Nella diapositiva sono illustrati il primo rigo Reverse del VAT 4956 e il suo bordo basso (la riga lunga), con le solite traslitterazioni e traduzioni nel contesto del secolare 587/576bc =
38esimo anno del regno di Nabucodonosor II su Babilonia.
L’interpretazione di alcune righe registrate nella parte reverse del Diario, mi è stata decisamente più difficile, non tanto perché siano stimate al 587/586bc, quanto per il fatto che l’astronomo che le osservò durante i mesi X, XI, e XII (Gennaio/Marzo) del
586bc non era certamente lo stesso che osservò la parte Obverse nei mesi I, II, III (Aprile/Luglio) del
587bc, anche se le osservazioni furono fatte sempre durante il
38esimo anno di Nabucodonosor II.
Certamente al rigo sei reverse, la parte della riga che riferisce l’osservazione e misurazione di Venere in Capricorno, fu inserita in modo spurio (non nel posto giusto).
L’informazione astronomica che riguarda Venere, è invece da collocarsi nel mese precedente (Tebêtu), con stesso giorno (
4) per la stessa osservazione.
Facilmente, gli addetti alla registrazione delle informazioni provvisorie che venivano osservate, dimenticarono di riferire nella tavoletta temporanea
il mese osservato che registrava l’evento.
Nel comporre poi il diario originale completo, lo scriba, associò il
4° giorno osservato come meteo con quello osservato per
Venere e lo registrò nella stessa
riga reverse 6. Certamente Venere, nel 19° giorno di Šabatu del 586bc, non era nella posizione descritta in tale sesto rigo.
Diversamente, la stessa registrazione trova una collocazione che dal punto di vista astronomico è ben corrispondente, se tale
quarto giorno era precedente al
19esimo giorno del mese precedente;
Tebêtu. Il rigo sarà relazionato nelle diapositive successive.
Sachs e H. Hunger, per il bordo basso qui illustrato in diapositiva, traducono come segue la riga:
«
anno 38 di Nebukadnezar, mese I, il 1mo (che era seguente il 30esimo del precedente mese); dense nuvole così che [io non potei vedere la Luna ….] »
Nel contesto della stima al 567bc = (fine) 37esimo di Nabucodonosor II per il Diario VAT4956, questa traslitterazione e traduzione potrebbe essere anche passabile ma non la posso considerare valida se tale rigo dovesse essere da attribuire a un 586bc = (fine) 38esimo del regno di Nabucodonosor II.
Dove è registrato il segno «
KAL (traslato «
KALAG» da Sachs) e che ha senso di
prezioso, rinforzato (con senso di: «
riparato»), che ricavo da
ePSD, con il senso di
provveduto, rinforzato (e quindi: riparato);
«KAL.GA
kalag [STRONG] wr. kal-ga; kalag; kal-la "(to be) strong, powerful, mighty; to reinforce; to provide for" Akk. dannu; kubbû».
In tale contesto, non trovo buona l’associazione al senso
meteorologico di «
dense» nuvole, mancando il segno «
A (acqua)» per associarlo bene a una condizione meteo; (in questo caso
A-KAL diventava come alluvione, rovescio, o
ILLU).
Essendo, di fatto, il VAT 4956 osservato e redatto dal 587bc durante il 38esimo anno del re, la riga, se fosse da me traslitterata come la traslitterò Sachs, dovrebbe inoltre avere come anno del re un utopistico
39esimo anno, in quanto H. Hunger (nel contesto del 568/567bc) la considera come facente parte di un anno
seguente all’iniziale anno trentasettesimo (o 38esimo se riferito al 586bc) del re.
Se invece, la riga del bordo basso è di fatto una replica o correzione dell’errore della prima riga
Obverse del Diario, è pure corretto che l’anno registrato resti il
38esimo del re, il quale fu preceduto dal suo primo giorno del primo mese di Nisannu che fu fatto divenire uguale al primo giorno di un mese intercalare aggiunto; in tale riga del bordo basso, è pertanto stata fatta semplicemente una correzione (un «
rinforzo») per il segno che fu apposto in modo anomalo per il valore unitario dell’anno del re (
38).
I bordi basso o alto, erano spesso usati per incidervi l’anno osservato o, se era un documento amministrativo, mostravano l’anno dell’ordine del re che ne comandò la registrazione.
Nei bordi di lato invece, potevano essere incisi alcuni segni cuneiformi che continuavano le informazioni di una riga per completarla.
Non ritengo che nel bordo basso o alto possano essere state registrate informazioni specificamente astronomiche o meteo. Non posso vedere molti documenti ma da quello che ho recepito finora, non ho conoscenza di righe con informazioni
astronomiche nei bordi basso o alto.
In ogni caso, la specifica relazionata da Sachs e da Hunger:
«
[così che io non potei vedere la Luna]»
è decisamente arbitraria; forse
intuitiva o
presumibile nel contesto del secolare
567bc, ma assolutamente
non probante.
La riga lunga del bordo basso, è sostanzialmente una replica del
primo rigo Obverse del VAT 4956 ma a tale replica è stato aggiunto uno «
specifico» logo: «
KÁM».
Già da solo, tale logo, escluderebbe che la riga contenga informazioni astronomiche associabili al primo giorno del primo mese del 38esimo anno del re.
Il logo «
KÁM» (
non presente in primo rigo obverse) rende quella del bordo basso prevalentemente una riga
con informazioni specificamente documentali.
La definizione di un primo giorno di un nuovo mese babilonese, era sempre fatta (se registrata)
sull’effettiva osservazione del disco lunare (o della sottile falce di Luna) della quale era poi misurata la sua altezza (o «
na») dal momento del tramonto del sole alla sua ultima visibilità (o al suo iniziato tramonto).
Vero è che la riga di separazione dal mese XII (
ŠE) dall’incisione in rigo basso del Diario può trarre in inganno, facendola anche comprendere come la prima riga di un successivo mese/anno osservato; il trentottesimo del re durante il 567bc in questo caso.
Se però il giorno era «
nuvoloso (
DIR)», tale riga, oltre che
superflua, era del tutto
inutile in senso astronomico.
Non mi risulta che sia stata trovata una «
continuazione» del VAT 4956 registrata su un altro coccio.
La riga segnata, in questo caso, semplicemente indicava che le registrazioni del precedente mese/anno (Addaru regolare del 586bc e del 38° anno del re)
erano finite.
I loghi: «
DIR KALAG-ma», nel contesto temporale del 587/586bc, sono da me perciò
diversamente resi traducibili come «
guaio riparato-unire».
(
ma = legare, (
ma: to bind. =
unire), da:
«The Proto-Sumerian Language Invention Process by John A. Halloran».
Così traslati e tradotti, nel contesto del 587/586bc, tali loghi sarebbero ben coerenti con l’apposizione non precisa del segno 8 per la parte unitaria dell’anno del re che fu fatta in prima riga obverse.
Lo stesso logo «
DIR», solitamente, registra pure un mese intercalare aggiunto, e il primo giorno del primo mese Nisannu del 38esimo anno del re, al mattino, fu fatto divenire uguale o il primo giorno di un
mese intercalare; il logo, avrebbe così «
ricordato» anche questo particolare che fu poi registrato nel
sesto rigo Obverse.
In breve, la registrazione nel bordo basso ribadisce che il primo rigo Obverse doveva leggersi come:
«
primo giorno del primo mese (Nisannu) del 38esimo anno di Nabucodonosor».
Questo è quanto.
[Modificato da monseppe2 16/03/2015 09:36]
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