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Questo Forum informa su storia-archeologia-astronomia e bibbia relative al periodo Neo-Babilonese (669bc-523bc). Dimostra che Gerusalemme fu distrutta nel 607 a.E.V. e non nel 587bc attualmente accreditato.
 
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Si può sapere se siamo arrivati alla Fine?

Ultimo Aggiornamento: 24/06/2022 08:42
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11/03/2022 09:23
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Continua da pag. 35....



(Gerusalemme), l'apostata cristianità, nel moderno periodo bellico del 1917, per la pace, preferì confidare nelle Nazioni assimilabili all’Egitto di allora, invece che nel “Regno di Dio”. Questa sua fiducia nell'uomo, fu però stroncata dall'immutabile giudizio di Dio. Come Ezechiele perse sua moglie, a indicazione di questo doloroso evento, similmente per quei cristiani, come classe, la presentazione del libro “Il mistero compiuto” fu causa di vagliatura e prova nella stessa organizzazione teocratica. Diversi scontenti del 1914 e della successiva morte di Russell nel 1916, vennero allora meno, come “morendo”, nei confronti della classe di Ezechiele e facendole perfino opposizione; essendo quindi rimossi (disassociati o si dissociarono); (Testimoni pag. 67 paragrafo 1).

Dopo il tentativo di aiuto da parte del re d’Egitto (allora era Faraone Hofra), vanificato come predetto (Geremia 37:5-10), Nabucodonosor II riprese l’assedio di Gerusalemme. Perché Geova comandò: “Figlio dell’uomo, segnati questa data, la data di oggi [25/26 Gennaio del 608bc]? Lo dice Geova stesso: “È in questo giorno che il re di Babilonia ha iniziato ad attaccare Gerusalemme...”. Sopra ho illustrato che quel 10° giorno (col tramonto del sole, iniziava un “Sabato” per gli ebrei), era un giorno dedicato a “onorare Geova e rispettarne il suo riposo”. Nabucodonosor II commise un grave errore: in modo offensivo, “non rispettò” questo semplice e importante giorno che era importante per Geova. Successivamente, dopo la caduta della città, pure il suo generale Nebuzaradàn (su comando di Nabucodonosor II) replicò questa grave mancanza di rispetto verso il Dio degli ebrei.
Distrusse, a partire dalla mattina del giorno di Sabato nove/10 agosto 607bc sia il “Tempio” e sia la città di Gerusalemme. Questo suo ennesimo errore, motivò Geova stesso poi quando, successivamente, emise un giudizio “per il re di Babilonia”, da scontarsi settanta anni dopo, e che sarebbe stato adempiuto sul suo “nipote” o sul Caldeo re di babilonia di allora, Baldassarre, appunto nel 539bc. Anche se era stato incaricato “come servitore”, nel punire il popolo giudaico, il re di Babilonia “offese Geova” con tale azione irriverente. Poiché suddetto errore era riferito proprio al “re di Babilonia”, e non al popolo ebraico, quei 70 anni si devono contate dall’anno [estate] nel quale suddetto re iniziò il suo [primo] attacco [con intento distruttivo] contro il popolo Giudaico che allora era rimasto come regno di Giuda (Ezec. 21:19-22).

In: (Geremia 25:11,12) è riferito:...Tutto questo paese sarà ridotto in rovina e diventerà qualcosa di cui inorridire, e queste nazioni [dal 609bc] dovranno servire il re di Babilonia per 70 anni”’. 12 “‘Ma quando saranno passati questi 70 anni chiederò conto al re di Babilonia e a quella nazione del loro errore’, dichiara Geova, ‘e renderò il paese dei caldei una terra desolata per sempre”; ciò includeva alcune città che nel frattempo erano già state sottomesse dal re di Babilonia. La sua, era anche una “campagna di conquista”; infatti, poi, attaccherà pure Tiro.
“Quei” settanta anni, per il re di Babilonia, con l’attacco ai primi di settembre contro Gerusalemme [primo assedio], non furono tutti scorsi sotto il regno di Nabucodonosor II; egli regnò solo 43 anni ed era al suo 16° [vero anno] di regno quando iniziò la campagna contro Hatti [Siria-Palestina]. Il “re” di Babilonia, rappresentò quindi: l’intero tempo che sarebbe rimasto per i “Caldei” prima della loro fine. Il giudizio su quella arrogante nazione quindi, inizia dal 609bc e sarebbe stato “scontato” dopo settanta anni, sul “Caldeo” [e quindi non su Ciro II], re e nipote di Nabucodonosor II [Nabonedo era assiro, ma suo figlio, era nato dalla figlia di Nabucodonosor II Nitocri, ed era perciò era (per parte di madre) un “Caldeo”; “E tutte le nazioni devono servirlo, sì, lui e suo figlio e suo nipote, finché venga il tempo anche per il suo proprio paese...” (Geremia 27:7). “Lui”, (Nabucodonosor II), “suo figlio”, (Evil-Merodac), “suo nipote”, (Baldassarre), erano tutti regnanti “Caldei”.
Il golpista Neriglissar, in un certo senso, fu solo un “incidente di percorso”; “finché venga il tempo”, che comunque avrebbe condotto al finale giudizio dopo 70 anni: dal 609bc al 539bc, per il “Re di Babilonia”. Settanta anni, furono perciò sia per il popolo giudaico, e sia per Nabucodonosor, ma i due periodi iniziarono in tempi diversi: nel 609bc [per Nabucodonosor II] e nel 607bc [per il popolo giudaico]. Mi pare ovvio. Ciro II, seppure non adorava Geova, fu solo un suo “unto” per liberare gli esiliati e per punire “il re di Babilonia”, che era Baldassarre!

*12* > 608bc – 2526 = 1918
Nel tipico 608bc non sono riportate informazioni, salvo il “ritorno” ad assediare di Gerusalemme *** it-1 p. 1053 Gerusalemme paragrafo 3***. Dopo la morte di Giosia la condizione di Gerusalemme si deteriorò rapidamente a motivo del succedersi di quattro re infedeli. Nell’ottavo anno del re Ioiachim, durante il quarto [vero] anno, o nel 621/620bc del re Nabucodonosor II, il regno di Giuda diventò vassallo di Babilonia. Circa tre anni dopo, la rivolta di Ioiachim provocò l’assedio di Gerusalemme e la morte di quel re; ci fu il saccheggio dei tesori della città e la deportazione del re di allora, Ioiachin, e di altri cittadini (2Re 24:1-16; 2Cr 36:5-10). Il re Sedechia, designato da Babilonia, cercò poi di sottrarsi al giogo babilonese facendo patti con l’Egitto, nel nono anno del suo regno (609bc), e Gerusalemme venne nuovamente assediata (2Re 24:17-20; 25:1; 2Cr 36:11-14). Il grosso esercito egiziano, che venne in aiuto di Gerusalemme riuscì solo a far ritirare temporaneamente gli assedianti (Ger 37:5-10).
Come Geova aveva predetto per mezzo di Geremia, i babilonesi tornarono e ripresero l’assedio (Ger 34:1, 21, 22; 52:5-11). Geremia trascorse l’ultima parte dell’assedio essendo stato imprigionato nel “Cortile della Guardia” (Ger 32:2; 38:28), collegato con la “Casa del Re” (Ne 3:25). Infine, 18 mesi dopo l’inizio dell’assedio, che portò fame, malattie e morte, nell’11° anno di Sedechia fu aperta una breccia nelle mura di Gerusalemme e la città fu presa (2Re 25:2-4; Ger 39:1-3). In questo critico periodo solo pochi leali ma sfiduciati servitori (tipo i Recabiti, Baruc che avevano comunque timore, Ebed-Melec, Geremia), ancora cercavano e confidavano in Geova (Geremia 20:7-9). Geremia stesso si lamentava, (evidentemente dopo aver subito i fatti di Geremia 37).
Per le loro controparti moderne, la “purificazione” fu come mediante fuoco, per tutto quel 1918 e 1919. Nel [608bc -2526] corrispondente anno 1918/1919 (erano nel pieno della Grande Guerra e l'opposizione comincia a farsi pesante, essendo mossa dal nazionalismo istigato dal clero), il “messaggero del patto” viene “col suo Signore” e fa la sua moderna seconda visita al tempio (nel tipo, in tal caso, per similitudine, “potrebbe” riferirsi (credo) anche al tempo di Gesù). Egli trova la Cristianità (controparte della Gerusalemme ribelle) pienamente coinvolta nella 1a guerra mondiale e impegnata, come i principi di Gerusalemme, a osteggiare a morte la classe di Geremia. Benché sinceramente impegnata a fare il suo meglio però, pure la classe di Geremia, con i suoi compagni e tipi di Baruc e i Recabiti, essendo scoraggiati dall'opposizione esterna e dalle defezioni interne di quelli che venivano meno, è trovata dal messaggero del patto col timore dell'uomo. Benché durante la prima visita avessero preso una posizione sicuramente neutrale, ora sono invece trovati perfino a raccomandare una preghiera per la fine della guerra (sperando in una vittoria alleata).
Pertanto, ma in modo amorevole, e al fine di rafforzarli, Geova Dio e suo figlio Cristo “purificano i due testimoni” come col fuoco. Per tale motivo essi, anche lasciano che la cristianità istighi la “Bestia selvaggia [o feroce]” contro di loro, affinché abbia su di loro il sopravvento (Geremia 38:4-6), rendendoli come morti per del tempo. Finiscono, infatti, alla data del 26/03/1918 i 1260 giorni di “testimonianza (in sacco)” al Regno instaurato. Come la tipica Tiro, la cristianità si rallegra della loro condizione di morte. Comincia qui l'anno polivalente o “Gap”, con i suoi periodi di: mezza ora, un giorno, 3 giorni e mezzo, 1 anno, 70 anni ecc. Tale GAP, [specialmente quello di 70 anni] infatti, rimanderà [allungherà], a verso la fine del secolo scorso alcuni avvenimenti molto importanti nel proposito di Dio; particolarmente per il suo “unto”. In questi 70 anni così “gappati”, l’unto di Geova poté operare in modo sufficientemente libero, quella che sarebbe stata la complessa e mondiale opera di annunciare il Regno, mentre si completava la raccolta [chiamata e “prova”] del rimanente dell’unto che sarebbe stato completato “nel suo “numero” di singoli “144.000 chiamati e approvati fino a quel momento”; numero [di singoli elementi] che fu raggiunto e completato in nel 1935.
Poteva [se necessario], essere ancora “sostituito” qualcuno, del vivente rimanente di quel completato numero, dopo quel 1935, se veniva meno alla “chiamata” durante le prove che dovevano superare. Ragionevolmente, l’ultimo dei chiamati “o sostituti”, [che non potevano alterare [o aumentare] il raggiunto numero totale del rimanente dei 144.000 chiamati al 1935], poté ormai essere stato solo fra i nati entro il 1968 [potendo (dovendo) avere almeno 30 anni di età, ed essendo anche “approvato” o avendo superato le prove], per essere idoneo per gli eventi [suggello finale], del 1998] (vedi i motivi al punto *13*).

*13* > 608-607bc – 2526 = 1918-1919; anno del “Gap”.
607bc. L'anno decisivo! Scadono i 40 anni tipici per Gerusalemme (Ooliba) e i 390 anni per Samaria (Oola). È rimosso il turbante (il regno Davidico cessa fino a che venga il Silo). Dopo la sconfitta di Faraone Hofra riprendeva, il 26 gennaio 608bc o J.D. 1499377, l’assedio finale conclusosi nel 18esimo mese (lunare) dal suo inizio, con l’apertura di una breccia nelle mura della città. Cade [è conquistata] Gerusalemme, il 10 giugno 607bc (J.D. 1499877); la città sarà poi distrutta, assieme al Tempio di Geova stesso, successivamente.
L’operazione di demolizione inizia dal mattino del giorno del Sabato iniziato la sera precedente, e i suoi tesori rimasti furono tutti depredati, dal giorno 10 agosto 607bc. Geremia e i suoi leali, furono salvati come promesso da Geova (Recabiti, Baruc, Ebed-Melec). Tiro esultò per la caduta di Gerusalemme. I pochi Israeliti superstiti della città furono portati a Babilonia. Iniziano, con la fuga in Egitto dei pochi residenti lasciati rimanere, circa un mese dopo, [verso ottobre] i predetti 70 anni di schiavitù o esilio dell’intero popolo ebraico (Geremia 29:10). Iniziano anche, (dal 607bc) i 7 tempi o 2520 anni di calpestamento della regale Gerusalemme, che resterà senza un regno davidico.

Nel corrispondente modello [607bc – 2526], il 1919 del secolo scorso, il popolo di Dio sulla terra prova le situazioni più importanti e difficili della sua vita teocratica; seconde, forse, solo alla grande tribolazione. Il “parallelismo” antico/moderno considerato, infatti, è qui relativo al rimanente degli “unti”, che da quel tempo, essendosi mostrato “fedele” nelle prove fino alla morte, è finalmente approvato (Rivelazione 11:7-13), e diventa da allora, una “Nazione Spirituale”, o nascono [riattivati], come “una Nuova Nazione”. Non si applica al “Regno del silo” o alla fine dei tempi dei Gentili, che ebbe inizio nel 1914. Questo evento, del 1919, è messo in relazione o “dopo” la nascita del “Regno”; “....Prima che avesse dolori di parto essa partorì. Prima che le venissero le doglie, pure diede alla luce un figlio maschio. 8 Chi ha udito una cosa come questa? Chi ha visto cose come queste? Sarà un paese dato alla luce con dolori di parto in un sol giorno? O nascerà una nazione in una volta? Poiché Sion ha avuto dolori di parto e ha anche partorito i suoi figli”. Con il “Patto del regno” fatto nel 33, tutti gli “eletti e unti” divengono “rappresentanti” di questa “futura” “Nazione” che dal 1919, diventa “spirituale”, essendo stato già insediato il suo “Re”, nei cieli. “...E come abbiamo portato l’immagine di quello fatto di polvere, porteremo anche l’immagine del celeste...” (1 Corinti 15:49). Il “senso” di questa moderna “mutazione”, lo vedo in ciò che riferisce Paolo: “...Tuttavia, il primo non è ciò che è spirituale, ma ciò che è fisico, poi ciò che è spirituale” (1 Corinti 15:46).
“Quell’anno” 1918/1919 fu (gappato) in “un solo giorno”.
Segue una *Nota* - Premessa per comprendere:
Il 1918 – 1919 (quinto punto indicizzato nel Triangolo), è un anno “Gap”, ovvero polivalente, che va dal 26/03/1918 al 26/03/1919. In pratica, è un anno “elastico”, col fine di rendere possibili gli adempimenti dei propositi di Dio, compatibilmente con la sua giustizia e amore. Se come nel tipo, quale unto, il rimanente fosse stato schiavo di Babilonia [la Grande, in questo caso], nei seguenti 70 anni dal 1918/1919, non avrebbe potuto compiere la mondiale opera di raccolta del rimanente e di annunciare il Regno, insegnando e profetizzando la fine di questo sistema di cose malvagio. Quei 70 anni saranno scontati [in riscatto per l’unto] dalla stessa cristianità [figurata da Tiro], essendosi essa stessa resa schiava di “Babilonia la Grande”. In breve, sembra che il “periodo” 1918-1919, in base al tema considerato, possa essere stato (da Geova, o per sua volontà credo), “gappato”, “racchiuso”, nei seguenti, [diversi] possibili periodi di:
A) Un periodo di un anno solare; = 1918/1919
B) Un periodo di un giorno di 24 ore; = 1918/1919
C) Un periodo di 3 giorni e mezzo o di 84 ore; = 1918/1919
D) Un periodo di 70 anni solari (e anche di 105 anni?); = 1918/1919
E) Un periodo di mezza ora. = 1918/1919
È importante comprendere il significato di questi 5 periodi e perché sono tempi che per il loro adempimento furono “gappati”. Mancano forse 105 anni (dal 1919) alla conclusione di ogni cosa; credo che questo del 1918/1919 possa essere il “gap” più importante in vista del tempo nel quale sto aggiornando questo lavoro in gennaio 2022. Questo particolare “Gap” polivalente, potrebbe essere stato illustrato anche nel tempo di Noè; dal suo preavviso, alla “fine”. *fine Nota*.

A) - Periodo di un anno -. Questo si calcola sulla base delle informazioni di Rivelazione, ed ha a che fare con il periodo di: attacco, morte e riattivazione dei “due testimoni vestiti di sacco”. Ecco come ritengo che sia da calcolarsi.
1). Rivelazione 12:5-6 fa capire che dopo la nascita del regno nel 1914, la “donna” o quella parte dell'organizzazione teocratica celeste, nella sua rappresentanza qui sulla terra, è nutrita (istruita e rafforzata) nel deserto (o in questo sistema di cose malvagio), per 1260 giorni (42 mesi o 3 tempi e mezzo). Questo è un tempo specifico e ben determinato.
2). Lo stesso arco di tempo è indicato in Rivelazione 11 dove (al verso 2) dice che il cortile del tempio sarà calpestato per 42 mesi e che (verso 3) i due testimoni dovranno profetizzare vestiti di sacco per 1260 giorni; poi, quando avranno finito la loro “testimonianza”, (verso 7) saranno uccisi.
Da quando si cominciano a contare tali 42 mesi o 1260 giorni di “testimonianza”? Essi devono iniziare subito dopo il rapimento del bambino in cielo (o nel suo ottavo giorno dalla fine dei tempi dei Gentili) e terminare con la fine della “Testimonianza” dei “due testimoni”. Il bambino rappresenta la nascita del Regno, e questo riceve il suo diritto regale allo scadere dei 2520 anni dei fissati tempi dei Gentili che, sappiamo, cadde il 4/5 ottobre del 1914.
Esso è quasi subito (o 8 giorni dopo), “rapito presso Dio e il suo trono”, per non essere divorato dal serpente che intendeva impedire tale avvenimento. In modo rappresentativo, 8 giorni dopo, è adempiuto anche questo “tipico” evento (circoncisione), al fine di essere identificato come il “Silo” o “Colui al quale appartiene” e quale appartenente della tribù di Giuda e della casa di Davide e quindi Giudeo (anche se l'avvenimento essendo spirituale, non richiederebbe tale adempimento in senso fisico). Per così dire, viene “circonciso”, ovvero è riconosciuto come avente il diritto di regnare, dopo 8 giorni, e il Gesù che è rappresentato come neonato in relazione alla nascita del Regno, è (ora davvero) protetto, divenendo subito adulto e Re che “sottopone in mezzo ai suoi nemici”, e con operativo potere legale e regale sui suoi fedeli.

Pertanto si dovrebbe contare: 5/10/1914 + 8 = 13/10/1914 (J.D. = 2420419). Penso sia ragionevole ritenere quindi che, in tale data (13/10/1914) sia anche iniziata la “Guerra in cielo” (Riv. 12:7), e che sulla terra sia cominciata (ufficialmente) la “testimonianza” dei due testimoni “vestiti di sacco”. Contando quindi da tale data, giorno per giorno, i 1260 giorni, si giunge esattamente ai giorni 26/03/1918 (J.D. = 2421679), data della loro resurrezione o fine del loro stato mortifero. In quello stesso giorno 26 Marzo 1918, dopo essere stati liberati dal loro stato inattivo nel precedente giorno “Gappato” (25 Marzo 1919 o un anno come un giorno), poterono fare la loro commemorazione nel vero giorno 26 marzo 1918 [nascendo] come (moderna e approvata) “Nuova Nazione [spirituale]”.

Tale data sembra molto appropriata in conformità a Rivelazione 11:7-8 che fa comprendere che la loro morte è a modello di quella del loro Signore Gesù nel 33 (Matt. 20:22-23). Mi si dirà che: “*** w87 15/6 pp. 15-16 par. 4 L’odierno tempo di prova e vagliatura *** Comunque, il 7 maggio 1918 fu emesso un mandato di cattura nei confronti di otto componenti della direzione e del comitato editoriale della Società (Watch Tower), incluso il presidente, J. F. Rutherford. Il loro processo iniziò il lunedì 3 giugno. Il 20 giugno la giuria li dichiarò colpevoli di quattro imputazioni. Quindi il 4 luglio 1918 questi cristiani dedicati furono trasferiti in treno alla prigione di Atlanta (Georgia).” Risponderei che: stavo “parlando” della testimonianza “in sacco” dei due testimoni, appunto iniziata dal 13 ottobre 1914 e che giustamente, finì il 26 marzo 1918, quando sarebbero stati (uccisi).
Essi furono come “morti” per un anno (“Gappato”); fino a quando? “*** w87 15/6 p. 16 par. 6 L’odierno tempo di prova e vagliatura *** Il martedì 25 marzo 1919 J. F. Rutherford e i suoi sette collaboratori furono scarcerati dietro cauzione; in seguito vennero completamente scagionati. All’improvviso, i purificati superstiti di questo periodo di prova erano stati liberati dalla schiavitù! Sì, “spirito di vita da Dio entrò in loro ed essi si rizzarono in piedi”, pronti per entrare in azione. — Rivelazione 11:11.” E “nel Gappato” giorno successivo, o il 26 marzo 1918 (Gappato ora in un anno di 24 ore) o un giorno, fecero la loro commemorazione, nascendo come (moderna) “Nuova Nazione” [o mentre è regnante il “Re” Gesù].
Infatti, come loro, anche se ovviamente con tempi diversi, (non dimentichiamo che per questo il “Gap” vale anche come un giorno), Gesù fu arrestato, processato e quindi ucciso, proprio dopo la Pasqua e il relativo “Nuovo Patto”. A differenza di Gesù, i due testimoni però (essendo di carne imperfetta) fecero un errore che giustificò un tale loro stato. *** w87 15/6 p. 15 par. 3 L’odierno tempo di prova e vagliatura *** “Quando Geova accompagnò il suo “messaggero del patto” al tempio spirituale, trovò che il rimanente aveva bisogno di essere raffinato e purificato. Ad esempio, La Torre di Guardia aveva incoraggiato i lettori a riservare il 30 maggio 1918 quale giorno di preghiera per la vittoria delle potenze democratiche, così com’era stato richiesto dal congresso statunitense e dal presidente Wilson. Questo significò violare la neutralità cristiana. — Giovanni 17:14, 16”. E dopo la loro “pasqua letterale” di Marzo, (sempre nel 1918), essi (come gli apostoli) vennero meno, avvallando la preghiera richiesta, e furono in uno stato mortifero per un anno (fino a 25 marzo 1919).
La pasqua che fecero successivamente, quella del 13/14 aprile del 1919 fu quella di un rinnovato e rinvigorito servitore di Geova. Qual è la “testimonianza” (Riv. 11:7) che essi dovevano “finire” di dare prima di tutto questo? Ovviamente era quella concernente lo stabilito Regno di Dio nelle mani del suo Cristo, Gesù, allo scadere della fine dei tempi dei Gentili nel 1914. E, e pongo l’accento su E, smascherare gli ipocriti religionisti della cristianità come “amici di Cesare e nemici di Dio”. Cosa questa, che fu fatta con la presentazione del libro “Finito il mistero di Dio” del 17 luglio 1917, distribuito in 850.000 copie alla fine di detto anno.
E, e sottolineo E, dopo aver smascherato, il 15 marzo 1918 il complotto della cristianità mirante, col bando di tale pubblicazione, ad ostacolare e fermare l'opera dello “Schiavo fedele e discreto”. Al riguardo, le “Notizie del regno N°1” indicarono con chiarezza che dietro a questo bando sul libro mistero c'era la cristianità, che usava il braccio secolare della legge sullo stimolo nazionalistico da lei stessa sostenuto nel periodo bellico.
Tali ponderose similitudini sembrano autorizzare e giustificare come appropriati suddetti tempi. La storica sequenza degli avvenimenti ben indica tutto questo, ponendo a esattamente un anno dopo, o al martedì 25/marzo/1919, la loro effettiva scarcerazione; dopo la quale poterono fare la commemorazione di quell’anno nel 13/14 aprile 1919; pronti ad essere, in seguito, “nutriti” per la colossale opera che li attendeva.

B) – Periodo di Un giorno - Questo breve tempo indica l'arco compreso fra l'inizio e la fine dell'uccisione dei due testimoni (tipificati da: Mosè ed Elia, Giosuè e Zorobabele; e per similitudine di testimonianza, sembra anche da Geremia ed Ezechiele con lo stesso periodo [un giorno]). Fu il tempo necessario per diventare “Una nuova Nazione” moderna [attuale] ma spirituale (Matteo 21:43), ora operante col “Re” del regno.
Finalmente libera da ogni forma di schiavitù a Babilonia come dice Isaia: “È possibile che un paese veda la luce in un solo giorno? Eppure Sìon ha partorito i suoi figli non appena è entrata in travaglio” (Isaia 66:8).
A questo punto sorge naturale la domanda: “e i 70 anni della tipica schiavitù del popolo di giudaico del passato, che fine hanno fatto?” In che modo un simile periodo di 70 anni è stato “scontato” nel moderno tempo? Poiché, se il 1919 adempie il 607bc, riguardo agli unti, da che cosa è adempiuto lo stato di “prigionia” fino al 537bc [o settanta anni dopo], giacché nello stesso 1919 l'unto [come Nuova Nazione] diventa libero dalla schiavitù a Babilonia la grande? Qui sta la chiave basilare del “Gap” e del suo significato o scopo: cerco di comprenderlo meglio, perché tale “tempo” di 70 anni, doveva comunque compiersi!

C) – Periodo di Tre giorni e mezzo. - Questo è un periodo strano a definirsi, giacché non è di 3 giorni ma di mezzo giorno in più e questo ricorda mezza settimana (Gesù fu morto per 3 giorni e tre notti). In ogni caso, sembra chiaramente riferisti al periodo che va dal 1918 al 1919.
Durante questo periodo l'unto corpo direttivo passa il suo più triste, umiliante e ansioso periodo della sua vita teocratica. Se a questo periodo si applicasse il principio di Riv. 18:6-7; “Rendetele come essa stessa rese, e fatele il doppio, sì, il doppio del numero delle cose che essa fece; nel calice in cui mise un miscuglio mettetele il doppio del miscuglio. 7 Quanto si glorificò e visse nel lusso sfrenato, tanto datele di tormento e lutto. Poiché in cuor suo continua a dire: "Siedo regina, e non sono vedova e non vedrò mai lutto”, il “doppio” potrebbe indicare un periodo di 3,5 x 2 = 7 anni, durante i quali Babilonia (assieme alla sua preminente parte la cristianità divenuta babilonica essa stessa), viene poi giudicata in “cassazione” ovvero in modo definitivo o con un giudizio che si concluderà solo con la sua meritata, completa condanna e futura “esecuzione giudiziaria”.
Potrebbero quindi con questo, essere indicati i 7 tempi (giorni o anni) che, come indicano i modelli del diluvio, di Giosuè con Gerico e altri riferimenti, e come indicato anche da Daniele, vanno più probabilmente dalla situazione di “Santuario portato alla condizione giusta [o approvabile da Geova]” o tra il 26/07/1989 e il 26/07/1996. 1996, o data che dovrebbe segnare la fine effettiva del “processo”, con l'emissione della sentenza di morte (o dell’irreversibile giudizio di essere stata ora rinnegata in modo definitivo, come assolutamente irriformabile) da parte del Giudice incaricato da Geova Dio (Gesù).
Sentenza che, sempre secondo i giorni di Daniele, suggeriva un 2/ottobre/1996 (evidentemente dopo un veloce preavviso). Sembra(va), questa data, molto vicina, in quel mercoledì 28 febbraio 1996, mentre battevo originariamente queste righe; ovvero che (potesse) segnare l'ONU che diventava totalitaria e sferrava poi l'attacco di Babilonia stessa; in ogni caso sembra(va) (allora, nel 1996) una data che forse avrebbe segnato la storia come la segnò il 1914.
In aggiornamento, oggi, a gennaio 2022, è evidente che tal esecuzione giudiziaria fu allora di natura spirituale, perché ancor oggi, Babilonia la grande “Siede come regina e non fa nessun cordoglio”; oggi, perfino allunga le sue mani sulla Cina e sulla Corea e, nel recente 6 febbraio del 2019 il suo rappresentate (il papa) è tornato da un viaggio quasi impensabile anni fa; dai paesi arabi. Le date di questo periodo sono spiegate alla “Pagina 5”, riferita ai giorni di Daniele. Come mostrerò anche nelle altre pagine, le coincidenze e le similitudini e le analogie, sono davvero molte e tali da far pensare seriamente. In ogni caso sarà Geova a decidere e, dal 1996 a oggi, è evidente che ha già concesso ancora 26 anni in più all’opera di predicazione del Regno [millenario?]. Non credo però che ne possa essere concesso ancora molto altro, di tempo.

D) – Periodo di 70 anni - In pratica, essi diventano lo stesso tempo fra il 26/03/1918 e il 26/03/1919; anno, che da sempre l'unto ha considerato come quello della caduta di Babilonia la Grande. Un anno uguale a 70 anni? Sembra di sì.
Questa “riduzione della pena” per l'unto, che non fu trovato con cuore completo nella seconda visita al tempio nel 1918, si è resa necessaria al fine di poter svolgere con la dovuta libertà e potenza l'imponente opera mondiale di predicazione in tutta la terra.
Questa sarebbe stata impossibile sotto il pieno potere restrittivo della cristianità, che allora era talmente forte da poter uccidere i due testimoni tra il 1918 e il 1919. L'unto popolo di Dio doveva poter agire libero da legami, anche se in mezzo a difficoltà e opposizioni.
Ma direte: Israele e pure tutti i suoi profeti scontarono effettivamente quei 70 anni; significa che Geova fa parzialità a favore del suo popolo? La giustizia non fa favoritismi e la legge di Geova non cambia! Vero! Geova, in effetti, così ha operato.
La sua legge l'ha adempiuta e appieno, appunto secondo giustizia e usando amorevole benignità. Non dimentico, che se l'unto è rappresentato dai fedeli Geremia, Ezechiele, Daniele ecc., il ribelle popolo d’Israele in genere, rappresenta l'infedele e idolatrica cristianità. Mentre vedo che seppure nelle difficoltà, Geova mostra favore protezione e privilegi ai suoi profeti Geremia, Ezechiele e Daniele, per contro, egli giudica e punisce gli israeliti idolatrici e ribelli in vari modi.
Pertanto, il giudizio sulla cristianità deve essere evidentemente più severo di quello riservato all'unto che si sforzava sinceramente di servirlo. Perciò, potrei dire che i 70 anni di schiavitù per l'unto sono adempiuti in modo spirituale durante quell'anno 1918 – 1919.
In che modo furono adempiuti gli effettivi 70 anni originali [antichi] di schiavitù nei nostri giorni moderni? Ci penso. Considero ora la posizione di Tiro, altro modello della “moderna” cristianità, specialmente sotto il suo aspetto più abituale e consono di “amica del mondo”; io non avevo mai compreso [in tal modo] gli aspetti che seguono.
Essa, [Tiro] (1) esulta alla caduta di Gerusalemme (Ez. 26:1-3); la cristianità in modo simile si comportò verso la [momentanea] morte dell'unto (Riv. 11:10; Luca 23:12).
Essa (2) commercia e lucra in tutta la terra con le sue navi, ed è nella sua parte costiera protetta da imponenti mura che la rendono molto sicura di sé [reggerà 13 anni di assedio] mentre successivamente, è al sicuro, anche tramite la sua protettissima parte insulare, “siede sulle acque” e si sente sicura! (Riv. 18: 17b - 19). La cattolica cristianità, assieme alla sua parte protestante, hanno ampiamente dimostrato di agire similmente (Ez. 27:25); mostrando la loro incorreggibile avidità al riguardo.
Essa (3) si esalta, insuperbendosi al punto di considerarsi (il re di Tiro) un “dio” (Ez. 28:1-9). La cristianità e particolarmente il cattolicesimo, ha su di essa un capo che si definiva “infallibile”, dio in terra, re del cielo della terra e dell'inferno, e con un’autorità superiore alla stessa parola di Dio. Inoltre essa stessa si vanta della sua bellezza e grandiosità, proprio mentre su di lei sta per venire il definitivo giudizio di Dio (vedi il preparativi del giubileo di anno 2000) (Riv. 18:5-8; Ez. 27:3-4).

Non sembra evidente che la “moderna” Tiro, la cristianità amante del mondo, “meriti” un più severo giudizio da parte di Geova? E lo avrà. Essa è trovata malvagia, e a lei si applicano i seguenti decreti di Geova: “Il malvagio è un riscatto per il giusto; e chi agisce slealmente prende il posto dei retti” (Proverbi 21:18); e anche: “...Il giusto è colui che è liberato anche dall’angustia, e il malvagio viene in luogo di lui” (Proverbi 11:8; Ester 7:9-10). La giusta punizione divina dei 70 anni (moderni ma letterali) toccherà a lei: “15 E deve accadere in quel giorno che Tiro dovrà essere dimenticata per settant’anni, quanti sono i giorni di un re. Alla fine di settant’anni avverrà a Tiro come nel canto di una prostituta” (Isaia 23:15).
Diversamente dalla cristianità, nel 1919 l'unto, purificato dalla vagliatura e pentito del timore in precedenza mostrato verso l'uomo, diventa retto [approvabile] agli occhi di Geova. La condanna dei 70 anni di schiavitù a Babilonia di quel rimanente dell’unto, [con la sua morte di un giorno-anno], viene perciò: commutata [espiata] sulla parte rappresentata da Tiro, la Cristianità, in armonia con (Proverbi 21:18).
Durante questo periodo di “70” anni, essa sarà come “dimenticata”; ovvero non riceverà subito (nel 1919) la sua esecuzione giudiziaria. Essa è invece data in mano a Babilonia, divenendone sempre più schiava e ormai parte integrante d'essa, come ben mostrano i fatti del 27 ottobre 1986 ad Assisi. Geova è giusto! I 70 anni sono fisicamente scontati sulla deplorevole cristianità, dal 26/03/1919 al (esatto) 26/03/1989. Giunto poi quel tempo [1989] sarà “ricordata” (Isaia 23:17); “17 E deve avvenire alla fine di settant’anni che Geova rivolgerà la sua attenzione a Tiro, ed essa dovrà tornare al suo compenso e commettere prostituzione con tutti i regni della terra sulla superficie del suolo”. Come ricorda anche Riv. 18:5, riceverà il suo “compenso” adeguato alle sue opere, proprio mentre, recidiva e impenitente, starà nuovamente prostituendosi ai re della terra.
Da quell'importante 26/03/1919 l'unto è, a tutti gli effetti, sempre più libero da Babilonia, mentre sotto le vaglianti prove di questo sistema di cose malvagio, perseverando, diventa sempre più forte e sempre più approvato da Geova e dal suo “Re” Gesù.

E) – Periodo di Mezza ora - Tale periodo mette in risalto che Geova presta attenzione alle suppliche, certamente rivoltegli dall'unto durante il difficile periodo 1918 – 1919 del secolo scorso. Molto probabilmente, anche a causa dell’applicazione di gap, che “estende” fino al 1989 quel tempo scontato da “Tiro”, potrebbe essere come se Geova avesse finora, prestato attenzione a tali preghiere che però, dal 1920, non sono più suppliche per essere liberati; sono ora, richieste di aiuto per compiere con efficacia la sua opera. Sono probabilmente anche accuse che sono fatte dalla vigile classe di Daniele e di Giovanni riguardo al vergognoso comportamento della cristianità dal 1919 in poi, sfruttando il suo meretricio idolatrico sempre più sfacciato, come ad esempio pure durante la seconda guerra mondiale.
Curiosamente, applicando quest’aspetto del periodo 1918 -1919, mezz'ora, al principio di Riv. 18:6-7 si ottiene un'ora, che ricorda tanto quella descritta in Riv. 18:10,17,19. Riepilogando, chiudendosi [o assimilandosi il 1989 con i fatti dal 1919 in pratica, chiude (anche) un gap contestuale di 70 anni. Ovvero, sarebbe come se gli eventi dal 1918 al 1919 fossero stati anche condensati tra il 1918/19 e il 1989.
Quindi giustamente, e in ogni caso, possiamo dire che sia nel 1919, e sia nel 1989 Babilonia la grande è caduta, e che dal 1989 ai nostri giorni o 2022, il suo giudizio è diventato e reso completo, specie se visto anche alla luce dei famosi 7 anni dal 1922 al 1928 (suono delle 7 trombe e 7 coppe versate e “risoluzioni”), esteso, per completezza, durante i 70 anni gappati, di “denunce”; o dal 1928 fino al 1998.
Dal 26/03/1919 si cominciano a contare anche i 1260* giorni di Riv 12:13-14 che giungono al 6/09/1922, proprio nel pieno della prima delle assemblee che suonano le 7 trombe del giudizio di Dio e al versamento della prima coppa della sua ira. Essendo stato pienamente “nutrito” durante tali anni, ora l’unto è pronto a far conoscere (durante quelle sette assemblee) il frutto di tale nutrimento. Da tutto quanto sopra detto, diventa evidente che il 1919 sia, in termini teocratici, un anno davvero molto rilevante, in pratica una basilare pietra miliare come quella del 1914; non per nulla, contando 1919 – 2526 indica proprio un 607bc [Gerusalemme fu punita (ma: moderni esilio, e prigionia, furono commutati su Tiro)]! Da ciò vedo che 70 anni dopo, pure il 1989 acquista similmente un’importanza di rilievo (per il modello relativo all’unto); contando infatti, sul 1989 – 2526 si ha un simile 537bc, con il ripristino del sacrificio continuo (antico) dopo che la Babilonia letterale fu conquistata. A mio avviso, sembra quasi che suddetto anno (1989) ci sia passato sotto il nostro naso senza che ne comprendessimo dovutamente la sua importanza (parlo almeno per me, ma non credo di essere il solo). Avendoci fatto “ripetenti” per ben 3 volte riguardo al libro di Rivelazione, almeno stavolta ritengo di aver capito qualche virgola in più. C’è dell’altro; sembra che il parallelismo dei tempi continui, e pertanto vado avanti.


*Perché “questi” 1260 giorni (dei due testimoni) sono qui contati dal 13/10/1919? A causa della “guerra in cielo”. Sembra opportuno considerare che i due periodi, guerra in cielo e guerra mondiale in terra, siano sovrapposti. Un tal fatto è desumibile da quanto riferito poi. “(Rivelazione 13:5) ...Alla bestia fu data una bocca che proferiva parole arroganti e bestemmie, e le fu data l’autorità di agire per 42 mesi...”. 42 mesi per 30 giorni, misurano, infatti proprio i “1260” giorni appena riferiti (relativi alla donna nutrita nel deserto). Essi sono “diversi” da: “Un tempo dei tempi e metà di un tempo” che sono riferiti al precedente periodo, mentre i due testimoni testimoniavano vestiti di sacco, come si comprende da “(Rivelazione 11:2-4) ...Il cortile fuori dal santuario, invece, lascialo da parte e non misurarlo, perché è stato dato alle nazioni; esse calpesteranno la città santa per 42 mesi. 3 E farò profetizzare i miei due testimoni, vestiti di sacco, per 1.260 giorni”. 4 Questi sono rappresentati dai due olivi e dai due candelabri, e stanno davanti al Signore della terra...”. Ed essi, questi “ulteriori” 1260 giorni di nutrimento, portano il loro frutto proprio durante il periodo iniziale delle sette importanti assemblee che furono indette a partire dal 1922 e fino al 1928.

Continua a pag. 44 .... digilander.libero.it/monseppe/
[Modificato da monseppe2 05/06/2022 10:24]
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La verità viene da Geova mediante la sua parola scritta.
Per comprenderla, occorre "luce".
La luce, se illumina un solo lato, lascia zone di ombra che restano nascoste. La verità resta la stessa, ma sarà incompleta.
Solo Geova può fare "luce" su "tutti" i suoi lati della Sua Verità.
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