00 25/08/2015 08:29
13_I 4 gradi del cubito indentificano misure multiple e pianeti sottointesi.

Durante un anno di osservazioni nella composizione di un "diario astronomico", certi pianeti, specialmente Saturno, spostandosi mediamente di un solo grado ogni mese, mantengono la loro posizione nel quadro astrale del cielo in modo tale poter essere considerati nelle misure fatte in modo "sottointeso" o senza la necessità di citarli specificamente.

La diapositiva che segue ne è un esempio da manuale.




La riga C, Obverse B18 del BM 34362 verificata qui in diapositiva, che fu traslitterata da Sachs, registra:

«GE6 25 ina ZALÁG sin SIG RÍN šá SI 2 KÚŠ».

SIG, oltre che a sotto o basso, significa anche «piccolo, stretto, sottile, (in senso di differenza) o uguale»
(Da EPSD: «sig [WEAK] wr. sig "(to be) weak; (to be) low; (to be) thin; (to be) narrow" Akk. enšu; qatnu »).

La Luna [2] però, è elaborata meglio come stare «di fronte» (IGI) alla stella Zuben Elschemali o β Lib. [3] o davanti ad essa.

I due cubiti, anche se contati come 4 gradi (vedi frecce celesti), sarebbero meglio stimati se fossero riferiti a «di fronte (IGI)» più che non a: «sotto (SIG)»; infatti, con il cubito a due gradi ora accreditato, usando RedShift6 in verifica alle ore 04:09, è elaborata la Luna [2] essere di fronte (IGI) alla Zuben Elschemali [3] con 4 gradi mentre solo in senso di orizzontale ( e non in senso di misura) il satellite è sotto (SIG) o alla vista (IGI) della stella di 1 grado e mezzo circa.

Fu solo questo ciò che l’astronomo voleva registrare?

Limitandosi alla Luna e alla stella si potrebbe supporlo, se si ignora tutto il resto del quadro celeste che era in quell’area di cielo.
In quella notte quasi conclusa, era presente anche Saturno [1] (non citato nella riga) e la sua posizione nel cielo era decisamente: «particolare».

Saturno [1] si trovava a fare da rifermento di confine o separatore fra due costellazioni; la Vergine e la Libra (o Bilancia), stando in uguale misura (SIG) di due cubiti di 4 gradi (o otto gradi) davanti alla Luna [2], di fronte (a est) della Elgenubi Elschemali [3] e di fronte (e sotto) alla stella Spica [4] la quale era anche sulla verticale della Tau Lib. [5]; tutte misure riferibili con 8 gradi.

Di fatto, e questo è «particolare», valutando la misura di due cubiti di quattro gradi, ovvero di otto gradi relativamente a Saturno, esso era nel verticale e mezzo preciso della costellazione essendo a otto gradi dalla Zuben Elschemali [3] (a Est) e a otto gradi dalla Tau Lib [5] (a Ovest) stando (con questa specifica posizione), sopra alla Luna [2] (che le era quindi sotto (SIG)) di sé, appunto di esatti otto gradi.

Mentre Saturno era con otto gradi sopra la Luna o davanti ad essa in senso di sorgere prima, essa (la Luna) era a sua volta esattamente 24 gradi (tre volte otto gradi) sotto la stella Spica della Vergine; pertanto, il pianeta Saturno era anche a 16 gradi (2 cubiti + 2 cubiti) sotto la stella Spica della Vergine; i tratti di segmento verdi illustrano le verticali delle misure mentre le frecce gialle ne indicano i valori misurabili.

Intravedo un’evidente uso di misure «multiple» riferite all’unico valore registrato nel reperto. 2 cubiti (di quattro gradi) = otto gradi.

A voi la scelta.
4 gradi con due cubiti di due gradi e solo per: «luna sotto Zuben Elschemali…», (unica misura «e.. ambigua»).

Oppure:
2 cubiti di 4 gradi (otto gradi) di Luna sotto (o dietro a) Saturno, mentre Saturno era fra la Vergine e la Bilancia stando a Est di Zuben Elschemali di otto gradi, e mentre sia Spica (pure alta (3 per otto) 24 gradi sopra alla Luna) e sia la Tau Lib erano a Ovest di Saturno di otto gradi, essendo la distanza orizzontale fra il confine est e quello ovest della Bilancia, appunto di 16 gradi (o 8 gradi più 8 gradi) mentre Saturno gli stava proprio nel mezzo (SIG = Uguale).

Pignolando, o per confermare che non sia solo un caso, perfino Marte (già riferito in rigo B, Obverse B18) che in quello specifico momento era in testa alla Vergine era pure sulla verticale della stella Spica e della stella Tau Lib.

Le misure? Marte era alto sopra alla luna 12 cubiti (o 48 gradi), mentre era alto sopra alla stella Spica 6 cubiti (o 24 gradi) essendo esso stesso bilanciato con la stella Tau Lib della Bilancia e quindi difronte a Saturno con 2 cubiti (o otto gradi)…. ve ne risparmio la rappresentazione grafica!
Casi? Forse.

Eppure li rilevo solo usando il vero valore del cubito segnato in «due KÙŠ (di quattro gradi per cubito)» nella riga del Diario…

Se serviva, la misura di otto gradi (2 cubiti) era anche ben campionata dalle stelle Yed Prior (Ophiuchus) [6] e la Grafias [7] dello Scorpione (freccia rossa).
Il «momento» della misura, in orario «ZALÁG», le L.T. ore 04:09, è pure indentato o definibile dal tramonto delle Pleiadi a Ovest (vedi la foto sovraimpressa in alto a sinistra).

Puntando invece, sulla Luna stessa, al momento del suo sorgere circa un’ora prima, essa sarebbe ancora misurabile «di fronte» alla Zuben Elschemali nella misura di 4 gradi (o due cubiti di due gradi) ma comunque avrebbe Saturno Alto sopra di essa appunto con otto gradi (o due cubiti di quattro gradi)……
Spunta sempre fuori «l’ambiguità», che spesso denuncio, per le misure sulla luna che spesso si riscontra con un paragone anche su un cubito dimezzato.

Per inciso, con questo voglio solo «confermare» la «non» immediata evidenza (per gli addetti ai lavori) che la misura basata su due gradi per ogni cubito poteva essere non corretta o errata.

Trovo evidente che l’astronomo, coi due cubiti di 4 gradi, semplicemente «registrando» che la misura (di otto gradi = 2 cubiti) era «Uguale (SIG)», seppe memorizzare la posizione della luna con riferimento a Saturno, e a Zuben Elschemali e perfino a l’intera costellazione della Bilancia; riferimento (trascuro Marte) che era pure confermato dalla verticale della stella Spica della Vergine.

Ho anche aggiunto la seconda misurazione sulla luna nella foto a destra della diapositiva, appunto per riferire meglio anche la misura possibile di 2 cubiti di due gradi = 4 gradi.

Il rigo segnala pure per lo stesso giorno 25 (o al suo «inizio di conteggio a sole appena tramontato») che Venere era misurabile con «9 na»; e difatti, 36 minuti dopo il tramonto del sole pure Venere, in sua prima apparizione alle ore 17:04, si appresta a tramontare verso le ore 17:40 del giorno secolare 29/11/198bc, e quindi prima dell’osservazione a orario «ZALÁG» con le misure viste in relazione alla Luna e a Saturno presentate in questa diapositiva (anche se Venere fu registrato dopo nella riga) .

Tutti questi fatti relativi alle misure con la Luna e qui presentati contribuiscono a rendere non immediata la possibilità alternativa che di fatto: le osservazioni furono misurate su un cubito di quattro gradi; lo ribadisco in quanto altre evidenze storiche documentali (ma alterate anticamente) suggerivano agli addetti ai lavori come giuste le verifiche col cubito a due gradi seppure erano spesso imprecise o non ben definite.

Perché posso «attestare» che l’astronomo considerò come «sottointesa» la posizione di Saturno pur non riferendolo specificamente nella riga?

Per il fatto che in un mese, Saturno si sposta al massimo di circa un grado e lo stesso Saturno, come «GENNA» era pure stato riferito per la sua specifica posizione come osservato nella sua prima apparizione nella Bilancia e riferito a Mercurio, nel mese precedente, durante il settimo mese o DU6, alle righe B, Obverse B9-B10 dello stesso diario del 198bc qui esaminate più avanti, riguardo al valore che misurava un cubito astronomico babilonese.

La verifica sopra illustrata, non mi può essere perciò smentita neppure in senso documentale; potrà essere solo «rifiutata».

Tutte le verifiche mostrate finora, durante tutto questo mese VIII (APIN o Arahsamna) del 198bc, confermano come corretta e maggiormente attendibile la stima di:

quattro gradi per ogni cubito astronomico babilonese.


Monseppe2

[Modificato da monseppe2 13/09/2015 09:22]
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