La Bibbia conferma il 607 a.e.v. come 18° di Nabucodonosor II Gerusalemme Fu distrutta nel 607 a.e.v. durante i 18° anno di Nabucodonosor II

Rigo 01 obverse - 607 a.e.v. contro il 587bc - (587bc per VAT 4956 contro 568bc) - Inizio delle informazioni

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    monseppe2
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    00 06/08/2014 19:53
    Cronologia Neobabilonese x 607bc. Anno 38-37 VAT 4956. Goal_Year 32 anni -. Intercalare HAMAL
    [Aggiornamento 2020]

    Come monseppe2 ho ormai finito la [completa] verifica di tutto il diario astronomico VAT 4956 e dei relativi reperti ad esso associati.

    Avendo difficoltà a gestire il forum dal punto di vista tecnico, vi prego di comprendere e pazientare per i miei eventuali errori e relative correzioni (generalmente errori di battitura).
    Infatti, in data odierna (2020), sto aggiornando i post del forum con maggiori e più completi particolari. I post "aggiornati al 2020", hanno precedenza (in senso si verifica), su ogni precedente post che possiate leggere in questo forum o nel web. in caso di differenze, attenersi (per le critiche) a quelli aggiornati al 2020, grazie.

    I commenti sotto le foto delle diapositive, e che qui riporto parzialmente, sono quelli che erano pure nei file.ppt i quali, per leggerli, occorreva alzare la barra sotto la diapositiva.
    Le informazioni dei file.ppt [che sono nel mio archivio] restano sempre con priorità di aggiornamento su quelle che posso essere state inserite in precedenza in questo forum o nel Web.

    Il commento sotto alla diapositiva, è fine a se stesso (o indipendente), pertanto, alcune di tali informazioni presenti nella diapositiva possono essere ripetute nel commento sottostante che ne amplia la veduta della verifica effettuata, con ulteriori informazioni.

    Chiedo scusa ai lettori o visitatori per i contrattempi che si possono avere durante gli aggiornamenti; potrebbero costringere a rileggere i post aggiornati con nuove o più attuali informazioni più volte. Quelli segnalati al 2020 restano i più attendibili (o aggiornati) e hanno la precedenza.

    I file.ppt, per motivi di praticità mia, resteranno privati e nel mio computer. Potranno essere forniti, a mia sola discrezione, e se la richiesta fosse motivata da necessità giustificate, di vero interesse, o importanti.

    Poiché sto facendo tutto il lavoro assolutamente da "solo", e ho 73 anni... non posso garantire aggiornamenti veloci e regolari; perciò cercate di comprendere e di pazientare. Grazie.

    monseppe2
    [Modificato da monseppe2 13/02/2020 15:47]
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    monseppe2
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    00 07/08/2014 00:22
    Cronologia ricostruta su informazioni Bibliche e su verifiche del VAT 4956

    [Aggiornamento 2020]

    Pagina Unica. Ricostruzione cronologica dei regni Neobabilonesi.



    Pagina Unica.

    Nel periodo che va dal 670/669bc al 523/522bc furono fatte dai babilonesi molte osservazioni astronomiche, particolarmente riguardo alla luna e alle sue eclissi.
    Tali osservazioni furono registrate su tavolette (Lbat) e su tre importanti diari astronomici, alcuni dei quali furono probabilmente ricopiati in periodo Seleucide e sono giunti a noi oggi fornendo molte interessanti informazioni di quel periodo.

    Rilevanti discordanze storiche, particolarmente riscontrate attraverso informazioni storiche della Bibbia e di Giuseppe Flavio, rendono però quello che sarebbe il periodo forse maggiormente documentato, pure il maggiormente soggetto a divergenti collocazioni di anno di regno dei periodi regnati dai re allora al potere. Queste divergenze si riassumono, o sono principalmente generate, da un periodo di venti anni di regno «nascosto, o fatto sparire» inerente alla reale durata di tempo allora regnato dal figlio di Nabucodonosor II, Evil-Merodac (Awel-Marduk).

    Evidenze storiche (e soprattutto bibliche) portano a comprendere che il figlio di Nabucodonosor II, diversamente da quanto finora accreditato dal mondo scientifico storico e archeologico, abbia regnato ufficialmente (essendo riconosciuto tramite Akitu) per 20 (venti) anni, seppure le fonti archeologiche e storiche oggi repertoriate (Beroso, Tolomeo , Adda-guppi , lista di Uruk) registrino per tale re un regno di soli due anni di tempo.

    Queste divergenze sono il frutto di un’antica manipolazione delle informazioni storiche e astronomiche occultate (inerenti a quei regni assegnati, o a reperti e documentazioni allora distrutte o alterate ad arte) che furono operate dalla regina Adda-gruppi, l’assira madre di Nabonedo.

    Durante un fallito tentativo di prenderne il potere (giuridico o di vero e proprio golpe), per due anni, tale regina cercò d’impedire all’erede di Nabucodonosor di salire ufficialmente sul trono di Babilonia. Nella realtà secolare, Evil-Merodac (Awel-Marduk) nel 580/579bc fu comunque riconosciuto come re sui babilonesi per un periodo venti anni, regnando su di loro fino alla sua morte occorsa certamente verso la fine dell’estate del 560bc.

    Nel 556/555bc, dopo i circa tre o nove mesi del breve regno di Labashi, essendo allora Nabonedo coniugato con una delle figlie di Nabucodonosor (Nitocri), riuscì ad accedere per diritto dinastico al trono di Babilonia, pur essendo di origini Assire.

    Adda-guppi, divenendo così la «regina-madre», esternò allora tutto il suo odio (avversione, antipatia) verso il figlio di Nabucodonosor II, Evil-Merodac, al punto di distruggere tutte le informazioni storiche inerenti i suoi venti anni di regno (ordinali, o dal 579bc al 560bc; pari a 19 anni solari interi) effettivamente regnati su Babilonia.

    Adda-guppi lasciò registrati per tale re solo i due anni durante i quali essa stessa aveva cercato d’impedirne, durante la sua ascesa, la sua accessione. Quei soli due anni registrati le servirono anche per «documentare» la discendenza della linea dinastica, iniziata con il regno del Caldeo Nabopolassar su Babilonia; discendenza che dava anche diritto legale all’Assiro suo figlio Nabonedo, ora marito di Nitocri la figlia di Nabucodonosor II, di accedere al trono di Babilonia.

    Nella diapositiva sono ripristinate le originali linee storiche di quel tempo [607bc = 18° di Nabucodonosor II].

    Linea dei re su Babilonia.

    670/669bc - 650bc.
    In tarda primavera (Maggio) inizia il regno di Shamash, fratello di Assurbanipal, come re sulla Bassa Mesopotamia (Babilonia) e sui paesi del mare.

    650-649bc /647-646bc.
    Dopo la morte di Shamash, sconfitto dal fratello Assurbanipal, il re d’Assiria pone come re su Babilonia suo figlio Aššur-Etillu-ili [praticamente come viceré] col titolo di «KANDALANU». Regnerà per circa tre anni, fino alla sua morte, occorsa forse in seguito alle rivolte sia Assire sia Babilonesi del 647/646bc.

    647bc/646bc.
    Ci fu un anno senza un re ufficiale su Babilonia [NK]; è registrato nel BM 25127 al rigo 14, dopo la morte del (vero) «Kandalanu (Aššur-etillu-ili)».
    A seguito di rivolte sia Assire sia Babilonesi, da circa Agosto 647bc a circa Agosto 646bc, su Babilonia non regnò ufficialmente nessun re.
    Nel frattempo, in quell'anno, due generali o correggenti Assiri, combattevano contro il sorgente e Caldeo Nabopolassar per il governo regale di Babilonia.

    646/645bc.
    Ascende al potere il Caldeo Nabopolassar il quale, facendosi amico Elam, si propone come re di origini non Assire su Babilonia e sulla Bassa Mesopotamia (i paesi del mare).

    645/625bc.
    Regna per 21 anni ordinali su Babilonia Nabopolassar. Assurbanipal, gli farà opposizione tentando di riprendersi militarmente il regno, mentre nel frattempo si autoproclama quale ereditario «re» col titolo di «*Kandalanu», su Babilonia (imponendo il dover riconoscere tale suo governo ai suoi sudditi Assiri); ovvero, costringendoli a documentare ogni rapporto commerciale o amministrativo tenuto con i Babilonesi come essere occorso sotto il regno del «Kandalanu» e non sotto il regno di Nabopolassar, il vero re allora regnante militarmente su babilonia.

    632bc.
    Ciassare I figlio di Fraorte, re dei Medi, dopo aver stipulato un patto d’alleanza con Nabopolassar, assieme, attaccano e conquistano Ninive. Ciassare I uccise allora il re «Sin-šar-iškun», che era un figlio di Assurbanipal e che evidentemente operava in quel tempo come correggente o co-regnante in Ninive, per conto del re Assiro allora ancora vivente (Assurbanipal).

    632bc.
    Assurbanipal, ancora «ufficialmente Re d'Assiria», per avere salva la vita dall’ira di Ciassare I che lo voleva morto per vendicare quella di suo padre Fraorte, si arrende facendosi supplice a Nabopolassar che lo esilia (o lo tiene prigioniero) fino alla sua morte probabilmente occorsa nel 628bc, o dopo i 42 anni di regno «ufficiale» poi registrato pure da Adda-guppi (670/669bc meno 42 anni = 628bc).

    625bc.
    Muore l’8 Abu Nabopolassar; Nabucodonosor, tornato in Babilonia dall’Egitto, ascende al potere come re su Babilonia il «primo giorno di Ulûlu II», avendo da poco sconfitto (e ucciso) Neco II a Carchemis.
    Dalla registrazione che è nel reperto BM 21946 alle righe OBV. 6-7, si deve evincere che lo stesso faraone d’Egitto (Neco II) fosse stato ucciso in quella battaglia. Erodoto lo segnala come [comunque] morto in Egitto.
    Al suo arrivo in Egitto, Nabucodonosor II concesse di regnare sul paese d’Egitto al figlio di Neco (II), Psammetico II, che regnò per breve tempo prima di Faraone Hofra (Apries o Apireo).

    624bc /582bc.
    Regna per 43 anni su Babilonia Nabucodonosor II. Forse ormai malato, durante l’estate del 583/582bc prende la reggenza (non il potere regale) su Babilonia, suo figlio Evil-Merodac (Awel-Marduk).

    582bc /580bc.
    L’accessione ereditaria al regno su Babilonia da parte di Evil-Merodac è giuridicamente impedita per 2 anni da Adda-guppi, che lo accusa di non essere idoneo a regnare sui babilonesi (era amico del Giudeo re Ioiachin).
    In questi due anni, evidentemente scorsi come correggente, il trono di Evil-Merodac sarà preservato nel diritto regale di successione, dal fedele Nebuzaradan (il capo della guardia del corpo di Nabucodonosor II).

    579bc /560bc.
    Sostenuto dalla fedele guardia del corpo di Nabucodonosor II (il generale Nebuzaradan), Evil-Merodac «DIVENNE RE» ufficialmente su Babilonia nella primavera del 579bc regnando su di essa per 20 anni. Questi 19 anni solari interi, (o 20 anni ordinali), saranno quelli poi depennati e cancellati dalle registrazioni storiche di quel tempo da Adda-Guppi.

    Il secolare 580/579bc, verso marzo/Aprile, o alla fine del XII mese babilonese (e giudaico), ben coincide con la fine del 37° anno di prigionia di Ioiachin, re dei Giudei (617bc o 8° di Nabucodonosor, in Marzo/Aprile) più 37 anni = 580/579bc, ovvero: «quando divenne re» Evil-Merodac).
    Questa particolare informazione storica della Bibbia, identifica i due anni «non regnati» di Evil-Merodac fra il 582bc e il 580bc, prima dei vent’anni poi effettivamente regnati.

    560/556bc.
    Morto (o uccidendo) Evil-Merodac, Neriglissar, (possibile generale divenuto cognato di Nabucodonosor II) con un colpo di stato, prende il potere in Babilonia per circa tre anni (documentati); regno che è poi continuato per 3 o 9 mesi da suo figlio Labashi. (Adda-guppi li dichiarerà accumunando i due re come «4 anni di regno per Neriglissar»).

    555/539bc.
    Nabonedo, figlio dell’Assira Adda-gruppi, accede per 17 anni al regno su Babilonia «per discendenza dinastica» avendo sposato Nitocri, una delle figlie di Nabucodonosor II.

    559/558-539bc.
    Raggiunta l’età matura di circa 25 anni secondo i persiani, Ciro II divenne ufficialmente anche «re dei Persiani».

    Pochi anni prima, sconfiggendo il nonno materno e re dei Medi Astiage, era già stato riconosciuto come re sui Medi dopo aver liberato i Persiani dal loro giogo.
    Ciassare II o Dario, figlio e successore di Astiage e fratello di Mandane, madre di Ciro II, si fece alleato degli ormai predominanti Persiani. Con quest’alleanza, i Medi fecero pure fronte alle minacce che venivano in quel momento dai Lidi allora sotto la guida di Creso, che fu sconfitto poi nel 554bc dai Persiani e dai Medi dopo 14 anni del suo regno sui Lidi; (Creso, secondo Erodoto, divenne poi un valido consigliere militare di Ciro II anche detto «il Grande»).

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    Linea dei re su «Assiria».


    670/669bc - 628bc.
    In primavera inizia il regno di Assurbanipal come successore di Esarhaddon, su Assiria. L’ascesa del re d'Assiria fu concomitante (ereditaria) con quella di suo fratello di Shamash-shuma-ukin, che regnò su Babilonia (ABC 1 righe 32-33).
    Questo evento occorse verso la fine dell’anno 670bc, che era il dodicesimo del re Esarhaddon, deceduto durante il ritorno dall’Egitto; Tolomeo assegnerà 13 anni di regno a tale re d’Assiria.

    Dal 653/654bc Assurbanipal, durante il 16esimo anno di regno per suo fratello come re su Babilonia, entra in guerra contro di lui sconfiggendolo definitivamente nel 650bc.
    Durante tale secolare 650bc nasceva in Assiria (Harran) Adda-guppi: morirà poi in Babilonia all’età di 104 anni (compiuti), durante il nono anno del regno di Nabonedo.

    Come re d’Assiria e ora anche di Babilonia, Assurbanipal porrà a governare su Babilonia suo figlio e nipote di Shamash, Aššur-etillu-ili facendolo regnare sui babilonesi con il soprannome o titolo regale di «Kandalanu»; regnerà [come co-regnante del padre] dal 650/649bc fino [autunno?] del 647bc.

    632bc/628bc .
    Assurbanipal, fu prevalentemente dedito ad attività intellettuali (costituirà la Biblioteca di Ninive); farà spesso regnare su varie città Assire, per le questioni militari, diversi suoi figli come correggenti.

    Nel 632bc, quando Nabopolassar, alleatosi con i Medi sotto Ciassare I, figlio di Fraorte, attaccheranno Ninive, era regnate come viceré su Ninive il re Sin-šar-iškun, che sarà ucciso dallo stesso Ciassare I, il quale ardeva dal desiderio di vendicare la morte del padre Fraorte occorsa in un precedente attacco dei Medi contro Ninive, prima della discesa dei Cimmeri che spinsero i nomadi asiatici Sciti dal Nord contro la stessa Media, che fu poi da loro soggiogata per circa 28 anni.

    Assurbanipal, ebbe salva la vita dal desiderio di vendetta di Ciassare I, facendosi supplice e consegnandosi a Nabopolassar stesso che lo esiliò e lo rese prigioniero (una specie di «arresto domiciliare») fino alla sua morte probabilmente occorsa nel 628bc.
    Assurbanipal, avendo regnato per 42 anni dal 669bc, dovrebbe quindi essere morto nel 628/627bc.

    Tolomeo però, nella sua lista, lo fa morire (come *Kandalanu) nel Gennaio 625bc (anno 122 di Nabonassar) facendone iniziare il suo regno (di Assurbanipal) due anni prima, o nel 667bc (anno 81 di Nabonassar).
    Conteggiando «anche» i tre anni da lui ignorati in merito ad Aššur-etillu-ili, dal 667bc meno 45 anni, Nabopolassar avrebbe dovuto regnare, secondo l’ordine imposto da Adda-guppi, nel 622bc (667 – 45 anni); 622bc, che è attualmente accreditato come 4° anno del regno di Nabopolassar.
    Se ne evince che certamente la lista dei re, come documentata da Tolomeo, sia ben «pasticciata» e poco attendibile.

    632bc – 629/625bc.
    Dopo la caduta di Ninive, prese il potere governativo su Assiria Aššûr-Uballit che pose la sua capitale governativa in Harran. Tentò inutilmente di riprendere il territorio conquistato da Nabopolassar, non riuscendovi neppure con l’appoggio dell’alleato Egiziano.
    Nel 629bc, fu duramente soffitto da Nabopolassar e da allora il dominio (ancora possibile) sull’Assira fu nelle mani dell’alleato Egiziano che sotto il Faraone Neco (II), figlio di Psammetico I, sperava ancora di poter dominare su tutta l’Assiria e su Babilonia.

    625bc.
    Nel 21° anno del regno di Nabopolassar, il principe erede, Nabucodonosor II, su ordine del padre, attacca gli Egiziani stanziati in Carchemis e li sconfigge.
    Sembra che pure Faraone Neco (II) morisse in quella battaglia dalla quale non fu lasciato tornare in patria nessun combattente (BM 21946 Obverse 7). Giunto in Egitto, Nabucodonosor lasciò regnare sugli egiziani il figlio di Neco II, Psammetico II.

    Mentre Nabucodonosor era in Egitto, ricevette la notizia della morte di Nabopolassar e, partendo durante il mese «regolare» di Ulûlu giunse, attraverso il deserto, a Babilonia, durante il primo giorno del successivo mese «intercalato» Ulûlu II, ascendendo al trono di Babilonia (e di Assiria) in tale giorno (17 Settembre 625bc).

    624bc/682bc .
    Con la babilonese festa dell’Akitu, inizia in primavera del 624bc il primo anno di accessione a un regno di 43 anni su Babilonia per Nabucodonosor II.

    647bc/625bc (riassunto).

    Dopo la morte del figlio Aššur-etillu-ili, facilmente a seguito di rivolte di Babilonesi e di Assiri, stanchi delle continue lotte fratricide, nel 646bc in Babilonia verso la primavera, che segna l’inizio di un nuovo anno di regno per i babilonesi, sul paese dei Caldei non regnava nessun re accreditato (o riconosciuto) dai babilonesi, e solo verso ottobre, approfittando della situazione, sorse o ascese per Babilonia il Caldeo Nabopolassar.
    Assurbanipal, non accettò la perdita di Babilonia e della Bassa Mesopotamia e continuò a pretendersi legittimo re anche di Babilonia.

    Essendo già sovrano su Assiria, Assurbanipal pretese allora di essere riconosciuto dai tutti suoi sudditi come re anche su Babilonia ma col titolo di «*Kandalanu», anche se ormai a Babilonia era al potere Nabopolassar, verso il quale il re assiro guerreggiò militarmente per del tempo tentando inutilmente di riprendersi il trono militare anche di Babilonia.

    I successivi storici, dopo che Adda-guppi lasciò registrati solo due anni per il regno di Evil-Merodac, furono quindi indotti ad attribuire lo storico vuoto ventennale che si venne a creare (dal 580bc-560bc), per i tempi regnati su Babilonia ma che furono cancellati, attribuendoli appunto al «*Kandalanu (alias Assurbanipal)».

    Tolomeo, forse non essendo a conoscenza di un anno senza regno su Babilonia [NK], lo include nella durata del regno preteso da Assurbanipal e attribuisce a tale fantomatico re, *Kandalanu, 22 anni del suo regno stimandoli precedenti a Nabopolassar (647bc-625bc secondo cronologia adesso accreditata).

    La lista di Uruk, forse considerando il tempo di tale anno senza un re su Babilonia [NK], registra invece per il Kandalanu solo 21 anni di regno.
    Di fatto, su Babilonia, dopo il 646bc, suo anno di ascesa, accedette come re nel 645bc il Caldeo Nabopolassar.

    Pertanto, la «pretesa» di essere re su Babilonia come «*Kandalanu» da parte di Assurbanipal, re d’Assiria, è così indotta agli storici antichi e moderni come essere un vero periodo di regno specifico su Babilonia, proprio dalle falsificazioni documentali che la regina Adda-guppi operò quando suo figlio Nabonedo divenne re su Babilonia; pertanto, una tale falsificazione occorse fra il 556/555bc e il 536/537bc, o fino all’anno della prigionia di Nabonedo in Carmania per opera di Ciro II.

    L’unico Assiro e «vero» Kandalanu che regnò su Babilonia, per circa tre anni, fu quindi Aššur-etillu-ili, figlio di Assurbanipal, dal 650/649bc al 647/646bc, anno della sua morte. Esso, il «vero» Kandalanu, regnò effettivamente per tre anni prima di Nabopolassar, e NON (come dichiara Adda) dopo la morte di Assurbanipal, ma succedendo a suo zio Shamash-shuma-ukin; ovvero mentre era ancora ben vivente il padre Assurbanipal che stava regnando su Assiria.

    Eventuali liste che fanno «sembrare» che regnassero su Assiria altri re fra circa il 626bc e il 608bc (ora accreditati), potrebbero solo ricondursi a dei «Viceré» che regnarono in vari tempi e parti d'Assiria, di fatto, nel periodo del falso *Kandalanu o fra circa il 646bc e il 628bc; governarono per conto dello stesso Assurbanipal il quale, pare che preferisse poi dedicarsi ad altre attività, non belliche.

    Devo far notare anche questo:
    Nella «Cronaca di Nabonedo», alla voce: «sesto anno», è evidentemente inserita una registrazione storica (la sconfitta di Astiage da parte di Ciro II) che fu inserita in modo errato (o spurio) da parte dello scriba che evidentemente vi ricopiò un evento storico occorso circa dieci anni prima (nel 560bc circa) e che quindi, di fatto, non occorse durante il sesto anno di Nabonedo.
    Infatti, «Ciro II», Già era re dei Medi «e» dei Persiani sin dal 559/558bc, e «già» aveva sconfitto Astiage, suo nonno materno, molto prima del sesto anno di Nabonedo.

    monseppe2.
    [Modificato da monseppe2 14/02/2020 09:22]
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    Solo Geova può fare "luce" su "tutti" i suoi lati della Sua Verità.
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    00 07/08/2014 00:39
    diapositiva_02 [aggiornata al 2020]

    Informazioni sul VAT 4956

    Il reperto archeologico o tavola astronomica oggi catalogata come «VAT 4956 o P421595», è illustrato nella foto.

    Questo reperto, fu tradotto ed analizzato in un primo tempo sin dal Maggio del 1915 del secolo scorso da Neugebauer.
    Sulla base delle informazioni archeologiche e storiche fin da quel tempo disponibili, il reperto fu sin d’allora stimato come essere la registrazione di un diario astronomico osservato in Babilonia durante il secolare 568/567bc (-567/566 astronomico).

    Neugebauer prima e A. Sachs poi, stimarono il 37/38° anno del re riferito nel diario al 568/567bc, sulla base di riferimenti astronomici (del BM 33066) e sulla base di eclisse repertoriata al primo anno di Nabonedo e ora catalogata dalla NASA come:
    -0554 Oct 06 20:30 T- 47 0.164 2.626 1.520 115m 49m (corrispondente al secolare, 555bc).
    Trascurando però le informazioni storiche della Bibbia e facendo perno su riferimenti storici e archeologici risultanti da Tolomeo, Beroso, Adda Guppi, Lista di Uruk e altri. Il semplice conto fatto fu:

    Partendo dal 523bc (-522 astronomico) nel 7° anno di Cambise, figlio di Ciro il Grande, marcato da due eclissi di luna nel BM 33066, più 9 anni di Ciro II + 17 anni di Nabonedo (marcato da eclisse del 555bc (o -554 astronomico) + 4 anni di Neriglissar e inclusi pochi mesi di Labashi più 2 anni di Evil-Merodac + 6 anni al 37° anno di Nabucodonosor = 45 anni che contatti a ritroso dal 523bc, identificavano appunto come possibile data il secolare 568bc.

    La parte Reverse sembra che sia stata incisa per prima, e dopo fu incisa la parte Obverse. Ciò si evince dallo schiacciamento della bombatura che è normalmente lasciata dalle incisioni dei segni cuneiformi su una superficie appena incisa che sia poi stata capovolta sotto-sopra per incidere la parte che è ora riconosciuta come Obverse.

    Questo particolare aveva però reso la superficie della parte Obverse o frontale, ormai non più facilmente malleabile (o levigabile) come poteva esserlo quando la tavola era inizialmente stata preparata.

    Quando lo scriba (forse del periodo Seleucide) ricopiando l’anno del re Nabucodonosor II in prima riga della parte iniziale della tavoletta, volendo incidere il segno che identificava un numero 8 per 38° anno del re, dopo aver marcato bene il segno per 7, si accorse di aver invece appoggiato la parte orizzontale dello stilo troppo in alto (sopra la parte orizzontale che era propria dei sovrastanti segni già incisi 4, 5 e 6); si fermò, evitando di completare il segno (8) con la consueta pressione sulla parte verticale dello stilo.
    Tale fermata, però, rese incerta la lettura dell’anno del re, che era ora leggibile sia come 37° anno sia come 38° anno.

    Non potendo lisciare nuovamente la tavola, ormai non più morbida come all'inizio (si sarebbero verificate crepature durante la lisciatura), e avendo ormai già inciso per intero la parte Reverse, per non re-incidere tutto quanto, preferì correggere l’errore incidendo poi una nota correttiva nella riga lunga che è nel bordo basso, dove il segno per il 38° anno del re risulta evidentissimo.

    Questa incontestabile circostanza rende necessario che il Diario astronomico VAT 4956 sia parimenti valutabile e verificabile sia in occasione di un 37° anno sia in occasione di un 38° anno del re.

    La riga lunga del bordo basso, può riferirsi all'osservazione di un primo giorno del 38° anno del re, inteso come secolare 567bc o astronomico -0566bc?
    Per svariati motivi, si deve evincere di NO!
    E’ privo di seria analisi esegetica o professionale, il pensare che un 38° anno del re sia da escludersi in modo assoluto nelle verifiche astronomiche e di analisi storiche.

    L’inizio (in primavera) del 37° anno del re come ora accreditato, fu preceduto da un mese intercalare [Addaru II] che portò la Luna, il sole e le Pleiadi praticamente allineate o quasi in congiunzione durante il novilunio del 21 Aprile. Un anno dopo, la luna, rispetto al sole, sarebbe già con circa 11 giorni di ritardo.

    Non aveva senso, per i babilonesi, ricominciare un diario nel 38° anno, accreditabile ora al 567bc, in quanto sole e luna non erano più in sincrono tra loro in modo tale da poter conteggiare correttamente su un calendario lunare anche le possibili eclissi di luna, specialmente se attese.

    Fra l’altro, l’interpretazione di tale riga da parte di Neugebauer prima e di A. Sachs e H. Hunger poi, presume che quel giorno fosse stato nuvoloso, rendendo un tal fatto senza nessuna informazione astronomica per tale riga, non essendo neppure osservabile la Luna.

    Sotto la riga lunga del bordo basso, è incisa pure una riga corta che con i segni «MU 37 KÁM» sostanzialmente registra: «anno 37° comandò».
    Fu infatti verso la fine del suo (vero) 37° anno di regno che il re Nabucodonosor II comandò, su consiglio degli astronomi di corte, di osservare e registrare per (o durante) il suo 38° anno di regno, gli eventi astronomici che si sarebbero succeduti (compresa un’attesa eclisse di luna totale prevedibile in Luglio), a motivo di quella di 8 gennaio precedente, o distante 177 giorni circa [eclisse opposta stagionalmente].

    Poiché il giorno dopo la fine del XII mese regolare di Addaru del suo 37° anno, essendo ormai il re nel suo primo giorno del suo trentottesimo anno di regno, al mattino, la stella Hamal dell'Ariete non era ancora visibile al suo sorgere, al re fu consigliato, dagli astronomi di corte, di inserire da quel suo primo giorno di Nisannu (1° mese) del suo già iniziato (ordinariamente) 38° anno di regno, un mese intercalare Addaru II.

    Infatti, tale mese di Nisannu appena iniziato, essendo divenuto ora un Addaru II, fu registrato nel sesto rigo Obverse del diario e non a inizio del diario o alla fine dell’anno precedente (36°, se come ora accreditato) come era consuetudine di fare.

    Un 36° anno del re è oggi correttamente registrato e documentato come intercalato. Essendo registrato nel 38° anno del re il mese intercalare relativo al Diario VAT 4956, esso è ben compatibile con un intercalato 36° anno precedente. le posizioni di allineamento Sole-Luna-Pleiadi risultanti, confermano in senso astronomico come corretto un tale mese intercalare aggiunto a iniziato 38° anno del re

    Che cosa è inciso nella riga lunga del bordo basso? Sotto è la traslazione dei segni cuneiformi di tale riga.

    MU 30 8 KÁM id AG NÍG DU ŠEŠ BAR 30 DIR KALAG-ma […………] .

    Questa riga fu tradotta da A. Sachs e H. Unger in:

    «Anno 38° di Nabucodonosor, mese I, il 1° (del quale seguente il 30° del precedente mese): dense nuvole così che [io non potei vedere la Luna]».

    La parte in lacuna o mancante [... ...], che (se fosse veramente scritta) avrebbe dovuto essere contrassegnata come: [sin NU IGI] (non potei vedere la Luna); cosa suggerita da A. Sachs, in lacuna, non presenta neppure le minime tracce leggibili, al riguardo, essendo, dal segno «ma», la tavola completamente tronca (vedi foto).

    La presenza del logogramma “KÁM” in questa nota in calce, (diversamente alla prima linea frontale del diario dove non è riportata) attesta che l’informazione della riga si possa riferire a una registrazione documentale più che a un’osservazione astronomica.

    Il logogramma “DIR”, infatti, avrebbe ricordato sia che l’anno fu intercalato durante il 38° anno del re, a avrebbe pure ricordato il fatto che la nota rimediava al “guaio” della riga iniziale del reperto, specificandone così una corretta lettura in 38° anno e non in 37°.

    Va notato, che in rigo Obverse 6, il mese intercalare fu registrato con i loghi invertiti; «DIR ŠE» invece dei normali segni «ŠE DIR», permettendo ciò di «ricordare» che l’intercalare fu inserito a iniziato 38° anno del regno e sulla base dell’osservazione della stella Hamal dell’Ariete e non, come di consueto, dopo un 30° giorno seguente la sera della fine di un XII Addaru regolare.

    Il logogramma “KALAG” significa anche: “riparare, accomodare” ed essendo seguito dal segno “ma”, suggerisce il senso di “unire, legare”, ovvero conferma che si tratta di una nota in calce aggiunta per correggere l’errore in prima riga.

    La riga corta del bordo basso, indicava invece l’anno durante il quale il re ordinò l’osservazione astronomica del suo 38° anno, e così posta sul bordo, poteva essere prontamente identificata nell'archivio dove poi avrebbe dovuto essere riposto il Diario.

    Le notevoli similitudini per la posizione della luna durante i giorni registrati nel diario, stimato al 568bc, hanno reso non immediato l’identificare che il 568/567bc fosse un anno possibilmente errato, sfalsato dall'essere [il 568bc] a 19 anni esatti dal vero diario osservato nel 587bc.

    L’aver poi trascurato del tutto le informazioni storiche della bibbia, similmente non ha permesso di prendere in considerazione un più preciso ma diverso periodo di quel tempo (ovvero il 587bc).

    Perché la luna, e in modo ridondante a volte sia Venere sia Marte e Mercurio sembrano a volte essere posizionati nel 568/567bc in modo coerente con le informazioni registrate nel diario?

    Per il fatto che il «vero» anno di osservazione del diario fu nel 587/586bc. Essendo tale data esattamente a 19 anni distante da quella del 568/567bc, ha reso le posizioni della luna in ciclo metonico fra i due tempi, rendendola quindi quasi sincronizzata [nelle sue fasi] fra i due diversi anni esaminati.

    Nel caso di Marte, per esempio, in un anno di differenza (da 37° anno a 38° anno) esso dovrebbe trovarsi posizionato con circa 160 gradi di differenza (verso Ovest, essendo un anno in meno) eppure, nei due anni presi in esame, 587bc (o 38° anno) e 568bc (o 37° anno), esso è calcolabile come visibile e spostato di soli circa 20 gradi.

    Ciò è dovuto al ciclo orbitale stesso di Marte, che essendo di 1,881 anni, nei 19 anni che separano le due diverse date, compie 10,10 (periodico) orbite, ovvero un pari numero di orbite più un decimo di orbita, che è quantificabile appunto in un dislocamento di circa 20 gradi fra le due date in esame; ovvero 587bc per 38° anno e 568bc per 37° anno.

    L’informazione storica della Bibbia alla quale fa poi riferimento pure Giuseppe Flavio, sulla base della dichiarazione di Daniele, diversamente, suggerisce quanto segue:

    (Daniele 9:1, 2) "9 Nel primo anno di Dario figlio di Assuero del seme dei medi, che era stato fatto re sul regno dei caldei, 2 nel primo anno del suo regno io stesso, Daniele, compresi dai libri il numero degli anni riguardo ai quali la parola di Geova era stata rivolta a Geremia il profeta, per compiere le devastazioni di Gerusalemme, [cioè] settant'anni".

    La specifica di «Dario figlio di Assuero del seme dei medi», suggerisce lo stesso zio di Ciro II che, assieme a Ciro stesso, conquistò Babilonia. Tale evento è comunemente e correttamente accreditato per il 539/538bc.

    Ciro, nella primavera del suo primo anno di regno su Babilonia (538bc), aveva già emanato il suo statuto di libertà per i prigionieri di Babilonia.
    Nel primo anno di Dario (538bc) come re su Babilonia designato da Ciro, dopo che Daniele comprese che tale periodo di 70 anni stava volgendo al suo termine, un rimanente del popolo ebraico con una sua nutrita rappresentanza, terminò, nel 537bc, il suo lungo viaggio essendo nuovamente nella terra giudaica, come il loro Dio aveva promesso loro, «dopo 70 anni di esilio».

    Identificando la data storica del 539bc (caduta di Babilonia) pure determinabile mediante i riferimenti sopra descritti e riferiti al 7° anno di Cambise II, dal 537bc, andando a ritroso di 70 anni, si giunge alla data secolare del 607bc che è indubbiamente il 18° anno di regno (ufficiale da Akitu o accessione) per Nabucodonosor II, e pure il 19° anno dalla sua ascesa ereditaria o immediatamente dopo la morte del padre Nabopolassar nell'estate del 625bc [o nel vero 21° di Nabopolassar].

    In seguito, saranno identificate appunto tutte le alterazioni storiche e documentali che in quel periodo la regina Adda Guppi perpetrò al fine di depennare i 20 anni del regno di Evil-Merodac, lasciandogli registrati (come se li avesse regnati) solo i due anni nei quali essa, di fatto, cercò d’impedirne la sua accessione per diritto di successione (o realmente, durante il 582/580bc).

    Evil-Merodac, nella realtà storica di quel tempo, effettivamente regnò per venti anni ordinali o dal 579bc al 560bc, anno della sua morte (in ottobre).

    Pertanto è più che giustificata un’accurata verifica astronomica, storica e archeologica che consideri, in alternativa, un 38° anno di regno per il re e una data riferita al 587bc per il tempo durante il quale il diario astronomico VAT 4956 fu osservato e quindi registrato.

    In base a tutto ciò, diventa non solo «opinabile» ma addirittura poco attendibile il fatto che si possa asserire che Gerusalemme sia stata distrutta, durante il 18/19° anno del regno di Nabucodonosor II corrispondentemente al secolare 587bc, come attualmente accredita.

    monseppe2
    [Modificato da monseppe2 13/02/2020 09:15]
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    00 07/08/2014 08:08
    VAT 4956 rappresentato in LineArt (diap_03)

    Rappresentazione LineArt del VAT 4956



    In diapositiva, è la rappresentazione detta in «LineArt». Consiste di una tecnica con la quale le ombrature dei segni cuneiformi sono riprodotti con un segno al tratto. Ciò consente una migliore identificazione dei già difficili loghi cuneiformi e una più immediata lettura della tavoletta.

    Le due frecce (↓ e ↑) inserite nella foto, indicano il segno unitario di 8 per anno 38.
    Si osserva, (anche per il caso interpretabile in «7») l’anomalia del segno che è in terza posizione delle prima riga Obverse del VAT 4956.

    La rappresentazione qui fatta in LineArt per il terzo segno di prima riga Obverse, non rispecchia dovutamente il segno che è nella traccia lasciata sulla tavola del diario astronomico.

    Sopra la freccia, è un suo ingrandimento. Il segno numerico 7 o 8, non vi è ben rappresentato con la tecnica LineArt in questo caso.

    Come mostra il particolare in rosso, nel segno verticale del valore sei, si osserva il prolungamento che nella normale incisione nel coccio sarebbe stato cancellato dall’incisione del numero 7 successiva ad esso.
    Pertanto quella rappresentazione in lineart non rispecchia affatto la tecnica d’incisione dei numeri babilonesi.

    Quella rappresentazione lineart, Va considerata errata. Non conosco i motivi di una tale rappresentazione, in quanto sembra che nessuno ne faccia cenno.

    Di fianco alla freccia ↓ è il coccio come osservato fotograficamente. Sovrapposta, è la riproduzione in lineart che lo rappresenterebbe. E’ più che evidente che la rappresentazione in lineart non rispecchia fedelmente ciò che in realtà si osserva obiettivamente sul coccio.

    Come doveva essere rappresentato in lineart il terzo segno «anomalo» impresso in prima riga Obverse?

    In basso, a sinistra, è sovrapposta la correzione. Il segno in verde mostra come doveva essere correttamente riprodotto in lineart il segno per «8», che fu inciso in modo anomalo dallo scriba.

    Il tratto di gambo verticale che procede dal segno 6 (la riga di cunei sopra), invece, NON doveva essere segnato, ed è indicato in rosso con: «no».
    Non giudico qui nessuno non conoscendo i fatti ma questa situazione sembra essere stata «voluta», al fine di mascherare (o correggere per nascondere) l’evidente segno anomalo che, altrimenti, suggerisce un valore unitario di «8» = 38° anno!

    Dal momento che lo scriba, accorgendosi per tempo di aver appoggiato nella fila di cunei sovrastante la parte orizzontale dello stilo, evitando di completare il segno facendo la consueta pressione sulla parte orizzontale dello stilo, anche ne lasciò trasparire il prolungamento della traccia orizzontale del segno sette, e così facendo, evitò di cancellare del tutto i sovrastanti segni 5 e 6 già incisi.

    Per evitare ogni dubbio, lo scriba ritenne opportuno replicare l’anno del re nella riga incisa sul bordo basso, evidenziando bene un 38° anno del re e specificando che: «il guaio è stato riparato e corretto (DIR KALAG); unire, (ma)».

    Alla replica della riga, lo scriba aggiunse come quarto segno il logo «KÁM», non presente nella simile prima riga Obverse del VAT 4956. Il significato del segno «KÁM», si legge anche "ordinato o registrato", identificando la riga come informazione documentale e non astronomica.

    Pertanto, la parte iniziale della prima riga Obverse, più correttamente, può essere letta come: «Anno 38° di Nabucodonosor».

    monseppe2

    [Modificato da monseppe2 10/08/2014 09:53]
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    Riga 01 Obverse VAT 4956 per il587bc

    04_Diap_01



    Primo rigo, parte Obverse, del VAT 4956, qui verificato come 38esimo anno di Nabucodonosor II in corrispondenza del secolare 587bc (uguale a -0586 astronomico).
    Ho fatto per questo giorno un confronto diretto con pari data anche per il 568bc, per spiegare i motivi delle misurazioni molto simili che si possono avere a distanza di 19 anni specialmente per quanto riguarda la Luna (confrontate le date delle locandine).

    La diapositiva mostra con evidenza come sia ben corrispondente la posizione della Luna [1] dietro (nel senso che tramonta dopo) alla principale stella della costellazione del Toro, Aldebaran [2].
    Il segno in fine riga, 1[4] gradi, ben corrisponde alla distanza angolare che è misurabile fra il sole e la luna al preciso momento del tramonto della stella Aldebaran della costellazione del Toro.
    Pertanto, sia pure fosse solo per fatto casuale, lo considero come probabile misurazione multipla babilonese.
    D’altronde, sarebbe priva di significato la traduzione di «sin ár GU4-AN IGI 1[4]» in: "Luna dietro al Toro del cielo vista (a) 1[4] (gradi)", in quanto la Luna distava dalla visibile stella Aldebaran poco meno di 5 gradi angolari.

    Al momento del tramonto di Aldebaran [2] (foto a sinistra), è evidente come la Luna (sin ár GU4) sia «dietro (ár)» al Toro (GU4), appunto la stella Aldebaran.

    La costellazione del Toro, è normalmente registrata come «GU4-AN» e significa «Toro del cielo».
    Astronomicamente, è però sufficiente l’espressione «Toro (GU4)» per comprenderla come costellazione.
    L’astronomo sfruttò il suffisso (AN = Cielo) per risaltarlo come nome riferito a Marte (AN), visibile nel Toro durante il 587bc (foto a sinistra), come mostro meglio nella prossima diapositiva.

    Se l’astronomo, dopo il nome della costellazione del Toro, doveva riferire il nome di Marte, (AN), si sarebbe trovato a scrivere o a far scrivere «GU4-AN AN»; solitamente, la ripetizione di un logo (AN AN) suggerisce un senso di pluralità, e ciò avrebbe suggerito «cieli» e non «Marte».
    Per la costellazione del Toro, sarebbe però stato sufficiente il significato di base GU4 per indentarla, in quanto era ovvio che non si trattasse di un toro animale.

    Poco dopo, pure per registrare la costellazione della Rondine, l’astronomo, come vedremo di seguito, usò accorciarne il suo nome completo escludendone una parte.

    Benché il valore di 14 gradi non sia riferito direttamente alla distanza fra sole e luna, (manca la tipica espressione (na)), esso fu facilmente usato dall’astronomo come «misura multipla», per la sua occasionale corrispondenza con quella che fece successivamente in riferimento alla posizione di Marte (AN), e forse anche per Giove stimabile al mattino seguente, come sarà evidenziato nella successiva diapositiva/02.

    monsppe2
    [Modificato da monseppe2 14/04/2015 21:36]
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    00 14/04/2015 21:12
    Riga 01 Obverse VAT 4956 per il 587bc

    04_Diap_01a



    Nelle locandine, evidenziato dal tratto bianco, è il tempo misurato da tramonto del sole (foto a sinistra) ad inizio tramonto della Luna (foto a destra).
    La differenza di tempo è di esatti 58 minuti pari a 14 gradi e trenta primi conteggianti in ordine di tempo di rotazione terrestre ma che confermano i 14 gradi misurati in modo angolare (o interstellare) che erano al momento del tramonto del sole.

    In pratica, il sistema di conteggio di misura detto «na» dai babilonesi, se misurato in prossimità dell’equinozio (eclittica e orbita lunare quasi verticali), includeva una misura che teneva conto pure dello spostamento della luna che il nostro satellite compiva durante lo stesso conteggio.

    In pratica, a inizio conteggio erano 14 gradi angolari, ma a fine conteggio diventavano 14 gradi e trenta primi che erano poi l’effettiva distanza angolare che il sole avrebbe (seppure ormai non più visibile), rispetto alla luna al momento del suo tramonto.

    Dopo aver osservato che la Luna era dietro al Toro, stimandone pure la distanza dal Sole, al momento che la Luna si appresta a tramontare, l’astronomo poté iniziare un ennesimo conteggio di tipo «na» riferendolo al pianeta Marte (AN), come illustro nella prossima dispositiva.

    monseppe2
    [Modificato da monseppe2 14/04/2015 21:35]
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    Riga 01 Obverse VAT 4956 per il 587bc

    04_Diap_02



    La misura registrata a fine riga uno Obverse, in parte lacunosa, è leggibile come 14 o 15 gradi sessagesimali.

    Pertanto, nel caso della misura fra la Luna [1] e un astro come una stella o un pianeta, una tolleranza di circa mezzo grado è ragionevolmente accettabile, rendendo corrispondente il conteggio «[na]» col quale l’astronomo registra «AN IGI 1[4]».

    Nella Diapositiva, facendo riferimento all’espressione: «AN (Marte) IGI (Visto) 1[4] gradi», è mostrata la verifica astronomica di come sia stata conteggiata tale misura su MARTE [3].

    Anche nel 568bc il pianeta rosso era visibile nella costellazione dei Gemelli in quel primo giorno babilonese ma esso era più in alto di circa 20° rispetto a quanto fosse osservabile nel 587bc, vera data di osservazione del Diario astronomico VAT 4956.

    La posizione di Marte nei due diversi anni, 587bc e 568bc, sarebbe astronomicamente impossibile, dal momento che la verifica, di fatto, sarebbe da essere eseguita su un solo diverso anno del re (da 38esimo per il 587bc al 37esimo per il 568bc), in quanto in un anno Marte si disloca rispetto all’anno precedente di circa 160°.

    Essendo però di 19 anni esatti la distanza di tempo che separa le due date, quella biblica basata sui settanta anni che suggerisce un 587bc per il Diario VAT 4956 rispetto a quella archeologica basata sui due anni di Evil-Merodac, che suggerisce un 568bc, Marte viene a beneficiare di una particolare «ridondanza» orbitale mediante la quale era visibile sia nel 37esimo anno basato sul 568bc e sia nel 38esimo anno basato sul 587bc.

    Infatti, il periodo orbitale di Marte essendo di 1,881 anni, ripetuto per i 19 anni che separano le due date, vede compiere al pianeta rosso esattamente 10,10 orbite.

    0,10 parti di orbita di Marte, lo vedono così dislocarsi rispetto alla data precedente, appunto di circa 20° verso Est. Per questo motivo, Marte è elaborabile come visibile in entrambe le date, seppure leggermente dislocato fra le due.

    Appunto essendo di 19 anni l’alternativa stima «astronomica» dell’osservazione del Diario, e non del solo anno come quando esso sia (erroneamente) riferito storicamente all’anno del re.

    monseppe2

    [Modificato da monseppe2 14/04/2015 21:35]
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    00 14/04/2015 21:34
    Riga 01 Obverse VAT 4956 per il 587bc

    04_Diap_03



    La diapositiva illustra un’importante verifica.

    Facendo riferimento a due diverse informazioni archeologiche e astronomiche, l’eclisse del primo anno di Nabonedo e quelle del settimo anno di Cambise, si possono determinare, dal punto di vista astronomico, le vere posizioni dei pianeti Marte e Venere i quali, a distanza di 32 anni (o anche di 64 anni), si trovano posizionati in modo molto simile rispetto a una stella. Si chiama: «GOALYEAR».

    Come già verificato nella precedente diapositiva, facendo riferimento ai 14 gradi suggeriti per Marte rispetto alla Luna, il primo giorno del primo mese di Nisannu del 587bc, il pianeta rosso era misurabile essere distante dalla luna 14 gradi contati come tempo di rotazione terrestre (o un grado per ogni quattro minuti trascorsi).
    Il pianeta Venere in quel giorno, era al centro della costellazione dei Gemelli, mentre Marte era sopra le stelle delle corna del Toro.
    Queste posizioni astrali, sono compatibili con le informazioni che poi nel VAT 4956 sono riferite per questi due pianeti.

    La diapositiva illustra bene, con le tre verifiche per il 587bc, il 555bc, e il 523bc, che i due pianeti mantengono, entro lo scarto previsto, la stessa posizione rispetto alle stelle, essendo quindi in «GoalYear» fra loro dopo il trascorrere di 32 più 32 anni dal 587bc.

    In pari data di verifica, ovvero il 22 Aprile ma del 568bc, Marte e Venere non trovano riscontri riferibili direttamente sul diario VAT 4956 tali da poter verificare un eventuale «GoalYear» basato sul 568bc più 32 anni più 32 anni.

    Con tutto ciò, già la sola verifica di questa prima riga del diario astronomico VAT 4956, lo attesta come molto più attendibile in relazione alla collocazione nel secolare 587bc che corrisponda con lo storico 38esimo anno del regno di Nabucodonosor II su Babilonia.

    Va fatto presente che, se è vero che io per praticità ho contato 32 più 32 anni dal 587bc, è pur verissimo che se il conto (reale) lo facevo partendo dal 523bc meno 32 meno 32 anni, giungevo comunque a un secolare 587bc, trovando la posizione di Marte e di Venere molto compatibile con quanto poi nel diario è registrato.

    Di meglio, con la data del 568bc, certamente non è possibile fare, riscontrando in tale date secolare, rispetto alle informazioni del diario astronomico VAT 4956, molte imprecisioni e approssimazioni che non avvalorano certo la scelta di quel tempo.

    monseppe2

    [Modificato da monseppe2 14/04/2015 21:35]
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    Riga 01 Obverse VAT 4956 per il 587bc

    04_Diap_04



    Questa diapositiva/04 conclude le verifiche astronomiche relative alla prima riga Obverse del VAT 4956.

    Il giorno verificato è il primo Nisannu del 38esimo anno di regno per il re Nabucodonosor II. La data corrispondente è quella del 22 Aprile del 587bc (-0586 astronomico).

    Il mese intercalare del 36esimo anno del re (registrato e documentato) è quindi compatibile (riferito a Febbraio/Marzo del 586bc) con un’intercalare di questo genere.
    L’importanza astronomica del VAT 4956, richiedeva, per gli astronomi di allora, il miglior sincronismo possibile fra calendario lunare e solare.

    L’inserimento di un mese intercalare basato sulla (non) visibilità della stella Hamal dell’Ariete al suo sorgere, era segnale preciso di inserire un perfetto mese intercalare.

    Diversamente dai mesi intercalari inseriti sulla base dell’osservazione di quanti giorni la luna fosse distante dalle Pleiadi alla fine del XII mese di Addaru regolare (o quante volte si misuravano 12 gradi dal Novilunio alle Pleiadi), un intercalare aggiunto sull’osservazione della visibilità della stella Hamal, pur facendo cadere tale osservazione durante il successivo anno del re, otteneva la migliore corrispondenza o sincronismo possibili.

    Pertanto, come registrato in rigo Obverse 6, il mese intercalare del 587bc fu inserito durante il già iniziato 38esimo anno del re, e divenendo tale primo mese Nisannu uguale a un Addaru II, il primo giorno (ufficiale) del primo mese Nisannu del 38° anno del re fu fatto slittare al 22 Aprile del 587bc anche se, il re, già era nel suo 38esimo anno di regno.
    La foto a sinistra in alto, della diapositiva, illustra la non visibilità della stella Hamal al suo sorgere.

    Questo particolare modo di contare l’intercalare, non ha reso immediato il riconoscere che il 568bc, in realtà, non fosse l’anno durante il quale tale diario astronomico VAT 4956 fu osservato e poi registrato, per quanto avesse la luna in posizioni simili per via dei 19 anni del ciclo di Metone (ribadisco: a loro non ancora noto come lo definì Metone stesso).

    In sintesi, in quel primo giorno (22/23 Aprile) del primo mese Nisannu del 587bc che era il 38esimo anno del regno di Nabucodonosor:

    Col solo valore di 14° sessagesimali registrato alla fine della prima riga Obverse del VAT 4956, fu osservato e misurato:

    1) Che la Luna era distante in tale misura (14° angolari) dal sole al suo tramonto.

    2) Che al momento del tramonto della Luna, Marte era distante 58 minuti (= 14° e 30’) di tempo dal suo tramontare.

    3) Che al mattino successivo, il pianeta Giove fu visibile e misurabile essere distante 14° dal Sole al momento del suo sorgere.

    In quello stesso primo giorno, ma registrati in rigo due Obverse, ci sono poi altre osservazioni relative a Saturno, che verifico nelle diapositive successive.

    monseppe2

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