Le diapositive precedenti confermano dal punto di vista astronomico e giustificano l’interpretazione di questa
riga reverse 5 del
VAT 4956 al 586bc.
Importante, è il
ritorno della cometa
Machholz 2 (G) la quale, dopo
7 sue orbite, dal suo possibile avvistamento da parte di Nabucodonosor e dei suoi amici che tornavano dall’Egitto in Babilonia passando per il deserto nel settembre del
625bc,
tornò ad essere visibile nel Gennaio/Febbraio del
586bc essendo registrata come «
ki-şir» proprio nel VAT 4956 nelle
righe reverse 2 e 5.
Nel
625bc la cometa, avendo una magnitudo intorno a 2, era
visibilissima mentre transitava incrociando la stella Arturo; NON poteva non essere stata avvistata, in quanto per quasi tutto il mese di
Ulûlu regolare del 625bc fu possibile vederla.
La cometa ha un periodo orbitale breve di 5,5 anni che, per
7 dei suoi cicli, assommano a 38 anni e mezzo circa.
Contando dal 12 Settembre del
625bc, tali
38 anni e cinque mesi, si giunge al secolare 12 Febbraio del
586bc, o XI mese (
ZIZ) babilonese, durante il primo giorno di tale mese.
Una cometa, pur ritornando ad incrociare l’orbita terrestre (o passando nella sua vicinanze), non è visibile spesso in quanto la sua visibilità dipenderà dal momento dell’anno, o posizione orbitale della terra al momento del passaggio della cometa.
In questo caso, come mostrano le verifiche finora relazionate, la cometa
Machholz 2 (G) (ki-şir) passò, divenendo visibile, vicino alla terra sia nel
625bc che nel 586bc.
Normalmente, a meno che una cometa non sia eclatante, come lo fu per esempio la
Hale-Bopp, oggi tende a passare inosservata e solo astronomi riescono talvolta a vederla.
Nell’osservatorio o ziggurat di Babilonia, il cielo era osservato giornalmente, tutte le notti che esso fosse sufficientemente Sereno. Le aree di cielo (relative alle fasce delle costellazioni), erano conosciute a menadito dagli addetti ai lavori, che sapevano la posizione di stelle anche di scarso potere luminoso come esempio per la
Rho Leo e stelle fisse anche fino a magnitudo
6 e forse anche oltre, grazie ai cieli «
puliti» che allora potevano avere, senza foschie smog e polveri sottili particolari.
Se nell’area di una costellazione era in movimento veloce un corpo celeste (spostandosi di circa un grado ogni giorno), seppure era piccolo o poco luminoso, essi lo potevano rilevare memorizzando ed osservando di giorno in giorno quella particolare area di cielo ma se non lo registravano, noi oggi non possiamo sapere cosa osservarono.
Le registrazioni di
rigo 2 e 5 reverse del VAT 4956, ci lasciano oggi forti riferimenti in questo senso.
Essendo riferita come «
ki-şir» in due righe dal VAT 4956, e trovando pure conferma
astronomica di una sua presenza entro uno dei cicli orbitali di tale cometa nel 12 settembre del
625bc, associabile durante la vita di uno specifico re come Nabucodonosor, e in occasione di un evento storico registrato, diventa astronomicamente
provato che tale diario sia da stimare per il
587/586bc e quindi in occasione del
trentottesimo anno del regno di Nabucodonosor II su Babilonia.
Le evidenze a favore del diario VAT 4956 da leggersi come osservato durante il secolare 587/586bc e in occasione del 38esimo anno di regno per Nabucodonosor II su Babilonia, sono per me, a questo punto, più che sufficienti;
direi eclatanti.
Diventa ovvio che se il
trentottesimo anno del regno di Nabucodonosor II iniziò nel
587bc, il suo
diciottesimo anno iniziò nel
607 avanti era volgare…
Fu allora che Gerusalemme e il suo tempio furono distrutti e il popolo ebraico fu deportato in esilio in Babilonia per
settanta anni.
La bibbia «
HA» ragione.
Le vogliono rifiutare (queste evidenti verifiche)?
Rifiutarono pure che fosse la terra a girare intorno al sole… facciano pure… La verità resta una sola!
monseppe2
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Ricercatore indipendente.
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La verità viene da Geova mediante la sua parola scritta.
Per comprenderla, occorre "luce".
La luce, se illumina un solo lato, lascia zone di ombra che restano nascoste. La verità resta la stessa, ma sarà incompleta.
Solo Geova può fare "luce" su "tutti" i suoi lati della Sua Verità.
Ascoltarlo, è vitale. Cercarlo, è saggio. Amarlo, è giusto.