La Bibbia conferma il 607 a.e.v. come 18° di Nabucodonosor II Gerusalemme Fu distrutta nel 607 a.e.v. durante i 18° anno di Nabucodonosor II

Reperto BM 32312

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    Fonte delle informazioni esaminate da monseppe

    Diapositiva/1



    Nella diapositiva è illustrato il coccio del reperto BM 32312.

    Dalla foto messa a disposizione, tra lacune e contrasti, leggere i segni direttamente dal coccio fotografato è quasi impossibile mentre nella foto tratta da un sito russo del VAT 4956 sono quasi tutti identificabili.

    Le informazioni archeologiche su questo reperto sono tratte dal sito:

    www.caeno.org

    La verifica astronomica di questo diario da parte di Sachs, non mi sembra che sia disponibile ma tutto ciò che ho trovato al riguardo ve lo illustrerò in questa diapositiva sul BM32312.

    Va fatto presente, che pure per Sachs e Hunger l'interpretazione, almeno astronomica di ciò che è registrato in questo diario è molto incerta.

    Per sua stessa ammissione Sachs, trova conferma della sua datazione del reperto al 652bc come adesso accreditato, soprattutto a motivo del riferimento alla Battaglia di Hiritu che vi è registrata in Col. iv alle righe 10 e 17-19 e supportata dal reperto storico BM 86389.

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    Fonte delle informazioni esaminate da monseppe: BM 32312

    Diapositiva_2




    In questa diapositiva_2 è l’unica parte (e pure parziale) che sono riuscito a trovare ed esaminare al riguardo dei segni incisi sul coccio che siano rappresentati con la meglio leggibile tecnica in «LineArt».

    In Col. iii, al rigo 4, è registrata un’eclisse di Luna che occorse con ombra parziale il 18/19 Gennaio del 653bc (alle L.T . 00:17).

    Con i loghi «SI GIN» che Sachs traduce sempre come «soffia il vento del Nord», nel contesto di come si presenta alla vista a occhio nudo la Luna eclissata, si osserva che la parte noneclissata forma una sorta di falce (le corna della Luna, di solito) che sembra indicare (GIN) con la sua concavità l’ombra che si era formata verso il Sud del disco lunare.

    Vedi per questo nella foto astronomica, la verticale di 180° (o Sud) che è pure il momento culminante (centrale) dell’eclisse con ombra parziale.

    Che la falce di Luna rimasta non illuminata, con le sue punte o corna, possa indicare la parte eclissata al Sud è poi suggerito pure in Col. ii al rigo 3 dove registra: «ana ┌ULU┐GAR» tradotto da Sachs in: «Era rivolta verso il SUD».

    La Nasa cataloga oggi nei suoi archivi questa eclisse come segue:
    -0652 Jan 18 21:23 P 33 0.528 1.912 0.897 93m –

    Un ritaglio illustrativo di questa eclisse catalogata dalla Nasa è stato inserito in questa diapositiva_2, al centro, e porta la stessa data (19 Gennaio 653bc o -652 astronomico) dell’elaborato di fianco a destra elaborata con RedShift6 per lo stesso evento.

    I tempi segnati nell’elaborato della Nasa, sono riferiti al Greenwich e conteggiati col «Tempo dinamico (T.D.)»; pertanto come orari sono diversi dal L.T. a me risultante con RedShift6 che uso qui come programma per la vista a occhio nudo del cielo sopra a Babilonia.

    Da notare, che siccome il punto Geodinamico dell’Eclisse (il punto nero della foto della Nasa), coincide abbastanza bene con il punto geodinamico della Ziggurat osservatorio di Babilonia e, come ho spiegato in altre parti, in questo caso la parte non coperta dall’ombra elaborata dal programma RedShift6, coincide pure bene con l’angolazione dell’ombra calcolata dal sito della NASA.

    Questa è una forte «prova» del buon calcolo della posizione della Luna che in quelle lontane date mi risulta quando uso il programma RedShift6 per le mie verifiche astronomiche.

    Vedere il confronto fatto in diapositiva_11 con TheSky6, aggiunto in questa verifica, dell’eclisse registrata in questo reperto che è una delle fonti della mia ricerca.

    In Col. ii, rigo 1, è registrato il giorno (15) del mese babilonese Tebêtu (il nome mese non è riferito nel reperto) durante il quale l’eclisse occorse, e in rigo 2 è pure riferito che l’evento occorse di fronte o opposto (IGI) a una costellazione (quella del Vegliardo o attuale Perseo); «MUL ŠU-GI IGI».

    Anche se l’eclisse fu registrata in modo tale che, per come sono interpretati oggi i loghi interessati, sembrerebbe dire che essa non occorse (AN KU6 sin), devo ricordare che tale regola fu o venne in uso solo da o durante il periodo di dominazione Persiana su Babilonia in poi; non prima!

    Le informazioni registrate nel reperto suggeriscono, infatti, un evento di eclisse «osservato» e non solo calcolato o che non fosse stato visibile.

    Le altre informazioni astronomiche registrate nel BM 32312 sono decisamente difficili da verificare.
    A mia impressione, furono registrate da astronomi assiri che non avevano l’esperienza o la capacità di quelli babilonesi (di estrazione Caldea, e di esperienza Sumera).

    Sachs stima per il 652bc il reperto, traducendo per il XII mese Addaru la parte finale di rigo 14 di Col. iv e di rigo 15 (il mese della battaglia di Hiritu) come segue:

    «19esimo Venere stava nella regione di Ariete, 10 dita dietro a Marte».

    Dal punto di vista astronomico, ciò non corrisponde affatto (nel 652bc).

    Nel 652bc, il 19esimo giorno del mese di Addaru (11 Marzo 652bc), Venere era in Acquario e Marte era nello Scorpione.

    Come anno, sulla base della posizione di questi due pianeti, il 652bc dovrebbe essere bocciato assolutamente (per questo evento stimato in data 11 Marzo 652bc, e non corrispondente; Marte era 87 gradi prima di, o «davanti» a, Venere).

    In Col. iv rigo 13, è riferito un generico o perfetto DKD, (forse per questo fu riferito senza una misurazione in «na») per il 15° giorno del mese e può fare riferimento al vero tempo osservato.

    Luna e Sole, il giorno 17 Marzo del 653bc erano entrambi alti a 24’ minuti di grado, o alti a circa 10’ di grado coi loro bordi del disco, sopra alla linea (KI) dell’orizzonte visibile dalla ziggurat di Babilonia (vedi la prima foto panoramica elaborata aggiunta sotto alla diapositiva).

    Alla verifica di pari DKD del 15° giorno ma nel secolare 652bc ora accreditato (ovvero, un anno dopo), nel secolare 7 Marzo del 652bc mi risulta che il DKD registrato in tale riga, al tramontare del Sole, non occorse (la luna era tropo alta), e solo nel 16° giorno (quindi non nel 15° registrato nel reperto), un DKD fu solo «possibile», il quale però, non fu visibile, essendosi formato sotto la linea dell’orizzonte (vedi la seconda foto panoramica aggiunta sotto alla diapositiva).

    Anche questa verifica, quindi, esclude come corretta la stima al 652bc per la datazione dell’osservazione del BM 32312.

    Pur essendo difficile capire ciò che l’astronomo descriveva in quelle righe appena riferite, nel 653bc con:

    «19, Venere (prima apparizione poco prima del suo tramonto). Su orizzonte stella Ariete (Hamal in prima e ultima apparizione ore: 18:48) dietro a Marte stava»

    In senso astronomico, nel 19esimo giorno di Addaru, alla data del 21 Marzo 653bc Venere stava entrando in Ariete e Marte era dietro alla stella principale di tale costellazione, Hamal, la quale fu visibile in sua prima e ultima apparizione sulla linea dell’orizzonte (KI) mentre Marte stava (GUB) dietro (tramontando dopo tale stella) essendo appunto in Ariete.

    Questa configurazione celeste verificata, trova buona corrispondenza con quanto registrato nel reperto se stimato e verificato per il 653bc (vedi diapositiva_11) .

    La numerazione del giorno lunare del mese fra i due anni, doverosamente diversa, essendo le due verifiche comparate a distanza di un anno durante il quale si accumulano gli 11 giorni di differenza persi nel successivo anno 652bc.

    Queste parti sopra verificate e qui premesse, già basterebbero a confermare un 653bc contro un 652bc.

    La descrizione dell’eclisse del 19 Gennaio 653bc nel reperto, combacia troppo bene con le verifiche astronomiche (anche della Nasa) per poterla ignorare.

    In diapositiva_3 illustrerò in che modo, visivamente, l’eclisse si completò (o era in sua fase centrale) stando di fronte «o opposta al Vegliardo».

    monseppe2
    [Modificato da monseppe2 22/03/2016 12:12]
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    Diapositiva_3



    Questa diapositiva_3 si commenta da sola.

    Nel 652bc, come fu stimato da Sachs e ancora confermato da Hunger, ci fu nei mesi invernali, un’eclisse totale di Luna che non fu visibile da Babilonia in quanto occorse di giorno (verso le nove e quando la luna era ormai già tramontata).

    Sei mesi dopo, il 2 Luglio, ce ne fu una di ombra molto parziale, giusto mentre la luna sorgeva. Essendo però in Agosto, essa non può corrispondere con quella che è registrata nel BM 32312 che riferisce mesi invernali.

    A poco serve il dire che la regola adesso accreditata suggeriva di considerarla un’eclisse calcolata ma non visibile; se così fosse, le informazioni delle sua caratteristiche registrate nel reperto sarebbero fuori luogo o incoerenti.

    L’eclisse che fu osservata e registrata nel BM 32312; occorse visibile e ben descritta per il 18/19 Gennaio 563bc.

    Essa occorse nella sua fase di massima ombra, mentre la Luna era sulla verticale del SUD.

    Essendo il suo centro Geodinamico vicino a Babilonia, la sua parte non illuminata, con la sua falce formata, suggeriva l’ombra della terra rivolta verso il SUD, come registrato nel reperto. La sua ombra, corrisponde bene, nella verifica con RedShift6, a quella pure verificata e catalogata dalla Nasa per le eclissi del periodo.

    Inoltre, mentre era raggiunta la sua fase massima, l’intera costellazione del «Vegliardo, o attuale costellazione del Perseo», era ancora visibile a circa 90 gradi (o in opposizione) a Ovest della Luna prima che come costellazione iniziasse a tramontare.

    Come registra in Col. I, rigo 6, nel 14° giorno, alla sera, appena il sole si appressava al suo tramonto, la Luna era alta [B]{4°} a Est sopra l’orizzonte visibile da Babilonia, formando l’informativo DKD che avrebbe preannunciato, circa sei ore dopo, il possibile eclisse di Luna, che poi appunto si verificò.

    Dopo l’eclisse, alla mattina dello stesso 15° giorno, in Col. I, rigo 7, è registrato che Mercurio era in sua prima visibilità a Est, stando dietro e a Ovest dei Pesci, alle ore 06.49 (osservato o accertato, che fosse dietro ai Pesci, tramite il momento della visibilità della stella Enif del Pegaso (facente parte dell’antica e grande costellazione della Rondine), osservata poco prima, mentre Venere (non riferito) era in sua prima apparizione alle ore 06.25 (vedi diapositiva_4)

    A conferma astronomica della corretta datazione dell’evento al 653bc, Saturno in Col. 1 rigo 8 è registrato essere dietro ai Pesci il giorno (non riferito, ma evidentemente successivo all’eclisse) 16° del X mese, in sua ultima visibilità alle ore 22:14, come illustro poi in diapositiva_5).

    monseppe2
    [Modificato da monseppe2 22/03/2016 11:16]
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    Diapositiva_4




    Il valore (na) del DKD che è registrato come osservato alla sera del quattordicesimo giorno (appena prima di inizio quindicesimo giorno) e che suggeriva una possibile eclisse di luna durante la seguente notte, nel reperto, è poco leggibile e Sachs lo riferisce con i soli segni «{x}».

    Alla verifica astronomica dell’evento, con RedShift6, a me è risultato (nel 653bc) essere possibile un DKD di 4 gradi in altezza della Luna, perfettamente compatibile con un successivo eclisse di luna (vedi foto panoramica in alto della dispositiva).

    Alla verifica astronomica dell’evento, con TheSky6, a me è risultato (nel 653bc) essere un poco probabile DKD di 7° e 30’ in altezza della Luna, pochissimo compatibile con un successivo eclisse di luna (vedi (nel sito web) la foto panoramica aggiunta sotto la diapositiva).

    Premetto che con la verifica sopra fatta in questa diapositiva_4, è anche identificabile (anche se non registrata) la posizione di Venere, che sorgeva a pure lui a Est, stando a Ovest e davanti (o prima di) di Mercurio (riferito nel reperto); almeno dal punto di vista astronomico.

    Il giorni qui osservati al mattino ed elaborati nelle foto al centro in alto e in basso, possono essere solo il quindicesimo, quello dell’eclisse del 18/19 Gennaio 653bc occorsa durante la notte ormai trascorsa o il successivo giorno 16°.

    Nella riga non è riferito il numero del giorno, ma riferendo poi in rigo 8 di Col. i, un giorno 17°, diventa ovvio che possa essere solo il giorno stesso dell’eclisse, il 15° giorno o 19 Gennaio del 653bc, o il seguente giorno 16° 20 Gennaio del 653bc.

    Nella foto inserita al centro di quella in basso, si nota che il risultato resta compatibile con quanto registrato nel reperto anche nella mattina del 16° giorno (20 Gennaio 653bc).

    Il fatto che al momento del sorgere di Mercurio la stella Enif o i Pesci non fossero più visibili, non altera minimamente la correttezza e veridicità dell’astronomo che registrò «Mercurio a Est (era) dietro (e a) Ovest dei Pesci», grazie alla precedente osservazione della stella Enif (visibile) fino al sorgere di Venere.

    La sera del successivo giorno (il 16° giorno non riferito nel reperto), prima quindi della alternativa possibile osservazione di Mercurio che a Est era dietro ai Pesci stando ad Ovest di essi, fu fatta poi l’osservazione pure di Saturno dietro ai Pesci che è illustrato in diapostiva_5.

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    [Modificato da monseppe2 22/03/2016 12:15]
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    Diapositiva_5



    La foto a sopra, illustra ciò che fu elaborato nel giorno babilonese successivo all’eclisse di ombra parziale del 653bc, il sedicesimo, essendo stato osservato dopo il successivo tramonto del sole ma essendo sempre durante il secolare 19 Gennaio.

    Nel reperto in esame, dopo l’osservazione di Mercurio dietro ai Pesci (visto a Est nel 15° giorno), per la sera del 16° giorno, in Col. i rigo 8, è registrato:

    «ù SAG-UŠ ár MUL KUNme ŠÚ»

    traducibile in:

    «10 (ù) Saturno (SAG-UŠ) dietro (ár) stella (MUL) pesci (KUN) orizzonte (me) Ovest (ŠÚ)».

    Il valore (ù) da me compreso come valore di 10 gradi (non posso identificare il logo nella foto del reperto a disposizione), non essendo applicabile a una misura angolare, richiede uno specifico momento della misura per giustificarlo meglio, e ne trovo corrispondenza con il momento del sorgere di Giove a Est (non riferito nel reperto).

    Ovviamente il pianeta (Saturno) avrà la sua ultima apparizione dietro ai Pesci, ma per questo riferimento (ultima apparizione) non troveri buona concordanza con la riga del diario (non suggerisce una prima o ultima apparizione).

    Forse Saturno fu misurato come riferito alla stella Alpheratz [2] per la sua luminosità di magnitudo 2, appunto al momento del sorgere di Giove a Est.
    La stella Alpheratz di riferimento (sempre facente parte dei Pesci come grande costellazione antica della Rondine), era appunto a Ovest di Saturno.

    in pari data ma nel 652bc, Saturno era dietro alla stella Hamal dell’Ariete, e non lo vedo in posizione compatibile con il riferimento ai Pesci dato nella riga del reperto.

    In sintesi, fino a questo punto, oltre all’eclisse di Luna, sono identificate le posizioni astrali di Saturno e di Mercurio e indirettamente pure di Venere e di Giove.

    monseppe2
    [Modificato da monseppe2 22/03/2016 11:49]
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    Diapositiva_6



    L’identificazione di Marte, seppure per altre informazioni possano esserci incertezze nell’interpretazione del testo che è molto lacunoso, diventa determinante per la scelta o l’identificazione dell’anno secolare osservato, che risulta essere il 653bc contro l’anno attualmente accreditato e stimato da Sachs e Hunger come il secolare 652bc.

    L’interpretazione del valore di 10 SI, che Sachs interpreta come 10 dita su un grado misurato in 12 dita di 0,5’ (5 minuti di grado) cadauna, sarebbe in disaccordo con la stima verificata per il valore reale del cubito che è di 4 gradi suddivisi in 6 dita di 10 minuti di grado cadauna.

    In tal senso, contando in dita oltre le sei dita, la misura segnerebbe un grado e 40 minuti primi che non trovano nessun riscontro astronomico riferibile a Marte (o a 50 minuti di grado secondo Sachs).

    Perché lo scriba (probabilmente su dettato di un astronomo assiro), abbia segnato SI in luogo del più logico «» non so dirlo.

    Di fatto, alla verifica astronomica, la coincidenza con un valore di 10 gradi portano ragionevolmente a concludere che i 10 SI debbano essere interpretati come 10 gradi.
    In pratica, si comprende SI come dita fino a un valore di 6 (dita); oltre a tale valore, il SI può indicare una misura espressa in gradi.

    Per i 2,30 gradi segnati a fine riga e riferiti al giorno ventesimo, non trovo nessuna corrispondenza, e senza poter leggere almeno i LineArt dell’intero reperto non posso comprenderne il motivo per il quale fu registrato (o a cosa siano riferiti i 2 gradi e mezzo).

    Ritengo però, che siccome nel reperto il valore di 2 e mezzo rimanda alla riga di Col. I4, rigo 17 che è in lacuna segnata da Sachs come: [ x ], non è da escludere un possibile segno di «KÙŠ (cubiti)», che troverebbe migliore coerenza con ciò che si osserva nel cielo in quel giorno.

    Per inciso, pure Sachs, nel tradurre il traslato di col. iv, righe 15-16, semplicemente evita di riferire (o di verificare) la misura di 2 gradi e 30 primi.

    Questa mancanza di verifica, dei due gradi e mezzo, non inficia il fatto che, dal punto di vista astronomico, Marte non potesse essere in quei due giorni nella costellazione di Ariete, dietro la stella Hamal, mentre pure Venere stesse entrando in suddetta costellazione.

    La misura di 10 gradi, pur nella sua incertezza fra dita e gradi, soltanto completa in senso preciso la posizione del pianeta, in perfetto accordo con le informazioni relative all’eclisse di Luna occorsa nel Gennaio del 653bc.

    Pertanto, la battaglia di Hiritu registrata in Col iv rigo 17-18 per il giorno 27esimo di Addaru, occorse nel secolare 29 Marzo 653bc.

    In Col. I, alle righe 10-12, con il segno «AN», è resa (apparentemente) equivoca la posizione di Marte qui riferita.
    Fra le informazioni di Col. i e quella di Col. iv, intercorrono però solo due mesi lunari di tempo e «Marte», in tali due mesi di tempo, non può posizionarsi da Ariete a Scorpione.

    Se ne evince che, come illustrato nella prossima diapositiva, le misure siano state riferite alla Luna (come divinità o AN), e non al pianeta Marte.

    monseppe2
    [Modificato da monseppe2 22/03/2016 12:05]
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    Diapositiva_7




    Nella misura simile da Spica a Scorpione, con le sue stelle iniziali (SAG), fra i due bracci (frecce Verdi), quello sotto ha un valore di circa 30’ (tre dita) in più.
    Su una misura di 39 gradi,(non riferita ma solo suggerita con «UŠ-id») tale differenza rientra in una logica tolleranza che consente di definire simili e quindi, interessanti, le due misure.

    In Col. i righe 10 e 11, è registrato:
    «AN KI NUNDUN GÍR-TAB UŠ-id ana MÚL SA4 šá SAG MUL GÍR-TAB TE TA» traducibile in:
    «(Luna AN) in area delle labbra dello Scorpione in misura entra (da) stella Spica che inizia le stelle dello Scorpione vicino toccando».

    Obiettivo dell’astronomo, era evidentemente quello di indentare la precisa posizione osservata dello Scorpione al momento della misura, per rafforzare pure il preciso momento nel quale la Luna (definita qui con AN), stava per entrare in suddetta costellazione.

    Il «momento» della misura è pure ben determinabile con quello della Verticale del Sud, sopra la quale la Luna si trovava mentre toccava o era vicina al confine della costellazione dello Scorpione.

    La freccia rossa illustra bene il senso di vicino (TE) e di toccare (TA) suddetto confine da parte del bordo del disco della luna.

    Anche se non registrato specificamente, il 21° giorno del 25 Gennaio del 653bc vede la luna, (e non Marte) in posizione compatibile con quanto registrato nel reperto.

    Indirettamente, il pianeta rosso (Marte) resta ben identificato essendo in tale data sotto il circoletto Ovest dei Pesci, ed essendo quindi, nel XII mese e sempre del 653bc, coerentemente dietro la stella Hamal della costellazione dell’Ariete.

    Nel reperto, per il 25° giorno, in Col. i, rigo 12, è registrato:

    «25 AN ina NIM MUL šá 15 mulGÍR-TAB [xxxx]» traducibile con:
    «25° giorno, la Luna (AN) di fronte (ina) Est (NIM) alla stella dello Scorpione che è a 15°».

    A 15 gradi a Est della stella FK669 dello Scorpione (la fine della sua coda) in tale giorno, alle L.T. 02:13 del 28 Gennaio del 653bc, è calcolata da RedShift6 la posizione della Luna (mentre è entrata in Sagittario) stando a 15 gradi esatti a Est di tale stella (dello Scorpione).

    Il giorno precedente, la Luna, era appunto ancora dentro lo Scorpione, verso la fine della sua coda, cosa che rende «logica» la registrazione di tale posizione del 25° giorno con la Luna (AN) e non con Marte.
    Caso…. o fu proprio osservata così?

    Le informazioni successive sono molto incomplete, e sembrano addirittura riferire a un XI mese di quel 653bc; pertanto riporto solo la verifica di questa riga, per il fatto che trova buona corrispondenza astronomica con il precedente riferimento stimato appunto nella diapositiva qui presentata.
    Vedi la foto aggiunta sotto.

    monseppe.
    [Modificato da monseppe2 22/03/2016 18:28]
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    La verità viene da Geova mediante la sua parola scritta.
    Per comprenderla, occorre "luce".
    La luce, se illumina un solo lato, lascia zone di ombra che restano nascoste. La verità resta la stessa, ma sarà incompleta.
    Solo Geova può fare "luce" su "tutti" i suoi lati della Sua Verità.
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    Fonte delle informazioni esaminate da monseppe: BM 32312

    Diapositiva_8



    Nella diapositiva sono: L’intestazione della parte relativa al diario astronomico BM 32312 come Sachs e Hunger l’hanno pubblicata sul sito: www.caeno.org

    Di fianco, è una lettera che Sachs scrisse in risposta a una domanda fattagli riguardante il BM 32312 e sotto, è un commento degli stessi autori al documento qui presentato come «Fonte».

    monseppe2.
    [Modificato da monseppe2 22/03/2016 18:37]
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    Fonte delle informazioni esaminate da monseppe: BM 32312

    Diapositiva_9



    In diapositiva sono:

    La prima parte del traslato del BM 32312 e la sua traduzione (in inglese) che gli autori Sachs e Hunger hanno reso disponibili in rete.

    La datazione del reperto, attualmente accreditata o stimata per il 652bc, è qui ripristinata con riferimenti alla più probabile datazione da attribuirgli: il 653bc (-0652 astronomico).

    L’anno del re riferito nel reperto resta invariato, il 16° anno di Šamaš-šum-ukin, iniziato in tarda primavera del 654bc, mentre le informazioni astronomiche ivi registrate per il X e XII mese (eclisse), o storiche (battaglia di Hiritu), occorsero durante il secolare 653bc o verso la fine del suo 16° anno di regno su Babilonia.

    monseppe2

    [Modificato da monseppe2 22/03/2016 18:43]
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    Fonte delle informazioni esaminate da monseppe: Bm 32312

    Diapositiva_10



    In diapositiva sono:

    La seconda parte del traslato del BM 32312 e la sua traduzione (in inglese) che gli autori Sachs e Hunger hanno reso disponibili in rete.

    Termina con questa diapositiva_10 la «Fonte» di documentazione relativa al BM 32312 da me esaminata nel contesto della mia ricerca su periodo Neobabilonese, e di come sia meglio identificato nei suoi reali o veri tempi storici dalle informazioni che la Bibbia da molto tempo ci ha fornito e che, purtroppo, sono state spesso trascurate o tenute di nessun conto.

    In diapositiva_12 includo la cronologia ricostruita in base alle informazioni storiche della Bibbia e in base ai risultati ottenuti dalla mia ricerca.

    monseppe2.

    [Modificato da monseppe2 22/03/2016 18:46]
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    00 22/03/2016 19:06
    Fonte delle informazioni esaminate da monseppe: BM 32312

    Diapositiva_11



    Questa verifica di «confronto» qui presentata, è importante in quanto «dimostra» che effettivamente il programma per astronomia «TheSky e successivo TheSky6», per i lontani periodi qui stimati, «non» calcolano la posizione della Luna in modo corretto.

    La mostrano (soprattutto nelle sue fasi angolari) sempre in ritardo (rispetto al sole) di circa 5 ore o posizionata con circa 2 – 2,5 gradi più a Ovest (vedi per questo la foto in alto a destra della Luna rispetto al cono di ombra della terra, fatto elaborare da TheSky6 alle L.T. di Babilonia in accordo con l’orario TD usato dalla stessa Nasa per la fase centrale dell’eclisse).

    Le 5 ore confermano la differenza che ho riscontrato e da tempo dichiarato riguardo alla posizione della Luna fra i due programmi.

    La combinazione del «cubito corto» di Sachs, stimato in soli due gradi, assieme a questa errata posizione della Luna, sono ciò che hanno reso difficile agli addetti ai lavori, il rendersi conto che la datazione stimata per il 568bc per il reperto astronomico VAT 4956, non fosse corretta.

    Le informazioni «storiche» (e quindi anche archeologiche) «anticamente alterate» da Adda-gruppi, e riportate da altri storici del periodo, similmente, non resero immediato il comprendere che la conseguente datazione al 587bc per la distruzione di Gerusalemme e del suo Tempio potesse essere errata.

    Tutti coloro che in rete, quindi, si appellano alle informazioni attualmente accreditate (Vat 4956 al 568bc e Gerusalemme al 587bc), per discreditare, mettere in dubbio, denigrare o negare le informazioni storiche della Bibbia le quali suggeriscono o indicano nel 607 a.e.v. (avanti cristo) la distruzione di Gerusalemme e del suo Tempio, durante il 19° anno (da successione diretta) o 18° anno (ordinario, di regno) di Nabucodonosor II, non avendo «personalmente» verificato le molte fonti informative da loro usate, sono oggi evidenziati come «in totale errore» nel fare le loro veementi accuse a coloro che ancora, seppure su una base di «fede», fidandosi della verace Bibbia, hanno continuato a considerare valida la datazione al 607 a.e.v.

    Diventa così «vergognoso» da parte loro, se continuassero a pubblicare in rete accuse contro coloro che giustamente, preferiscono attenersi a ciò che è vero:

    IL VAT 4956 fu osservato durante il 38° anno di regno di Nabucodonosor II su Babilonia, e durante il secolare 587bc (-0586 astronomico).

    Gerusalemme e il suo Tempio furono distrutti a partire dal secolare giorno di Sabato del 9 Agosto del 607bc dal generale Nebuzaradan, su ordine di Nabucodonosor dato nel novilunio del finito V mese del 607bc.

    Pertanto, chi volesse smentire queste mie dichiarazioni, dovrà mostrare a me, «monseppe» (e non certo a «WT»), sufficienti «verifiche» astronomiche, archeologiche, storiche, bibliche e fonti di reperti (da loro pure «verificati"), che non si contraddicano fra di loro.

    Esaminerò le loro controproposte con la stessa accuratezza con la quale ho fatto tutta questa ricerca.

    Certamente, ognuno è libero di non accettare, di rifiutare, o di ignorare questa mia ricerca, ma anche in tal modo, dovrebbe essere «libero» di non negare o di non discreditare coloro che, avendola valutata dovutamente, decidessero di accettarla o riconoscerla come «corretta».

    Nessuno potrà quindi mai più negare che:

    Dal 607 a.e.v. (o -606 astronomico) – 2520 anni (solari) indicano al nostro secolare anno: «1914».

    Potranno forse negare il «RE» (Gesù Cristo) che fu allora in cielo insediato quale sovrano di tutta la terra; ma per questo, sarà solo a tale «RE» che dovranno presto rendere conto.

    monseppe2
    [Modificato da monseppe2 22/03/2016 19:06]
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    00 22/03/2016 19:13
    Fonte delle informazioni esaminate da monseppe: Bm 32312

    Diapositiva_12



    Per la consultazione dei tempi riferiti in questa «Fonte» relativa al BM 32312, includo anche la ricostruzione dell'intero periodo Neobabilonese che va da 670/669bc al 523bc (riferito al BM 33066).

    Le date sono state ricomposte, per i rispettivi regni dei regnanti in oggetto, sulla base del risultato della mia ricerca archeologia, storica, astronomica, e soprattutto in base alle informazioni storiche della Bibbia, che mi hanno permesso di identificare cosa fu alterato anticamente e come ripristinare i veri tempi regnati in quel periodo.

    monseppe2
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