Fine del mese XI (ZIZ) 586bc - Cubito provato con 4 gradi
Nell’intestazione della diapositiva sono le consuete informazioni di tempo osservato, del coccio, del suo LineArt e relative traslazione e traduzione di ciò che fu registrato nel rigo reverse 10, sempre stimato per il
secolare 587/586bc o 38esimo anno del regno di Nabucodonosor II.
Marte, (riferito come oggetto in [lacuna al
rigo reverse 9 ] da Sachs) nel
567bc, è elaborabile mentre sembra essere bilanciato con la «
coda» del Capro (e
non con la
testa).
In tale data (567bc), non ci sono riferimenti verificabili a una stella che, stando 7 gradi (o 3 cubiti e mezzo di due gradi) dietro a Deneb Algedi, possa idealmente dividere il Capricorno nelle sue due essenza mitologiche; la
θ Theta Cap, che potrebbe indentarla come la stella che lo divide, dista quasi
10 gradi e non
sette, da Deneb Algedi e inoltre non può essere definita «
dietro (ár)» a tale stella in quanto la Theta Cap. sorgerebbe
prima (e quindi è «
davanti» alla Deneb Algedi e quindi lo è pure a Marte).
Insomma ci sono troppe discrepanze per rendermi ragionevolmente accettabile la riga per come la trasla e traduce Sachs nel contesto del 567bc.
Ho relazionato qui per il 586bc anche la posizione di Marte in quanto è
alternativamente ipotizzabile alla Luna, seppure sia meno corrispondente, essendo però misurabile a
3 cubiti e mezzo dalla seconda Giedi
[1] e stando bilanciato con essa; probabilmente la misura di
14 gradi corrisponde solo a motivo delle famose
misure multiple tipiche dei babilonesi.
In tal modo, con gli stessi
14 gradi, l’astronomo poteva aver memorizzato pure la posizione di
Marte rispetto alla
testa del Capricorno (vedi per questo la prossima diapositiva).
La parte finale della riga, è una relazione di carattere meteorologico.
In sostanza, posso ipotizzare che sia stato registrato l’evento, dopo il tramonto del giorno 29, che per circa 4 ore (
2 DANNA), suggerisce che piovve fortissimo, con molti fulmini (una bomba d’acqua, probabilmente).
La ripetizione per tre volte del logo
KU6, che si traduce pure «
diluvio», lo fa supporre fortemente.
La «
A» che precede tali loghi, «
acqua», pure sostiene questo pensiero.
Il logo «
tu» (
tu4 non lo trovo in
EPSD), segnato come (4), potrebbe anche rendere il senso di «
Nascere», indicando quindi l’origine del fenomeno; verso il tramonto (
KUR) e da Ovest (
ina ŠÚ).
Senza il (4), il logo «
tu» si traduce anche «
battente», e sarebbe in linea col concetto di una pioggia molto forte.
In pratica, alla fine della riga è registrato che quella notte del ventinovesimo giorno, in Babilonia, ci furono forse degli allagamenti, anche se non sembra che si possa riferire un’alluvione vera e propria (come quella del marzo dell’anno precedente), in quanto il violento fenomeno sembra essere stato molto locale e possa essere stato circoscritto solo alla piana o distretto di Babilonia.
Il logo (
MÁŠ), nel primo segno che lo compone ricorda «
metà» e nell’insieme, il logo (
MÁŠ) si traduce pure come «
Gemelli» con il senso di doppio; appunto divisibile a metà.
Riferendo il Capricorno, quindi, le stelline
[4] e [5] sulle quali la Luna
[2] risulta essere bilanciata (
LÁL) possono idealmente dividere in senso orizzontale a metà la parte di Capro da quella di Pesce della figura del Capricorno, come già ho illustrato in un rigo della parte obverse del diario e come nuovamente indico in prossima diapositiva con la riga rossa.
Degna di nota, è la misura di
tre cubiti e mezzo che è segnalata per le stelline
[4] e [5] rispetto alle Corna e
testa (o
chioma) del Capro (le
[1] e [3]) la quale misura appunto una pari distanza interstellare di
14 gradi, confermando ancora una volta come corretta l’ipotesi che il
cubito astronomico babilonese sia da stimare in
quattro gradi sessagesimali per ogni unità, contrariamente ai
due gradi attualmente ad esso accreditati specialmente nel contesto del VAT 4956 letto come osservato per il 568/567bc.
La successiva
riga reverse 11, come la
otto e la nove, non la riferisco con diapositive, in quanto esulano dallo scopo di questa presentazione.
In esse sono riferite informazioni metereologiche o relative al costo di merci o alimenti, essendo quindi di carattere amministrativo.
Col
rigo reverse 11 termina anche
l’XI mese di Šabatu (ZIZ).
Resta da verificare l’ultimo mese del diario astronomico VAT 4956 che è il
XII ŠE o Addaru (regolare) del 586bc che è anche
la fine del 38esimo anno del regno di Nabucodonosor su Babilonia.
Riporto qui, per informazione, le
righe reverse 8, 9 e 11 solo nella parte come sono traslate da Sachs.
Rigo reverse 8:
17(text:7) na NU PAP šamáš TÙR NIGÍN TA 4 EN 15 1½ KÙŠ ILLU GIN 16 LAL GE6 18 18 ŠEG PISAN DI[B…]
(sono informazioni metereologiche).
Rigo reverse 9:
šá dEN TA KI-šú ki-i ib-bat-qa 2-tá? gišMAmeš šá gi iš ri SUD 22 ŠÙ-up GE6 23 […. (AN?) … (sin?) … ]
(le tonde in lacuna sono mie; Luna (sin) per me e Marte (AN) per Sachs).
Rigo reverse 11:
ŠE 1 1 GUR GUR ZÚ-LUM 1 GUR 1(p) 4(b) ka-si 1 GUR 1 PI ŠE-GIŠ 4(b) saḫ-l [e10 .... ]
(sono informazioni amministrative o commerciali).
monseppe2
[Edited by monseppe2 4/11/2015 11:27 AM]
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