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Questo Forum informa su storia-archeologia-astronomia e bibbia relative al periodo Neo-Babilonese (669bc-523bc). Dimostra che Gerusalemme fu distrutta nel 607 a.E.V. e non nel 587bc attualmente accreditato.
 
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Rigo 08 frontale (obverse) del VAT 4956

Ultimo Aggiornamento: 29/04/2015 09:08
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29/04/2015 09:08
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Secondo mese, ka-bar Mercurio-Marte-Misura su Gemelli, 4 cubiti = 16 gradi

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La diapositiva illustra le informazioni che sono state registrate al rigo 8 Obverse del VAT 4956 e verificate per il 587bc.

Spicca la mancanza del logo «na», classico del primo giorno, il quale indicava di solito la distanza che era fra la Luna e il sole in ordine di tempo di rotazione terrestre.
E’ invece specificato che la Luna (o la sua sottile falce) fu visibile mentre il sole stava tramontando («stava col sole, GUB»).

Tale osservazione, fu forse possibile in quanto astronomicamente la luna aveva raggiunto il suo Novilunio circa 18/19 ore prima (verso le una della notte precedente).
Gli astronomi babilonesi sapevano che solitamente la sottile falce sarebbe stata visibile solo il giorno dopo; evidentemente il fatto che l’osservarono (forse coprendo con la mano la luce del sole mentre completava il suo tramonto), gli suggerì di registrarla che era assieme (stava, GUB) al sole.

Ovviamente, essendo molto bassa rispetto a un primo giorno dopo un trentesimo giorno, non fecero il solito conteggio della sua distanza dal sole in termini di (na o contando il tempo da tramonto sole a tramonto luna); essendo occorsa questa osservazione mentre il sole tramontava, la registrarono però insieme allo stesso primo giorno che stava così iniziando uno o due minuti dopo.

La sottile falce della Luna fu così osservabile, praticamente un giorno prima del normale, per la concomitante altezza (quasi sette gradi) e per l’inclinazione dell’orbita lunare che la spostava verso Est rispetto al sole di circa 4 gradi, come è ben evidenziato nella diapositiva.

Il giorno solare successivo (22 Maggio del 587bc), la Luna, come primo giorno, sarebbe stata un poco anomala, essendo distante dal sole 21 gradi angolari (in 24 ore la Luna si sposta nel cielo stellato da Ovest verso est di circa 12 gradi); il suo quasi raddoppio non la qualificava bene come luna di un primo giorno, tramontando essa dopo oltre 100 minuti (o 25° na) dal tramonto del sole.

La diapositiva a vista di giorno, in basso a sinistra, mostra che l’elaboratore, nel 587bc, marca bene il bordo lunare (la falce) dandola come possibilmente visibile.

A. Sachs, per il 568bc, la stima con l’espressione: «essa era terra brillante», per risaltare che fosse visibile assieme al sole prima del suo tramonto ma che da lui fu stimato per il secondo giorno (rispetto al 587bc) = al primo (o il 22 maggio ma del 568bc).

La descrizione che segue alla luna vista col sole fa propendere, invece, per il giorno 21 Maggio del 587bc.

L’espressione «ka-bar» si traduce come «in mezzo (bar) alla bocca o porta (ka)» e suggerisce un varco tipo: «>» appunto come una «bocca aperta» attraverso la quale dalla Luna era «mirata» la stella Castore [1] dei Grandi (GAL) Gemelli (Passando proprio in mezzo ad essa, o fra i due pianeti che la indentavano, Marte in prima apparizione e Mercurio).

Il varco o «ka-bar» era formato (lo specifico di nuovo), nei suoi estremi appunto, dai pianeti Marte [3] (in prima visibilità) e Mercurio [4] che erano dentro i Gemelli con un’angolazione tale da suggerire questa particolare registrazione.
Senza quindi doverli nominare, ne era implicitamente indentata la loro posizione dentro i Gemelli.

L’altezza della stella Castore [1] (vedi le agendine) dalla luna [2], ormai quasi completamente tramontata, corrisponde a una misura di 4 cubiti di 4 gradi, o di 16° in altezza dall’orizzonte visibile.
Nelle locandine, la misura elaborata, essendo astronomica, fa perno sul centro della Luna, additando quindi, rispetto all’orizzonte visibile, circa 15 minuti di grado in più della misura fatta sul bordo del suo disco (o orizzonte visibile).

In che senso la Luna, alla fine del suo tramonto, mirasse alla stella Castore, passando attraverso la porta aperta formata da Marte e da Mercurio, dovrebbero illustrarlo bene le frecce bianche inserite nella foto che elabora quell’osservazione.

Nella riga, sono specificati i: «Grandi Gemelli (MAS-TAB GAL)».
Nel 587bc ciò corrisponde con 16 gradi in altezza di Castore «opposto (IGI)» alla Luna che «mira» la stella dei Gemelli attraverso il «ka-bar».

Nel 568bc, la Luna è riferita da Sachs essere «sotto (espressione che non corrisponde bene con: IGI)» la stella Polluce (Pollux o β Gemini) essendo essa visivamente «di fronte (appunto altro significato di IGI)» 8 gradi dalla stella (con RedShift6 sono contati 7 gradi) rispetto al cubito a 2 gradi; inoltre, Sachs, non spiega o non relaziona il «ka-bar» della Luna con essi.

Il logo «AGA (di dietro)» suggerisce appunto che la stella, stando «opposta (IGI)», era sia «dietro» alla Luna sia dietro alla porta aperta riferita (ka-bar).

L’ultimo segno logografo dopo la «a (lato)» della riga, suggerisce più facilmente un «UD (giorno)», o verso il sole, indicando meglio la stella Castore che era appunto al Lato Ovest (intendendo verso il sole) rispetto alla più «brillante» stella Polluce, la quale (lo dico come curiosità di misura multipla) al momento del suo tramonto alle ore 21:06, vedeva Saturno stare di fronte ad essa (o a Est di essa) appunto di 4 cubiti = 16 gradi esatti; è solo una «curiosità?» ma neppure tanto, in quanto lo stesso Saturno è riferito come osservato appunto durante il suo tramonto in quello stesso primo giorno, come è poi registrato in rigo obverse 9.

In sostanza, l'intera riga si tradurrebbe (per il 587bc) in:

«Primo giorno di Ajaru (= al 30° del mese precedente), la Luna col Sole stava. 4 cubiti (16 gradi in altezza) mentre la brillante stella (Castore) dopo del Gemello grande (Pollux?) opposto al varco (ka-bar o a metà fra Mercurio – Marte) di dietro (ad esso) al lato giorno (o verso il sole) […stava GUB?]»

La verifica al 587bc per questa ottava riga obverse, pure nelle sue criptiche registrazioni, produce migliori corrispondenze.

monseppe2

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La luce, se illumina un solo lato, lascia zone di ombra che restano nascoste. La verità resta la stessa, ma sarà incompleta.
Solo Geova può fare "luce" su "tutti" i suoi lati della Sua Verità.
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