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Questo Forum informa su storia-archeologia-astronomia e bibbia relative al periodo Neo-Babilonese (669bc-523bc). Dimostra che Gerusalemme fu distrutta nel 607 a.E.V. e non nel 587bc attualmente accreditato.
 
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Fonti LBAT - Eclissi del pepriodo Neobabilonese

Ultimo Aggiornamento: 03/03/2016 18:43
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26/12/2014 08:48
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Diapositiva_06



Continua la lista LBAT delle Eclissi.

Purtroppo la lista delle eclissi è fitta e le indicazioni colorate da me aggiunte, necessarie per indicarne alcune importanti, diventano un poco invasive ma spero di averle indentate bene.
Per comprenderle meglio potete confrontarle con quelle aggiunte nel relativo testo tradotto in diapositiva_09.

Ho evidenziato con la freccia piena verde l’eclissi del 555bc (-554 astronomico) registrata nel reperto BM 32234 che è correttamente associabile al primo anno di Nabonedo come re su Babilonia; riferimento che ovviamente ha valide ragioni di essere esatto, in quanto riguarda il figlio di Adda-gruppi.

L’eclisse del 25 ottobre 668bc (-667 astronomico), che nella fonte è stata stimata da Hunger per il 15 Ottobre -666 astronomico (o 667bc), dovrebbe invece riferirsi al -667 astronomico (o 668bc; scusate lo sforzo mentale che devo far fare a chi legge). L‘ho indentata con le frecce piene viola per mostrare la contemporaneità dei regni (2condo) di Assurbanipal su Assiria e di Shamash su Babilonia.

Ad essa, a fine secondo anno di regno, seguiva la sua eclisse opposta (sei mesi lunari o 177 giorni dopo) del 21 Aprile del 667bc; anch'essa «visibile» (indicata dalla scritta e freccia viola), ovviamente anch’essa in anno diverso, anche se è suggerita da Hunger come essere del -665 o 10 aprile 666bc.

Ricordo che Hunger nello stimare l’eclisse occorsa, ha dovuto seguire le cronologie indicate da Tolomeo, da Beroso e da Adda-gruppi; pertanto che giunga a conclusioni diverse dalla vera cronologia occorsa, è almeno ovvio.

Notate che il secondo anno ivi registrato, è archeologicamente associato a Šamáš-šuma-ukin ma potrebbe benissimo essere anche riferito (come eventi astronomici, se non fosse noto il nome del re) a suo contemporaneo fratello Assurbanipal, mentre era re su Assiria (almeno fino al 650bc).

Le due eclissi indicate nel BM 32234 con le piccole frecce celesti in basso, pur essendo occorse in quel secolare anno 591bc (o astronomico -0590), sarebbero da assegnare al 34esimo anno del regno di Nabucodonosor su Babilonia anche se, attualmente, 34 meno 20, sono accreditate per il suo 14esimo anno di regno.

Le due frecce piene celesti (unite dalla freccia bipunta gialla) che indentano il 632bc (o 24 Maggio del -631 astronomico) illustrano la contemporaneità del regno di Assurbanipal su Assiria con quello di Nabopolassar su Babilonia durante la caduta di Ninive; ovviamente con il rispettivo diverso numero di anno di regno per ogni singolo ma contemporaneo re.

Con la freccia piena rossa, ho indicato un altro importante riferimento.
L’eclisse di luna osservata nel 537bc (-536 astronomico), anno durante il quale gli esiliati ebrei poterono fare ritorno in patria, arrivandovi proprio all’inizio di quel settimo mese durante il quale occorse l’eclisse di Luna del 537bc.

(Esdra 3:1) 3 Quando arrivò il settimo mese, i figli d’Israele erano nelle [loro] città. E il popolo si raccoglieva come un sol uomo a Gerusalemme.

Il settimo mese era Tašritu o Tishri (Settembre/Ottobre) ed era di Mercoledì/Giovedì.
Quel mese ebraico iniziava dopo il novilunio del giorno 3 ottobre di quel 537bc mentre il primo giorno del mese, anche secondo il calendario babilonese, era contato direttamente alla sera del giorno 4 Ottobre.

Poiché l’esilio durò dalla distruzione (e fuga in Egitto del rimanente che era in Giudea) alla riedificazione dell’altare a Geova, tempo perché si compissero i settanta anni nel loro completo, è normale che possa corrispondere bene anche per «tutti i sabati» che il paese doveva scontare.

(2 Cronache 36:20, 21) ...Per di più, portò via prigionieri a Babilonia quelli che rimanevano dalla spada, e divennero servitori suoi e dei suoi figli finché cominciarono a regnare i reali di Persia; 21 per adempiere la parola di Geova per bocca di Geremia, finché il paese non ebbe scontato i suoi sabati. Tutti i giorni che giacque desolato osservò il sabato, per compiere settant’anni.

Il giorno di Sabato 9 Agosto del 607bc, Nebuzaradan iniziò la distruzione del tempio e della città di Gerusalemme. Ragionevolmente, quindi, esattamente settanta anni dopo (per quanto riguarda i sabati), giunti gli esiliati liberati in Gerusalemme, adempirono tale periodo col ripristino delle usanze precedenti.

(Levitico 16:29) 29 “E deve servire per voi come statuto a tempo indefinito: Nel settimo mese, il decimo [giorno] del mese, dovete affliggere le vostre anime, e non dovete fare nessun lavoro, né il nativo né il residente forestiero che risiede come forestiero in mezzo a voi.

il decimo giorno, dopo quel Mercoledì 3/4 ottobre del 537bc, cadeva giustamente di Sabato.
Quel sabato che evidentemente concluse anche i settanta anni che li riguardavano, e che era cominciato a contarsi dall’inizio della distruzione del tempio e della città di Gerusalemme, è databile al Sabato 13 Ottobre 537bc. (Le date sono state calcolate in modo astronomico, tramite il Julian Date).

(Esdra 3:2-4) ...E Iesua figlio di Iozadac e i suoi fratelli i sacerdoti e Zorobabele figlio di Sealtiel e i suoi fratelli si levavano ed edificavano l’altare dell’Iddio d’Israele, per offrirvi sacrifici bruciati, secondo ciò che è scritto nella legge di Mosè l’uomo del [vero] Dio. 3 Stabilirono dunque fermamente l’altare nel suo proprio posto, poiché su di loro [venne] lo spavento a causa dei popoli dei paesi, e offrivano su di esso sacrifici bruciati a Geova, i sacrifici bruciati della mattina e della sera. 4 Quindi tennero la festa delle capanne secondo ciò che è scritto, con i sacrifici bruciati di giorno in giorno in numero conforme alla regola di ciò che era dovuto per ciascun giorno.

Questa eclisse del 537bc che indenta il «mese, Ottobre» (non il «giorno») di arrivo a Gerusalemme per gli esiliati Giudei liberati, è registrata come «osservata» nel BM 32234 Obverse V, 4-10.
La Nasa la cataloga in eclisse totale di Luna come segue:

-0536 Oct 17 04:29 T- 47 0.179 2.599 1.493 114m 48m

Da Babilonia, questa eclisse fu visibile come fenomeno di ombra parziale mentre la Luna stava tramontando al sorgere del sole.
Da Gerusalemme, che ha un fuso orario due ore più a Ovest, dovrebbe essere stata vista come totale o quasi.

Devo ricordare, che la «data (o anno astronomico)» che è segnata alle eclissi in queste liste o «fonti», è comunque sempre «ricostruita», anche se spesso in modo corretto, basandosi sulla descrizione del fenomeno di eclisse e in base alla relativa corrispondenza con la verifica astronomica del periodo più probabilmente occorso; esempio ne è il secondo anno di Šamaš che è diverso da quello stimato da Hunger che lo basa riferendosi alla cronologia di Tolomeo e/o di Beroso e/o Adda-gruppi.

Le assegnazioni di regno o del regnante in quel preciso evento astronomico, sono invece stimate in base agli anni registrati nel reperto, dove siano leggibili o siano essi attendibili.

Pertanto, fermo restando il reale anno di regno inciso sul coccio, a motivo delle possibili alterazioni storiche e documentali che furono operate anticamente in quel particolare periodo, diventa necessario verificarne ogni volta la corretta assegnazione del re e del suo anno di regno effettivo, confrontandolo con altre informazioni storiche possibilmente più affidabili (come per esempio con le informazioni storiche della Bibbia, qui riferite in tal senso).

18 anni e 11 giorni prima dell’eclisse del 537bc (freccia piena rossa), occorse nel 555bc (freccia piena e scritta verdi) un’eclisse della stessa famiglia di Saros (n° 47), che identifica in 18 anni e 11 giorni l’intervallo di tempo fra i due eventi astronomici.
La Nasa cataloga quella del 555bc come segue:

-0554 Oct 06 20:30 T- 47 0.164 2.626 1.520 115m 49m

Il giorno 22 Aprile del 555bc, o 24° giorno del primo anno di regno di Nabonedo, iniziato con Nisannu, al tramonto di Aldebaran, la principale stella della costellazione del Toro, Marte era posizionato fra le corna alte del Toro mentre Venere, che era nella sua massima elongazione Ovest, era posizionato dentro i Gemelli (la data sopra citata fa riferimento al primo giorno del mese di Nisannu del 587bc).

Come già ho mostrato altrove, dopo un GoalYear di 32 anni contato appunto dal 555bc e verificato con le informazioni astronomiche del primo giorno di Nisannu descritte in prima riga obverse del VAT 4956 interpretato come osservato durante il 587bc, i due pianeti Marte e Venere sono nel 587bc nella stessa posizione astronomica compatibile con quella di pari data del 555bc.

Che cosa significa:

Essendo conteggiabili 32 anni solari dal 22 Aprile 555bc al 22 aprile 587bc, stimando il VAT 4956 per il secolare 587bc, come suggerito per il 38esimo anno di regno per Nabucodonosor e seguendo le informazioni storiche della bibbia, Marte è misurabile mentre tramonta 56 minuti dopo il tramonto della luna osservata in Babilonia, e la traccia che segna una misura di 14° (riferibile a Marte) è possibilmente leggibile nel reperto VAT 4956 a fine riga Obverse 1.

Indubbia, è pure la contemporanea posizione di Venere in massima elongazione ovest mentre è dentro i Gemelli durante il 22 Aprile del 587bc.

Nel reperto VAT 4956, la traccia che segna l’anno del re, non è un 17 o un 18 ma è un 37/38esimo anno che sembra essere leggibile come 37esimo anno solo a motivo del fatto che fu inciso in modo anomalo mentre lo scriba stava imprimendo il segno numerico (8) delle unità.

Dal momento che esatti 177 giorni prima del 4 Luglio del 587bc, occorse l’Eclisse dell’otto Gennaio 587bc, diventa ovvio che la segnatura di 17esimo anno per l’anno del re ivi registrato in occasione di tale evento astronomico, sia stata alterata nella ricopiatura degli originali documenti che certamente la registravano, nel coccio originale, per il 37esimo anno del regno di Nabucodonosor II.

L’eclisse del giorno otto Gennaio del 587bc, lascia alla data del 555bc solo un intervallo di 32 anni poiché è astronomicamente legata alla sua opposta del 4 Luglio del 587bc; eclisse di Luna compatibile con le registrazioni del VAT 4956 in rigo obverse 17.

In tempi antecedenti al Neobabilonese, la dizione per «eclisse che non si verificò» o eclisse calcolata, era un semplice «šá DIB (che passa oltre)» e non vigeva ancora la regola «persiana» di invertire l’ordine del «sin (luna)» nella dizione dell’eclisse.

Perciò, non può essere corretto definire che l’eclisse del 4 Luglio del 587bc, se associata al VAT 4956, e al trentottesimo anno di Nabucodonosor, debba definirsi come «non occorsa».
Il diario VAT 4956 la registra come «osservata».

Queste situazioni obbligano il reinserimento storico dei 20 anni di regno che furono depennati da Adda-gruppi al re Evil-Merodac (587bc (uno) + 5 + 2 + 20 + 4 = 32 anni (solari) al 555bc).

Probabilmente gli esiliati che avevano deciso di tornare in Giudea, fecero i preparativi e partirono dopo il seguente evento del secolare 537bc:

-0536 Apr 23 14:27 T+ 42 -0.222 2.448 1.485 104m 45m

Ci fu un’eclisse di Luna che fu visibile da Babilonia come parziale di ombra al tramonto della Luna (L.T. 18:32) del 23 Aprile del 537bc di Saros n° 42.

177 giorni (o sei mesi lunari) dopo questa eclisse di luna del 23 Aprile del 537bc, osservata da Babilonia, seguì la sua «opposta» di Saros 47, nel mese che gli esiliati giunsero a Gerusalemme radunandosi insieme.

-0536 Oct 17 04:29 T- 47 0.179 2.599 1.493 114m 48m

Questa eclisse del 17 ottobre 537bc, è anche della stessa famiglia di Saros n° 47 come quella del primo anno di Nabonedo nel 555bc, essendo occorsa 18 anni e 11 giorni dopo l’inizio del suo regno.

Un Exeligmos di 54 anni e 33 giorni prima di essa, o prima del 17 Ottobre del 537bc, fu osservata da Babilonia anche la sua originaria gemella del 4 settembre del 609bc, catalogata dalla Nasa come segue:

-0608 Sep 03 21:31 T- 47 0.076 2.786 1.684 117m 52m < Registrata come osservata nel BM 32234 Obverse I, 1-8.

537bc meno 609bc contano 72 anni interi, e due anni dopo il 609bc (e quindi dopo l’assedio di 18 mesi), nel 607bc, cadeva Gerusalemme nelle mani di Nabucodonosor II.

Poteva essere quel 609bc l’anno di regno che è attualmente accreditato come 17esimo anno di Nabopolassar?

O quel 609bc era proprio il 16esimo anno di regno per Nabucodonosor II?

È la bibbia stessa, che con le sue informazioni storiche (veritiere) mi aiuta a comprendere quale re regnasse in quel secolare 609bc, o due anni prima del 607 a.e.v.
In essa è contenuta la seguente informazione che fu espressa in modo profetico ma che ebbe poi un reale riscontro storico:

(Geremia 25:12) 12“‘E deve accadere che quando i settant’anni si saranno compiuti chiederò conto al re di Babilonia e a quella nazione’, è l’espressione di Geova, ‘del loro errore, sì, al paese dei caldei, e certamente ne farò distese desolate a tempo indefinito.


Chi era il re di «Babilonia» al quale faceva riferimento quel periodo di 70 anni?
Poteva essere Nabopolassar che era appunto Caldeo?

Nabopolassar morì dopo 21 anni di regno, e secondo la cronologia ora accreditata, ciò fu nel 605bc.
Dal 609bc, alla sua morte furono 4 anni.
Quarantatré anni regnò poi Nabucodonosor, e fanno 47 anni.
Due anni sono assegnati da Adda a Evil-Merodac, e fanno 49 anni.
Quattro anni li regnarono poi Neriglissar e suo figlio Labashi, e fanno 53 anni.
Dopo i diciassette anni di Nabonedo, Ciro II, nel 539bc, conquista Babilonia, e fanno 70 anni.

Frettolosamente «qualcuno» potrebbe dire che fu proprio Nabopolassar il re al quale riferiva Geremia, additando la sua completa conquista d'Assiria con la sconfitta del re Aššûr-Uballit, appunto durante il 16/17esimo anno del suo regno, divenendo così la potenza mondiale (babilonese) che poi avrebbe desolato Giuda.

Questa è solo una libera interpretazione che non tiene conto del contesto biblico e di ciò che realmente Geremia stava profetizzando.
Il «re» del quale riferiva Geremia, chi fosse realmente, lo dichiara «storicamente» un altro «testimone»:

(Esdra 5:12) 12 Comunque, siccome i nostri padri irritarono l’Iddio dei cieli, egli li diede in mano a Nabucodonosor re di Babilonia, il caldeo, ed egli demolì questa casa e portò il popolo in esilio a Babilonia.

Quello fu il «loro errore, sì, al paese dei caldei,» compiuto da tale re «il caldeo» citato specificamente da Esdra;

Fu Nabucodonosor!

Non fu Nabopolassar, colui il quale era stato chiamato a compiere un atto punitivo verso i ribelli Giudei ma fu Nabucodonosor II il quale anche andò ben oltre il suo «mandato» che era anche quello di punire i popoli che erano nemici d’Israele, oltre a quello di punire lo stesso popolo di Geova che si era comportato in modo ribelle:

(Geremia 27:6, 7) 6 E ora io stesso ho dato tutti questi paesi in mano a Nabucodonosor re di Babilonia, mio servitore; e gli ho dato perfino le bestie selvagge del campo perché lo servano. 7 E tutte le nazioni devono servirlo, sì, lui e suo figlio e suo nipote, finché venga il tempo anche per il suo proprio paese, e molte nazioni e grandi re lo dovranno sfruttare come servitore’.

In che senso fu un «errore» del quale avrebbe dovuto rendere conto?
Egli, Nabucodonosor II, andò oltre il suo mandato, distruggendo anche il tempio di Geova e la città sulla quale era invocato il suo nome. Lo testimonia pure Giuseppe Flavio in «antichità giudaiche, Libro X:144».

«Allora il re di Babilonia mandò il suo generale Nebuzaradan a Gerusalemme per saccheggiare il tempio, ordinandogli pure di bruciarlo e così pure il palazzo, e distruggere inoltre completamente la città e di traferire il popolo a Babilonia».

(2 Re 25:8, 9) 8 E nel quinto mese, il settimo [giorno] del mese, vale a dire nel diciannovesimo anno del re Nabucodonosor re di Babilonia, Nebuzaradan capo della guardia del corpo, servitore del re di Babilonia, venne a Gerusalemme. 9 Ed egli bruciava la casa di Geova e la casa del re e tutte le case di Gerusalemme; e bruciò col fuoco la casa di ogni uomo grande.

Di questo «errore» o mancanza di rispetto per la santità del Dio dei giudei, quel re «Nabucodonosor», attraverso la sua progenie «sì, lui e suo figlio e suo nipote, finché venga il tempo anche per il suo proprio paese», a suo tempo o dopo settanta anni, la sua progenie avrebbe dovuto rendere conto a Colui che stava servendo. In modo figurativo ma storico, Geremia stesso registra la denuncia e l’errore del re di Babilonia.

(Geremia 51:34, 35) 34 “Nabucodorosor re di Babilonia mi ha divorato; mi ha gettato nella confusione. Mi ha posto come un vaso vuoto. Mi ha inghiottito come una grossa serpe; ha riempito il suo addome delle mie cose piacevoli. Mi ha sciacquato via. 35 ‘La violenza fatta a me e [al] mio organismo sia su Babilonia!’ dirà l’abitatrice di Sion. ‘E il mio sangue sia sugli abitanti della Caldea!’ dirà Gerusalemme”.

Notate la precisione: Lui, (Nabucodonosor), suo figlio (Evil-Merodac), suo nipote (Baldassarre, figlio di Nitocri, forse la primogenita figlia di Nabucodonosor che sposò Nabonedo).

Se si considerasse Nabopolassar come il «re (Lui)» che doveva rendere conto, il figlio sarebbe Nabucodonosor, e il nipote sarebbe Evil-Merodac, ma i settanta anni non finirono nel 560bc, quando effettivamente Evil-Merodac morì. È evidente che i settanta anni non potevano riferirsi a Nabopolassar.

Mentre il giudizio per il popolo di Geova ebbe inizio dal 607bc, con la fuga in Egitto degli ultimi esiliati (verso Ottobre/Novembre), Il «servizio» che il re di Babilonia doveva compiere per Geova sarebbe iniziato ben prima, appunto nella parte finale del 609bc, quando definitivamente, per la seconda volta, Nabucodonosor, nel suo 17esimo anno di regno dalla sua «ascesa», pose il definitivo assedio alla città santa, Gerusalemme, dopo aver respinto il tentativo egiziano condotto da Faraone Hofra di aiutare i Giudei.

La battaglia è evidentemente quella riferita nel BM 33041, con l’evento che è attualmente attribuito come occorso sotto il faraone Amasis, su lettura di un logo letto come «a» invece di come «e» e a motivo dell’anno del re che fu evidentemente ricopiato con l’anno 37esimo di Nabucodonosor, in luogo del 17esimo (da sua ascesa), essendo il reperto originariamente certamente scritto da informazioni di origine giudaiche.

Pertanto, dalle informazioni storiche della bibbia, si hanno così le registrazioni di due periodi di 70 anni.
Uno fu riferito direttamente a Nabucodonosor e alle Nazioni che osteggiavano il popolo di dio e l’altro, più specifico, fu per il popolo ribelle al suo divino Re Geova; il popolo Giudaico.

Quello riferito a «Nabucodonosor» e alla sua progenie caldea, iniziò nel 609bc e si concluse settanta anni dopo, con la morte di Baldassarre, figlio di Nabonedo e di sua moglie Nitocri, la figlia di Nabucodonosor II, quando Ciro il grande nel 539bc conquistò Babilonia e ne uccise tale re discendente di Nabucodonosor (per parte di madre, anche se era figlio dell’assiro Nabonedo); «finché cominciarono a regnare (su Babilonia) i reali di Persia» ovvero fino al 539bc!

Questi settanta anni «per Nabucodonosor» iniziati nel 609bc, obbligano il ripristino dei venti anni di regno poi regnati realmente da Evil-Merodac fra il 579bc e il 560bc, necessari per arrivare correttamente a «Fino a che cominciarono a regnare i reali di Persia». Appunto nel 539bc, su Babilonia…

(Isaia 44:28-45:1) ...Colui che dice di Ciro: ‘È il mio pastore, e tutto ciò di cui mi diletto adempirà completamente’; perfino nel [mio] dire di Gerusalemme: ‘Sarà riedificata’, e del tempio: ‘Saranno gettate le tue fondamenta’”. 45 Questo è ciò che Geova ha detto al suo unto, a Ciro, di cui ho preso la destra, per soggiogare davanti a lui le nazioni, affinché io sciolga anche i fianchi dei re; per aprire davanti a lui gli usci a due battenti, così che nemmeno le porte saranno chiuse:

Il secondo periodo di settanta anni, accennato pure nel riferimento appena mostrato, fu quello che concluse la punizione per il popolo Giudaico che era iniziata appunto nel 607bc. Finì quando, facendo ritorno al suo luogo natio, un rimanente giudaico eresse l’altare come base per la ricostruzione del tempio (offrendovi nuovamente sacrifici bruciati) nella città di Gerusalemme; appunto dal 10° giorno del settimo mese, o nel secolare Sabato 13 ottobre del 537bc.

Le evidenze astronomiche puntate dalle eclissi riferite sopra, confermano come corretta questa conclusione che si basa basilarmente sulla testimonianza storica che fu registrata nella Bibbia; Il popolo ebraico fu esiliato per settanta anni o dal 607bc al 537bc!.

Gerusalemme e il suo tempio furono perciò distrutti dal generale di Nabucodonosor, Nebuzaradan, a partire dal Sabato 9 Agosto del 607 avanti la nostra era volgare (o 607bc).

(Con buona pace di tutti coloro che anelano che tale evento occorresse invece durante l’errato anno 587bc).

monseppe.
[Modificato da monseppe2 01/03/2016 17:23]
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Ricercatore indipendente.
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La verità viene da Geova mediante la sua parola scritta.
Per comprenderla, occorre "luce".
La luce, se illumina un solo lato, lascia zone di ombra che restano nascoste. La verità resta la stessa, ma sarà incompleta.
Solo Geova può fare "luce" su "tutti" i suoi lati della Sua Verità.
Ascoltarlo, è vitale. Cercarlo, è saggio. Amarlo, è giusto.
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