Fonte delle informazioni esaminate da monseppe: BM 32312
Diapositiva_6
L’identificazione di
Marte, seppure per altre informazioni possano esserci incertezze nell’interpretazione del testo che è molto lacunoso, diventa
determinante per la scelta o l’identificazione dell’
anno secolare osservato, che risulta essere il
653bc contro l’anno
attualmente accreditato e stimato da Sachs e Hunger come il secolare
652bc.
L’interpretazione del valore di
10 SI, che Sachs interpreta come
10 dita su un grado misurato in 12 dita di 0,5’ (5 minuti di grado) cadauna, sarebbe in
disaccordo con la stima verificata per il
valore reale del cubito che è di 4 gradi suddivisi in 6 dita di 10 minuti di grado cadauna.
In tal senso, contando in dita
oltre le sei dita, la misura
segnerebbe un grado e 40 minuti primi che
non trovano nessun riscontro astronomico riferibile a
Marte (o a 50 minuti di grado secondo Sachs).
Perché lo scriba (probabilmente su dettato di un astronomo
assiro), abbia segnato
SI in luogo del più logico «
UŠ» non so dirlo.
Di fatto, alla verifica astronomica, la coincidenza con un valore di 10 gradi portano ragionevolmente a concludere che i
10 SI debbano essere interpretati come
10 gradi.
In pratica, si comprende
SI come dita fino a un valore di
6 (dita); oltre a tale valore, il
SI può indicare una misura espressa in
gradi.
Per i
2,30 gradi segnati a fine riga e riferiti al giorno
ventesimo,
non trovo nessuna corrispondenza, e senza poter leggere almeno i LineArt dell’intero reperto non posso comprenderne il motivo per il quale fu registrato (o a cosa siano riferiti i 2 gradi e mezzo).
Ritengo però, che siccome nel reperto il valore di
2 e mezzo rimanda alla
riga di Col. I4, rigo 17 che è in
lacuna segnata da Sachs come:
[ x ], non è da escludere un
possibile segno di «
KÙŠ (
cubiti)», che troverebbe
migliore coerenza con ciò che si osserva nel cielo in quel giorno.
Per inciso, pure Sachs, nel tradurre il traslato di
col. iv, righe 15-16, semplicemente
evita di riferire (o di
verificare)
la misura di 2 gradi e 30 primi.
Questa mancanza di verifica, dei
due gradi e mezzo, non inficia il fatto che, dal punto di vista astronomico,
Marte non potesse essere in quei due giorni nella costellazione di
Ariete,
dietro la stella
Hamal, mentre pure
Venere stesse
entrando in suddetta costellazione.
La misura di
10 gradi, pur nella sua incertezza fra dita e gradi, soltanto
completa in senso preciso la
posizione del pianeta, in perfetto accordo con le informazioni relative all’eclisse di
Luna occorsa nel Gennaio del
653bc.
Pertanto, la battaglia di
Hiritu registrata in
Col iv rigo 17-18 per il giorno
27esimo di Addaru, occorse nel secolare
29 Marzo 653bc.
In
Col. I, alle righe 10-12, con il segno «
AN», è resa (apparentemente) equivoca la posizione di
Marte qui riferita.
Fra le informazioni di
Col. i e quella di Col. iv, intercorrono però
solo due mesi lunari di tempo e «
Marte», in tali
due mesi di tempo,
non può posizionarsi
da Ariete a Scorpione.
Se ne evince che, come illustrato nella prossima diapositiva, le misure siano state riferite alla
Luna (come divinità o
AN), e non al pianeta
Marte.
monseppe2
[Modificato da monseppe2 22/03/2016 12:05]
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