00 14/09/2015 08:33
25_Il cubito a quattro gradi aiuta a leggere correttamente le righe del diario.



Per questa verifica, è stato particolarmente necessario comprendere bene ciò che la riga di fatto registrava; (fare attenzione alla punteggiatura nella traduzione, per capire ciò che videro e misurarono.
Riguardo al 26° giorno del diario (27° lunare) la riga registra:

«GE6 26 ina ZALÁG sin ina IGI RÍN šá ULU 2 KÙŠ ina IGI GU4-UD 2 KÙŠ SIG GENNA 1½ KÙŠ sin ½ KÙŠ ana NIM DIB»

Qui sotto, ho separato in capolinea i tratti osservati.

GE6 26 ina ZALÁG sin ina IGI RÍN šá ULU
«Notte del giorno 26esimo (27° lunare), ultima parte della notte, la Luna di fronte a (α2 Alpha2) Zuben Elgenubi»
il riferimento è qui in senso generale riferito all’intera costellazione, appunto stimandolo al sorgere di Zuben Elschemali.

2 KÙŠ ina IGI
"2 cubiti (8 gradi Luna in «[ka-bar]») opposta (fra k Vir. e β Lib. Zuben Elschemali e alla vista di) Mercurio"

GU4-UD 2 KÙŠ SIG GENNA 1½ KÙŠ.
"Mercurio (che era) 2 cubiti (otto gradi) sotto Saturno; (stando, sempre Mercurio) 1½ cubito (sei gradi alto su orizzonte visibile al sorgere di Brachium [6])".

sin ½ KÙŠ ana NIM DIB.
"Luna ½ cubito (2 gradi) entra (in zona confinaria) incrociando a Est (i pianeti)".

Applicando i valori registrati (e la regola che il cubito misuri 4 gradi), la verifica astronomica del cielo registrato per quel giorno nel diario sortisce una precisione indiscutibile nelle distanze interstellari elaborate nella diapositiva.

Le misure applicate agli elaborati, sono quelle riferite nel reperto, e misurate con un cubito di 4 gradi.

Si noti che nella foto 1, la Luna non era «perfettamente» toccata nel suo bordo dalle linee celeste tratteggiata e verde che collegano gli astri intorno ad essa al sorgere di α (Alpha) Lib prima e β (Beta) Lib dopo.

Al momento del sorgere della stella (Sigma Lib) Brachium [6] o venti minuti dopo invece, (vedi foto 3) il bordo lunare è letteralmente «imprigionato» dalle linee celeste tratteggiata e verde, appunto come se la Luna stesse incrociando o superando quello specifico punto confinante per le due costellazioni, la Vergine e la Bilancia e la linea (segmento verde) di congiunzione Saturno [5] e Zuben Elschemali [3].

In quel preciso momento, Mercurio era alto su orizzonte visibile un cubito e mezzo (6 gradi) mentre la Luna era a Est della linea di congiunzione (segmento arancione in foto 4) fra Saturno e Mercurio

In questo modo, in senso astronomico, la posizione della Luna fu indentata da riferimenti stellari e planetari così specifici, tali da renderne la posizione assolutamente certa e ben definita.

In foto 4 poi, tale posizione è confermata, mentre la luna è «intrappolata» nei segmenti (celeste tratteggiato e verde) a riferimento stellare, pure dalla sua distanza dal riferimento planetario che era fra Mercurio e Saturno, con mezzo cubito (due gradi) e a Est di essi.

Per comprendere meglio cosa videro, vedere il particolare ingrandito nella successiva diapositiva_26.

Il riferimento «apparente» che la Luna sia pure a un grado (mezzo cubito di due gradi) di fronte a Mercurio, oltre a non corrispondere preciso con RedShift6, non sarebbe sostenuto dal resto dell’informazione di «Luna che incrocia a Est» e, riducendo a metà le altre misure già riferite, non si trovano più tutti i riferimenti qui illustrati col cubito di quattro gradi.

monseppe2

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