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Questo Forum informa su storia-archeologia-astronomia e bibbia relative al periodo Neo-Babilonese (669bc-523bc). Dimostra che Gerusalemme fu distrutta nel 607 a.E.V. e non nel 587bc attualmente accreditato.
 
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Si può sapere se siamo arrivati alla Fine?

Ultimo Aggiornamento: 24/06/2022 08:42
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14/03/2022 08:32
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*14* - > 606/605bc – 2526 = 1920/1921
Sembra che poco dopo la distruzione di Gerusalemme, iniziata il mattino del giorno ebraico di Sabato 9/10 agosto del 607bc, circa in primavera del 606bc, Nabucodonosor II attaccasse la città costiera di Tiro, difesa dalle sue possenti mura (Ezechiele 26:1-5) [11° anno da Esilio di Ioiachin o nel 606bc – 2526 = 1920]. Comincia un lungo e logorante assedio che durerà 13 anni [fino a primavera del 593bc (- 2526 = 1933)]. Dopo la distruzione della città di Gerusalemme, Geremia e alcuni giudei furono lasciati in Giuda ma quasi subito tali prigionieri uccidono il preposto governatore Ghedalia e, contrariamente alle vigorose esortazioni di Geremia a sottostare al re di Babilonia, quei rimanenti preferirono fuggire in Egitto, dove credevano di avere migliori prospettive. Geova incaricò Geremia di dire loro che la spada di Nabucodonosor li avrebbe raggiunti comunque, e che non scamperanno per aver disubbidito. Nel corrispondente anno moderno, (606bc meno 2526 = 1920) [evento indentato dal diametro del cerchio nel triangolo (ingrandito x8)], la già assediata cristianità non accetta ancora di sottomettersi al Nabucodonosor (governi stabili e democratici come la duplice potenza anglo-americana) e, approfittando della sorgente Lega delle Nazioni (modello dell’Egitto inteso come la fiducia nell'uomo per la pace), il “Consiglio Federale delle Chiese d’America” la acclama come “Espressione politica del regno di Dio sulla terra” preferendo rifugiarsi in essa per avere pace [*** w50 1/5 p. 131 par. 2 “Tempo della fine” del mondo ***]. Contrariamente, il Geremia moderno ammonisce la cristianità di non confidare in essa dicendogli che: “Il disfavore del Signore è sulla Lega ed essa non avrà successo”, ed esortandola a restare sottomessa al rappresentativo Nabucodonosor, qui visto come modello di la duplice potenza anglo-americana, uscita vittoriosa dal primo conflitto mondiale. Reticente e caparbia, la cristianità fece orecchio da mercante e si rifugiò in essa (confidò nella Lega). Sempre la Cristianità ma stavolta nella veste di altezzosa orgogliosa amica del mondo, illustrata dalla città di Tiro, è quella che sconterà i 70 anni di punizione per la sua malvagia attitudine verso il popolo di Geova; essendo subito attaccata e resa impotente, quindi, proprio dal Nabucodonosor al quale non vuole sottomettersi. Tale Assedio, anche se non la distruggerà subito, sortirà per il popolo di Geova il risultato di mitigare i suoi arroganti tentativi di sopprimerlo (Rivelazione 12:15-16; Isaia 23:1-18; Ezechiele. 29:17-21).

**Nota. In base al parallelismo dei tempi, sembra che l'immagine d'oro che Nabucodonosor eresse nella pianura di Dura, possa essere una figura della Lega delle Nazioni. Sadrac Mesac e Abednego (e Daniele), che rifiutano di adorarla, illustrano il rimanente (ancora non completo) dei 144.000 in vita sulla terra in quel 1920. La coraggiosa denuncia che questa immagine d'oro, la Lega delle nazioni, non aveva il favore di Dio fu davvero un eroico atto di coraggio da parte di questi unti (Riv. 13:14-15). La loro fede e determinazione dopo la purificazione del 1919, fu così forte da resistere all'ardente minaccia del Nabucodonosor che aveva promosso o favorito tale Lega, e alle accuse mosse loro dagli invidiosi Grandi (le Nazioni) al suo servizio. Stavolta, i moderni unti di quel tempo, non si lasciarono prendere dal timore dell'uomo che cercava di indurli ad adorare tale disgustosa immagine. Confidarono nel loro Dio Geova che, se voleva, poteva salvarli anche da quelle ardenti minacce; e così fece. Ne uscirono vittoriosi alla lode di Geova (Daniele 3:1-30). **Fine nota.

Nel 1920/21 (a parte la Lega delle Nazioni) ci sono poche informazioni a mia disposizione, salvo il fatto delle 5.819.317 copie del libro “l'Arpa di Dio”. Si sta pure preparando il ciclo delle sette assemblee speciali. Il libro l'Arpa di Dio, contenendo un'epitome degli studi delle scritture, ha dato al Nabucodonosor dei nostri giorni importanti informazioni riguardo a come Dio stava operando in quel tempo, e come sarebbe stato opportuno per tale Nabucodonosor riconoscere che il Regno è di Geova, e esortandolo ad agire con prudenza al riguardo. (Salmo 2:10-12; Dan 4:27; “finito mistero” 63 pag. 316-317). Sembra che sia in quel 1921 (dopo la formazione della Lega delle Nazioni) che, (- 2526 = nel 605bc) il “tipico” re Nabucodonosor, avesse il sogno della statua e de monte che lo avvertiva che il futuro regno di Dio avrebbe posto fine al quel lungo dominio umano senza “interferenze” divine.

*15* > 604/594bc – 2526 = 1922/1932
Mentre la tipica “Tiro” è assediata, tre anni dopo il sogno della statura del 605bc, nel 602bc [23° vero anno del re di Babilonia], Nabucodonosor II effettua un esteso saccheggio dell’Egitto; (Giuseppe Flavio, “Antichità giudaiche”, Vol. I, Libro X, 181,182 “Il quinto anno dopo il saccheggio di Gerusalemme, L’anno ventitré del regno di Nebukadnezzar [vero 602bc]… Invase l’Egitto per assoggettarlo; uccise il re allora regnante [Faraone Hofra] e ne creò un altro [Amasis] … I giudei che si trovavano nella regione li trasferì in Babilonia”. Quel saccheggio di Egitto, oltre ad essere un “compenso” per l’assedio di Tiro, renderà l’Egitto (o moderna Lega delle Nazioni) desolato per 40 anni, servì anche per “punire” quei giudei che, confidando in esso, vi si erano rifugiati. Nei corrispondenti tempi moderni, la duplice potenza anglo-americana (il Nabucodonosor) raccoglierà poi i frutti della fiducia nell’uomo per la pace promessa dal moderno Egitto. Quella fiducia, caldeggiata dalle chiese della cristianità, e che era prima indirizzata alla neonata Lega delle Nazioni, cominciò a venire meno, smascherando l’ipocrisia del clero della cristianità quando, nel 1924 (– 2526 = 602bc) fu pubblicata, in 50 milioni di esemplari, la risoluzione “*** w96 1/6 p. 13 par. 16 Come viene smascherato il seme del Serpente? ***: “Accusati gli ecclesiastici”. Pare che fu durante o poco dopo quel 602bc che il Nabucodonosor, dopo aver depredato l’Egitto, ebbe il sogno dell'albero tagliato, o dei 7 tempi (Dan. 4:1-27). Tale sogno comunicò importanti informazioni sul proposito di Geova circa il ristabilimento del regno, esortando il re ad agire con giustizia. Nell’odierno 1924 (- 2526 = 602bc), il 25 luglio, fu presa la premonitrice risoluzione; “Accusa”. Nel successivo anno, veniva dato un esortante consiglio alle Nazioni, con la risoluzione “Messaggio di speranza” del 31 agosto (1925 – 2526 = 601bc). Dodici mesi lunari dopo quel sogno del 601bc, o verso aprile del 600bc, “il” (tipico) Nabucodonosor si vantò della sua grandezza e di ciò che aveva fatto, inebriato forse dai suoi successi. Non avendo ascoltato il saggio consiglio di Daniele di umiliarsi e usare giustizia, gli è dato subito il cuore di una bestia affinché si cibi della vegetazione del campo per 7 anni; ma il suo dominio sarà mantenuto a suo favore, e pertanto alla fine dei 7 anni tornerà a ricevere il regno. Durante tali anni (aprile 600bc aprile 593bc), il suo “Generale (es. Nebuzaradan)” continuò l'assedio di Tiro, oltre agli attacchi contro Moab ed Ammon (iniziati con la campagna militare del 602bc); vedi WT. 1/3/1996 pag. 12 paragrafo 18 [dato acquisito in data 29/2/1996] (Dan. 4:29-37). In modo simile, dal 1920 al 1933 anche la duplice potenza anglo-americana fu come “addormentata” e perfino come impotente, [specialmente con pazzia di Nabucodonosor], nei confronti del corpo direttivo dei “Testimoni di Geova” mentre gli unti [come figura di Nebuzaradàn?], erano impegnati a concludere l’assedio di “Tiro (cristianità)”. In quel periodo post-bellico, con 7 consecutive assemblee dal 1922 al 1928, i chiari e vigorosi messaggi contro la cristianità e contro le Nazioni di questo mondo che furono emessi, sarebbero stati come un atto di “lesa maestà”, suscitando gravi conseguenze per il popolo di Geova, se il moderno re Nabucodonosor non fosse stato “impegnato [ad assediare Tiro]”, e poi essere reso “inoffensivo” [pazzia], verso gli unti testimoni di Geova. Evidentemente dei “Generali” portarono avanti gli attacchi [e continuarono l’assedio] originale contro Tiro in quegli ultimi 7 anni [di tredici]; Chi assimilavano? Non credo di sbagliare se tale ruolo fosse stato in quel tempo ricoperto dagli unti che, per volontà di Geova, facevano risuonare in quegli anni gli adirati giudizi di Dio sulla religiosa cristianità, e sulle ribelli Nazioni. In quegli anni, di certo, a (babilonia la grande) ora rappresentata da Tiro è stato reso il “doppio” (3 e mezzo per 2 = 7, durante l’assedio e “pazzia” del rappresentato re) (Riv. 18:6). La libertà che fu concessa ai “Generali” di agire in tali 7 anni (1922-1928) fu relativa, nel senso che non ci fu la violenta opposizione che ci si sarebbe aspettata come conseguenza delle informazioni, delle accuse e della pubblicità fatta a mezzo di riviste, volantini e servizio di quegli anni. Le ostilità ci furono, ma talmente limitate da essere come quelle di uno che, essendo sotto anestesia, fosse divenuto come insensibile. Che cosa sarebbe successo poi, quando il “re Nabucodonosor” si sarebbe risvegliato? Le cose avrebbero cominciato a cambiare! Dopo l’aprile del 593bc (vero 32esmo anno del re), col conseguente risveglio, Nabucodonosor riacquista tutta la sua dignità regale e poteri originali. Era stata conquistata ormai “anche” la città di Tiro costiera (dopo 13 anni di assedio o da primavera 606bc a primavera 593bc). Pur conquistando Tiro, nel 593bc, o – 2526, nell’odierno 1933, le “ricchezze” di Tiro (ora Babilonica cristianità) erano ormai al sicuro, nella città-magazzino insulare, che Nabucodonosor non riuscì a conquistare, lasciando al re di Babilonia solo desolate mura e un misero bottino di tassa imposta poi. La città insulare di Tiro si mostrò in quel tempo ben protetta, circondata robuste mura e dalle acque intorno all’isola; pertanto Nabucodonosor, dopo i 13 lunghi e logoranti anni di assedio, si “sarebbe” trovato come previsto: “Senza compenso” in merito a quell’assedio (Ez. 29:17-20). Che cosa successe dopo il corrispondente e moderno 1933? Un cambiamento lo comincio a vedere secondo ciò che i veri cristiani cominciarono a subire. Questo fu riportato nel libro “Mistero finito” a pag. 192 paragrafo 3, ove è ricordato che “All'inizio degli anni trenta la persecuzione dei testimoni di Geova cominciò a essere sempre più intensa”. E nella: *** w55 15/6 p. 365 par. 17 Lotta per la libertà di predicare in tutto il mondo *** “Ogni persona bene informata conosce l’intensa persecuzione scatenata contro i testimoni di Geova negli Stati Uniti e nel Canada dal 1933 al 1945”. Come un lupo che perde il pelo ma non il vizio, la “Tiro moderna” ricominciò a creare dei problemi, che divennero ancor più gravi dopo i 13 anni di assedio subito dalla sua parte costiera. Perché? Noto che Tiro (la cristianità amante del mondo) con le sue mantenute “ricchezze” (la sua influenza religiosa sui popoli simili a genti e nazioni totalitarie e agitate), riacquista buona parte del suo influente e nefasto potere di danneggiare il popolo di Dio per mezzo di questi governi totalitari sui quali siede manipolandoli con la sua influenza (Riv. 12:17). Infatti, nel 1933 del secolo scorso, il totalitario regime nazista [sostenuto da tale classe clericale], mise al bando in Germania i testimoni. Benché non fosse nelle sue intenzioni, la duplice potenza-anglo americana o il Nabucodonosor continuò, seppure per motivi egoistici e nazionalistici, a inghiottire il fiume di persecuzione vomitato da Satana (Riv. 12:15-16) e, [ostacolando quei regimi totalitari] quel “Nabucodonosor” continuava ad agire, suo malgrado, da “agente” di Geova (Ez. 29:19-20). Una similitudine all’evento del 1931, quando quegli studenti biblici presero il nome “Testimoni di Geova” (Isaia 43:10), la trovo solo nel modello degli apostoli che, per la prima volta ad Antiochia furono, per divina provvidenza, chiamati “Cristiani”; adempimento certo simile, ma che non sarebbe in coerente sincronistico (di - 2526), qui.

*16* > 594-591bc – 2526 = 1932-1935 < importanti riferimenti incrociati.
Nel suo 25° anno [appena iniziato] dell’esilio con Ioiachin in Babilonia, ovvero dopo 14 anni dal saccheggio di Gerusalemme (del 607bc 1*), dal suo iniziato incarico ricevuto ai suoi 30 anni di età, ovvero nel tipico 612bc (o - 2526), dal 1914, dopo che Tiro è attaccata nell’11° anno dell’esilio di Ezechiele [o in primavera del 606bc – 2526 = 1920] (Ezechiele 26:1), e Tiro era stata finalmente stata conquistata, anche Nabucodonosor II riprendeva in quello stesso anno, la sua coscienza di Re dopo i sette anni di pazzia. In quello stesso anno Ezechiele riceve, nel 593bc (o – 2526 odierno 1933) la sua ultima visione; quella del Tempio (Ez 40:1–48:35). I messaggi da Geova che Ezechiele ricevette durante il suo incarico, sembrano terminare 21/22 anni dopo (Ezechiele 29:17), nella primavera del 591bc ( - 2526 = 1935) e suo appena iniziato 27° di esilio in Babilonia; [nella primavera del 593bc, iniziava il suo 25° di esilio]. Ritengo che la devastazione delle ricchezze di Egitto, [iniziata nel 602bc, e 23° del re di Babilonia] fu così approfondita e desolante, che sembra sia stata completata appunto col messaggio [di conferma?] che Geova diede a Ezechiele, alla fine del suo incarico profetico nel 591bc [Egitto devastato per 11 anni?]. Forse, si può comprendere in questo senso: “Ezechiele, riceve la notizia o conferma, che “il re”, è stato finalmente ricompensato per l’assedio di Tiro”. Se Nabucodonosor si riprese nel 593/592bc e suo 32° di regno, dalla sua pazzia, “potrebbe” aver egli stesso partecipato alle fasi conclusive della conquista e depredazione dell’intero Egitto [602bc-591bc]. Lo “suggerisce” il fatto che Ezechiele 29:18 riporta: “Figlio dell’uomo, Nabucodònosor, re di Babilonia, fece compiere al suo esercito una grande fatica contro Tiro”, Ovvero dal 606bc al 593bc; nei seguenti due anni, (592/591bc) Nabucodonosor II completò la “desolazione” dell’Egitto, iniziata appunto dal re stesso nel 602bc e suo 23° di regno, o 2 anni prima della sua “pazzia”. A Ezechiele, infatti, fu detto: “fece [dal 606bc al 593bc] compiere al suo esercito una grande fatica contro Tiro”; e poi fu detto: “Ecco, do il paese d’Egitto a Nabucodònosor, re di Babilonia, che ne porterà via le ricchezze, ne prederà le spoglie e lo saccheggerà; [o dopo la sua “pazzia”, o da aprile 593bc, completando tale “saccheggio” con la notizia data a Ezechiele nel 591bc (meno 2526 = 1935)] questo sarà il salario per il suo esercito”. Che Ezechiele terminasse nel suo 27° di esilio il suo incarico di “profeta” [o nel 591bc – 2526 = 1935], si può comprenderlo anche dal fatto che a dare l’informazione, dopo la primavera del 580bc, ovvero dopo 37 anni completi, o nel 25° giorno dell’11° mese dell’[iniziato] 38° di esilio di Ioiachin, che Evil-Merodac, nella primavera del 579bc “divenne re”, furono Geremia (52:31-34) e 2Re (25:27) i quali però, non fecero riferimento a Ezechiele. Nel 579bc, Ezechiele avrebbe avuto circa 64 anni. Desumo, per i motivi sopra riferiti, che Egitto restasse desolato dal 602bc [- 2526 = 1924] al 562bc [– 2526 = 1964]; [appunto 40 anni].

1* In (Ezechiele 33:21) è registrato: “21 Nel 12o anno del nostro esilio, nel 10o mese, il 5o giorno del mese, venne da me un uomo fuggito da Gerusalemme e mi disse: “La città è stata abbattuta!””. L’evento che è riferito, è postumo all’effettiva distruzione di Gerusalemme, che iniziò nel settimo giorno del 5° mese, (o il 9/10 agosto 607bc). Da quel quinto mese, decimo giorno, (era l’undicesimo anno di Sedechia iniziato verso aprile [insediato da Nabucodonosor e così contato]), Ezechiele finiva invece, il 12° anno intero di esilio “in” Babilonia, appunto in aprile del 605bc. 10 mesi dopo quindi, era solo nel 6 gennaio 604bc quando, nel quinto giorno del decimo mese, il [fuggitivo] “superstite” riferiva ad Ezechiele che la città [dal 10 agosto 607bc], era stata distrutta, abbattuta. Evidentemente, quel fuggitivo, dovette percorrere a piedi e senza farsi catturare dai babilonesi, una lunga distanza [forse più 2000 chilometri], per vie secondarie e senza farsi notare; forse anche nascondendosi qualche volta, in quei 29 mesi che separano le due date. Gli “esiliati da Gerusalemme, dopo la presa della città, arrivarono in Babilonia molto tempo prima, ma quando partirono, Gerusalemme e il Tempio ancora non erano stati distrutti [abbattuti]. Quelli che “videro la distruzione”, erano in Egitto, e furono portati in Babilonia solo intorno al 602bc. Va tenuto conto [anche] del fatto che nel frattempo, in tutta l’area di “Hatti” (Siria attuale) era in corso da parte di Nabucodònosor una campagna di conquista; se il “fuggitivo” fosse stato preso, per lui, era morte certa.

Finisce quindi circa due anni dopo, nel tipico 591bc (- 2526 = 1935), nel 27° [anno appena iniziato] di esilio in Babilonia, l’incarico tipico di Ezechiele, mentre continuano quelli di Daniele, in Babilonia, e di Geremia, che fu temporaneamente portato in Egitto. Dal 1933 [corrispondente anno - 2526 = 593bc, o risveglio “del Nabucodonosor”], il numero degli unti comincia a diminuire in modo evidente. Mentre un tal fatto rende difficoltosa la proclamazione della buona notizia, si manifesta una “Grande folla di Altre pecore” che si affiancano in aiuto dell'unto il quale continua, sotto la guida del corpo direttivo simile a Daniele e con la voce ufficiale (la WT) simile a Geremia, a dare vigorosi moniti alla cristianità e alle nazioni. Essendo ora la “Grande folla di Altre pecore” ben identificata nel 1935 (*è sesto punto indentato nella linea temporale H2 del Triangolo), fu allora compreso che il numero finale dei “chiamati” da Geova a fare parte del totale di 144.000, [veri] “chiamati fino a quel momento [anno], come approvati unti”, fosse stato raggiunto, scendendo a un minimo di 52.465 rimanenti viventi, quelli che presero gli emblemi; w96 15/8 p. 31 Domande dai lettori *** Per esempio, alla Commemorazione del 1935, cui assisterono 63.146 persone, quelli che presero gli emblemi professando di essere unti furono 52.465 [rapporto confermato in w97 1/1; e w99 1/2]. Da allora, si accresceva il numero indefinito di coloro che avrebbero fatto parte dei “raccolti e salvati”, ancora da mietere da questo sistema malvagio e oggi identificati come: “la grande folla”. [ritengo importante ripeterlo]. L’ultimo di quei “chiamati” del “rimanente” di allora completava, nel 1935, il 144.000esimo scelto [chiamato e approvato], a fare parte del totale numero di unti. Come sarebbe almeno logico comprendere, si formò così il “primo gruppo” di unti; quello che (dal 1879?/1935, o 21 anni dopo i 2520 anni), era in vita in quel momento, fra il “totale”, così raggiunto nel numero di 144.000, “chiamati” a fare parte della “sposa”; totale unico, sin dal primo unto scelto al tempo apostolico (vedi parabola delle vergini). Da allora, quel “rimanente” numero [52.465 unti], poteva solo “diminuire”. Tale diminuzione, poteva attribuirsi “solo” alla morte fisica, poiché non sarebbero state necessarie sostituzioni, se: tutti si fossero: sempre mantenuti fedeli, fino alla loro morte. Quelli di quel “rimanente”, che non era ancora stato “suggellato” come nel 1998, e che successivamente, come poi mostrerà la storia, purtroppo, vennero meno nella loro “chiamata”, poterono essere sostituiti da altri sinceri cristiani, scelti da Geova, con una loro sostitutiva “chiamata”. Tale chiamata però, solo “sostituiva” quell’eventuale unto che fosse venuto meno alla sua chiamata ricevuta mentre era fra coloro che erano il numero completo fino ad allora, [o fino al 1935*]. In nessun caso e modo, questi nuovi “chiamati”, incrementavano il “rimanente” del totale numero dei 144.000 che furono chiamati e approvati nel 1935, numero che da allora, poteva “solo” diminuire. La fine dell’attività profetica “relativa alla distruzione di Gerusalemme” vissuta da Ezechiele, nel tipico 591bc, ben raffigura o illustra questo importante avvenimento. Coloro che nella loro “incerta percezione di unzione [seppure siano stati genuinamente “convinti”]”, si “sentivano chiamati”, senza che Geova stesso li avesse scelti col suo spirito, per sostituire uno che veramente veniva meno, resero variabile il progressivo e naturale decadimento numerico dei “rimanenti unti”, almeno fino a circa 70 anni dopo il 1919, o fino al 1987-1989, quando fu raggiunto un minimo di rimanenti *** w88 15/12 p. 12 par. 10 Messaggi angelici per il nostro giorno *** Alla Commemorazione del 1987 i presenti furono 8.965.221, mentre coloro che presero gli emblemi furono solo 8.808*** Questo poté accadere quando fu iniziata la liberazione del “luogo santo” [terreno] dalla presenza dell’illegale [“Tal dei Tali” o cristianità], che pretendeva [ancora] di potervi officiare. Da allora, con alternanti risultati, il numero si mantenne ragionevole, fino al 2003. Poi, “stranamente”, dal 2004 [- 2526 = 522bc (moriva allora Cambise I)] in poi, “sembra” [consentitemi] che Geova stesso non ci capisse più nulla?… Ci fu un esplosivo e progressivo aumento che, al 2019, ha raggiunto il totale di quei “[nuovi?] rimanenti?” al valore “esplosivo [e illogico]” di 20.526 “unti”, e che al 2020 ancora “cresce[va]” a 21.182 che presero gli emblemi. Ovviamente, qui non si giudica nessuno; ritengo però sia giusto e ragionevole il “riservarmi” di valutare, con un ragionevole dubbio, l’“effettiva chiamata” di questi “nuovi” 12.374 “unti”… i quali, devono rendere conto solo a Geova. È forse un “forte” segnale per loro, l’affanno mondiale che si presenta proprio oggi, in questo 2021/2022 [affinché possano riesaminare il loro stato di fronte a Geova]? “Se” Geova dicesse la “Sua” [conta], in questa commemorazione del 2021 [che a giugno ancora non so quanti siano], “vedrò, nel rapporto del 2021 …. diminuire quel numero [21.182]?”. Starò a vedere, ma “Geova” non è da beffeggiare! Spero di comprendere perché lo “permetta”. *Nel rapporto di servizio del 2021, che ho potuto consultare solo in data 31 dicembre 2021, hanno preso gli emblemi in 20746. Subito mi si dirà che sia stato solo un caso ma, invece di continuare ad aumentare, nel 2021, 436 fratelli (forse) compresero ciò che stavo dicendo*.

*L’anno 1935, è fisiologico per indentare il raggiungimento del completamento del numero dei 144.000 “chiamati”. Esso, era osservabile solo dalla diminuzione di coloro che prendevano gli emblemi e dall’evidenza [di diversa speranza] iniziata di fatto dal 1935, col concomitante evento che identificò la “Grande folla di altre pecore”. La fine dell’incarico di Ezechiele similmente, suggerisce o coincide [591bc – 2526 = 1935], col raggiungimento del numero di persone “chiamate, provate, approvate” e viventi rimanenti, di una “unta” Generazione; dal 36 E.V. al 1935 [“primo gruppo”], di rimanenti completato in quell’anno. Quei pochi “viventi rimanenti” di quella completa “Generazione unta” che sarebbero venuti meno alla loro unzione, furono, nel frattempo “sostituiti” da un corrispondente numero di nuovi “chiamati” [secondo gruppo], che, essendo stati provati e approvati fino al 1998, ha “mantenuto” l’originale numero di “Eletti” raggiunto nel 1935 e che fu, dal 1998 del secolo scorso, “sugellato nel Numero” come: completa Generazione unta della parte finale degli ultimi giorni. Dal 1998 scorso, diventano pertanto [per me], solo “in predicato”, coloro che ancora “sentano” una loro tardiva unzione dopo il 1998*.

*17* > 590/584bc – 2526 = 1936/1941
Nabucodonosor era già stato compensato per il servizio reso contro Tiro, con l’attacco ed estesa desolazione all'Egitto dal suo 23° al suo 34° di regno [12 anni, forse con continue razzie dal 602 al 590bc]; i ribelli Giudei, sordi ai moniti di Geremia, che avevano confidato in loro, per la pace (nel 602bc o antitipico 1924), non sfuggirono al decreto di Geova. Per mezzo di un duraturo attacco, Nabucodonosor, a cominciare dal 5° anno dopo il saccheggio di Gerusalemme del 607bc, adempì pure il giudizio di Geova su di loro (e contro l’Egitto stesso), e con ciò “il Nabucodonosor” ricevette da Geova il promesso compenso con le ricchezze dell’Egitto, in sostituzione del mancato bottino per il servizio che gli aveva reso con l'assedio della controparte di Tiro [anche se poi, dal 1926 al 1933 fu in modo figurativo reso come “pazzo (o impotente, nel suo moderno modello), mentre riceveva un forte monito con le altre “Nazioni”]. Negli anni 1938 - 1939 il mondo stava per gettarsi nel suo secondo e più cruento conflitto mondiale. La Lega delle Nazioni (la “egiziana” fiducia nell'uomo per la pace) già privata delle sue ricchezze (o la fiducia dei popoli, sin dal 1924), ne risentì fino al punto di divenire inattiva e cadaverica; la sua “Fiducia nell'uomo per la pace” venne allora meno. Le speranze della pace nel mondo mediante la morente Lega delle Nazioni vennero allora meno. Coloro che appartengono alla cristianità e che avevano confidato nell'uomo (Lega caldeggiata da religioni) o nelle Nazioni (Egitto), per avere pace, pagarono con una morte spirituale il fatto di aver lasciato Geova e Gesù per ciò che non ha valore. Pur se in mezzo a crescenti difficoltà le classi di Daniele e Geremia, per la pace, continuano invece a confidare esclusivamente in Geova e nel suo principe della pace Gesù, e lo mostrano (stavolta) restando neutrali e riorganizzandosi per servire meglio il loro Dio (WT 1-15-/6/1938 ing.). Nell’agosto/settembre 1939 fu dichiarata la 2° guerra mondiale. Dal 1939 – 2526 = 587bc, il tipico Nabucodonosor s’indebolì notevolmente, e dal suo 38° anno [vero 587bc] in poi, come si evince dal VAT 4956 alle righe obverse 7-8, era forse anche malato. Ciò rispecchia il suo stato indebolito dalla stessa guerra; 587bc - 2526 = 1939. Per tale motivo, da quel “difficile” anno 1939, il popolo che ha perspicacia non fu sopraffatto. Non ebbe gravi problemi da parte di tale rappresentativo re (per la sua indebolita potenza), nonostante le accanite persecuzioni che ci furono comunque. Nel frattempo però, anche la “virtuale” protezione che tale controparte moderna di re dava fino ad allora, divenne ridotta, e le persecuzioni si fecero più violente per il leale popolo di Dio.

*18* > 583/579bc - 2526 = 1943/1947
Nabucodonosor II fu un personaggio realmente esistito. (*** it-2 p. 357 Nabucodonosor ***) “Secondo sovrano dell’impero neobabilonese; figlio di Nabopolassar e padre di Awil-Marduk (Evil-Merodac), che gli succedette al trono. Nabucodonosor regnò 43 anni (624-582 a.E.V.), periodo che include i “sette tempi” durante i quali mangiò vegetazione come un toro. (Da 4:31-33) Per distinguere questo monarca da un omonimo sovrano babilonese d’epoca molto precedente (dinastia di Isin), gli storici lo chiamano Nabucodonosor II”. Vedi anche la vera cronologia ripristinata nel libro: “La Ragione della Bibbia”, che lo colloca nel suo reale tempo regnato (dal 624 a.E.V. al 582 a.E.V. avendo regnato per 43 anni). Durante quel secondo periodo bellico, in contrapposizione alla desolazione della fiducia nelle Nazioni e nell'uomo per la pace (Nazioni, Lega e sorgente ONU), i veri cristiani si mostrarono saldi e decisi. Nel moderno 1942/1943 del secolo scorso, sono accresciute la fiducia e la fede nel “Principe della Pace” da parte della classe di Geremia, che si avvia alla fine del suo mandato profetico “tipico”. Resta attivo, nel “tipo”, Daniele; mentre come classe moderna, fusa con quella di Geremia, vedono ora un importante cambiamento avvenire moderno re di Babilonia che raccoglie la “fiducia per la Pace”. Quel cambiamento lo “vedo” paragonabile, [come evento], a dopo la morte del Nabucodonosor. Nel tipico, dopo due anni senza un re (ufficiale) su Babilonia, a Nabucodonosor II succedette Evil-Merodac il quale nel 579bc (quando divenne “Re”), mostrò un certo favore al giudeo re Ioiachin liberandolo e facendolo mangiare alla sua tavola. Nel frattempo anche “il” Geremia termina il suo incarico di profeta [divenendo una nuova classe col Daniele], e mentre tutto l'Egitto giace dal 602bc desolato, si continuano a contare i suoi 40 anni di desolazione perdetti in Ezechiele 29:11-12,20). Nel frattempo il popolo di Geova, sotto la guida del “Daniele” (e della classe di Giovanni? se si vogliono valutare anche i tipici eventi dal 29 al 100 del primo secolo), continua la sua riorganizzazione per rendersi sempre più teocratico. Con la disposizione del 2 ottobre 1944 ( - 2526 = “cambiamento” illustrabile da morte di Nabucodonosor II nel 582bc e grazie anche all’attitudine non “nemica”, del nuovo “re”), sono ora così meglio organizzati per compiere l'opera finale che li attende (vedi WT 1/11/1944 e 15/6/1972 pag. 380). Nel 26/06/1945 (altro punto indicizzato in H2 nel triangolo), da parte di oltre 46 Nazioni venne firmato lo statuto delle O.N.U. il quale nasceva anch’esso “desolato”, limitato nella fiducia nell'uomo (per mezzo delle ONU) per la pace, nel senso che: “la fiducia per la pace nelle nazioni che lo compongono (o sua potenza come figura di Egitto), restava ancora come “spoglie”, alla duplice potenza anglo-americana (qui ora nella figura di Evil-Merodac?). Questa (la fiducia per la pace), è stata e sarà, come la storia ha mostrato, monopolio esclusivo della duplice potenza anglo-americana certamente per tutti i quarant’anni di desolazione dell'Egitto (moderno) o 1924 – 1964. Essa (ONU) pertanto, dal 1945 (come figura di Egitto), e pur essendo ora composto di più Nazioni Unite, “(ri)nasce” nella condizione in cui si trovava, in altre parole “desolato” (o incapace di soddisfare efficacemente la fiducia nell’uomo che gli è stata data; incapace, di portare la pace).
**Nota. “Il” Geremia continuerà a far udire la sua voce (e quella del “Daniele”), relativa alle profezie nel tempo in cui si adempiono, per mezzo del canale ufficiale che continua, a rappresentarlo; la WT. **Fine nota.

*19* > 579-560bc – 2526 = 1947-1966
Nei corrispondenti anni 1947-1966 succedono avvenimenti importanti. Durante tutta la “guerra fredda”, infatti, le speranze per evitare un conflitto nucleare o una terza guerra mondiale erano essenzialmente rivolte alla duplice potenza anglo-americana e non all'ONU. Essendo Evil-Merodac (ora qui come una controparte per l’odierna duplice potenza anglo-americana), stato “buono”, verso Ioiachin (o verso il popolo di Geova in questo caso rappresentabile dal suo re in senso generale), la moderna potenza anglo-americana allenta così la sua parte nel partecipare a “frantumare il popolo santo”. In pratica, ora è concessa altra libertà relativa sotto il vigile Daniele (il corpo direttivo dello schiavo fedele e discreto) che può così incrementare ed espandere la sua opera di testimonianza annunciante il sempre più prossimo Regno millenario di Dio, il solo che col suo Re, Gesù, potrà portare vera pace sulla terra. Tornando ora nel tipico 562bc, erano allora finiti i 40 anni di desolazione per il letterale Egitto. Nel moderno 1964 [562bc – 2526 = 1964]) considerando che Ezechiele 29:13-16 predisse che l’Egitto sarebbe riapparso come un “Re Misero”, e che nel versetto 16 specifica che non sarebbe stato più la fiducia d'Israele, quella casa d’Israele qui citata non poteva riferirsi ai giudei ribelli del 607bc e di quelli che fuggirono in Egitto (rappresentabili dalle ribelli Oola e Ooliba). In questo caso si parla di una casa d'Israele pentita, purificata col fuoco e decisa a stare con Geova. Quei tipici giudei ribelli furono colpiti con la spada di Nabucodonosor sia in giudea sia in Egitto. La pentita casa d'Israele (o il popolo in senso di modello per grande folla e unto), ora prossima a essere liberata dalla schiavitù a Babilonia, stavolta non sarebbe stata sviata dal nuovo sorgere del re misero egiziano, (l’unione delle altre nazioni formatesi nel dopoguerra). Ubbidiente alla guida della classe di “Daniele”, sarebbe stato, stavolta, ben determinato a mantenere la sua integrità a Geova. Non fu così e neppure lo sarà, però, per l’irriformabile principale parte di Babilonia la grande. Essa, impenitente, come sua riposta, leggo, nell’articolo che trovo nel web, subito reitera e conferma questo suo nuovo e ulteriore tentativo di cavalcare o poter essere considerata entro tale organismo internazionale che ai suoi occhi “appariva” così rinvigorito dopo la sua quarantennale “desolazione”. “Già nel 1964, la presenza dell’uomo del Papa all’UN-Plaza era accettata come una consuetudine e norma, tanto che Papa Paolo VI scrisse al Segretario Generale dell’ONU, U Thant, dichiarando che «la Santa Sede» desiderava nominare un Osservatore Permanente sul modello della Svizzera. La proposta non fu discussa né nell’Assemblea Generale né in qualsiasi alto Foro dell’ONU; e nel giro di tre settimane U Thant rispose, dando il benvenuto alla «Santa Sede» come al secondo NMSPO dell’organizzazione. Da allora, le persone nominate dal Papa hanno il diritto di assistere e parlare, ma non di votare nell’Assemblea Generale e di partecipare a pieno titolo nelle attività degli Enti internazionali sponsorizzati dall’ONU.” Volle, almeno, essere in qualche modo “considerata, in tale nuovo [per lei] appetibile “Egitto”; infatti, pur non essendo “prevista la sua presenza”; “La Santa Sede ha un seggio all’ONU come: Osservatore Permanente di uno Stato Non Membro (NMSPO). Ma nella Carta dell’ONU non esiste alcuna norma per una tale qualifica.”, ciò non di meno essa, ha voluto metterci lo stesso lo “zampino”. Fonte: www.uaar.it/uaar/archivio/archivio1999/attualita26.html/ Anche dopo 36 anni dalla sua [prima] denuncia del 1922/1928, la meretricia [e ormai “Babilonica”] cristianità non mostra il minimo cambiamento della sua scellerata condotta.

*20* > 560 – 537bc – 2526 = 1966 – 1989
La [eventuale] figura di Evil-Merodac sparisce con la sua tipica morte nel 560bc, finendo così anche il suo ruolo “(per così dire) protettivo” verso il re dei giudei (o in merito al raffigurabile popolo giudeo [pentito o approvato da Geova] che, ai nostri giorni, è ora, ovviamente, spirituale). Nella scena del mondo restano ancora le due ambigue figure di re del “Nord” e del “Sud”, che si fronteggiano di continuo. Passa il tempo nel “tipo” e, come fu da Geova predetto, Babilonia cadde nelle mani del profetizzato Ciro. Stavolta, le possenti mura della città e le acque difensive del fiume che proteggevano Babilonia, nulla poterono contro lo stabilito corso voluto da Geova. La duplice potenza dei Medi e dei Persiani conquistò Babilonia in una sola notte. I corrispondenti e moderni anni 1985/1986 (come possibilmente illustrabili da quei 541/540bc), vedono le O.N.U., o la fiducia dell'uomo nelle Nazioni per avere la pace, che tentano di recuperare la loro affidabilità a riguardo; ma il loro risultato è, come previsto; “misero”. Fecero questo tentativo proclamando nel 1985, per il 1986, un “Anno mondiale per la pace”. Risultato: nel 1986, nonostante il pronto appoggio religioso della cristianità, furono spesi circa 1000 miliardi di dollari per gli armamenti in tutto il mondo e in quello stesso anno ci furono conflitti in varie parti della terra, per uno stimato numero di 5.000.000 di morti! Un risultato davvero misero! Il solo denaro speso per gli armamenti poteva permettere la costruzione di 50.000 modesti appartamenti dal costo medio stimato a 200.000.000 di lire (o 100.000 €) cad.; si potevano costruire tante case invece di uccidere persone! Che fallimento! Al contrario della clericale classe della cristianità che nell'ottobre del 1986 ad Assisi si radunò in dodici principali famiglie religiose che a turno pregarono per 12 ore i loro dèi, la spirituale “Casa dell'Israele” moderno, sotto la guida del corpo direttivo simile a Daniele, non si lasciò sviare. Come popolo unito, ha continuato a confidare nel regno di Dio nelle mani di Gesù come il solo che può veramente portare la pace divina. Gli articoli delle WT e SV 1985-1987 ben lo mostrano. Anche la WT 1/4/1987 a pag. 19 paragrafo 20 giustamente, lo risalta dicendo che “l'anno di pace mondiale” proclamato dall'ONU nel 1985 e sostenuto dalla babilonica cristianità (cattolicesimo in testa) per il 1986: “È una cospirazione contro il principe della pace, Cristo Gesù”. Ed essendo ben vigilante, nella WT 15/5/1987 pagina 19 paragrafo 13 disse in maniera rassicurante: “Geova terrà bene informato il suo popolo perché faccia i passi dovuti per sopravvivere alla grande tribolazione”. Sì! L’odierna casa d'Israele ripone la sua fiducia esclusivamente in Geova Dio che, per mezzo del suo designato Principe della Pace la introdurrà, tramite la guida del suo Schiavo fedele e discreto, nel veramente pacifico “Regno [millenario] di Dio”. Che dire del tipico 539bc, l'anno nel quale Ciro attaccò e conquistò, come mai prima nella storia, in una sola notte, la letterale Babilonia? Desto come Daniele, il Corpo Direttivo dello schiavo fedele e discreto (o saggio) intitolò le assemblee del 1987 [- 2526 = 539bc]: “Confidiamo in Geova”. Alla babilonica cristianità (la chiamo così dal 1986 in poi) noi diciamo: Confidiamo in Geova e non nel “regno misero” delle Nazioni Unite!

**Nota. Sembra che Baldassarre, allora re su Babilonia in quel tempo, fosse come correggente per conto dell’Assiro Nabonedo, ma per via di madre (Nitocri) era della discendenza “Caldea” (o nipote) di Nabucodonosor II (Geremia 27:7), possa essere una controparte per le nazioni, o attuale e moderno governo mondiale che propone la pace [ONU, che si lascia ancora “Cavalcare” dalle religioni, cristianità e cattolicesimo in testa]. Queste ormai unite [amiche] (e babiloniche) religioni della cristianità cercano farselo amico, o di stare in groppa a tale regnante, facendo eco alla sua voce ufficiale (ONU), e sostenendo con loro e per loro [l’ONU], vista come nuova e sorgente speranza simile all’Egitto che era però sorta quale “re misero” [inefficiente] dopo i quaranta anni di desolazione. Il comportamento della babilonica cristianità, proprio nel 1986 scorso ricorda, col suo agire, un avvenimento simile a quello descritto in Daniele 5:1-4 e di Geremia 50:38, mentre banchettavano alla mensa del re. Quella stessa notte (o anno) ma ora nel moderno (539bc – 2526 = 1987) la figura tipica del re di Babilonia svanisce. Due anni dopo, nel tipico 537bc o [- 2526] o moderno 1989, il popolo di Geova è giustamente e definitivamente libero. L’evidente fallimento delle ONU condurrà, da allora in poi, sempre più alla formazione di quel finale governo mondiale totalitario (ottavo re? Che, istigato dalla bestia feroce o Dragone, si opporrà poi apertamente contro il Regno di Dio nelle mani di Gesù guidando, suo malgrado, le schiere di Gog e di Magog). ** Fine nota.

Lo schiavo, desto agli avvenimenti in corso, denunciò prontamente tale comportamento come una “Cospirazione", in un articolo della WT 1/4/1987 a pag. 19. Cospirazione, proposta dal “Regno misero”, nelle vesti l'O.N.U. il quale, il giorno 24/06/1985, proclamò un anno della pace, confermandolo per il 1986, e fu prontamente sostenuto dalla babilonica cristianità, con le lodi del papa che, per il primo Gennaio 1986 pure proclamò una “Giornata mondiale della pace”. In modo ancora più blasfemo poi, ad Assisi, nell’ottobre 1986, in qualità di “mogli e concubine secondarie” (Dan. 5:3) [sono forse pure illustrate dalla scrittura appena citata], le 12 principali famiglie religiose unitamente, sostennero tale cospirazione con 12 ore di interconfessionali preghiere ecumeniche per la pace [proposta dalle ONU]. Ubriaca delle sue idolatriche nefandezze essa, ancora pensava in cuor suo di restare sempre impunita; e anche lo esprimeva ad alta voce, con l’irreverente proposta: “Facciamo un grande Giubileo per il 3° millennio” it.wikipedia.org/wiki/Giubileo_del_2000 Si dichiara, e si crede in tal modo e sfacciatamente, impunibile come se dicesse: “Siedo regina” (Riv. 17:7). Il desto Daniele prontamente rispose con la voce ufficiale simile a Geremia, nella WT 1/9/1987 con l'articolo di studio “Confidiamo in Geova, non in una cospirazione” ricordando, alla pag. 25, l'avvenimento descritto in Daniele 5:25-28, e riferendolo alla storica data 5/10/539bc (-2526 = 1987). Sì! Possiamo dire che durante tale “festa religiosa” o dal punto di vista di banchetto* spirituale, sia le Nazioni sia le religioni, manifestarono tutto il loro disprezzo sulle cose sacre, e indifferenza verso i moniti che la classe di Daniele continuava a dare per mezzo della voce del Geremia.

*Tale banchetto fu fatto dall’ottobre del 1986 al settembre del 1987 [- 2526 = 539bc], quando anche i religionisti Buddisti, di loro iniziativa, fecero una replica di Assisi sul monte Hiei in Giappone, e in occasione della quale il Vaticano inviò perfino un suo legato che espresse la benedizione del papa per tale raduno multi religioso; ricorda, Daniele 5:22-30.*

Mentre erano ancora ubriachi del vino della loro fornicazione, nel corrispondente periodo “moderno” (o “gappato” nel tempo di 1917-1919/1987-1989), e nello specifico 5/10/1989, scaduti i tempi tipici (70 anni) per l’errore del “Re di Babilonia” (o tipici 609bc-539bc), Babilonia la grande, (l'impero mondiale della falsa religione), proprio mentre fornicava con il suo politico amante è figurativamente conquistata dal più grande Ciro, Gesù [azione fatta, oggi, assieme all’unto rimanente sulla terra]**.

Continua a pag. 51 digilander.libero.it/monseppe/ [SM=g10765]
[Modificato da monseppe2 05/04/2022 18:16]
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Ricercatore indipendente.
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La verità viene da Geova mediante la sua parola scritta.
Per comprenderla, occorre "luce".
La luce, se illumina un solo lato, lascia zone di ombra che restano nascoste. La verità resta la stessa, ma sarà incompleta.
Solo Geova può fare "luce" su "tutti" i suoi lati della Sua Verità.
Ascoltarlo, è vitale. Cercarlo, è saggio. Amarlo, è giusto.
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