00 23/08/2015 10:07
08_Giorni 14 e 15 APIN del 198bc

Continuo con le verifiche sul cubito.



La mobilità e la variabilità della definizione delle osservazioni inerenti la Luna (con il logo IGI, opposto, di fronte, davanti, alla vista …), rendono spesso ambigui i risultati misurati per essa sia con 2 che con 4 gradi per ogni cubito.

Nel confronto, fra le due diverse unità di misura, ne esce però con migliori e più precisi risultati la verifica della misurazione che è basata sul cubito di 4 gradi.

Molti di quelli che nei diari sembrano attualmente essere errori del copista o dell’astronomo, quando sono valutati con un cubito di 2 gradi, se verificati con un cubito che misuri 4 gradi diventano invece possibili , diverse e più coerenti prospettive di osservazione quando la luna sia l’oggetto astrale esaminato.

Situazioni ambigue che si possono rilevare con il cubito a 4 gradi sono, di fatto, più facilmente occasioni di misure multiple che ho riscontrato spesso verificando il cielo astronomico con i valori osservati registrati nei reperti in esame.

In sintesi, la verifica più coerente per il rigo B, obverse B14 e B15 del diario del 198bc, è quella che ho illustrato nella diapositiva.

Nella foto a sinistra, del 14° giorno, mentre Mercurio a Est stava sorgendo, a Ovest la Luna [1] era misurata a distanza angolare stando sotto la stella posteriore del piede dei Gemelli Tejat Posterior [2] che le era di fronte (IGI) appunto di 6 gradi sessagesimali misurati col cubito di 4 gradi unitari, mentre era pure sopra alle corna del Toro con la stella Zeta Tau [3] misurando gli stessi 6 gradi angolari.

In pratica, la Luna era a sei gradi angolari sia dalla base dei Gemelli che dalle corna del Toro; motivo interessante della registrazione nel rigo B, Obverse B-14/15.

La misura poteva essere campionata fra le stelle Xi Ori e X2 Ori del bastone di Orione (vedi segmento rosso).

I segmenti verdi, illustrano le «simmetrie» o bilanciamenti stellari che in quel preciso momento erano osservabili pure dall’astronomo e non credo che siano solo «casuali»; tendono però a rendere la posizione della costellazione più probabilmente osservata, come pure fa il segmento che incrocia perfettamente la Luna dalla corna sinistro del Toro alla stella Alhena dei Gemelli.

Il giorno successivo, il 15°, fu nuovamente osservata la posizione della Luna rispetto alla costellazione dei Gemelli (vedi la foto a destra).
Questa fu un’osservazione particolare essendo la costellazione alta in cielo; le stelle della testa dei Gemelli erano alte circa 80 gradi.

Infatti, la misura sembra essere stata effettuata mentre la stella Polluce [5] era alta proprio 80 gradi.

Ritengo che la scelta possa essere stata motivata dal voler osservare la costellazione mentre si presentava alla vista a occhio nudo in posizione «eretta», come illustrano e «giustificano» i segmenti verdi che hanno diversi incontri stellari lungo la loro verticale (cerchietti bianchi).

Nella riga, la Luna [1] è registrata essere di fronte e opposta (IGI) alla stella Alpha Gemini (Castore [2]) appunto con 2 cubiti che misurino otto gradi.

La «precisa» e «veloce» misura, seppure sia stata un’osservazione molto alta, fu campionabile con la distanza che è fra le stelle della base dei Gemelli, Alzirr [7] e v Gemini [8] oppure fra la stella Alhena [6] e la stella Propus [3] (vedi segmenti rossi).
La luna era pure ben bilanciata con la stella Mebsuta (il fianco destro del gemelli) , anche se tale bilanciamento non sia riferito.

La posizione della Luna è in senso astronomico corretta, coerente con quella del giorno precedente, e ciò avvalora questa particolare osservazione.

Una misura di quattro gradi (usando un cubito di due gradi), non trova riscontri accettabili per l’orario indicato; durante la notte (GE6), ci sarebbe una posizione che vedrebbe la Luna sotto o di fronte a Polluce con 4 gradi:
"solo però per trovarla «a priori o comunque», sfruttando la mobilità della Luna nel cielo a distanza di tempo".

monseppe2

--------------------------------------------------------------
Ricercatore indipendente.
--------------------------------------------------------------
La verità viene da Geova mediante la sua parola scritta.
Per comprenderla, occorre "luce".
La luce, se illumina un solo lato, lascia zone di ombra che restano nascoste. La verità resta la stessa, ma sarà incompleta.
Solo Geova può fare "luce" su "tutti" i suoi lati della Sua Verità.
Ascoltarlo, è vitale. Cercarlo, è saggio. Amarlo, è giusto.