Rigo 03 Reverse - VAT 4956

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monseppe2
00giovedì 26 marzo 2015 08:37
Venere giorno 19. 10 gradi = 2 1/2 cubiti. Alone intorno al sole,



Il rigo reverse tre inizia registrando un abbastanza raro fenomeno atmosferico; quello di «sole con alone intorno» (intendo dire che fu osservato un vero alone (in pratica un grande cerchio luminoso) ben definibile intorno al sole, occorso evidentemente durante il 18esimo giorno del decimo mese Tebêtu del 586bc. Essendo inverno (ai primi di Febbraio), la registrazione è in questo caso ben attendibile (è fornito pure il momento dell’osservazione: circa 20 minuti dopo il sorgere del sole).

Nella successiva diapositiva/3, metto un esempio fotografico di cosa sia un vero «sole con alone intorno»; da non confondersi con un molto più comune sole con «un offuscato alone» intorno ad esso.

Il mattino dopo l’osservazione dell’alone solare, durante il 19esimo giorno del mese, al sorgere di Venere (in sua prima apparizione), il pianeta fu registrato che era sotto il Capricorno (sotto la parte di Capro) e che era a 10 gradi (2 cubiti e mezzo) da una stella «mediana» ad est (KUR) di esso che poteva idealmente dividere in due (a metà) la mitologica figura del Capricorno composta per metà dalla forma di un capro (quella superiore) e per metà da quella di un pesce (la coda di tale mitologico animale; quella inferiore).

Per illustrare bene ciò che intesero registrare nel diario, di fianco alla foto elaborata, a destra, ho messo la stessa foto ma con la raffigurazione della mitologica figura del mezzo capro e mezzo pesce del Capricorno.

La divisione a metà, avveniva appunto tramite il congiungimento (ideale) delle due stelle, la Sadalsuud e la Omega Cap. che erano entrambe bilanciate (allineate) sopra a Venere.
La misura interstellare era precisa e certa, essendo facilmente campionabile con quella vicina che è fra la stella Dabih (il capo del Capricorno e la stella Theta Cap sottostante, e che è appunto di 10 gradi angolari.

Le stelle riferite sono proprio quelle, in quanto la parte di pesce del Capricorno (al sorgere di Venere) doveva ancora sorgere, mentre era ben osservabile la parte superiore del Capricorno ed erano ben visibili anche sue le stelle più piccole come la Omega cap. e la Theta Cap.
A sorgere completo del Capricorno, la visibilità delle stelline di bassa magnitudo come la Omega Cap. diveniva quasi impossibile.

Il cerchio nelle foto misura 10 gradi di raggio. Dieci gradi corrispondono appunto a 2 cubiti e mezzo secondo il cubito stimato in 4 gradi per ogni unità.

La verifica mi sembra ben corrispondente con quanto fu registrato nel diario, se esso sia stimato e verificato per il secolare 587/586bc.

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00giovedì 26 marzo 2015 08:50
Rigo 03 Reverse - VAT 4956 parte 2



La verifica illustrata da questa diapositiva, è motivata dalla conferma indiretta che il logo «ki-şir» possa riferirsi alla cometa Machholz 2 (G).

La giustificazione della verifica delle possibili informazioni perse (o non leggibili) nella parte lacunosa della riga, è data dal logo «GE6 (notte)», che presume l’osservazione di una notte successiva al diciannovesimo giorno (o dopo l’osservazione di Venere), appunto la notte del seguente ventesimo giorno.

Dall’undicesimo giorno al diciannovesimo/ventesimo, corrono otto giorni di tempo. Nel frattempo la cometa Machholz 2 (G), l’astro precedentemente osservato ed etichettato con «ki-şir», si era mosso dai Pesci alla costellazione dell’Ariete, spostandosi di 12 gradi in circa soli 8 giorni.
Un tale spostamento nel cielo terso di qui tempi era facile da osservare anche per oggetti di scarsa magnitudo.
In quegli stessi giorni, invece, la cometa Holmes che si stava allontanando, era quasi stazionaria, spostandosi di soli due gradi nello stesso periodo di tempo.

Difficilmente l’osservazione ipotizzabile in parte lacunosa poteva riferirsi a Giove (nella costellazione del Toro) il quale nello stesso periodo di tempo si era spostato solo di poco più di un grado. Altrettanto dicasi dell’ancor più lento Saturno che nel 586bc era circa 3 gradi di fronte a Regolo.
Dal punto di vista astronomico, resta quindi più probabile un’osservazione delle due comete bilanciate a due gradi sopra la stella Hamal della costellazione dell’Ariete; per tale motivo ne presento la verifica.

Nel 567bc, in pari data, in quell’area non era presente nessun corpo astrale significativo, e ovviamente, le due comete errano ormai assolutamente impossibile vederle.
Non saprei quindi definire cosa potesse essere stato osservato durante la notte in tale tempo del 567bc, a parte un «Saturno di fronte ai Pesci», cosa che già era stata ribadita, senza informazioni astronomiche significative, due volte nella parte frontale del diario astronomico e pertanto di importanza non rilevante nel contesto temporale del 568/567bc.

La riga reverse 4 contiene solo informazioni di carattere commerciale, e pertanto mi risparmio la fatica di una relazione accurata come per le righe con informazioni significative.

Riporto, comunque il testo della riga come lo trasla e lo traduce Sachs, giusto per informazione.

«ITU BI KI.LAM še-im 1 GUR 2(b) ZÚ-LUM 1 GUR 1(p) 4(b) ka-si 1 GUR x […]».

Tradotto (in inglese) come segue:

«That month, the equivalent (of 1 shekel of silver was): barley, 1 kur 2 sut; dates, 1 kur 1 pan 4 sut; mustard, 1 kur … […]».

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00giovedì 26 marzo 2015 09:08
Rigo 03 Reverse - VAT 4956 parte 3



La traduzione dei loghi «šamáš TUR NINGÍN» non significa che debbano essere sempre riferiti al fenomeno sopra descritto.
Sarà il contesto di ciò che è registrato nel diario e come esso sia stato registrato, assieme alla verifica astronomica del cielo osservato nel reale anno di osservazione, a permettere di comprenderne la traduzione e interpretazione più attendibile, soprattutto in considerazione della rarità del fenomeno stesso.

Nel caso di rigo obverse 3 durante il nono giorno di Nisannu del 587bc, per esempio, gli stessi loghi si possono applicare a Venere che come «piccolo sole» (gira) intorno a una stella (durante la sua massima elongazione).
Mentre nel caso dell’alone registrato in rigo obverse 5, se non è riferibile a Venere, potrebbe trattarsi di un alone offuscato, più frequentemente possibile, appunto a motivo della rarità del fenomeno illustrato in diapositiva.

Vero è che più specificamente il senso di «piccolo (TUR)» è suggerito dal logo a fine riga obverse 10, e che il logo «TÙR (alone)» di rigo obverse 3 segnala un diverso significato ma è anche vero che in ePSD trovo (senza nessun accento) solo questi significati:

tur
tur [CHILD] wr. tur "(young) child" Akk. šerru
tur [ILL] wr. tur5 "illness, disease; (to be) ill" Akk. marāşu; murşu
tur [SMALL] wr. tur; tu "(to be) small; to reduce, diminish; to subtract; (to be) young" Akk. şehērum
tur [STALL] wr. tur3; e2tur3 "animal stall" Akk. tarbaşu

Nel caso di «Stalla (STALL)», il segno mostrato in ePSD è molto simile a quello traslato e tradotto da Sachs in «alone», mentre in tale lista il senso di «alone» non figura, restando solo il traslitterato «tur». Dove ha preso Sachs il senso di «alone»? Non lo so esattamente.

In: «Copyright © 1996-1999 John Alan Halloran, Los Angeles, California. All Rights Reserved.», che ricordi «piccolo», trovo (con accento stavolta) soltanto:

tùr; tur5: birth-hut;

Come ho presupposto altrove, devo ritenere che in base al contesto che sia posto tale segno, esso possa significare sia «alone» sia «piccolo» (come pure può significare il molto meno corrispondente… «stalla»).
Nel contesto di quanto mostrano i cieli elaborati per il 587bc, trovo quindi opportuna la traduzione del traslitterato «TÙR» in «piccolo» mentre nelle altre righe trovo accettabile un «alone».

Il logo «NINGIN», l’ePSD me lo trasla e traduce in:

See:agar niĝin;eg niĝin;iri niĝin;kar niĝin;kid ma šag niĝin;par niĝin.

2. to enclose, confine
3. to encircle
4. to search
5. to turn
6. to return
7. to go around

8. to tarry

Akk. esēru; lawû "to enclose, confine"; sahāru "to go around, turn"; târu; târu; sahāru "to turn, return"; şâdu "to prowl, roam; turn".

[2002] J. Hoyrup, Lengths Widths Surfaces 45. [2001] P. Attinger, ZA 91 140.

See ETCSL: niĝin2=to go around.

Ho marcato il tradotto ai punti 5, 6 e 7, in quanto assieme a «piccolo sole», dicendo che «gira intorno o ritorna», verrebbe reso bene il senso di Venere, che essendo visibile anche a sole non ancora tramontato, sia stato dall’astronomo considerato come un «piccolo sole» e che possa poi essere stato osservato come pianeta più tardi, mentre «ritorna» dal suo massimo elongare o mentre «gira intorno (o incrocia, sorpassa, DIB)» una stella mentre effettua tale elongazione, come ho relazionato per la parte obverse del diario relativamente al rigo obverse 3 e 4.

In un piccolo vocabolario, trovai dove era dato per TÙR il senso di «alone», e dove erano altri loghi usati pure da Sachs per la sua relazione….  ma non mi ricordo più dove sia stato da me archiviato… [SM=g27992]

Concludendo, il VAT 4956, registra certamente un fenomeno di sole con alone intorno e uno con alone offuscato, mentre per il rigo obverse 3, trovo corrispondente (nel contesto del 587bc, ovviamente) la registrazione per il nono giorno di Nisannu del 587bc, di un: «all’Ovest, un Piccolo sole ritorna incrociando (9 ina ŠÚ šamáš TÙR (o TUR) DIB)».

Diversamente, un «vero» alone intorno al sole, come illustrato in questa diapositiva, fu registrato in rigo obverse 5 con: «20 ina še-ri šamáš TÙR NIGÍN (giorno 20, al mattino, il sole aveva un alone intorno)».

Di questo io informo.

monseppe2

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