modificato da monseppe2 13/02/2019 18:13]
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Ricercatore indipendente.
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La verità viene da Geova mediante la sua parola scritta.
Per comprenderla, occorre "luce".
La luce, se illumina un solo lato, lascia zone di ombra che restano nascoste. La verità resta la stessa, ma sarà incompleta.
Solo Geova può fare "luce" su "tutti" i suoi lati della Sua Verità.
Ascoltarlo, è vitale. Cercarlo, è saggio. Amarlo, è giusto.
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