La Bibbia conferma il 607 a.e.v. come 18° di Nabucodonosor II Gerusalemme Fu distrutta nel 607 a.e.v. durante i 18° anno di Nabucodonosor II

Rigo 01 Reverse - VAT 4956

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    monseppe2
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    00 16/03/2015 09:27
    Bordo Basso, specifica e conferma di 38esimo anno di Nabucodonosor II.




    Nella diapositiva sono illustrati il primo rigo Reverse del VAT 4956 e il suo bordo basso (la riga lunga), con le solite traslitterazioni e traduzioni nel contesto del secolare 587/576bc = 38esimo anno del regno di Nabucodonosor II su Babilonia.

    L’interpretazione di alcune righe registrate nella parte reverse del Diario, mi è stata decisamente più difficile, non tanto perché siano stimate al 587/586bc, quanto per il fatto che l’astronomo che le osservò durante i mesi X, XI, e XII (Gennaio/Marzo) del 586bc non era certamente lo stesso che osservò la parte Obverse nei mesi I, II, III (Aprile/Luglio) del 587bc, anche se le osservazioni furono fatte sempre durante il 38esimo anno di Nabucodonosor II.

    Certamente al rigo sei reverse, la parte della riga che riferisce l’osservazione e misurazione di Venere in Capricorno, fu inserita in modo spurio (non nel posto giusto).

    L’informazione astronomica che riguarda Venere, è invece da collocarsi nel mese precedente (Tebêtu), con stesso giorno (4) per la stessa osservazione.
    Facilmente, gli addetti alla registrazione delle informazioni provvisorie che venivano osservate, dimenticarono di riferire nella tavoletta temporanea il mese osservato che registrava l’evento.

    Nel comporre poi il diario originale completo, lo scriba, associò il 4° giorno osservato come meteo con quello osservato per Venere e lo registrò nella stessa riga reverse 6. Certamente Venere, nel 19° giorno di Šabatu del 586bc, non era nella posizione descritta in tale sesto rigo.

    Diversamente, la stessa registrazione trova una collocazione che dal punto di vista astronomico è ben corrispondente, se tale quarto giorno era precedente al 19esimo giorno del mese precedente; Tebêtu. Il rigo sarà relazionato nelle diapositive successive.

    Sachs e H. Hunger, per il bordo basso qui illustrato in diapositiva, traducono come segue la riga:

    «anno 38 di Nebukadnezar, mese I, il 1mo (che era seguente il 30esimo del precedente mese); dense nuvole così che [io non potei vedere la Luna ….] »

    Nel contesto della stima al 567bc = (fine) 37esimo di Nabucodonosor II per il Diario VAT4956, questa traslitterazione e traduzione potrebbe essere anche passabile ma non la posso considerare valida se tale rigo dovesse essere da attribuire a un 586bc = (fine) 38esimo del regno di Nabucodonosor II.

    Dove è registrato il segno «KAL (traslato «KALAG» da Sachs) e che ha senso di prezioso, rinforzato (con senso di: «riparato»), che ricavo da ePSD, con il senso di provveduto, rinforzato (e quindi: riparato);

    «KAL.GA
    kalag [STRONG] wr. kal-ga; kalag; kal-la "(to be) strong, powerful, mighty; to reinforce; to provide for" Akk. dannu; kubbû».

    In tale contesto, non trovo buona l’associazione al senso meteorologico di «dense» nuvole, mancando il segno «A (acqua)» per associarlo bene a una condizione meteo; (in questo caso A-KAL diventava come alluvione, rovescio, o ILLU).

    Essendo, di fatto, il VAT 4956 osservato e redatto dal 587bc durante il 38esimo anno del re, la riga, se fosse da me traslitterata come la traslitterò Sachs, dovrebbe inoltre avere come anno del re un utopistico 39esimo anno, in quanto H. Hunger (nel contesto del 568/567bc) la considera come facente parte di un anno seguente all’iniziale anno trentasettesimo (o 38esimo se riferito al 586bc) del re.

    Se invece, la riga del bordo basso è di fatto una replica o correzione dell’errore della prima riga Obverse del Diario, è pure corretto che l’anno registrato resti il 38esimo del re, il quale fu preceduto dal suo primo giorno del primo mese di Nisannu che fu fatto divenire uguale al primo giorno di un mese intercalare aggiunto; in tale riga del bordo basso, è pertanto stata fatta semplicemente una correzione (un «rinforzo») per il segno che fu apposto in modo anomalo per il valore unitario dell’anno del re (38).

    I bordi basso o alto, erano spesso usati per incidervi l’anno osservato o, se era un documento amministrativo, mostravano l’anno dell’ordine del re che ne comandò la registrazione.

    Nei bordi di lato invece, potevano essere incisi alcuni segni cuneiformi che continuavano le informazioni di una riga per completarla.
    Non ritengo che nel bordo basso o alto possano essere state registrate informazioni specificamente astronomiche o meteo. Non posso vedere molti documenti ma da quello che ho recepito finora, non ho conoscenza di righe con informazioni astronomiche nei bordi basso o alto.

    In ogni caso, la specifica relazionata da Sachs e da Hunger:

    «[così che io non potei vedere la Luna]»

    è decisamente arbitraria; forse intuitiva o presumibile nel contesto del secolare 567bc, ma assolutamente non probante.

    La riga lunga del bordo basso, è sostanzialmente una replica del primo rigo Obverse del VAT 4956 ma a tale replica è stato aggiunto uno «specifico» logo: «KÁM».

    Già da solo, tale logo, escluderebbe che la riga contenga informazioni astronomiche associabili al primo giorno del primo mese del 38esimo anno del re.
    Il logo «KÁM» (non presente in primo rigo obverse) rende quella del bordo basso prevalentemente una riga con informazioni specificamente documentali.

    La definizione di un primo giorno di un nuovo mese babilonese, era sempre fatta (se registrata) sull’effettiva osservazione del disco lunare (o della sottile falce di Luna) della quale era poi misurata la sua altezza (o «na») dal momento del tramonto del sole alla sua ultima visibilità (o al suo iniziato tramonto).

    Vero è che la riga di separazione dal mese XII (ŠE) dall’incisione in rigo basso del Diario può trarre in inganno, facendola anche comprendere come la prima riga di un successivo mese/anno osservato; il trentottesimo del re durante il 567bc in questo caso.
    Se però il giorno era «nuvoloso (DIR)», tale riga, oltre che superflua, era del tutto inutile in senso astronomico.

    Non mi risulta che sia stata trovata una «continuazione» del VAT 4956 registrata su un altro coccio.
    La riga segnata, in questo caso, semplicemente indicava che le registrazioni del precedente mese/anno (Addaru regolare del 586bc e del 38° anno del re) erano finite.

    I loghi: «DIR KALAG-ma», nel contesto temporale del 587/586bc, sono da me perciò diversamente resi traducibili come «guaio riparato-unire».

    (ma = legare, (ma: to bind. = unire), da:

    «The Proto-Sumerian Language Invention Process by John A. Halloran».

    Così traslati e tradotti, nel contesto del 587/586bc, tali loghi sarebbero ben coerenti con l’apposizione non precisa del segno 8 per la parte unitaria dell’anno del re che fu fatta in prima riga obverse.

    Lo stesso logo «DIR», solitamente, registra pure un mese intercalare aggiunto, e il primo giorno del primo mese Nisannu del 38esimo anno del re, al mattino, fu fatto divenire uguale o il primo giorno di un mese intercalare; il logo, avrebbe così «ricordato» anche questo particolare che fu poi registrato nel sesto rigo Obverse.

    In breve, la registrazione nel bordo basso ribadisce che il primo rigo Obverse doveva leggersi come:

    «primo giorno del primo mese (Nisannu) del 38esimo anno di Nabucodonosor».

    Questo è quanto.
    [Modificato da monseppe2 16/03/2015 09:36]
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    Per comprenderla, occorre "luce".
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    00 16/03/2015 09:42
    Seconda parte Rigo 01 Reverse



    In diapositiva sono i due bordi, alto e basso, della tavola VAT 4956.

    L’osservazione della stella Hamal dell’Ariete per determinare con precisione l’inserimento di un mese intercalato seguente all’Addaru regolare, che fu evidentemente comandato durante a 38° anno del re iniziato appunto la sera precedente, è stata verificata in senso astronomico nella relazione della parte Obverse del Diario.

    Leggendo il diario come se fosse stato osservato a partire dal 38° anno del re, nel secolare 567bc, non si riscontrano più le similitudini astronomiche che sono tipiche (specialmente per la Luna) di una verifica astronomica che sia possibile solo se distante esattamente 19 anni dal 587bc (data reale di osservazione del VAT 4956).

    Al tempo della (copia?) del reperto in periodo Seleucide, ovviamente, il tempo non era contato in anni secolari come li conteggiamo attualmente. Pertanto, per lo scriba di quel tempo era del tutto impossibile distinguere se il diario fosse stato «osservato» nel 587/586bc o nel 568/567bc; faceva fede solo l’anno del re che era allora leggibile negli originali che lo scriba stava eventualmente copiando.

    Da quanto finora verificato evidentemente, negli originali in fase di copiatura, nel rigo Obverse 1, doveva esserci registrato un: 38 (trentottesimo) anno del re.

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