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Cubito Astronomico Babilonese

Ultimo Aggiornamento: 29/12/2020 09:22
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23/08/2015 09:38
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07_Possibili confusioni nelle registrazioni provvisorie osservate.

Continua l'osservazione di undicesimo giorno (12 lunare) che fu poi associata in modo non corretto al dodicesimo giorno del sesto mese Tašritu del 198bc.



Questa verifica astronomica della Luna 4 cubiti sotto le Pleiadi illustrata in diapositiva, che non è specificamente registrata nel diario del 198bc, è comunque molto probabile che sia stata osservata e misurata, assieme a quella «del giorno successivo, il dodicesimo (12)» inerente Mercurio 4 dita nello Scorpione messa in sovraimpressione.

L’osservazione di Mercurio con la misura di 4 dita, fu fatta facilmente in due successive diverse occasioni.

La prima, quella alla fine del giorno undicesimo (11), era del giorno successivo alla misura della Luna nel nastro dei Pesci (ma non sembra essere questa l’osservazione che fu poi registrata erroneamente per il 12° giorno).

La successiva (possibile) osservazione sempre in merito a Mercurio, fu quella fatta il giorno dopo l’undicesimo o il giorno seguente alla misura notturna per la luna 4 cubiti sotto le Pleiadi, osservazione registrata poi erroneamente come 12° giorno; essendo, in senso astronomico, le osservazioni della Luna sotto (o davanti) alle Pleiadi a 4 cubiti (16 gradi) attribuibili solo all’undicesimo giorno di APIN del 198bc.

Le diverse misure furono fatte durante quel giorno 11 di APIN del 198bc.

Essendo state fatte in diversi orari nella notte (registrati nel diario), è facile che la registrazione di quanto possibilmente osservato nel pieno della notte, furono scritte in annotazioni provvisorie e, in fase di registrazione nel diario, per la mancanza (forse) dello spazio necessario per specificarle meglio, non furono scritte nel reperto finale essendo facilmente «ovvie o sottointese» (almeno come misure multiple, per loro); mi riferisco, per esempio, proprio a questa illustrata in questa diapositiva.

È del tutto evidente che nelle due elaborazioni, la Luna ha la stessa posizione astrale (come giorno lunare), essendo solo spostata dei gradi necessari per percorrere in circa 5 ore lo spazio fra la posizione precedente, della sera, con quello della notte di questa elaborazione (ovvero circa 2 gradi e mezzo verso Est); mantenne il suo essere con gli stessi 4 cubiti o 16 gradi «sotto» le Pleiadi, a motivo della rotazione apparente della volta celeste, appunto circa 5 ore dopo.

Dal momento che La luna, mentre in diapositiva_5 foto a destra era osservata stare centrata con 10 gradi o 2 ½ cubiti fra tre costellazioni, osservandola circa 5 ore dopo, notando che essa era ora apparentemente più sbilanciata verso la costellazione del Toro; restando comunque essa con la stessa distanza (angolare), ma nella comune misura di 4 cubiti dalle stelle relative stavolta, la videro o la confermarono in tal senso come «bilanciata (LÁL)» relativamente alla misura dei 4 cubiti registrati.

Probabilmente le Pleiadi, (il cuore del Toro) fecero da riferimento per tale costellazione la quale, in ogni caso, vedeva una sua specifica stella, la λ Lambda Tau [2], con buona precisione distante a 16 gradi dalla Luna [5].

Altri motivi, (ovvero che sia solo un caso) oltre a una possibile misurazione multipla data come sottointesa, non riesco a comprenderne per giustificare una tale precisione riferita ai valori specificamente registrati nel reperto (4 dita e 4 cubiti), a parte quella sottointesa per posizione astronomica che è lacunosa, di 10 gradi o due cubiti e mezzo.

Per motivi di spazio nelle diapositive, metto in questa «anche» la sovraimpressione dell’elaborato (presumibilmente osservato) per la parte finale della notte del giorno 12 APIN del 198bc quale misura «multipla» della riga B, Obverse B-13, che osserva il sorgere (o entrare in prima apparizione di Mercurio [1] stando 4 dita (SI) (40 minuti di grado) sotto o dietro la stella Graffias [4] (da non confondere con Grafias, che è l’inizio della costellazione dello Scorpione).
Essa (la Graffias) indenta la testa della costellazione dello Scorpione.

Sachs la identifica per il giorno precedente (l’undicesimo) come β Sco (Graffias) ma in tal caso, la posizione di Mercurio non corrisponde bene alla verifica di essere a 4 dita (o 20 minuti di grado secondo Sachs) da essa, in quanto il pianeta è elaborato essere in congiunzione (angolare) a soli 8 minuti di grado dalla stella.

l nome della stella, letteralmente, direbbe:

«ingresso (e) della testa (SAG o inizio o testa) dello Scorpione», corrispondendo meglio a:

«(GE6 11) … ina ZALÁG GU4-UD [ár?] MUL e šá SAG GÍR-TAB 4 SI» traducendosi:

((Notte del 11° giorno)… nell’ultima parte della notte, Mercurio [dietro] la stella che inizia lo Scorpione (testa), 4 dita).

Leggo la misura (4 SI) nella traslazione del diario astronomico, e questa così mi risulta a una verifica astronomica del momento registrato, come illustrato per la prima misura fatta e messa in diapositiva_6, quando Mercurio era praticamente a contatto con tale stella (soli 8 minuti angolari di grado) ma stando appunto 4 dita sopra alla stella omega 1 Sco.

Essa fu fatta dopo l’osservazione della Luna dietro all’Ariete (10 gradi durante il 10° giorno), e delle Pleiadi 4 cubiti sopra la luna (16 gradi durante il giorno 11°), e dopo quella di Marte a 2/3 di cubito nella testa della Vergine (Zavijah o a fine notte del giorno 11 APIN) (con 2 gradi e 40 primi).

Dopo la seconda (possibile) osservazione nella notte, della Luna che era 4 cubiti sotto le Pleiadi, e dopo aver osservato Marte stare a (2 gradi e 40 primi) nella Vergine a fine undicesimo giorno, il giorno successivo, nel «dodicesimo» giorno, poterono nuovamente osservare Mercurio stare ancora con 4 dita ma rispetto alle stelle [2] e [3], e tale osservazione (erroneamente) fece registrare poi nel dodicesimo giorno, pure la riga inerente alla Luna 4 cubiti sotto le Pleiadi.

La stella Zavijah ha il nome completo in parte lacunosa […], e pertanto «potrebbe» aver avuto il logo identificativo di [UR] prima della A).
Scusate, ma la «confusione», non sono io a farla, io solo la illustro.

Ne devo evincere che un «dito (SI)» corrisponda a 10 minuti di grado, e che in un cubito (di 4 gradi) siano suddivisibili 24 dita; sei dita (astronomiche) per ogni grado sessagesimale.

«Sei dita» non le ha una mano normale; se però tale misura fu una «traslitterazione» da umana ad astrale tutto diverrebbe più coerente.

Se provate infatti a sovrapporre le dita affiancate della vostra mano nel loro senso orizzontale, assommandole a un avambraccio appoggiato col gomito su un tavolo avente la mano stesa, conterete appunto un totale di sei passaggi che avendo 4 dita misureranno un totale di 24 dita che suddividerebbero così il cubito astronomico di quattro gradi in sotto unità di 10 minuti di grado cadauna.

10 minuti di grado per 24 = 240 minuti di grado; 240 minuti divisi i 60 minuti di grado per ogni grado, riportano ai 4 gradi il valore unitario di ogni cubito.

Con tale verifica pertanto, è pure confermata la possibile (ma ormai certa) suddivisione del cubito babilonese di quattro gradi in 24 sotto parti di 10 minuti di grado cadauna o sei dita (6 SI = 1 grado) per ogni grado sessagesimale.

Se ogni dito (SI) doveva misurare 5 minuti di grado come ora accreditato, la verifica mostrata in diapositiva evidenzierebbe per Mercurio un errore appunto di circa 20 minuti di grado che «mancherebbero» in ogni caso per arrivare, dall’altezza della stella Graffias (quasi toccata da Mercurio al suo sorgere), alla sottostante stella omega1 Sco [5] per la prima osservazione; e La stessa imprecisione sarebbe pure per il successivo giorno (il dodicesimo di APIN) per la misura multipla osservata (la seconda) di Mercurio con le stelle omega 2 Sco [3] in altezza e la v Sco [2] a misura angolare.
Non è un caso che misurino tutte: 4 dita!

Nella foto grande sopra, ho inserito il particolare dell’osservazione (la seconda) di Mercurio durante il giorno 12 APIN del 198bc; (B, Obverse B13 del BM 34362) che però non doveva essere registrata in «dodicesimo giorno», essendo una misura «multipla» del giorno 11 APIN mentre, proprio per tale motivo, fu associata poi al dodicesimo giorno pure l’osservazione della luna 4 cubiti dietro alla Pleiadi e Marte in Vergine con 2/3 di cubito (2 gradi e 40 minuti).

Spero di essere riuscito a farmi capire al fronte dell’ingarbugliata sequenza delle osservazioni.

monseppe2

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Ricercatore indipendente.
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La verità viene da Geova mediante la sua parola scritta.
Per comprenderla, occorre "luce".
La luce, se illumina un solo lato, lascia zone di ombra che restano nascoste. La verità resta la stessa, ma sarà incompleta.
Solo Geova può fare "luce" su "tutti" i suoi lati della Sua Verità.
Ascoltarlo, è vitale. Cercarlo, è saggio. Amarlo, è giusto.
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