La Bibbia conferma il 607 a.e.v. come 18° di Nabucodonosor II Gerusalemme Fu distrutta nel 607 a.e.v. durante i 18° anno di Nabucodonosor II

Informazioni su VAT 4956

  • Messaggi
  • OFFLINE
    monseppe2
    Post: 488
    Città: PASIAN DI PRATO
    Età: 77
    Sesso: Maschile
    Occupazione: Pensionato con misera pensione
    Amministratore unico
    00 14/09/2014 09:23
    Versione di Neugebauer del 1900 e di Sachs e Hunger

    In questo Thread aggiungerò informazioni di fonte riguardanti il VAT 4956.

    Saranno utili per comprendere la differenza di verifica della mia ricerca, a motivo della diversa datazione al 587bc = 38° di Nabucodonosor II, contro l'attualmente accreditata, per questo reperto, al 568/566bc (astronomico -586/-587) del 37° anno di Nabucodonosor II.

    monseppe2


    [Modificato da monseppe2 14/09/2014 10:05]
    --------------------------------------------------------------
    Ricercatore indipendente.
    --------------------------------------------------------------
    La verità viene da Geova mediante la sua parola scritta.
    Per comprenderla, occorre "luce".
    La luce, se illumina un solo lato, lascia zone di ombra che restano nascoste. La verità resta la stessa, ma sarà incompleta.
    Solo Geova può fare "luce" su "tutti" i suoi lati della Sua Verità.
    Ascoltarlo, è vitale. Cercarlo, è saggio. Amarlo, è giusto.
  • OFFLINE
    monseppe2
    Post: 488
    Città: PASIAN DI PRATO
    Età: 77
    Sesso: Maschile
    Occupazione: Pensionato con misera pensione
    Amministratore unico
    00 14/09/2014 17:57
    Versione di Neugebauer del 1915 e di Sachs e Hunger del 1988

    Diap_01



    In queste diapositive illustro le fonti che mi hanno permesso di esaminare sia nel coccio, sia come segni cuneiformi, sia nei suoi traslati e traduzioni, le informazioni che furono registrate nel reperto archeologico e Diario astronomico VAT 4956.

    Il reperto è nella foto al centro.
    La schiacciatura della parte reverse, indica che il reperto Fu inciso per prima nella sua parte retro, di seguito fu incisa la parte detta Obverse o frontale.

    Sopra è il lato «Obverse» o frontale.
    Sotto, è il lato «Reverse» o dietro.
    In cima, è il bordo basso del 4956.
    Il coccio misura circa 22,5 x 22,5.
    Le righe continue separano i mesi osservati.

    monseppe2

    --------------------------------------------------------------
    Ricercatore indipendente.
    --------------------------------------------------------------
    La verità viene da Geova mediante la sua parola scritta.
    Per comprenderla, occorre "luce".
    La luce, se illumina un solo lato, lascia zone di ombra che restano nascoste. La verità resta la stessa, ma sarà incompleta.
    Solo Geova può fare "luce" su "tutti" i suoi lati della Sua Verità.
    Ascoltarlo, è vitale. Cercarlo, è saggio. Amarlo, è giusto.
  • OFFLINE
    monseppe2
    Post: 488
    Città: PASIAN DI PRATO
    Età: 77
    Sesso: Maschile
    Occupazione: Pensionato con misera pensione
    Amministratore unico
    00 14/09/2014 18:01
    Versione di Neugebauer del 1915 e di Sachs e Hunger del 1988

    Diap_02



    In diapositiva è la rappresentazione detta in «LineArt» dei segni cuneiformi che sono nel coccio del reperto archeologico VAT 4956.

    Questo tipo di rappresentazione sfrutta le ombrature dei segni le quali sono riprodotte al tratto in modo da rendere ogni logo del reperto decisamente più facile da leggersi e da interpretare durante la sua traslazione e consultazione.

    monseppe2

    --------------------------------------------------------------
    Ricercatore indipendente.
    --------------------------------------------------------------
    La verità viene da Geova mediante la sua parola scritta.
    Per comprenderla, occorre "luce".
    La luce, se illumina un solo lato, lascia zone di ombra che restano nascoste. La verità resta la stessa, ma sarà incompleta.
    Solo Geova può fare "luce" su "tutti" i suoi lati della Sua Verità.
    Ascoltarlo, è vitale. Cercarlo, è saggio. Amarlo, è giusto.
  • OFFLINE
    monseppe2
    Post: 488
    Città: PASIAN DI PRATO
    Età: 77
    Sesso: Maschile
    Occupazione: Pensionato con misera pensione
    Amministratore unico
    00 14/09/2014 18:10
    Versione di Neugebauer del 1915 e di Sachs e Hunger del 1988

    Diap_03/10 La versione del 1915 di Neugebauer; presentazione parziale.

















    Queste sono le parti essenziali da poter consultare più direttamente.

    L'interro documento traslato e tradotto da Neugebauer può essere consultato con vari formati di lettura al sito:

    https://archive.org/details/einastronomische00neuguoft

    monseppe2
    --------------------------------------------------------------
    Ricercatore indipendente.
    --------------------------------------------------------------
    La verità viene da Geova mediante la sua parola scritta.
    Per comprenderla, occorre "luce".
    La luce, se illumina un solo lato, lascia zone di ombra che restano nascoste. La verità resta la stessa, ma sarà incompleta.
    Solo Geova può fare "luce" su "tutti" i suoi lati della Sua Verità.
    Ascoltarlo, è vitale. Cercarlo, è saggio. Amarlo, è giusto.
  • OFFLINE
    monseppe2
    Post: 488
    Città: PASIAN DI PRATO
    Età: 77
    Sesso: Maschile
    Occupazione: Pensionato con misera pensione
    Amministratore unico
    00 14/09/2014 18:17
    Versione di Neugebauer del 1915 e di Sachs e Hunger del 1988

    Diap_11/14 documento della traslazione e della traduzione del VAT 4956 di Sachs e Hunger del 1988, presentazione parziale.










    monseppe2

    [Modificato da monseppe2 26/04/2015 08:57]
    --------------------------------------------------------------
    Ricercatore indipendente.
    --------------------------------------------------------------
    La verità viene da Geova mediante la sua parola scritta.
    Per comprenderla, occorre "luce".
    La luce, se illumina un solo lato, lascia zone di ombra che restano nascoste. La verità resta la stessa, ma sarà incompleta.
    Solo Geova può fare "luce" su "tutti" i suoi lati della Sua Verità.
    Ascoltarlo, è vitale. Cercarlo, è saggio. Amarlo, è giusto.
  • OFFLINE
    monseppe2
    Post: 488
    Città: PASIAN DI PRATO
    Età: 77
    Sesso: Maschile
    Occupazione: Pensionato con misera pensione
    Amministratore unico
    00 26/04/2015 09:44
    Informazioni aggiunte su VAT 4956.
    Diapo_Vat4956

    Aggiungo queste informazioni inerenti il VAT 4956:


    Il reperto archeologico o tavola astronomica oggi catalogata come «VAT 4956 o P421595», è illustrato nella diapositiva.

    Questo reperto, fu tradotto ed analizzato in un primo tempo sin dal Maggio del 1915 della nostra era da Neugebauer.

    Sulla base delle informazioni archeologiche e storiche fin da quel tempo disponibili, il reperto fu sin d’allora stimato come essere la registrazione di un diario astronomico osservato in Babilonia durante il secolare 568/567bc (-567/566 astronomico).

    Neugebauer prima e Sachs poi, stimarono il 37/38° anno del re riferito nel diario al 568/567bc, sulla base di riferimenti astronomici (nel BM 33066) e sulla base di un’eclisse repertata al primo anno di Nabonedo e ora catalogata dalla Nasa come:

    -0554 Oct 06 20:30 T- 47 0.164 2.626 1.520 115m 49m (corrispondente al secolare, 555bc).

    Trascurando
    le informazioni storiche della Bibbia e facendo perno su riferimenti storici e archeologici risultanti da Tolomeo, Beroso, Adda Gruppi, Lista di Uruk e altri, il semplice conto fatto fu:

    Partendo dal 523bc (-522 astronomico), nel 7° anno di Cambise, figlio di Ciro il Grande, marcato da due eclissi di luna nel BM 33066, più 9 anni di Ciro + 17 anni di Nabonedo (marcato da eclisse del 555bc (o -554 astronomico) + 4 anni di Neriglissar e Labashi più 2 anni di Evil-Merodac + 6 anni al 37° anno di Nabucodonosor = 45 anni che contatti a ritroso dal 523bc appunto identificavano come possibile data il secolare 568bc.

    La parte Reverse del diario fu incisa per prima, e dopo fu incisa la parte Obverse. Ciò si evince dallo schiacciamento della bombatura che è normalmente lasciata dalle incisioni dei segni cuneiformi su una superfice appena incisa che sia poi stata capovolta per incidere la parte che è ora riconosciuta come Obverse.

    Questo particolare, aveva anche reso la superfice della parte Obverse o frontale, ormai non più facilmente malleabile (o lisciabile) come poteva esserlo quando la tavola era inizialmente stata preparata.

    Quando lo scriba (forse del periodo Seleucide) ricopiando l’anno del re Nabucodonosor II in prima riga della parte iniziale della tavola, volendo incidere il segno che identificava un numero 8 per 38° anno del re, dopo aver marcato bene il segno per 7, si accorse di aver invece appoggiato la parte orizzontale dello stilo troppo in alto (sopra la parte orizzontale che era propria dei sovrastanti segni già incisi 4, 5 e 6); si fermò, evitando di completare il segno (8) con la consueta pressione sulla parte verticale dello stilo.

    Tale fermata, però, rese incerta la lettura dell’anno del re, che era ora leggibile sia come 37° anno sia come 38° anno.

    Non potendo lisciare nuovamente la tavola, ormai non più morbida come all’inizio (si sarebbero verificate crepature durante la lisciatura), e avendo ormai già inciso per intero la parte Reverse, per non reincidere tutto quanto, preferì correggere l’errore incidendo poi una nota correttiva nella riga lunga che è nel bordo basso, dove il segno per il 38° anno del re risulta evidentissimo.

    Questa incontestabile circostanza rende necessario che il Diario astronomico Vat 4956 sia parimenti valutabile e verificabile sia in occasione di un 37° anno sia in occasione di un 38° anno del re.

    La riga lunga del bordo basso, può riferirsi all’osservazione di un primo giorno del 38° anno del re, inteso come secolare 567bc o astronomico -0566bc?
    Per svariati motivi, si deve evincere di NO!

    D’altronde, sarebbe privo di ogni ragionevole senso il pensare che un 38° anno del re sia da escludersi assolutamente in fase di verifica astronomica; la traccia anomala del terzo segno numerico ne impone una verifica di controllo.

    L’inizio (in primavera) del 37° anno del re come ora accreditato, fu preceduto da un mese intercalare che portò la Luna, il sole e le Pleiadi praticamente allineate in congiunzione durante il novilunio del 21 Aprile.

    Un anno dopo, la luna è già in ritardo rispetto al sole di circa 11 giorni. Non aveva senso, per i babilonesi, ricominciare un diario nel 38° anno accreditabile ora al 567bc, in quanto sole e luna non erano più in sincrono tra loro in modo tale da poter conteggiare correttamente su un calendario lunare, le possibili eclissi di luna.

    Fra l’altro, l’interpretazione di tale riga da parte di Neugebauer prima e di A. Sachs e H. Hunger poi, presume che tale primo giorno fosse stato nuvoloso, rendendo un tal fatto privo di informazione astronomica riguardo a tale riga, non essendo neppure osservabile la Luna.

    Sotto la riga lunga del bordo basso, è incisa pure una riga corta che con i segni «MU 37 KÁM» sostanzialmente registra: «anno 37 comandò».

    Fu infatti verso la fine del suo (vero) 37° anno di regno che il re Nabucodonosor II comandò, su consiglio degli astronomi di corte, di osservare e registrare per (o durante) il suo 38° anno di regno, gli eventi astronomici che si sarebbero succeduti; (compresa) un’attesa eclisse di luna totale prevista in Luglio del 587bc a seguito della osservata (e registrata) eclisse totale dell’otto Gennaio del 587bc.

    Poiché il giorno dopo la fine del XII mese regolare di Addaru del suo 37° anno, essendo ormai il re nel suo primo giorno del suo trentottesimo anno di regno, al mattino, la stella Hamal non era visibile al suo sorgere, al re fu consigliato dagli astronomi di corte di inserire da quel suo primo giorno di Nisannu (1° mese), un mese intercalare Addaru II.
    Infatti tale mese, essendo divenuto ora un Addaru II, fu registrato nel sesto rigo Obverse del diario e non a inizio del diario o alla fine dell’anno precedente (36°, se come ora accreditato).

    Un 36° anno del re è correttamente registrato come intercalato (ibid. nos. 68 98 e forse 82 Babylonian Chronology, pag. 5).
    Essendo registrato nel 38° anno del re il mese intercalare relativo alla vera datazione del Diario, esso è ben compatibile con un intercalato 36° anno, anche se a distanza di un solo anno precedente (in certi casi, sono registrati due anni intercalati successivi).

    Che cosa è inciso nella riga lunga del bordo basso? Sotto è la traslazione dei segni cuneiformi di tale riga.

    MU 30 8 KÁM id AG NÍG DU ŠEŠ BAR 30 DIR KALAG-ma […………] .

    Questa riga fu tradotta da A. Sachs e H. Unger in:

    «Anno 38° di Nabucodonosor, mese I, il 1° (del quale seguente il 30° del precedente mese): dense nuvole così che [io non potei vedere la Luna]».

    Nella parte in lacuna o mancante […..], che (se fosse veramente scritta) avrebbe dovuto essere contrassegnata come: [sin NU IGI] (non potei vedere la Luna) suggerita da A. Sachs, non ci sono neppure minime tracce essendo, dal segno «ma», la tavola completamente tronca.

    La presenza del logogramma “KÁM” in questa nota in calce, (diversamente alla prima linea frontale del diario dove non è riportata) attesta che l’informazione della riga si possa riferire a una registrazione documentale più che a un’osservazione astronomica.
    Il logogramma “DIR”, infatti, avrebbe ricordato sia che l’anno fu intercalato durante il 38° anno, sia il fatto che la nota rimediava al “guaio” della riga iniziale del reperto, specificandone così una corretta lettura in 38° anno e non in 37°.

    Va notato, che in rigo Obverse 6, il mese intercalare è registrato con i loghi invertiti; «DIR ŠE» invece dei normali segni «ŠE DIR», permettendo ciò di «ricordare» che l’intercalare fu inserito a iniziato 38° anno del regno, sulla base dell’osservazione della stella Hamal, dell’Ariete e non, come di consueto, dopo un 30° giorno seguente la sera della fine di un XII Addaru regolare.

    Il logogramma “KALAG” significa anche: “riparare, accomodare” ed essendo seguito dal segno “ma”, suggerisce il senso di “unire, legare”, ovvero conferma che si tratta di una nota in calce aggiunta per correggere l’errore in prima riga.

    La riga corta del bordo basso, indicava invece l’anno durante il quale il re ordinò l’osservazione astronomica del suo 38° anno, e così posta sul bordo, poteva essere prontamente identificata nell’archivio dove poi avrebbe dovuto essere riposto il Diario.

    Le notevoli similitudini per la posizione della luna durante i giorni registrati nel diario, stimato al 568bc, hanno reso non immediato l’identificare che il 568/567bc fosse un anno possibilmente errato.
    L’aver trascurato del tutto le informazioni storiche della bibbia, similmente non ha permesso di prendere in considerazione un più preciso ma diverso periodo di quel tempo (ovvero il 587bc).

    Perché la luna, e in modo ridondante a volte sia Venere che Marte e Mercurio sembrano a volte essere posizionati nel 568/567bc in modo coerente con le informazioni registrate nel diario?

    Per il fatto che il «vero» anno di osservazione del diario fu nel 587/576bc.

    Essendo tale data esattamente a 19 anni distante da quella del 568/567bc, ha reso le posizioni della luna in ciclo metonico fra i due tempi, rendendola quindi quasi sincronizzata fra i due diversi anni.

    Nel caso di Marte, per esempio, in un anno di differenza (da 37° anno a 38° anno) esso dovrebbe trovarsi posizionato con circa 160 gradi spostato (verso Ovest, essendo un anno in meno), eppure nei due anni presi in esame, 587bc (38° anno) e 568bc (37° anno), esso è calcolabile spostato di soli circa 20 gradi.

    Ciò è dovuto al ciclo orbitale stesso di Marte, che essendo di 1,881 anni, nei 19 anni che separano le due diverse date, compie 10,10 (periodico) orbite, ovvero un pari numero di orbite più un decimo di orbita che è quantificabile appunto in un dislocamento di circa 20 gradi fra le due date in esame; ovvero 568bc per 37° anno e 587bc per 38° anno.

    L’informazione storica della Bibbia alla quale fa poi riferimento pure Giuseppe Flavio, sulla base della dichiarazione di Daniele, diversamente, suggerisce quanto segue:

    (Daniele 9:1, 2) 9 Nel primo anno di Dario figlio di Assuero del seme dei medi, che era stato fatto re sul regno dei caldei, 2 nel primo anno del suo regno io stesso, Daniele, compresi dai libri il numero degli anni riguardo ai quali la parola di Geova era stata rivolta a Geremia il profeta, per compiere le devastazioni di Gerusalemme, [cioè] settant’anni.

    La specifica di «Dario figlio di Assuero del seme dei medi», suggerisce lo stesso zio di Ciro il quale, assieme a Ciro stesso conquistò Babilonia.

    Tale evento è comunemente accreditato per il 539/538bc.
    Ciro, nella primavera del suo primo anno di regno (538bc), aveva già emanato il suo statuto di libertà per i prigionieri di Babilonia.

    Nel primo anno di Dario (538bc) come re su Babilonia designato da Ciro, dopo che Daniele comprese che tale periodo di 70 anni stava volgendo al suo termine, un rimanente del popolo ebraico con una sua nutrita rappresentanza, terminò nel 537bc il suo lungo viaggio, essendo nuovamente nella terra giudaica come il loro Dio aveva promesso loro, «dopo 70 anni di prigionia».

    Identificando la data storica del 539bc (caduta di Babilonia) pure determinabile mediante i riferimenti sopra descritti e riferiti al 7° anno di Cambise, dal 537bc, andando a ritroso di 70 anni, si giunge alla data secolare del 607bc che è indubbiamente il 18° anno di regno (ufficiale da Akitu o accessione) per Nabucodonosor II, e pure era il 19° anno di regno dalla sua ascesa ereditaria dopo la morte del padre Nabopolassar.

    In seguito, nella verifica astronomica del diario, saranno identificate appunto tutte le alterazioni storiche e documentali che in quel periodo la regina Adda Gruppi perpetrò al fine di depennare i 20 anni del regno di Evil-Merodac, lasciandogli registrati solo (come se li avesse regnati) i due anni nei quali essa cercò d’impedirne la sua accessione per successione (realmente, durante il 582/580bc).

    Evil-Merodac, nella realtà storica di quel tempo, effettivamente regnò per venti anni ordinali o dal 579bc al 560bc, anno della sua morte (in Ottobre).

    Pertanto è più che giustificata un’accurata verifica astronomica, storica e archeologica che consideri in alternativa, un 38° anno di regno per il re e una data riferita al 587bc per il tempo durante il quale il diario astronomico VAT 4956 fu osservato e quindi registrato.

    In base a tutto ciò, diventa non solo «opinabile» ma addirittura poco attendibile il fatto che si possa asserire che Gerusalemme sia stata distrutta, durante il 18/19° anno del regno di Nabucodonosor II corrispondentemente al secolare 587bc, come attualmente accreditato.

    monseppe2
    --------------------------------------------------------------
    Ricercatore indipendente.
    --------------------------------------------------------------
    La verità viene da Geova mediante la sua parola scritta.
    Per comprenderla, occorre "luce".
    La luce, se illumina un solo lato, lascia zone di ombra che restano nascoste. La verità resta la stessa, ma sarà incompleta.
    Solo Geova può fare "luce" su "tutti" i suoi lati della Sua Verità.
    Ascoltarlo, è vitale. Cercarlo, è saggio. Amarlo, è giusto.