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Questo Forum informa su storia-archeologia-astronomia e bibbia relative al periodo Neo-Babilonese (669bc-523bc). Dimostra che Gerusalemme fu distrutta nel 607 a.E.V. e non nel 587bc attualmente accreditato.
 
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Rigo 13 frontale (obverse) del VAT 4956

Ultimo Aggiornamento: 25/08/2014 11:03
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25/08/2014 10:55
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Osservazione astronomica registrata come vaticino astrologico

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La diapositiva illustra il rigo Obverse 13 che registra il terzo giorno del terzo mese Simanu del 587bc durante il 38° anno del regno di Nabucodonosor II.

Ipotizzo, sulla base degli eventi registrati in rigo 6 obverse (alluvione e casi di malattia), che forse a motivo delle acque non decisamente pulite (dopo l’alluvione), il re possa avere avuto problemi di salute che evidentemente nel terzo mese stavano preoccupando i saggi (e medici) al suo servizio.

Forse, anche sapendo dai medici che il re era in via di guarigione, l’astronomo e astrologo di corte, osservando quel cielo del 22 giugno 587bc, ne formulò un vaticino a favore del re.

In pratica, disse al re che gli astri (o le divinità) erano a suo favore, che il suo male sarebbe stato dimezzato, e il re sarebbe guarito presto.

Devo desumere ciò, proprio da come fu registrata la riga obverse 13.
Per capirla, ho dovuto considerare una possibile interpretazione astrologica (non come quelle attuali ma secondo ciò che l’astronomo seppe adattare in senso astrologico).
Ovviamente, io ne devo evincere solo l’aspetto astronomico che sia conforme a quanto il diario registra.

Nella diapositiva/2, la foto al centro, illustra come la luna fosse esattamente nella metà della pancia del leone (o fra Regolo e la stella Chort; tirando dalla luna una linea che le intersechi in senso orizzontale; come mostra il contorno superiore della Locandina che, messa così di proposito, dovrebbe renderlo evidente.
In pratica, la luna era «bilanciata» con la metà del pancia del leone.

No solo con la «pancia (distanza fra Chort e Regolo) ma anche con l’intera siluette della costellazione!

Nella foto sovraimpressa in alto a destra, è ben evidente come la luna, facendo da centro di misura, sia equidistante con misura angolare da Denebola e da Subra di 16 gradi verso le due stelle; (in pratica, da Denebola a Luna 16 gradi e da Luna a Subra 16 gradi , in formazione tipica di un «ka-bar».

Nello stesso momento, la Luna era alta rispetto a Venere, sempre 16 gradi (con un dito di differenza).
Questo era il cielo che era indubbiamente visibile in quel giorno. Queste misure coincidenti, evidentemente colpirono l’interesse dell’astronomo.

Degno di nota, tenendo conto della mobilità della Luna, è il preciso orario o mento dell’osservazione.
Esattamente mentre la verticale di 180° del Sud incrociava (DIB) la stella Antares dello Scorpione. Poco prima o poco dopo, tutto questo sincronismo sarebbe svanito.

Tradotta in senso letterale, la riga avrebbe registrato:
«Mercurio, mentre La Luna la debolezza (del re) pulisce, incrociando l’inizio della sentenza divina uscire da Antares (o da Est) a Venere all’Ovest, entra tagliando a metà con l’unghia (o a forma di falce) del leone (e; da primo logo riga 14, 1 KÙŠ)».

In senso astronomico si tradurrebbe:
«Mentre la luna era sotto la pancia del Leone (stando bilanciata o centrata), a Est Antares incrociando (la verticale del sud) lungo l’orizzonte vedeva sorgere Venere (e Saturno) che a Ovest era un cubito sotto Mercurio il quale era diviso (otticamente) per metà da Saturno dalla stella Subra (l’unghia) del Leone».

Per inciso, l’astronomo, poté misurare, esattamente in quel momento, anche lo spostamento del pianeta Saturno (che appunto stava tramontando) e che era prossimo sulla linea dell’orizzonte visibile, stimando a Est l’altezza della stella Enif che era alta 6 gradi e 30’, valutandone così lo spostamento del pianeta dall’equinozio di primavera.

Verificando lo stesso giorno e mese ma per il 568bc, senza un preciso e definito momento della misurazione, la riga «sembra» suggerire che Giove sia sopra allo Scorpione; (Giove sarà sempre sopra a Antares in quanto l’eclittica non è mai sotto quella stella), rendendo la definizione molto approssimativa.

Interpretando AN come Marte invece che come Luna in senso divino, resta solo da pensare che Marte stia sorpassando? Mercurio (occorre però sapere a quali giorni ci si stia riferendo per definirlo) e che Venere sia opposto (secondo Sachs), alla stella [4] (marcata nella foto sovraimpressa) ma (in questo caso, manca il logo «IGI» per definire «opposto»).

A voi la scelta. Io, a parte il linguaggio criptico, trovo molte e più ragionevoli corrispondenze nel 587bc.

La foto grande evidenzia la panoramica di cielo che fu osservato (nel 587bc).

monseppe2

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25/08/2014 11:03
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rigo Obverse 13 del VAT 4956 per il 587bc

14_diap_2



Nel 568bc, la posizione di Giove era appunto sopra ad Antares. Dire però che Giove era sopra ad Antares, senza un migliore o specifico riferimento, lascia il tempo che trova.

Giove, ogni 12 anni circa, passerà sempre sopra ad Antares, e la distanza di Antares dall’eclittica, non lo mostrerà mai «sotto» a tale stella. La definizione sarebbe quindi (mal definita) e simile a quella che registra (nel 568bc) «Saturno opposto o di fronte alla Rondine».

Sempre nel 568bc, non è definibile uno specifico momento della misura; diventa quindi difficile determinare con precisione la posizione della luna che comunque sarebbe ignorata, dando a Marte il possibile significato di «AN».

Viene poi ignorato di applicare il valore di un cubito (in questo caso di due gradi, riferendo il 568bc) che a inizio riga 14 è, come informazione, legata alla riga 13 precedente.

Venere è messo da Sachs come in opposizione alla stella δ Delta Leo. Per questa ipotesi, però, nel reperto manca il necessario logo (ina IGI) che possa avvalorarlo.

Nel 587bc, Saturno non è citato, ma «indirettamente» è ipotizzabile come osservato in modo sottointeso a motivo delle due citazioni a inizio del primo e del secondo mese.

Il cerchio nella terza foto, a destra, misura un raggio di 4 gradi (un cubito) e corrisponde bene come distanza interstellare fra Venere e Mercurio, confermando indirettamente il suo valore unitario in 4 gradi sessagesimali.

Il cerchio della foto al centro, misura invece un diametro di 16 gradi.

monseppe2

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