Rigoo 4 obverse - Venere in sedicesimogiorno 587bc (e Saturno)
07_diap_3
Alla fine del
rigo obverse 4, è certamente leggibile un riferimento a
Venere [2] per il
16esimo giorno del primo mese Nisannu del
587bc.
Ciò significa che, almeno
Venere, quel giorno
fu osservato, e questo
ne giustifica una verifica astronomica di quel giorno babilonese.
Il resto delle informazioni, essendo in «
[lacuna]», sono ovviamente solo desumibili dal fatto che
si stia osservando l’esatto stesso cielo (del 587bc) che osservava l’astronomo babilonese.
Nel
587bc Venere, a Sole appena tramontato, fu visibile in
prima apparizione avendo allora ancora una magnitudo di -4,24; magnitudo compatibile con le precedenti osservazioni del pianeta (
massima elongazione Ovest).
Le due foto chiare in vista reale in basso, mostrano che Venere poteva essere stato visto mentre il Sole era
appena tramontato dando
inizio al 16esimo giorno babilonese di Nisannu.
Questa verifica di
prima apparizione è in ogni caso attendibile, anche se il resto delle informazioni è in lacuna, in quanto prima del nome del pianeta non ricorre il classico «
GE6», inducendo quindi a pensare che l’osservazione possa essere stata fatta
anche durante il giorno, o subito dopo il tramonto.
Nel
568bc, tale prima apparizione
con tramonto del sole, non è parimenti fattibile in quanto Venere, avendo una inferiore magnitudo di -3,9 fu visibile solo circa
6 minuti dopo il tramonto del sole.
Nella diapositiva/3 si riscontrano comunque pure le seguenti e interessanti misure
possibili.
Le frecce Verdi, sono il raggio del cerchio che indica
Venere [2] e
Saturno [3] alla stessa misura angolare di
14 gradi con la stella
AL TARF [1] del Granchio. Entrambi i pianeti sono quindi
dentro la costellazione del Granchio.
Saturno [3], (vedi freccia Gialla) era a un cubito (o
4 gradi angolari) dietro alla stella centrale del Granchio (
Asellus Australis [4]) mentre
Venere [2] era alta
4 gradi (un cubito) rispetto alla stella
Al Tarf [1] (vedi freccia rossa).
Quindi,
due pianeti sono così definibili rispetto a
due stelle, in una configurazione che a me non sembra per nulla casuale.
In lacuna, questa osservazione poteva essere definita con i loghi: (
Venere) «(e)
[SAG-UŠ 1 KÚŠ ár ALLA]» (
Venere e Saturno un cubito dietro al Granchio).
Nel
568bc (ho controllato per scrupolo),
Venere era ancora nei
Gemelli, pertanto l’ipotesi relativa alla lacuna, di un’osservazione riferita a
entrata nella costellazione del Granchio, rispetto a una precedente osservazione che vedeva
Venere in Gemelli, non sarebbe più giustificante.
Ho incluso una piccola foto in alto a destra della diapositiva/3 che illustra la verifica per il cielo del al
568bc che vedrebbe solo
Marte essere a un cubito (di
2 gradi) da
Venere.
Il pianeta riferito (
Venere), essendo quindi a un cubito angolare (di
due gradi) da
Marte, ne potrebbe giustificare una possibile osservazione.
In tal caso, resterebbe la situazione di «ambiguità» che ho già fatto presente più volte anche se, come
circostanze di posizioni astrali, quelle del
587bc la dicono molto più lunga di quella singola del
568bc.
Resta ovvio, che fra le due osservazioni, resterebbe molto più interessante, dal punto di vista
astronomico, quella del
587bc, e pertanto
prediligo tale verifica.
In ogni caso, per il
587bc, la
prima apparizione del pianeta e
la posizione di Venere, in accordo con la posizione di
Saturno, sarebbero ben compatibili col diario durante quel 16esimo giorno riferite alle precedenti verifiche finora eseguite.
monseppe2
[Modificato da monseppe2 22/04/2015 22:37]
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Ricercatore indipendente.
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