Rigo 02 frontale (obverse) del VAT 4956

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00sabato 9 agosto 2014 10:55
Prima misura per Saturno con Enif. Luna in Gemelli. Eclisse Gennaio 587bc - Saturno

Qui è l'aggiornamento della diapositiva relativa al secondo rigo frontale del VAT 4956.

Il file.ppt lo metterò più tardi (forse), appena avrò ricontrollati bene gli eventuali errori di digitazione.

Nell'aggiornamento, si sono riferimenti più specifici attieniti soprattutto alla posizione del pianeta Saturno

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00domenica 19 aprile 2015 21:30
05_Diapositiva relativa rigo Obverse 2 traslazione e riferimenti a Saturno

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La complessa diapositiva di questa parte finale del primo giorno del primo mese neobabilonese Nisannu del 587bc, descritta in rigo obverse 2, è stata suddivisa in tre parti a motivo delle diverse e necessarie spiegazioni da fornire.

Sin dai primi giorni del loro decimo mese (Dicembre – Gennaio), ancora durante il 37esimo anno di Nabucodonosor (588/587bc), gli astronomi avevano osservato che Saturno, col suo lento movimento orbitale, era in fase retrograda (si muoveva da Est verso Ovest andando verso il Granchio).

Essi escogitarono quindi un semplice ma efficace sistema per seguirne, misurarne e registrarne il percorso fino alla sua fase di ritorno orbitale normale (da Ovest verso Est) e oltre.

Incredibile, è la capacità dei babilonesi nel condensare informazioni anche complesse.
La riga, sempre riferita al primo giorno babilonese ma occorsa nel secolare 23 Aprile del 587bc (passata la mezzanotte), semplicemente registra: «AN (dio) SAG-UŠ (Saturno) ina (in) IGI (opposizione) SIM (alla Rondine)».
La Rondine, era una grande e antica costellazione della quale facevano parte quelle che oggi sono conosciute come il Pegaso e pure i Pesci oltre ad almeno una parte dell’Acquario (i Pesci Australi inclusi (Neugebauer)?).

L’espressione «IGI» significa anche «reciproco, opposto» oltre che «di fronte, davanti, alla vista». Nel caso della seconda riga obverse, quindi, è certamente più coerente la traduzione di «opposto (o lungo la linea dell’orizzonte visibile, in questo caso)».

Nel secolare 568bc, Saturno è elaborato essere di fronte ai Pesci, o appena sotto il circoletto Ovest dei Pesci.
Neugebauer, lo stimava come osservato in opposizione ai Pesci Australi (Fomalhaut).
Una tale descrizione, specialmente per un pianeta a movimento lento come Saturno, lascia il tempo che trova, se si dovesse usarla per definire uno specifico momento di un anno.

Nella riga non sono riferiti gradi, cubiti o minuti di tempo che possano meglio definire la posizione del pianeta Saturno nel 568bc, tanto che A. Sachs ne stima la posizione come «mal definita». Eppure i babilonesi nel 587bc stavano osservando e misurando la precisa posizione di Saturno. Andiamo per Ordine.

Certamente, osservando l’eclisse dell’8 Gennaio del 587bc, poterono verificare che Saturno [1], al momento dell’inizio dell’eclisse di Luna, era distante (verso le ore 06:06) 4° e 30’ da Asellus Australis [3], la stella centrale del Granchio (o Cancro). Certamente ne presero nota.

Questa posizione è illustrata nella prima foto elaborata nella diapositiva/2, la foto più scura (con impostazione a occhio nudo), e la posizione del pianeta si comprende dal cerchio puntato su Saturno il quale misura un raggio di 4° e 30’ in misura a distanza «angolare (o interstellare)» con la Asellus Australis [3] della costellazione del Granchio o Cancro.
La posizione Poté essere ben osservata e misurata durante tutta la notte e fino al momento che il disco della Luna si avviava a tramontare, completamente eclissato verso il mattino (vedi la striscia panoramica in diapositiva/2).

Durante l’equinozio di primavera (momento importante, dal punto di vista astronomico per i neobabilonesi e pertanto certamente osservato, (non pioveva in quei giorni) seppure non me ne risulti al presente che sia stato documentato), verso le 01:35 del 27 Marzo 587bc, poterono misurare che Saturno [1] era giunto avvicinandosi e stando distante 1° e 42’ da Asellus Australis Vedi la panoramica sopra, in alto).

Il pianeta aveva pertanto compiuto un movimento evidentemente retrogrado di quasi 3 gradi (prima era a 4 gradi e mezzo), dalla precedente osservazione di Gennaio (posizione illustrata nella prossima diapositiva) ma andando da Est verso Ovest invece di eseguire il suo normale movimento che è da Ovest verso Est.

La posizione del giorno di equinozio è elaborata nella striscia sopra di questa diapositiva; si osserva bene come Saturno sia ora molto vicino ad Asellus Australis rispetto al giorno dell’eclisse di luna illustrato nella successiva diapositiva.

I giorni seguenti all’equinozio, occorso durante il terzo giorno del mese intercalare Addaru II del 587bc, (dall’ottavo al 28esimo giorno) furono piovosi; (è registrato nel VAT 4956 al rigo Obverse 6).

Al momento che Saturno si appressava a tramontare, nel giorno dell’equinozio, poterono osservare e prendere nota di un importante particolare.
Alle ore 01:43:17 del 27 Marzo 587bc, o terzo giorno del mese lunare intercalare Addaru II, del già iniziato trentottesimo anno di regno per Nabucodonosor il quale era appena iniziato con il mese di Nisannu, e che fu fatto diventare un XII mese intercalare, Saturno (a Ovest) era «opposto (IGI) e livellato (LÁL) con la stella Enif del Pegaso (Rondine o SIM) che a Est stava sorgendo in quel momento.

Questo azzeramento o livellamento fu per loro un riferimento importante, in quanto poterono «tarare» un puntamento che avrebbero potuto poi usare per diversi mesi successivi mentre seguivano il lento spostarsi di Saturno; definirono un riferimento a zero gradi di Saturno rispetto alla stella Enif nell’esatto momento che Saturno stava per tramontare.

L’elaborazione panoramica in alto ben illustra sia Enif [2] sia Saturno [1] essere adagiati sulla linea dell’orizzonte visibile dalla ziggurat di Babilonia (25 metri s.l.m. e alta 90 metri). Le locandine forniscono i valori di quel momento.

Durante la notte del primo giorno babilonese Nisannu regolare così slittato a seguito del mese intercalare aggiunto, il 23/04/587bc, infine, poterono osservare che Saturno aveva invertito il suo senso di marcia, tornandolo a orbitare da Ovest verso Est (vedere il cerchio celeste fra le due locandine), come si nota anche osservando la distanza del pianeta dalla stella centrale della costellazione del Granchio.

Ne misurarono (facendo capo all’osservazione livellata a zero del giorno di equinozio), uno spostamento corrispondente alla misura di poco più di un grado (da un grado e 42 primi dal giorno di equinozio, era ora a 2 gradi e 53 primi distante da Asellus Australis).

Non ne registrarono il valore nella riga, in quanto evidentemente potevano tenerne controllato il movimento in ogni momento, semplicemente misurando l’altezza della stella Enif [2] ogni sera osservabile, al momento che Saturno [1] si appressava a tramontare.

Riprenderò questa osservazione che ha per oggetto Saturno riferito alla stella Enif, nel primo giorno del secondo mese babilonese, quando sarà verificata la riga Obverse 8 e 9 del VAT 4956.

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00domenica 19 aprile 2015 21:39
5_diap_02 - Osservazione di Saturno durante eclisse 8 Gennaio 587bc
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Questa diapositiva/2 è ovviamente «extra Diario», seppure sia documentabile a motivo dell’evento che è registrato, anche se come documento è effettivamente registrata al 17° anno del re nel reperto BM 38462 al rigo Obverse II, 14-15.
L’evento astronomico occorse comunque e certamente nel Gennaio del 587bc o -586 astronomico.

L’ho inserita qui per dimostrare due cose: che nel 587bc Saturno [1] era davanti alla costellazione del leone o «dietro» alla costellazione del Cancro [3], che era visibile e che fu certamente osservato.

Partendo da questa posizione del 587bc, è astronomicamente ovvio che 19 anni più tardi o nel 568bc, il pianeta sia posizionato di fronte ai Pesci o in tale costellazione.
La sua posizione, elaborabile nel 568bc, «non» è però quella che fu registrata nel reperto VAT 4956 al rigo obverse 2 e al rigo obverse 9.

Sachs stesso dovette riconoscere che la posizione di Saturno, così come è elaborabile nel 568bc e per come è descritta nel reperto, era «mal definita».

Neugebauer nella sua prima verifica del reperto, posiziona meglio il pianeta nel 568bc definendolo «in opposizione ai Pesci Australi (o a Fomalhaut)» ma tale definizione diventa priva di significato astronomico quando fu poi ripetuta senza nessun altro riferimento per il successivo mese registrato nel diario VAT 4956.

Rifacendosi quindi al concetto babilonese dei DKD, il senso di «(IGI)» si realizza più concretamente quando esso sia definito lungo la linea dell’orizzonte visibile e agli opposti punti cardinale (Est – Ovest).

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00domenica 19 aprile 2015 21:51
05_diap_03 Misura multipla di 2 cubiti (8 gradi) per Saturno e Gemelli con Luna

05_diap_03



La diapositiva (inserita in alto a destra) illustra la possibile posizione di Marte a otto gradi davanti alla Luna al suo terzo giorno del primo mese babilonese Nisannu del 587bc.

La precisione sui 2 cubiti (8 gradi) misurati nella foto grande che vede Saturno [2] a otto gradi (2 cubiti) di fronte alla luna [1], e la stessa alta otto gradi mentre è a distanza angolare di otto gradi da Alzirr, dei Gemelli, è fin troppo corretta, in quanto fu certamente «campionata» con la distanza interstellare che è fra le stelle [6] e [7] che sono sotto il braccio destro dei Gemelli (vedi la freccia gialla).

Il sistema di scelta delle misure (magari pure multiple) campionate con distanze interstellari ben note, rendeva veloce e precisa la misurazione anche di più circostanze astronomiche contemporanee.
E’ per questo motivo che ho trovato tante corrispondenze e tanto esatte, anche quando sembravano difficili da misurare velocemente e con precisione.

Nel 568bc non si possono trovare, neppure col cubito a 2 gradi, e neppure col programma TheSky6 misure con maggiore precisione.

Le due stelle dei Gemelli [4] e [5], sono evidentemente una circostanza di misura «multipla» essendo una a distanza angolare di otto gradi (la [4]) e l’altra che ha la Luna alta sopra (o dietro) di essa a otto gradi (la [5]).

Rispetto al pur possibile riferimento a Marte misurabile a otto gradi di fronte alla Luna (nel 587bc), ma in orario non ben compatibile, (GE6 e non SAG); la misura di due cubiti (otto gradi), corrisponde meglio, pure in un contesto di misura multipla, per la posizione di Saturno [2] che era di fronte alla Luna [1], appunto di otto gradi (vedi frecce celeste e arancione) essendo in orario compatibile con «GE6».

Circostanza, quella della posizione di Saturno, confermata dalle possibili osservazioni del pianeta che furono certamente eseguite sin dal Gennaio del 587bc (eclisse totale di Luna registrata).

Probabilmente l’astronomo, nella registrazione della riga, avendo notato che Marte si manteneva abbastanza di fronte alla Luna sia a orario d’inizio notte che a notte iniziata, ovvero che l’orbita di Marte stava quasi parallela a quella della Luna, scelse evidentemente di registrare con il semplice «GE6 (notte)» l’osservazione fatta, per includere soprattutto informazioni relative a Saturno.

In ogni caso, misurati col cubito di 4 gradi nel 587bc, il valore di due cubiti evidenziano due misure di otto gradi riferiti a due stelle dei Gemelli e 2 misure di 8 gradi, a orario diverso, con Marte e con Saturno.

Nel 568bc, invece, seppure Marte è a «quasi» a quattro gradi dalla Luna verso le 19 di sera, nel giungere alla «notte (GE6), tale distanza si riduce a causa del contemporaneo movimento della Luna verso est, aumentando la già poca corrispondenza della misura anche col cubito di 2 gradi da me calcolata con RedShift6, in quanto con TheSky6 la misura si riduce ancora maggiormente calcolando la Luna ancora più spostata verso est; per tale motivo, Sachs non menziona Marte come possibile astro in [Lacuna].

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