Identificata la vera stellina che è 4 cubiti (16 gradi) dietro al "Re" (Regolo: E' la stella
Chort (Theta Leonis).
In diapositiva, è l’elaborazione del giorno
19 APIN del 198bcregistrata nella
linea B, Obverse B16 e che può avere un risultato
ambiguo essendo una misura basata sulla
luna.
Il momento della misura è definito dal logo «
ina ZALÁG» e le ore 04:05 possono rientrare bene in tale arco di tempo.
La riga, registra quanto segue:
«
GE6 19 ina ZALÁG sin e MÚL TUR šá 4 KÚŠ ár LUGAL ½ KÚŠ», tradotta:
«
Notte del 19° giorno (APIN),
ultima parte della notte, La Luna sotto la piccola stella che è 4 cubiti dietro al Re (Regolo),
mezzo cubito»
(In traduzione Sachs, per
tutti i loghi traslati dal cuneiforme: «
MÚL TUR šá 4 KÚŠ ár LUGAL» traduce semplicemente: «
Rho Leo».
Per questo motivo preferisco
verificare soprattutto quelle parti del diario per le quali posso leggere pure i cuneiformi, possibilmente in LineArt, oltre che la loro traslazione).
Il segno per
½ è solitamente un segno
BAR, che anche significa
metà, ma non potendone leggere il tracciato cuneiforme, mi aspetto che in tale riga del coccio sia esclusivamente riferito il segno
BAR; dico questo, perché l'osservazione risulta un poco complessa, non avendo un riferimento specifico oltre il generico
ZALÁG, e al riferimento alla verticale Est per la stella
Zosma come riferimento al momento della misura che, essendo molto alta in cielo, non era facile da farsi.
L’elaborazione del cielo osservato al tempo descritto nel reperto vede la Luna sotto la pancia e quasi al centro della costellazione del Leone, abbastanza vicina alla stellina
Rho Leo [3] così da
indurre a credere facilmente che la misura di mezzo cubito (in questo caso un grado col cubito di due gradi) sia riferita
fra la Luna e quella stellina.
Devo far notare però, che tale misura su
Rho Leo è qui ottenuta in modo «
illustrativo» «trovando», senza un riferimento specifico, la posizione della mobile luna per orario
ZALÁG corrispondente al mezzo cubito di due gradi; curiosamente, proprio in quel momento, la Luna era «pure (anche)» misurabile proprio a
due gradi «angolari» dalla stellina (mezzo cubito di 4 gradi, vedi freccia celeste in foto a destra);
non servono alti commenti.
Al suo sorgere, in orario inizio della notte (
SAG GE6), la stellina
Rho Leo era appunto a distanza «angolare» di un grado dietro alla Luna (
vedi diapositiva_1).
Se infatti notate l’orario, illustrato nella foto inserita, esso è da me stato
scelto solo perché in quell’orario (
ZALÁG) la Luna sarebbe stata osservabile
a quella distanza dalla Rho Leo, mentre per la verifica del cubito a 4 gradi con la stella
Chort, io ho usato almeno riferimenti a coordinate più specifiche e giustificanti, oltre che a «campionare» (vedi frecce rosse) con due diversi riferimenti la precisa misura registrata nel diario per la Luna rispetto alla stella Chort.
La riga infatti, riguardo al cubito di 4 gradi, fornisce informazioni molto più particolari riferendo a una misura «interstellare o angolare».
Registra che la
«piccola stella» era «
dietro» al re (Regolo) stando distante da esso nella misura di
4 cubiti.
Se il cubito
fosse stato realmente di
due gradi, la riga avrebbe riferito che la
Rho Leo dovesse essere 8 gradi dietro a Regolo.
Di fatto, la distanza angolare che è fra Regolo e la Rho Leo è di soli
circa sei gradi e trenta primi (angolari),
mancando quindi almeno
un grado e trenta alla misura riferita.
In senso astronomico, sarebbe un errore del circa il
20% della distanza; tolleranza che
non è accettabile per misure astronomiche (e ancor meno come misura base per
contestare informazioni storiche
della Bibbia).
Si può dire quindi che: la Luna era «
occasionalmente» un grado sopra alla stellina
Rho Leo, (
vero; e si può
anche dire che la stessa luna
era a due gradi «angolari» dalla Rho Leo, vedi freccia celeste in foto aggiunta a destra) ma
in nessun caso si può dire che tale stellina (
Rho Leo) fosse:
«
la piccola stella che è 4 cubiti dietro al Re».
In diapositiva_2, è stata illustrata bene la motivazione e scelta di una tale misura, di
quattro cubiti = 16 gradi angolari, e
non di «
otto gradi».
La stella che è dietro al «Re, Regolo», è e può essere solo:
la stella Chort (Chertan o θ Theta Leo).
Essa è più specificamente «
dietro» a Regolo e distante da esso con «precisi» 16 gradi (e 15 primi).
In tal caso, la «
tolleranza» è solo di
un quarto di grado su 16 gradi, o
un 64esimo dell’intera misura, contro:
un quinto della totale misura su gli otto gradi per i 4 cubiti a due gradi.
Osservando la Luna avendo di fronte a sé la «sua verticale (o essendo a 2 gradi di fronte a 137° Azimut riferiti al suo bordo Lunare verso Est, in verticale della stella Algieba)», fu possibile misurarla appunto con un valore di due gradi sotto la Stella Chort (che era alta 2 gradi sopra alla stellina
73 Leo che era «bilanciata in orizzontale» con la Luna);
è la stella Chort quindi, la "stellina" «che è 4 cubiti (di 4 gradi cadauno) dietro al re».
Devo ricordare che gli astronomi babilonesi, osservavano un cielo «
così come si vedeva», e i loro riferimenti da misurare erano spesso (nel periodo Neobabilonese specialmente) con verifiche verticali (a pendolo) e orizzontali (a livella) del panorama celeste che era loro visibile dalla Ziggurat-Osservatorio di Babilonia (ovvero, non credo che potessero valutare sempre la curvatura delle parallele e delle verticali verso lo zenit).
Più probabilmente, fu solo verso o dopo il 198bc, con le esperienze Greche, oltre a quelle Persiane e Arabe, che cominciarono a considerare forse anche valutazioni in ordine di coordinate che tenevano conto della curvatura celeste (altezze e Azimut che tenevano conto della chiusura angolare verso lo Zenit).
Tutto questo sopra illustrato non si riuscirebbe ad esprimerlo se si dovesse stimare la Luna essere dietro alla stella
Rho Leo con
un solo grado.
Per «pari condizioni» o per evitare inutili critiche, nella diapositiva, in basso a destra, ho inserito in sovraimpressione pure l’elaborato «
ambiguo» (o
occasionale) che vede la Luna in orario successivo di un’ora e mezza dopo, sempre in
ZALÁG, mentre essa è a un grado, misurato su un cubito di due gradi, stando sopra alla stella
Rho Leo (segmento verde) e,
nello stesso momento, era pure misurabile a distanza «
angolare»,
sempre sotto la Luna, di
due gradi (o mezzo cubito di quattro gradi); lo dico per i «
critici».
Il cerchio esterno della piccola foto, misura un raggio di due gradi; il Telrad centrale ha un raggio di un grado (Mezzo cubito ora accreditato) mentre la stellina
[3] è la Rho Leo.
Questa verifica
conferma l’ambiguità sempre latente e presente o possibile che sto qui
denunciando e che ha reso finora
difficile il rendersi conto che esista una possibile e più corretta alternativa misurabile.
Una tale «ambiguità» evidenzia pure
come corretta, la verifica basata su
4 gradi per ogni cubito che
sempre si conclude con risultati, in verifica,
decisamente migliori in precisione e più corrispondenti con ciò che fu effettivamente osservato.
monseppe2
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Ricercatore indipendente.
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La verità viene da Geova mediante la sua parola scritta.
Per comprenderla, occorre "luce".
La luce, se illumina un solo lato, lascia zone di ombra che restano nascoste. La verità resta la stessa, ma sarà incompleta.
Solo Geova può fare "luce" su "tutti" i suoi lati della Sua Verità.
Ascoltarlo, è vitale. Cercarlo, è saggio. Amarlo, è giusto.