Rigo 17 frontale (obverse) del VAT 4956

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00domenica 31 agosto 2014 20:20
DKD (AN KI AN) ed Eclisse TOTALE di LUNA del 4 Luglio 587bc

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La diapositiva fornisce le solite informazioni inerenti il rigo Obverse 17 del VAT 4956 stimato per il secolare 587bc.

Purtroppo la riga è notevolmente lacunosa ma i loghi che ancora vi si riescono a leggere sono sufficienti a identificare la registrazione di un’eclisse di luna durante il 15esimo giorno del terzo mese Simanu del 587bc = 38° anno di regno per Nabucodonosor II.

Se i loghi solo parzialmente osservabili a fine riga corrispondevano a: «e GUB» (sotto stava), potevano riferirsi alla Luna, che al momento che incrociava la verticale del Sud, stava ora sotto la Cometa (Holmes) otticamente osservando in parallelo all’orizzonte il livello visibile tra la cometa e Luna; vedi per questo diapositiva/4, la panoramica in basso.

Nei minuti precedenti dell’eclisse infatti, dal suo inizio, la Luna «stava» sopra alla cometa Holmes divenendo bilanciata con essa solo 15 minuti prima di incrociare la verticale del Sud, essendo poi otticamente visibile, o «stando sotto», alla cometa quando la Luna era sulla verticale (di riferimento) di 180°.

L’elaborato attesta che, almeno dal punto di vista astronomico, quelle circostanze furono possibili da essere osservate. Giustamente devo stimare come possibile questa ipotesi, comunque interessante, essendo le informazioni relative all’osservazione solo in parte leggibili a fine riga.

Nelle righe precedenti, nessuna informazione fa supporre che quei giorni fossero stati nuvolosi.

È pertanto più che ragionevole supporre che la sera del 15° giorno sia stata osservata fin dalla fine del 14° e precedente giorno, ovvero prima ancora che il sole iniziasse il suo tramonto col quale era identificato il 15esimo giorno babilonese.

Sempre dal punto di vista astronomico, è indubbio che occorse un DKD di 2 gradi fra Sole e Luna quella sera del 4 Luglio del 587bc.
Solo 3-4 minuti dopo quel DKD non registrato di due gradi na fra sole e luna, iniziava il 15esimo giorno babilonese di Simanu.

Per la cronaca, il mattino dopo l’eclisse di luna del 587bc, al momento che il sole era appena completamente sorto a Est, la Luna a Ovest era nuovamente alta 2 gradi (ennesimo DKD, ma «postumo» di eclisse di Luna preannunciata e così confermata come ben centrata).

Un DKD mattutino, non è mai preavviso di eclisse di Luna in quanto essa tramonta subito poco dopo, e la notte successiva, a al tramonto del giorno che finiva, ormai la forbice angolare per le eclissi (circa 6 gradi) è ben superata, e non genera più fenomeno di eclisse.

Le misure che io verifico, me le fornisce il programma che sta esaminando la vera data di osservazione del fenomeno, e le informazioni che sono sul diario; non me le invento io. I risultati che ottengo dalle elaborazioni, sono frutto di suddette informazioni.

L’astronomo non segnò quell’evento (DKD) del giorno precedente (il 14esimo), in quanto fu più interessato a quello del 15esimo giorno, che vedeva Saturno, al momento della sua prima apparizione, divenire in formazione di DKD con la Luna che a Est in quel momento era alta 7° e 30’.

Ai fine del concetto di DKD, quando l’astro si presentava, sorgendo o tramontando o apparendo con la Luna, quello era il momento nel quale doveva essere fatta una eventuale misura di na in altezza osservata sulla luna.

L’astronomo sapeva che in quel periodo era anche finita la possibilità dei mesi precedenti, quando poteva misurare Saturno al suo tramonto basandosi sulla stella Enif, la quale diveniva ormai sempre meno visibile quando il pianeta stava tramontando; al 4 luglio, Enif non fu visibile al suo sorgere.

Nelle sue osservazioni evidentemente, l’astronomo misurò gli stessi 7 gradi e trenta primi anche in relazione alla la cometa Holmes potendoli misurare sia come gradi angolari, sia come na o un tempo di rotazione terrestre di 30 minuti.

Come già visto in altre occasioni, ormai, i babilonesi del periodo neobabilonese usavano fare misure multiple quando esse occorrevano; io semplicemente le espongo quando ne verifico le occorrenze elaborate, come nel caso con la cometa.

È per questo motivo che l’astronomo scelse un valore che normalmente sarebbe stato anomalo per un DKD (se fosse stato fra il sole e la Luna) cha avesse un valore alto di 7,30 gradi e che egli dichiarò essere misurati come «na».

Con lo stesso valore registrato quindi, memorizzò ben tre misure .

1) Nel caso di Saturno con Luna, (in formazione di DKD) usò la misura in altezza.

2) Quindi misurò, con trenta minuti na, dal sorgere della cometa Holmes a Est al momento che la stella Denebola (che termina il percorso del leone) iniziava a tramontare a Ovest.

3) Proprio mentre la stella Denebola stava iniziando a tramontare, o subito dopo il conto dei 30 minuti = 7° e 30’, misurò la distanza angolare (o interstellare) dal punto sorgente della cometa alla cometa stessa trovandola proprio di 7° e 30’.

Infine. durante l’eclisse di Luna nel suo pieno annerimento, osserva la cometa andare otticamente sotto la luna al momento che essa era sulla verticale di 180° [e GUB (sotto stava)].

La prossima diapositiva/2 illustrerà questo particolare e molti altri.

monseppe2.

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00domenica 31 agosto 2014 20:33
rigo Obverse 17 del VAT 4956 per il 587bc

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Nella dispositiva in fondo a destra, ho incluso una foto che vede la fase di eclisse della luna quasi completamente eclissata (in questa foto la Luna è stata molto ingrandita) proprio nel momento che Denebola sta tramontando e mentre la cometa Holmes era a distanza angolare di 7 gradi e 30 primi dal suo sorgere, dopo essere stata misurata a distanza na (o in tempo di rotazione terrestre), con la stella Denebola, risultando sempre con la stessa misura di 30 minuti = 7° e 30’ na.

In buona sostanza, l’astronomo ha così anche registrato, con la misura multipla di 7° e 30’, che la Luna si stava eclissando completa mentre la stella Denebola tramontava e mentre la cometa Holmes (nella costellazione dei Pesci) era a 7° e 30’ angolari dal suo sorgere

Nella costellazione dei Pesci, le stelle sono abbastanza diradate, e solo poche di esse sono luminose con una magnitudo oltre 3 (Pegaso ha le stelle più luminose).

L'intera costellazione che era anticamente chiamata come «Rondine (SIM-MAḪ)», era allora un vasto insieme di stelle che includevano le attuali costellazioni del Pegaso, dei Pesci, dei Pesci Australi e di parte dell’Acquario (costellazione mai riferita nel VAT 4956).

Gli astronomi babilonesi, osservavano spesso la costellazione dei Pesci e praticamente ogni singola stella di quell’area di cielo era a loro ben nota.

Un corpo estraneo (o nuovo), anche se solo con 4.2 di Magnitudo, sarebbe stato subito identificato, e se tale corpo estraneo, nei giorni osservati si spostava perfino velocemente, allora il loro interesse, se non altro professionale, era «dovuto».

Con questo voglio dire che non ritengo valida una possibile obiezione che tale cometa Holmes possa non essere stata osservata.

Che le misure per la cometa trovino corrispondenza sia se misurate in ordine di tempo di rotazione terrestre con la stella Denebola da sorgere di cometa a tramonto della stella, esattamente 30 minuti = sette gradi e trenta primi, non può essere un semplice caso.

Che poi sia pure misurabile in modo angolare, dal suo punto sorgivo alla cometa alla fine dei 30 minuti, (o 7° e 30’ na) con una uguale misura in gradi ma di carattere interstellare (o angolare) che suppone precise misure, non mi lascia nessun dubbio che col termine di AN l’astronomo durante il 12esimo giorno designò, alla fine del rigo obverse 16, proprio questa cometa «Holmes».

Anticamente o in senso astronomico, il nome di una costellazione era generalmente associato a quello della sua stella principale.

Pertanto, alcune stelle potevano anche essere chiamate o riferite con il nome della costellazione stessa quando la loro identità era ovvia.

Nel caso di Denebola, normalmente era UR-A (letteralmente, Leone – lato), ed era definita la «stella che termina il percorso del Leone».

Quando col suo riferimento la stella rappresentava l'intera costellazione, poteva anche essere usato lo stesso nome della sua principale stella o «LUGAL» che per la costellazione del Leone è normalmente associato a Regolo, la principale stella della costellazione.

La comete, seppure hanno un periodo di ritorno corto di soli 5,5 o 6,9 anni, non sono facilmente o frequentemente visibili in quanto il loro passaggio deve corrispondere pure a un piano o momento orbitale della terra che veda il nostro pianeta nelle vicinanze orbitali di tale cometa.

Voglio dire, che non sempre si vedono ogni 5,5 o ogni 6,9 anni circa (mi riferisco alla Machholtz2G e alla Holmes).

Associate quindi al 587bc sulla base delle informazioni astronomiche che sono nel diario VAT 4956, queste comete Holmes e Machholtz2G rafforzano notevolmente la collocazione di tale diario durante il 38esimo anno del regno di Nabucodonosor II e durante il secolare anno 587bc.

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00domenica 31 agosto 2014 20:48
rigo Obverse 17 del VAT 4956 per il 587bc

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La prima foto in alto a sinistra evidenzia come, durante l’eclisse di 8 Gennaio 587bc, poterono misurare la posizione di Saturno che era a esatti 4° e 40’ dalla stella centrale del Granchio Asellus Australis (δ Delta can.), e stimare che il pianeta nei mesi successivi compiva un movimento retrogrado (da Est Verso Ovest) che si culminava con l’equinozio di Primavera.

Dopo la Primavera, Saturno riprendeva il suo ordinario movimento orbitale visivo da Ovest verso Est.

Accanto, al centro in alto, è la presentazione dello stesso evento ma con l’eclisse culminante e visto a occhio nudo; La luna è ingrandita per evidenziare l’eclisse. Il cerchio della prima foto misura un raggio di 4° e 40’.

L’associazione della posizione di Saturno con l’eclisse dell’otto Gennaio 587bc, unitamente alle informazioni che nel diario VAT 4956 sono state finora verificate in modo più che ragionevole e corrispondenti, è prova valida che l’anno 17° del re Nabucodonosor registrato nel BM 38462, sia stato alterato (come tutti gli altri della lista).

Tutto ciò fu fatto Anticamente, tramite le false informazioni storiche volute dalla regina Adda Gruppi, che era la madre di Nabonedo, e che le alterò al fine di rendere credibile il depennamento dei venti anni del regno di Evil-Merodac da lei odiato personalmente.

Il corretto (o vero, effettivo) anno del re Nabucodonosor II, in occasione dell’eclisse dell’otto Gennaio del 587bc, deve quindi considerarsi nel X mese e quindi verso la fine del suo 37esimo di regno (e non come è, seppur registrato nel reperto, per il 17° anno).

Tutta la lista pertanto, dovrebbe essere letta con il dislocamento di 20 anni da aggiungere in senso numerico al tempo regnato dal re in oggetto (di fatto il tempo b.C. è contato a ritroso).

Si noti, che ciò che cambia nel ripristino dell’effettivo tempo regnato, è solo ed esclusivamente l’anno di regno assegnato al re.

Ogni altra informazione di carattere astronomico e di tempo secolare (b.C.) occorso, resta invariata. Gli eventi astronomici sono corretti così come sono registrati.

Le eclissi di 8 Gennaio e 4 Luglio, adesso attribuite al 36°-37° anno del re Nabucodonosor II nel 568bc, una volta RI-aggiunti i 20 anni storici che furono tolti sono così riportate, come eventi astronomici, all’11°/12° anno dell’effettivo tempo regnato da Evil-Merodac (pur restando gli eventi astronomici occorsi nel 568bc).

Questo ne è il conto:
587bc + (6 anni (fino a morte di Nabucodonosor) + 2 anni (di reggenza provvisoria) + 12° di Evil-Merodac = 20 anni «ordinali» ripristinati, che portano il 568bc al reale 12° anno di regno per Evil-Merodac.
Durante il suo 12° anno, ci fu eventualmente l’eclisse (calcolata, forse) che non fu osservata, e che non è registrata nel VAT 4956.

Ovvero, venti anni di regno (ordinali (1°, 2°, 3° ecc.)); se fossero contati come cardinali (o «interi» o compiuti; uno, due, tre) di fatto sarebbero 19 anni) «DOPO» il 587bc, e si è così nel secolare 568bc; anno che di fatto non corrisponde al 36°/37° di Nabucodonosor come attualmente accreditato, bensì corrisponde al 11°/12° di Evil-Merodac.

Diventa evidente come cambino gli anni del regno (o del re) assegnabili, mentre i fenomeni astronomici occorsi restino nelle rispettive date secolari nelle quali avvennero.

Esattamente 177 giorni e circa 12 ore dopo l’evento astronomico dell’otto Gennaio, a sei mesi lunari di 29,5 giorni da tale evento, la luna, si trova nuovamente allineata col sole in modo tale da replicare un’eclisse simile, ma in formazione opposta rispetto al Sole.

Otto gennaio:
Luna – Terra – Sole > Eclisse di Luna base.
4 Luglio:
Sole – Terra – Luna > Eclisse di Luna, successiva.

Le locandine della Nasa, come orario, riportano il «Tempo Dinamico terrestre (T.D.)» che è diverso dal «Locale Tempo (L.T.)» che è calcolato dal programma per astronomia che visualizza il cielo osservabile in quel momento e in quel luogo.

La «similitudine» dei fenomeni di eclisse distanti fra loro 177 giorni, è pure evidenziata dalle locandine della Nasa che mostrano, le prime due, l’eclisse dell’8 Gennaio e del 4 Luglio del 587bc, mentre le altre due mostrano l’eclisse del 8 Gennaio e 4 Luglio del 568bc.

I fenomeni occorsi l’otto Gennaio e il 4 Luglio dei rispettivi anni, sono appunto separati fra loro da un periodo di 177 giorni e circa 12 ore.

Nel 568bc, l’eclisse dell’otto Gennaio fu astronomicamente osservabile (nuvoloso a parte, anche se non ne trovo nessuna registrazione) mentre quella del quattro Luglio, no; non era visibile in quanto occorse nell’emisfero opposto a Babilonia.

Se in [lacuna] del BM 38462 fosse stata registrata come osservata anche l’eclisse del quattro Luglio, sarebbe stato evidente che, essendo visibile, il diario astronomico VAT 4956 non poteva essere attribuito al 37° anno del regno di Nabucodonosor II con datazione al 568bc, sarebbe solo attribuibile al suo 38° anno di regno con datazione al 587bc.

La [lacuna] del BM 38462, sembra quasi «provvidenziale» per il sostegno del 568bc ma ha anche reso non immediato il rendersi conto che, anticamente, furono alterate e/0 distrutte importanti informazioni storiche (da parte dell’assira regina madre di Nabonedo, Adda Gruppi); parte di queste alterazioni furono registrate nella stele di Harran.

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00domenica 31 agosto 2014 20:59
rigo Obverse 16 del VAT 4956 per il 587bc

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L’eclisse illustrata in diapositiva, occorse 177 giorni e circa 12 ora dopo quella dell’otto Gennaio 587bc; è registrata nel BM 38462 ma è pure attribuita (nel reperto) al 17esimo anno di regno del re Nabucodonosor II.

È semplicemente ovvio che l’anno del re registrato nel BM 38462 non corrisponda con quanto è registrato nel VAT 4956.

Dal 587bc (eclisse dell’otto Gennaio) al 568bc (eclisse dell’otto Gennaio) intercorrono 19 anni solari, eppure dal 17° anno al 36° anno del re (siamo a Gennaio o (X decimo) mese babilonese), di anni ne intercorrono 20 (sono contati in modo ordinale).

Contando però in modo cardinale i 20 anni addietro dal 568bc, giungerei al 588bc; ma in senso ordinale gli anni dal 568bc al 588bc diverrebbero 21.
C’è molta confusione in tutto ciò.

Il calendario lunare (debitamente intercalato), ogni 19 anni, conta un numero di giorni lunari che è uguale a quello di 19 anni solari (ciclo di Metone); pertanto il calendario solare e il calendario lunare, sono in sincrono fra loro all’inizio di quell’anno (durante la fine di tale anno, il calendario lunare avrà nuovamente perso circa 11 giorni rispetto al calendario solare).

Per tale motivo, se il diario astronomico fu realmente osservato durante il secolare 587bc, 19 anni dopo, durante il 568bc vedrà in molte circostanze, a pari giorno e mese e ora, nelle quali la Luna praticamente sarà calcolata essere quasi nella stessa posizione.

Questo particolare, alimenta ulteriormente la confusione e rende difficile il discernere il reale anno di osservazione del diario astronomico.

La posizione certa dei pianeti, che rende meglio e più precisamente le esatte corrispondenze con quanto registrato nel VAT 4956, aiuta molto a identificare il reale anno che fu osservato e a comprendere meglio ciò che fu registrato.

Le diapositive finora esaminate danno evidenti e numerose prove che questo anno sia molto facilmente il 587bc.

In particolare, fa fede la posizione del pianeta Saturno, più volte osservato nel contesto di altre misure con altri pianeti (Mercurio, Venere), con valori associati al 587bc dal VAT 4956, e che dal punto di vista astronomico hanno corrispondenze decisamente probanti come sono state evidenziate nelle precedenti diapositive.

Pure La cometa Holmes (nei Pesci, in vista a occhio nudo, era visibile con una magnitudo di 4,2 ) che stava transitando seguendo l’equatore celeste e non l’eclittica (sorgeva a Est cardinale), ha dato evidenze che suggeriscono il 587bc come anno di osservazione.

Nella foto in basso, con la freccia verde, è evidenziato come la Luna, al momento della sua fase di eclisse centrale, è vista stare sotto (o meno alta) alla cometa Holmes, come ho ipotizzato possa essere registrato in parte lacunosa [e GUB].

Che con la cometa Holmes coincidano per diverse volte misure che sono riferite nel diario (nel 12° e nel 15° giorno), non è certamente frutto del caso, come illustrato pure in diapositiva/2.

Il nome che diedero a questa cometa (evidentemente ignota o sconosciuta dai babilonesi di allora), fu un generico nome dato normalmente a un astro che fosse considerato una divinità (AN, in rigo 12 Obverse).

Tale scelta di AN, diversa dal nome di «ki-sir» usato per la cometa Machholtz2G che vedremo più avanti, fu suggerita all’astronomo sia dalla necessità di indentare le due comete (erano contemporanee in quell’anno), sia dalla concomitante opposizione con la stella Denebola (o LUGAL come costellazione che rappresentava «il re», (considerato esso stesso una divinità) e dalla presenza della Luna che nel 15esimo giorno si stava eclissando in quel momento.

monseppe2
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