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Questo Forum informa su storia-archeologia-astronomia e bibbia relative al periodo Neo-Babilonese (669bc-523bc). Dimostra che Gerusalemme fu distrutta nel 607 a.E.V. e non nel 587bc attualmente accreditato.
 
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Rigo 06 frontale (obverse) del VAT 4956

Ultimo Aggiornamento: 27/04/2015 12:54
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27/04/2015 12:54
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Intercalare - alluvione - e riassunto del primo mese Nisannu

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La diapositiva qui presentata illustra la piana di Babilonia come è osservata dal satellite (Google), e i punti nei quali probabilmente il fiume tracimò dopo la fine del 37esimo anno di regno di Nabucodonosor, nel 28esimo giorno del mese aggiunto a suo iniziato 38° anno facendo divenire lo stesso Nisannu appena iniziato un intercalare Addaru II, del 587bc.

Nella foto satellitare si osserva anche ciò che resta del basamento (il quadratino indicato dalla freccia rossa) sul quale era stata costruita la famosa torre o Ziggurat dalla quale gli astronomi babilonesi osservavano ogni giorno possibile (dovrei dire ... Notte) il cielo, specialmente nell’anno che si attendevano importanti eventi astronomici, come ad esempio, una particolare eclisse di Luna attesa per il 4 Luglio del 587bc (calcolata a distanza di 177 giorni da quella dell’otto Gennaio 587bc occorsa durante il 37° anno del regno di Nabucodonosor II).

Le due foto di fianco, illustrano come fu allora stabilito (sulla non visibilità della stella Hamal, della costellazione dell’Ariete) il momento durante il quale inserire un mese intercalato Addaru II; decisione presa dal re proprio durante l’ormai iniziato 38esimo anno del suo regno.

In pratica, la differenza d’inserimento rispetto a un normale mese intercalare aggiunto Addaru II, che era dopo il novilunio della fine del XII mese di Addaru regolare a fine anno di regno del re, è di sole circa 12 ore più tardi (essendo la decisione presa dopo il mattino del primo Nisannu invece che alla sera prima, dopo il tramonto, nel novilunio del 29esimo giorno Addaru ordinario) ma ciò permise di sincronizzare meglio, Sole, Luna e Pleiadi per un precisa osservazione del cielo durante il 38esimo anno del re o durante il 587/586bc.

Questo lasso di tempo, (circa 12 ore) rispetto alla parte del giorno durante il quale era normalmente presa la decisione, si evidenzia anche quando è elaborata o verificata, per il VAT 4956, la data attualmente accreditata al 568bc, che essendo in ciclo metonico di 19 anni con il 587bc riscontra, particolarmente per la Luna, diverse posizioni astronomiche molto similari, mentre per i fenomeni di DKD fra Sole e Luna, lo sfasamento si presenta più evidente, costringendo Sachs a stimare tali fenomeni (i DKD) normalmente al mattino o 12 ore dopo del loro effettivo evento serale.

Il Novilunio elaborato nella foto sotto (quella messa in notturno), occorse il 29esimo (e ultimo) giorno del mese intercalato aggiunto Addaru II.
In questo caso, l’intercalare che fu aggiunto il mattino del giorno successivo all’iniziato 38° anno del re, non sarebbe corretto definirlo come un (XII mese), in quanto sarebbe una «replica» del «primo mese Nisannu» che era già iniziato; resta comunque e normalmente definibile come mese Addaru II aggiunto.

L’identificazione di questo diverso e particolare modo di decidere il mese da intercalare, fu poi registrata nel VAT 4956 al rigo 6 Obverse, e non a fine o a inizio diario essendo pure identificato con il particolare e diverso modo di registrare il logo per il mese intercalato: «DIR-ŠE in luogo dell’usuale: ŠE-DIR».

Gli indizi, che poi sono registrati nella riga Obverse 7 illustrata in fondo, confermano come molto probabile un’esondazione del fiume di Babilonia durante il 38° anno del regno di Nabucodonosor, II occorsa molto probabilmente (nel 28esimo giorno Addaru II) in corrispondenza del secolare giorno 20 Aprile del 587bc.


Con la settima riga Obverse, finisce l’osservazione del primo mese Nisannu del 38° anno del re nel 587bc.

In sunto, durante il mese di Nisannu osservato in tale data, furono registrati i seguenti eventi astronomici fin qui «verificati» come corrispondenti alle descrizioni.

1)
La Luna, era «dietro (ár)» alla costellazione del Toro (GU4), intendendosi che essa tramontava dopo la sua principale stella Aldebaran (visibile al momento del suo tramonto).

2)
La Luna, al momento del tramontare del sole il 22 Aprile del 587bc, era misurabile nella misura di 14° angolari da esso. Questa misura, se era un riferimento «multiplo» indiretto, era indicata o suggerita dal valore (14) che è registrato a fine prima riga Obverse del VAT 4956.
Seguendone infatti la sua orbita, essa era alta o distante dall’orizzonte di circa 12 gradi, definendola quindi ben sincronizzata rispetto al sole.

3)
Giove, non citato nel diario in prima riga, era astronomicamente presente e visibile, sotto la costellazione del Toro, sin dalla sera del primo giorno del mese intercalato e, la mattina del primo giorno del primo mese Nisannu del 23 Aprile del 587bc, era astronomicamente misurabile, essendo visibile in sua ultima apparizione al sorgere del sole, nella stessa misura angolare di 14 gradi sopra descritta.

4)
Marte, (definito indirettamente con il suffisso «AN» che era anche parte del nome della costellazione del Toro), nel primo giorno del primo mese Nisannu del 587bc è misurabile in ordine di «tempo di rotazione terrestre (na)», tramontando 58 minuti (14°, 30’) dopo che la Luna aveva iniziato il suo tramonto. E’ definibile con: «(AN) IGI 14 [na?]» a fine prima riga Obverse del VAT 4956.

5)
Saturno, durante il primo giorno del primo mese Nisannu del 587bc, è identificato dalla sua posizione lungo la linea dell’orizzonte visibile, essendo registrato in secondo rigo obverse, «in opposizione alla Rondine (SAG-UŠ ina IGI SIM)».
La Rondine, era un’antica e grande costellazione che a Est iniziava con la stella Enif (il muso del Pegaso) e che includeva le attuali costellazioni conosciute come Pegaso, Pesci, e parte dell’Acquario.
Lo stesso pianeta, terminato il suo movimento retrogrado nei primi mesi del 587bc, fu osservato durante l’equinozio di Primavera (27 Marzo) essere in opposizione (di riferimento «zero») alla stella Enif del Pegaso (o Rondine) e allineato sull’orizzonte visibile da Babilonia.

6)
La Luna, il nono giorno del mese di Nisannu del 587bc, fu misurata essere a «un cubito» (4 gradi sessagesimali), di fronte alla stella Zavijah della costellazione della Vergine.
La misura fu indentata nell’esatto momento osservato, quando il bordo del disco lunare toccava la verticale SUD (Azimut 180°) e mentre la stella Denebola (la coda del Leone) «stava (GUB)» in verticale con la stella Zavijah.
Essendo misurata all’altezza di 70 gradi (per motivi di chiusura dell’angolo azimutale verso lo zenit), tale valore (4 gradi = 1 cubito), fu stimato campionandolo con la distanza interstellare che è fra u (o 91) Upsilon Virginis e la Zavijah.

7)
Venere, definito a fine rigo Obverse 3 come un «piccolo sole» è osservato in prima apparizione sin dalla fine dell’ottavo giorno essendo visibile assieme alla Luna mentre il sole stesso tramontava (visibile quindi da fine giorno ottavo e quindi pure ad appena iniziato giorno nono, stando in ombra dal sole).
La notte del nono giorno, (prima e dopo la misura sulla stella Zavijah) l’astronomo poté identificare la «Massima elongazione Ovest» del pianeta, mentre lo stesso (DIB a inizio rigo 3 Obverse) stava sorpassando o incrociando la stella k Gemini; nel precedente giorno ottavo, Venere era astronomicamente osservabile posizionato sotto o davanti (in senso che tramontava prima) di tale stellina.

8)
Giove, stavolta certamente identificato con «AN-SAG-ME-GAR», è osservato mentre nei giorni 12 e 13 di Nisannu, sorgeva a Est «crescendo (E11)» in «area divina (ME)» con la Luna che tramontava a Ovest.
Non fu definito come un DKD a motivo di quello del successivo 14esimo giorno fra sole e Luna.

9)
DKD fra Sole e Luna con altezza di 4 gradi (na), occorse alla sera sul finire del 14esimo giorno; fu misurato in altezza dal bordo basso della Luna completamente sorta nello stesso momento che il sole «iniziava» il suo tramonto toccando col suo bordo basso la linea dell’orizzonte (segnando poi il successivo decimo giorno a fine del suo tramonto).

10)
Venere, registrato a fine riga quattro Obverse, pur essendo in lacuna le altre informazioni, è elaborabile nel 16esimo giorno di Nisannu mentre entra nella costellazione del Granchio, essendo con 4 gradi (un cubito) alta dietro a Al Tarf del Granchio (ipotizzabile in lacuna con: «16 dele-bat [(e Saturno)1 KÙS ár ALLA]».
Curiosamente, sia Venere, sia Saturno erano in quel giorno a pari distanza angolare di 14° dalla stella Al Tarf del Granchio e nello stesso momento Saturno era a 4 gradi (un cubito) di distanza angolare dietro alla stella Asellus Australis del Granchio.
Le posizioni di Saturno e di Venere, nel 16esimo giorno sono quindi ben compatibili con quelle delle precedenti righe.
Inoltre, non essendo preceduto dal logo «GE6 (notte)», Venere è pure (o certamente) indicato come in sua prima apparizione al momento del completo tramonto del sole (e quindi a iniziato 16esimo giorno).

11)
IL re Nabucodonosor II, durante l’osservazione del Diario astronomico, era al suo 38esimo anno di regno.
Certamente fino a fine Nisannu, era in Babilonia.
Dovendo affrontare pure le conseguenze di un’estesa alluvione occorsa durante Aprile, è praticamente impossibile che egli potesse allora nel 568bc o suo 37° anno (e neppure durante tutto il suo 38esimo anno) approntare un grosso esercito tale da contrastare gli Egiziani.
Un reperto (BM 33041), registra una battaglia fra Babilonesi e Egiziani nel 37esimo anno di Nabucodonosor.
Se il VAT 4956 fosse veramente da stimare per il 37esimo anno del re, in occasione del 568bc, essendo il re in Babilonia per quell’anno (o suo 37esimo anno), non poteva comunque fare guerra agli Egiziani a motivo di suddetta esondazione registrata nel diario.
Facilmente, tale reperto (il BM 33041), a dispetto che sia registrato e datato per il 37esimo anno sul coccio, in realtà registra una battaglia (descritta anche nella bibbia) che ebbe luogo durante il 17esimo anno del re, evidentemente, durante la campagna militare contro Hattu e contro Gerusalemme.
L’anno del re, potrebbe essere stato «inficiato (o alterato da falsate ed errate informazioni storiche allora assodate)»; soprattutto, se fu ricopiato in periodo Seleucide, e quindi fu reso facilmente assoggettato allo slittamento dei regni nel periodo Neobabilonese, appunto di 20 anni, ottenuto dalla regina Adda Gruppi con la soppressione storica dei venti anni di regno; periodo che fu però realmente dominato da Evil-Merodac.
Originariamente, la tavoletta sembra sia stata scritta con informazione giudaiche.

12)
Nel 38esimo anno appena iniziato del re, fu quindi inserito il mese intercalato Addaru II.
Fu inserito sulla base effettivamente verificata della non visibilità della stella Hamal, dell’Ariete, e a seguito di ciò, il mattino del giorno 25 marzo 587bc, (primo Nisannu del 38esimo anno) divenne uguale o l’effettivo mattino del primo giorno del mese intercalato Addaru II.
Esso fu identificato poi registrando in modo invertito il logo usato per il mese intercalato che dal consueto: «ŠE-DIR» fu reso nel diverso «DIR-ŠE».

Tutto questo (scusate se è poco) occorse nel solo primo mese di Nisannu del 38esimo anno del regno di Nabucodonosor II.
Correva il secolare «587bc».

Rappresento, avendola citata, la presentazione della riga obverse 7 come conclusione di questo primo mese Nisannu del 587bc registrato nel VAT 4956.



monseppe2
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Per comprenderla, occorre "luce".
La luce, se illumina un solo lato, lascia zone di ombra che restano nascoste. La verità resta la stessa, ma sarà incompleta.
Solo Geova può fare "luce" su "tutti" i suoi lati della Sua Verità.
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