Cubito Astronomico Babilonese

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00lunedì 14 settembre 2015 10:07
30_Un difficile "riordino" delle registrazioni delle righe del BM 33066




(Provo) a riordinare un poco le registrazioni (direi confusionarie) della parte Reverse del BM 33066 o «Strassmaier Cambise n° 400» del 523/522bc fino a questo punto.

*In rigo Reverse 12 è registrato il primo giorno del VII mese DU6 dell’anno intercalato come 28 Ottobre 523bc (vedi diapositiva_28).
In tale rigo, la Luna è misurata in tre cubiti (12 gradi dal sole) invece che con i soliti «na» a motivo dell’inclinazione dell’eclittica. Mercurio era dietro alla Luna.

*In rigo Reverse 15 è registrato un 12° giorno del VII mese DU6 del 30 Ottobre del 523bc. Di fatto, l’osservazione ivi registrata occorse astronomica durante il secondo giorno del VII mese DU6: Saturno è registrato essere un cubito di fronte a Giove (vedi diapositiva_29).

*In rigo Reverse 16 è registrato il giorno 11°, stavolta corrispondente in senso astronomico in data 8 Novembre 523bc. Registra Venere e Marte entro i 2° e 10’ di fronte a Giove mentre Venere incrociava (o sorpassava) la verticale di Zuben Elgenubi proprio nell’undicesimo giorno. Tale rigo è illustrato in questa diapositiva_30 nella foto a destra; la stella non è riferita, ma è astronomicamente ovvia (vedi il progressivo dei giorni con i colori celeste, verde e giallo).

*In rigo Reverse 17 è registrato un secondo giorno del mese VIII (APIN). La sua corrispondenza astronomico può essere solo quella dello stesso 11° giorno o 8 Novembre 523bc, com’è illustrato in questa diapositiva_30 nell’elaborato a sinistra. In tale rigo è osservato che Saturno era sopra a Venere con 8 gradi e 10’.
Lo evidenzia il fatto che con tale misura Saturno era sulla verticale di Marte e Venere aveva appena passato verso Est la Stella Zuben Elgenubi della Bilancia. Osservo pure una misura multipla del valore di 8° e 10’ di Venere con la stella Rijl Al Awwa [6] della Vergine

Nelle relazioni di Sachs e di Rückseite, essi traducono i due loghi della misura registrata al rigo 16: «II <», in «due dita».
Nel precedente rigo Reverse 14, le stesse due dita sono nello stesso modo tradotte dai loghi: «II SI»; ciò autorizza a considerare un diverso valore registrato, che seguendo la verifica del VAT 4956 (vedi rigo Obverse 17), sarebbe molto più coerentemente traducibile in «2 gradi e 10’».

L’ipotesi della diversa lettura del valore segnato, corrisponde bene con la verifica astronomica riferita a Venere che con Marte e con Saturno sono entro la distanza di due gradi e 10’ da Giove, come illustrato nella foto a destra; particolare idealmente confermato dal fatto che Saturno era nella stessa verticale di Marte mentre era fra la «brillante (ZALVenere e Giove (vedi segmento verde).

Il logo «ZAL.BAT a-nu» è tradotto da Sachs e da Rückseite come «Marte».

A mio avviso, in base al senso dato da «ZAL (brillante)» seguito dal segno per Venere, io comprenderei che: «la Brillante Venere (magnitudo -4)» e Marte «a-nu» entravano (o diventavano) distanti entro i 2 gradi e 10’, assieme a Saturno, con la Verticale di Giove, come illustra l’elaborato a destra per questo giorno 11.

La misura, essendo anche verificata su Venere appena sopra la linea dell’orizzonte, mentre Marte era in sua prima apparizione, è attendibile nella sua precisa misurazione di 2 gradi e 10 minuti di grado fra Venere e Giove in senso azimutale di orizzonte.

Con un cubito che misuri un valore di due gradi, mi sarebbe stato assolutamente «impossibile» riordinare le osservazioni astronomiche con le confusionarie registrazioni che purtroppo rilevo in questa parte del BM 33066.

Resta evidente che gli scribi o gli stessi astronomi del recente dominio persiano non fossero all’altezza di quelli babilonesi in quanto a catalogare, registrare e archiviare le informazioni astronomiche. Resta anche evidente però, una precisa misurazione che trova corrispondenze astronomiche quando sia usato un cubito che misuri quattro gradi.

Provo a riferire altre informazioni… per me, questa del cubito, è stata ed è una vera «faticaccia».

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00lunedì 14 settembre 2015 10:37
31_23° giorno del VII mese DU6 registrato in rigo reverse 13 del BM 33066



In questa diapositiva_31 è illustrato il cielo astronomico osservato durante il 23° giorno del VII mese DU6 registrato in rigo reverse 13 del BM 33066.

Misurata col cubito di 4 gradi, la Luna è posizionata da Giove (e da Saturno) a distanza coerente col diario mediante la misura di 12 gradi (tre cubiti).

Inizialmente trovai molta difficoltà a comprendere l’effettivo cielo osservato e registrato pure in questa riga reverse 13 del diario BM 33066 del 523bcbc.

Le informazioni da me allora esaminate, erano fornite sulla base di un cubito di due gradi, e ciò ha reso difficile a me e pure agli addetti ai lavori il comprendere che tramite l’unità di misura di un cubito di due gradi le già difficili interpretazioni delle righe registrate diventavano facilmente apparenti e grossolani errori fatti anticamente.

Nel diario del 523bc, passando da una gestione babilonese a una gestione Persiana, certamente ci furono notevoli cambiamenti che causarono facilmente imprecisioni in merito al diverso modo di osservare e registrare ciò che videro; perfino il modo d’incidere i segni cuneiformi ne risentì.

La consapevolezza ormai acquisita che in realtà, il cubito astronomico babilonese misurava un valore di quattro gradi invece che di due, mi è stata successivamente di grande aiuto a chiarire eventuali apparenti inesattezze o ad interpretare più correttamente ciò che in questo particolare diario fu osservato e registrato.

Le evidenze di eventuali «misurazioni multiple», ovvero di non registrati riferimenti ad altri astri osservati nello stesso momento, e che circostanziamene erano distanti fra loro con la stessa misura registrata nel reperto, oltre che essere un ausilio mnemonico per quegli antichi astronomi, diventa oggi per me spesso una «conferma» di ciò che realmente osservarono.

La «scelta» della registrazione di un’osservazione, nel caso di occasioni di multiple corrispondenze, era certamente voluta, e selezionata fra eventuali altri possibili momenti osservabili; in tal modo, con la sola registrazione di un unico valore, potevano memorizzare diverse posizioni astrali che stavano osservando in quell’anno.

Perfino il modo di registrare le informazioni, almeno per questo periodo di avvento Persiano, risulta molto disorganizzato, talvolta pure «confuso»; quasi «pasticciato».

Se a tale situazione si aggiunge un metro di misura del cubito ridotto di metà (due gradi invece di quattro gradi per cubito), allora l’affidabilità delle informazioni registrate nel BM 33066 diventa dubbia e incerta.

Con «leggerezza», alcuni hanno usato questa circostanza per discreditare nel web come privo di affidabilità lo stesso BM 33066, evidenziando la loro poca conoscenza degli argomenti realmente trattati.

Non col cubito a quattro gradi, però!

Anzi, con la vera misura unitaria del cubito, si riesce ancora a fare chiarezza e a riorganizzare nel proprio ordine e nella corretta interpretazione praticamente tutte le informazioni di questo diario del 523bc, come qui sto evidenziando.

Limito in questa relazione solo le verifiche della parte che io posso almeno verificare in lettura del LineArt per i mesi VI, VII e VIII (Ulûlu, DU6 e APIN) del diario.

Altre parti, non potendo attualmente verificarne lo scritto almeno cuneiforme o in LineArt e traslato delle registrazioni, rimando a momento migliore, quando potrò analizzare pure gli atri mesi.

Verificando in pari tempo di ora, ma il giorno successivo, appunto conteggiato dal secondo giorno letto come primo giorno del mese da Sachs, al sorgere di Antares, in ogni caso, seppure Giove sembra essere sotto o dietro alla Luna, col cubito a due gradi, la misura non è precisa come solitamente io mostro nelle mie verifiche.
Difetta di circa mezzo grado sui sei conteggiati dai tre cubiti a due gradi cadauno.

Consentitemi di «preferire» la verifica presentata in questa diapositiva_31, usando un cubito di quattro gradi.

Se è preferita per Giove una tolleranza di mezzo grado e forse quella di un giorno in più osservato, con la stella Rho Leo a 6 gradi e 30 primi (circa) da Regolo, allora ci saranno molte incongruenze da spiegare, e non sarò certo io a spiegarle!

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00lunedì 14 settembre 2015 10:47
32_Il "dito" a 10 minuti di grado trova il corretto mese osservato



Il mese non è il settimo registrato nel diario, ma verosimilmente si tratta del 29/30° giorno del VI mese Ulûlu, appunto la mattina prima del primo giorno osservato la sera stessa e registrato in rigo reverse 12, il primo giorno già illustrato in diapositiva_26.

Essendo l’osservazione mattutina di Venere effettuata nel sesto mese Ulûlu, precedente quindi all’osservazione del primo giorno del settimo mese DU6 (fatta quindi dopo il tramonto del giorno secolare 27 Ottobre), facilmente gli appunti relativi all’osservazione del mattino (o al secolare 28 Ottobre), essendo passata la mezzanotte, furono attribuiti (erroneamente) allo stesso mese che stava iniziando appunto circa 12 ore dopo; il settimo.

L’osservazione doveva essere registrata come ultimo giorno (29/30°) del sesto mese Ulûlu.

La misura corrisponde bene solo in questa circostanza «ragionevole solo per il mese di Ulûlu».

In ogni caso, con i 10 minuti di grado misurabili con le due dita da 5 minuti cadauno, non si sortirebbe risultati migliori in nessun altro momento.

Decisamente i Persiani, erano meno organizzati dei babilonesi nel comporre diari astronomici (almeno come risulta dal BM 33066); ritroveremo altre circostanze che non possono essere (in modo astronomico) compatibili con i mesi dichiarati nel reperto, mentre nel loro effettivo evento astronomico (verificato col cubito a quattro gradi), si estrapolano risultati più probabili e coerenti alle registrazioni di ciò che fu effettivamente osservato.

Nella diapositiva, ho inserito pure la foto che mostra il cielo astrale dell'effettivo mese e giorno registrati nel diario.

E’ assolutamente evidente che il mese DU6 non sia quello registrato o osservato nella riga reverse 14 (vedi foto al centro della diapositiva).

Non ho informazioni «complete» sul BM 33066, e pertanto queste verifiche, pur confermando migliore la misura in quattro gradi per cubito, (per me) restano in discussione fino a una possibile verifica completa delle informazioni di tutto il diario da parte mia.

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00lunedì 14 settembre 2015 11:10
33_Le DUE eclissi di Luna del 7° anno di Cambise II nel BM 33066.



Perché tratto qui anche le due eclissi del 523bc.

E’ vero che non hanno a che fare col «cubito» ma attestano la datazione del reperto BM 33066 al 523bc quale settimo anno del regno di Cambise II, figlio di Ciro il grande.

Evidenziano anche come le eclissi di Luna, sia totali sia parziali di ombra visibili sul posto, sono regolarmente precedute da una situazione astronomica che vede La luna essere visibile assieme al sole lungo la linea dell’orizzonte.

Si chiamano, in termine babilonese, «DINGIR KI DINGIR IGI (un dio vede un altro dio)» che io abbrevio con «DKD».

Per il VAT 4956, A. Sachs (e H. Hunger) stimano il fenomeno in altro modo. Contano da tramonto del sole a tramonto della Luna le misure, solitamente in «na» o in gradi che sono attribuite a tali fenomeni.

Nel concetto religioso o superstizioso dei babilonesi, essendo il sole «šamáš <<» una «divinità» come lo era la luna «sin <<<», le due divinità dovevano vedersi integralmente (l’intero disco della Luna e del sole) durante il conteggio o misura del fenomeno.

Pertanto, era misurata piuttosto «l’altezza» che solitamente aveva la Luna al momento che il disco solare toccava col suo bordo basso la linea dell’orizzonte.

Il concetto di «DKD» non è relegato ai soli astri Sole e Luna.

Poteva essere stimato anche quando un’altra «divinità», un pianeta come Venere, Marte, Giove o Saturno (meno Mercurio, il quale era quasi sempre vicino al sole), erano osservabili allineati lungo la linea dell’orizzonte (dai babilonesi definito «me, mi» o «ki» nel caso dei DKD) assieme alla Luna (generalmente).

Questo DKD fra Luna e un pianeta ovviamente, non precedeva un fenomeno di eclisse ma era per loro motivo di situazioni astrali che potevano interpretare in senso astrologico per trarre vaticini, generalmente riferiti al re.

Nel caso del VAT 4956, stimato per il secolare 568/567bc, l’eclisse che non era visibile da Babilonia, non poteva essere stata «preceduta» da un DKD la sera precedente; appunto perché non fu visibile.
Il 4 Luglio del 568bc, fu però un giorno nel quale un’eclisse di luna ci fu comunque.

Essendo il fenomeno di eclisse occorso nella notte dell’emisfero opposto, esso fu differito di circa 12 ore prima per un osservatore che si trovava a Babilonia.

Per tale motivo, Sachs stima la misura del DKD di rigo obverse 17 del VAT 4956 sul fare del mattino, trovando una circostanza sufficientemente accettabile per confermare un’eclisse di luna non visibile sul posto.

Da inizio sole sorgente a luna che tramonta completa, sono conteggiabili i 30 minuti che potrebbero sembrare corrispondere con i 7° e 30’ «na» registrati nel rigo Obverse 17 del Vat 4956.

E’ ovvio che un DKD durante il mattino, difficilmente preannuncia un’eclisse di Luna, in quanto, o la Luna sorge già eclissata per breve tempo (dipendentemente dalla curvatura terrestre, in quanto se sole vede luna la terra non può fare da ombra), o non può verificassi nessuna eclisse.

Gli astronomi babilonesi potevano «attendersi» un’eclisse di Luna in quei giorni del 568bc?

Sì, per il fatto che 177 giorni prima, nel Gennaio del 568bc, ci fu un’eclisse parziale di ombra visibile da babilonia (L.T. 22:22, ma del giorno 7 Gennaio del 568bc); non mi risulta sia stata registrata, mentre fu registrata quella del 8 Gennaio del 587bc, (177 giorni prima del 4 Luglio del 587bc), nella LBAT delle eclissi di Nabucodonosor II).

Sapendo questo, gli addetti ai lavori hanno interpretato la parte lacunosa del rigo obverse 17 per il 568bc come la registrazione di un’eclisse «attesa ma che non si verificò».

Questa interpretazione fu però data riferendo il «successivo» modo di identificare e registrare le eclissi non occorse che fu in opera solo dal periodo persiano in poi, mentre per il periodo Babilonese e Assiro prima, tale «regola» non era in uso e pertanto non sarebbe applicabile.

Lo dico, perché per il diario del 653bc (quello che riporta la battaglia di Hiritu che è attualmente attribuito al 652bc), l’eclisse che fu riferita era registrata in modo uguale a quella del VAT 4956, ma riferiva un’eclisse «osservata» (fu specificata essere di fronte alla costellazione del Perseo).

In questo diario BM 33066, infatti, le due eclissi osservate (sotto la registrazione di astronomi persiani), furono registrate con «sin AN KU10», mentre quella del 4 luglio dl 587bc e quella del diario del 653bc furono registrate con: «AN KU10 sin», in quanto questo era il modo di registrare quelle osservate almeno fino al diario VAT 4956 del 587bc.

Il DKD del 587bc registrato nel VAT 4956 al rigo Obverse 17, fu un poco fuorviante (per questo non fu immediatamente riscontrato correttamente) in quanto non era riferito a Sole con Luna, ma a Luna con Saturno, che era oggetto speciale di osservazione in quell’anno.

Non fu riferito (o registrato nel diario) il DKD fra sole e Luna, in quanto esso occorse poco prima, sul finire del 14° giorno, quando il sole alle L.T. 19:08, toccando l’orizzonte visibile, vedeva la luna alta due gradi (o 3 na pari a 12 minuti, seguendo l’eclittica) dal suo bordo inferiore alla linea dell’orizzonte visibile dalla torre di Babilonia.

Da quell’esatto momento, dopo il tramonto del sole che segnava l’inizio del 15° giorno di quel mese lunare di quel 587bc, mezz’ora dopo, Saturno era in sua prima visibilità mentre la luna a Est era alta dei 7 gradi e 30’ registrati nel reperto (L.T. 19:38).

Sarà un caso ma non lo credo, dal punto di vista astronomico, al tramonto del pianeta Saturno, la stella Enif del Pegaso era alta appunto circa otto gradi (misura simile); la stessa altezza che aveva la stella Regolo del leone che era in prima apparizione mentre Saturno stava tramontando.
Ritegno che l’astronomo volesse ricordare proprio queste informazioni con la registrazione del DKD fra la Luna e Saturno.

Quasi esattamente un Bēru, o due ore dopo la Luna alta 7 gradi e trenta, alle L.T. 21:37 era il primo contatto di ombra per la Luna.
Non credo che sia un caso.
E’ vero. Il «Bēru» non è leggibile nella parte lacunosa, ma io non lo escluderei.

Pertanto, due eclissi di luna del 523bc sono incontestabili e certe.

Con tutte queste verifiche si evidenzia che il diario astronomico BM 33066, quando verificato con il cubito di quattro gradi, mostra di essere molto informativo e astronomicamente accurato; a dispetto dei pasticci fatti poi dagli scribi persiani che composero il diario completo durante la registrazione dei giorni osservati per i singoli fenomeni.

Coloro che vorrebbero mettere da parte lo «Strassmaier Cambise n° 400» o BM 33066, additandolo come inaffidabile e non utile, farebbero bene a ripassare le loro nozioni di astronomia e di esegesi del periodo che stavano criticando negativamente.

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00lunedì 14 settembre 2015 11:40
34_L'eclisse di Luna "osservata" nel 653bc e registata nel BM 32312



Premessa per il BM 32312.

Questa parte della relazione è per me da farsi di fronte a limitatissime informazioni documentali.

Del reperto astronomico BM 32312, ho solo una parte parziale frontale (col. iii e iv ) rappresentata in LineArt, ma su di essa Sachs o chi per lui, ha posto la foto dell’omonima parte in coccio impedendone a me a ad altri la lettura di tutta la parte centrale.

Della parte retro che registra le col. i e ii, non ho nessuna rappresentazione in LineArt che mi aiuterebbe a verificare o comprendere meglio i loghi traslati.

Pertanto devo attenermi a ciò che mi è stato messo a disposizione in rete, in quanto dalle foto del coccio è quasi impossibile anche solo tentare una lettura dei segni cuneiformi direttamente incisi.

Gli astronomi sotto il periodo assiro (669bc-647bc) non suddividevano i mesi osservati come fu fatto poi per il VAT 4956, separandoli con una lunga linea orizzontale.

Forse separavano solo argomenti separati, aggiuntivi (colonna ii e iii).
Le stesse informazioni dei mesi osservati o dell’anno del re, non sono presenti in questo diario e pure l’ordine dei giorni osservati deve essere valutato con molta attenzione.
Farò ciò che posso per capire ciò che fu realmente osservato e «quando» fu osservato.

Esiste però un riferimento documentale molto importante.

La registrazione della battaglia di Hiritu che è attualmente accreditata per il secolare 652bc in occasione del 27° giorno del XII mese (Addaru) del 16° anno di regno su Babilonia per il fratello di Assurbanipal Šamáš–šuma-ukin.

Da informazioni storiche della Bibbia, e dalle verifiche finora eseguite, devo però stimare a un anno addietro il 16° anno di Šamáš–šuma-ukin indentandolo con il secolare 653bc, come potete controllare nella «cronologia dei regni» da me ricostruita in accordo con le informazioni storiche della Bibbia.

«premesso questo», presento qui i risultati della mia verifica.
-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------.

Devo tenere conto del fatto che a volte la luna, quando è riferita come «divinità», possa essere indicata nei diari astronomici col solo segno divino di «AN» (Vedi VAT 4956 Rigo Obverse 10).
Durante le eclissi, per esempio, durante i DKD, «AN» è l’appellativo che sta per la LUNA (come pure per il Sole); «AN (Luna) KI (area divina) AN (Sole) IGI (opposti, si vedono)».

Ciò può portare incertezza nel definire se ci si stia riferendo al nostro satellite o al pianeta Marte, pure lui brevemente registrato con «AN o A-NU».

Devo quindi verificare possibilmente una sicura posizione di Marte con le informazioni del BM 32312, in quanto in un anno (dal 652bc attualmente accreditato, al 653bc qui verificato) il pianeta si sfasa di circa 160 gradi.

Pertanto è necessario che almeno un’osservazione registrata possa corrispondere (bene) a AN = Marte riferito con qualche stella o almeno a una specifica costellazione.

Inoltre, mancando nel diario specifici rifermenti a mesi osservati o ad anno del re, diventa necessario capire quali siano i mesi osservati, se includano un intero anno secolare (lunare in questo caso), o se siano stati osservati solo alcuni mesi consecutivi.

Come posso identificare intanto, (fra un 652bc e un 653bc) quale anno di riferimento astronomico: «sicuro» sia applicabile per questo diario?

Comincio con l’informazione che è nel diario BM 32312 alla col. I rigo 6, dov’è riferito un DKD del 14° giorno seguito da un’eclisse di Luna «osservata» nel 15° giorno.

In Col. i rigo 6 ne fu osservato il suo DKD precursore: «14 DINGIR KI DINGIR {X} IGI» Letterale: (giorno 14, un dio su orizzonte un dio vede).

In col. ii, righe 1-3, è poi riferita l’osservazione di un’eclisse di Luna nel 15° giorno: «SI GIN 15 ┌AN┐ K[U10 (sin)…]» (Corna indicano, giorno 15 eclisse [Luna]).

La riga 2 di col ii, riferisce che tale eclisse occorse «MUL ŠU-GI IGI» (Di fronte o opposta al «Vegliardo», la costellazione del Perseo).

E in col. ii rigo 3 specifica che «ana ULU GAR» (si oscura al SUD).

Nel 652bc, attualmente stimato e accreditato come anno di osservazione di questo diario, il giorno 7 Gennaio verso le ore 09:30, occorse un’eclisse di Luna Totale di ombra, ma non fu visibile da Babilonia per via dell’orario (La luna era già tramontata quando poi fu eclissata).

177 giorni dopo, il 2 Luglio del 652bc, ci fu la sua «sorella» (distante sei mesi lunari); anch’essa «totale di ombra» ma che si completava verso le 17:00 durante la luce del giorno e, al suo sorgere, la luna non era più eclissata.

Conclusione:
nel 652bc non ci furono eclissi di luna osservabili da Babilonia.

Già questa semplice verifica, escluderebbe, in senso astronomico, il secolare 652bc dall’essere affidabilmente stimato come anno di osservazione del BM 32312.

Che vi siano evidenti incertezze e difficoltà per l’assegnazione dell’anno osservato da attribuire al BM 32312, lo dimostra pure lo stesso commento di Sachs che, tradotto, afferma:

«Le evidenze astronomiche supporterebbero le date attribuite in iscrizione, ma la datazione della tavoletta sarebbe molto difficoltosa e poco persuasiva senza il collegamento storico scoperto nelle Cronache Neo-Babilonesi» (Astronomical Diaries 652bc to 262bc).

In questa diapositiva_34, nella foto lunga in alto, è illustrata l’osservazione dei DKD, stimato come ho già riscontrato essere ben corrispondente con altri diari astronomici da me esaminati.

I due astri, Sole e Luna, dovevano essere integralmente visibili mentre era effettuata la loro misurazione registrata come (na o come gradi), come suggerisce pure la loro definizione di «DINGIR KI DINGIR IGI (che io abbrevio in DKD e che letteralmente traduce: dio orizzonte dio vede (in opposizione)».

In Col. i rigo 6 del BM 32312 per il quattordicesimo giorno è registrato uno di questi DKD; in questi casi era misurata l’altezza della Luna (dal suo bordo basso) mentre il sole (osservabile direttamente mentre sta per tramontare) col suo bordo basso del disco toccava l’orizzonte visibile dalla torre di Babilonia.

Dal momento che sarebbe già in dubbio il secolare 652bc a motivo delle eclissi non visibili da Babilonia, verifico in senso astronomico al secolare 653bc la registrazione di questo DKD del 14° giorno (com’è anche suggerito dalle informazioni storiche della bibbia).

Nella foto lunga in alto, è illustrato ciò che RedShift6 mi elabora per il 14° giorno del mese XI (ZIZ o Šabatu) del 653bc appena riferito.

Un 14° giorno alla data del 19 Gennaio, rispetto a un anno che abbia la luna in sincrono col sole, mostrerebbe un ritardo di circa 11 giorni. Certamente, quell’anno, avrebbe dovuto avere, dopo il suo XII mese, un mese intercalare inserito o aggiunto.

La Luna, al momento che il Sole toccava col suo bordo basso la linea dell’orizzonte visibile da Babilonia, era alta quattro gradi (pari a 23 minuti «na») dal suo bordo basso rispetto all’orizzonte visibile.

Nel reperto non sono riferite le misure ({X}), e pertanto queste sono solo «calcolate», ma esatte in senso astronomico; il DKD preannunciante l’eclisse che sarebbe seguita durante un 15° giorno di quel mese era osservabile e corrisponde bene al rigo registrato.

L’eclisse di luna del 15° giorno (18/19-01-653bc) registrata in Col. ii righe 1-3, illustrata nella foto grande, raggiunse la sua massima copertura di ombra mentre la Luna era sulla verticale 180° del SUD e mentre la costellazione del Perseo, che a Nord Ovest era interamente visibile di fronte ad essa, stava per iniziare a tramontare (vedi costellazione del Perseo cerchiata in verde).

Questo primo riferimento astronomico di conferma è trovato corrispondente per il 653bc.
Giorno 14° il DKD e giorno 15° Eclisse che si completa alla presenza del Vegliardo (il Perseo) mentre la Luna è a SUD.

Le informazioni astronomiche che seguono, in Col. i, rigo 7 e 8, suggeriscono che le due righe furono inserite in modo non ordinato; esse riferiscono:

(Rigo 7): «GU4-UD ina NIM ár MUL KUN-ME ŠÙ» traducibile in: (Mercurio a Est dietro ai Pesci (Rondine) a Ovest).

(E rigo 8): «ù SAG-UŠ ár MUL KUN-ME ŠÙ U4-ME ŠÙ-ME NU PAP»
Traducibile in: (10 (< = ù) Saturno dietro ai Pesci a Ovest. In quei giorni piovosi, non potei misurare altro».

Le righe sono senza nessun riferimento specifico al giorno osservato.

Ci sono validi motivi «astronomici» per ritenere che il mese osservato in quelle due righe fosse il seguente XII mese Addaru ordinario.

In quel mese, evidentemente, non poterono osservare molto essendo stato forse molto piovoso, come suggerisce la fine della riga 8 con «U4-ME ŠÙ-ME NU PAP».

Nella prossima diapositiva ne sarà mostrato l’elaborato che illustra le posiziono astrali di Saturno e Mercurio rispetto alla costellazione dei Pesci; (qui è intesa l’intera «Rondine»).

Sono circostanze che possono ingannare, certo, ma non trovano buona corrispondenza come la troverebbero con il secolare 653bc sopra verificato.

Pertanto la verifica che segue i tempi storici suggeriti dalla Bibbia ne esce decisamente più attendibile:

Il 653bc, in Gennaio/Febbraio sarebbe ancora il 16° anno del re Šamáš-šuma-ukin (vedi cronologia dei regni ripristinata) e il BM 86379 al rigo 14 riferisce nel suo 16° anno di regno quella stessa battaglia di Hiritu che è pure riferita in questo BM 32312 in Col. iv al rigo 18, il quale anno secolare 653bc è qui stato verificato pure in senso astronomico con un’eclisse di Luna e con un riferimento in 2 cubiti (di quattro gradi) relativo a Luna in Libra (più avanti).

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00mercoledì 16 settembre 2015 09:47
35_Indentato un rigo registrato con un mese precedente a quello osservato.



In diapositiva sono elaborate le informazioni astronomiche di righe 7 e 8 di Colonna i.

Stando all’ultimo riferimento di giorno in riga 6, dovrebbero riferire un’osservazione successiva al DKD del 14° giorno e successiva all’osservazione dell’eclisse di Luna del 15° giorno.

Essendo poi in rigo 9 riferito un 17° giorno, la registrazione avrebbe dovuto riferissi per forza a un 16° giorno, appunto dopo l’eclisse di Luna.

In senso astronomico, ciò non è possibile nel 653bc in quanto Mercurio sarebbe riferito osservato a Est (ŠÚ con (!) di Sachs) dei Pesci e in quel giorno Mercurio era visibile verso l’alba a Est solo vicino a Secunda Giedi del Capricorno, mentre dopo il tramonto a Ovest, Saturno era osservabile fra i Pesci e l’Ariete.

Le righe, invece, registrano Mercurio e Saturno come segue:

Rigo 7: «GU4 ina NIM ár MUL KUN-ME ŠÚ (Sachs aggiunge un (!)
Rigo 8: «ù (< = 10) SAG-UŠ ár MUL KUN-ME ŠÚ U4-ME ŠÚ-ME NU PAP».

Traducibili in:

«Mercurio a Est dietro ai Pesci (o Rondine) a Ovest (osservato). 10 gradi Saturno dietro ai Pesci (e a Mercurio) a Ovest. In quei giorni piovosi, non misurai altro».

Che le due righe qui citate siano fuori posto, lo evidenzia la frase finale.
Dopo di esse, l’astronomo dichiara che in quei giorni non misurò altro, mentre in rigo seguente 9 riferisce seguenti i giorni da 17° fino a 25° giorno.

Mi direte che sto osservando il 653bc e non il 652bc!... Vero.
Verifico per voi quindi, in pari tempo osservato, (o sedicesimo giorno del XI mese ZIZ) ma del 652bc.

In data: L.T. 06 Febbraio del 652bc, Mercurio (osservato a «OVEST») ha la su ultima visibilità nei Pesci, 20 gradi sotto e a «Ovest» della stella nu-nu, mentre «Saturno» non è «dietro ai Pesci», ma dietro all’Ariete, tramontando mezz’ora «dopo» la stella Hamal.

No, Non stavano osservando il secolare 652bc!

Alla data da me verificata nel «mese» successivo all’eclisse, o nel XII Addaru «regolare», Saturno, nel 22° giorno di quel mese (non riferito come mese e come giorno nel diario), è osservabile essere, come illustra la diapositiva, che «sta entrando» in Ariete stando quindi «dietro» ai Pesci, a 10 gradi sopra o «dietro» a Mercurio, mentre entrambi sono osservabili «dietro a Pesci» e «a est dei Pesci» in osservazione a «Ovest».

Devo quindi stimare che l’osservazione delle righe 7 e 8 di Colonna i del BM 32312 furono osservate nel 22° giorno del XII mese di Addaru regolare del 653bc; poco più di un mese «dopo» l’eclisse di Luna del mese di Gennaio.

Furono però inserite in modo erroneo in quella posizione che non ha coerenza astronomica con gli altri eventi registrati precedentemente.

Nota bene.

Anche le righe di Colonna i da 9 a 12 del BM 32312 sono certamente fuori posto in ordine di inserimento e forse pure di tempo… potrebbero addirittura riferirsi a un’osservazione, neppure ben definibile, del successivo anno 652bc.

Marte in Scorpione poteva essere solo nel 652bc in quel periodo, ma la sua definizione sarebbe tutt’altro che ben definibile se stimata nel 653bc con lo Scorpione.
In questo caso, non riesco neppure a posizionarlo bene seguendo gli scarsi riferimenti registrati nel reperto.

In ogni caso, se è riferita a Marte, sarebbe un’informazione astronomica relativa al 17° anno del re Šamáš e comunque postuma all’informazione storica della battaglia di Hiritu registrata nel BM 32312.

Che le righe di Colonna i, 9 a 12 siano fuori posto, lo evidenziano pure le successive righe che tornano a registrare per i giorni 20 e 21 dei giorni piovosi e dal [22 (non riferito)] la possibile osservazione della Luna a 2 cubiti (otto gradi) di fronte alla stella Brachium, che è la stella che è 15 gradi dallo Scorpione (la stella Graffias); presumibilmente pertanto, tale evento sarebbe relativo allo stesso mese dell’eclisse di Luna sei giorni dopo tale evento, e che illustro nella prossima diapositiva_36.

monseppe2
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00mercoledì 16 settembre 2015 10:20
36_indentata la posizione della luna sei giorni dopo l'eclisse del 653bc



Questa diapositiva_36, corrisponde abbastanza bene con le informazioni relative alla luna e alla costellazione della Bilancia (Libra).

Il giorno 22, il sesto giorno dopo l’eclisse, la Luna [1] (il satellite non è riferito nel reperto, mentre il giorno è logicamente il seguente il 21° registrato) è misurabile essere a due cubiti (otto gradi) dalla stella Brachium [2] della Bilancia, che è 15 gradi dalla stella dello Scorpione (Graffias [3]); per questo evento fu registrato:

In Col. i, rigo 16: «ina IGI MUL RÍN 2 KÚŠ» col senso di:
«di fronte alla stella della Bilancia (σ Sigma Lib. Brachium), 2 cubiti», e:
In Col. i, rigo 17 : «šà 15 MUL GÌR-TAB» col senso di:
«Che è 15 gradi (da) Scorpione (stella Graffias)».

Come suggerisce il rigo 14 e 15 della stessa colonna, questa osservazione è da porsi «dopo» il giorno 21° che fu piovoso.

Contando come 15° giorno il 18/19 Gennaio del 653bc (poco dopo la mezzanotte), giorno dell’eclisse, devo contare fino a dopo il 21° in quanto in Col. i, rigo 14 fu registrato che di notte (in quel 653bc) era piovoso o coperto.

Seppure non riferito nel reperto, il giorno, dovette essere il 22° di questo XI mese ZIZ (regolare), che fu nel secolare 25 Gennaio del 653bc.

Il reperto infatti, non riferendo il giorno registra soltanto, in Col. i, rigo 16: «ina IGI MUL RÍN 2 KÚŠ» col senso di:
«di fronte alla stella della Bilancia, 2 cubiti».

Di «quale» stella si riferisse, sembra suggerirlo in Col. I rigo 17 con: «šà 15 MUL GÌR-TAB»; o dalla stella Graffias dello Scorpione, che è a distanza «angolare» della stella Brachium della Bilancia.

Fra le due stelle sono appunto misurati 15 gradi angolari (vedi segmento rosso tratteggiato).

Per questo motivo la verifica qui elaborata fa riferimento alla stella Brachium [2] come la stella della Libra «ina IGI MUL RÍN» che era a 2 cubiti (8 gradi) alla Luna.

Come «misura multipla» con la Luna per soggetto, rilevo che pure la stella Graffias [3], non a caso proprio la stella che: è a 15 gradi dalla stella della Bilancia; era distante dalla Luna (o di fronte ad essa) con 8 gradi o due cubiti.

L’elaborato a destra nella diapositiva dovrebbe illustrare bene ciò che fu osservato.

Vero, non è citato il giorno, ma in senso astronomico, riferendo la registrazione del DKD e dell’eclisse, quello era il giorno riferito nel reperto: il 22° giorno che io per correttezza ho indicato con [22° giorno] non essendo repertato.

La misura sembra che fosse stata fatta mentre la Luna era alta 40° (vedi ovale verde).

Gli otto gradi per i due cubiti poterono essere campionati fra le stelle Brachium [2] e Upsilon Lib [6] della Libra (Bilancia, vedi segmento rosso fine).

Ovviamente, anche qui si potrebbe avere una possibile misura «ambigua»…(ma ricordo che sono nel 653bc, stimando un anno diverso da quello stimato da Sachs che fu il 652bc).

Col cubito a due gradi, nel raggio di 4 gradi corrisponderebbe bene la stellina Tau Librae (freccia gialla) che è confinaria della costellazione della Libra o Bilancia, ma non sarebbe la stella che è 15 gradi dallo Scorpione!

I segmenti verdi attestano la centralità della Luna (cerchiata in bianco) fra le due costellazioni, mirandone la posizione pure con altri riferimenti stellari.

La Luna era pure misurabile a distanza angolare di 15 gradi anche dalla stella Grafias [3] (vedi segmento verde tratteggiato).

La sua posizione era pure indentata dalle stelle Brachium [2] e Antares [4] (segmento verde lungo).

Questi segmenti o riferimenti stellari non mi sembrano «casuali»; suggeriscono che l’osservazione fu fatta proprio in quelle particolari condizioni di altezza (40°) e di tempo (22° giorno lunare del XI mese ZIZ alle L.T. ore 04:14 del 25 Gennaio del 653bc)

Stimando come anno del diario BM 32312 quello riferito dalla stima di Sachs che era del 652bc, per «serietà» di verifica, lo stesso giorno 22° dello stesso XI mese ZIZ, alla data del secolare 12 Febbraio del 652bc la luna, come posizione, è calcolata (da RedShift6) con circa 4 gradi dietro ad Antares.

Per trovarla vicina alla Libra, ho dovuto tornare addietro di un giorno, al 21° giorno che però in Col. I rigo 14 è registrato (nella notte) essere piovoso; difficilmente quindi poteva essere osservato, anche se in senso astronomico la luna in quel 21° giorno, al sorgere di Antares, era misurabile essere «di fronte» alla stella Brachium appunto nella misura (ovviamente ambigua) di 4 gradi misurati con un cubito di due gradi.

Devo però ancora una volta ricordare le «approssimazioni» che talvolta rendono apparentemente simili tali verifiche:

Il cubito basato su Rho Leo era di 6 gradi e trenta invece di essere di 8 gradi.
Il programma di Sachs, TheSky calcola inoltre, per quei periodi, una posizione lunare arretrata di circa 2-3 gradi.

La registrazione che è in Colonna i, righe da 17 a 11, non trova corrispondenza astronomica con il secolare 653bc (potrebbe riferirsi al 652bc).
Sono poco chiare, non riferendo misure particolari.

Riferiscono Marte nello Scorpione, accennano alla stella Spica, e probabilmente riferiscono come osservazione i giorni da 17 a 24.

Facendo riferimento al giorno 25, illustrato nella foto a destra di diapositiva_37, sembra essere stato osservato il mese XI ZIZ, seguente un Addaru II intercalato nel Marzo del 653bc e pertanto durante il 652bc.

In ogni caso, sarebbero informazioni «spurie» che non furono registrate correttamente, rendendo appunto ulteriormente criptica la comprensione di questo diario BM 32312.

In senso astronomico, per la verifica di diapositiva_37, (la foto in basso a destra) fa fede il giorno 25° che vedeva Marte a Est della stella Graffias che è a 15° dalla stella Brachium della Bilancia.

Puntando infatti a tale stella (Brachium, Marte è misurabile proprio a 15 gradi da essa mentre è a Est della stella dello scorpione Graffias, (quasi toccandola (TE) o delle «labbra dello Scorpione»).
Questo osservo e questo illustro.

Per questa parte di colonna i e ii del BM 32312 non trovo altre informazioni astronomiche oltre a queste presentate.

monseppe2

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00mercoledì 16 settembre 2015 11:04
37_Indentato il mese intercalare Addaru II del 653bc nel 16° di Shamash



Comprensibilmente A. Sachs, e ritengo pure H. Hunger, si trovarono di fronte a forti ed evidenti incoerenze mentre esaminavano questo difficile reperto noto come BM 32312 che è, a quanto ne so, il più vecchio diario astronomico rinvenuto con informazioni di diversi mesi.

In tale diario BM 32312 non è registrato l’anno del re; non sono riferiti i nomi dei mesi osservati, e non sempre è riferito il numero del giorno osservato. Oltre a tutto questo, ci sono molte lacune e anche la mancanza di suddivisione fra un mese e l’altro osservati che è invece evidente nel VAT 4956.

Se a queste difficoltà, si aggiunge la non corretta valutazione del cubito, che è ridotta attualmente a due soli gradi e della relativa sotto unità del «dito», oltre alla posizione ritardata della Luna nella misura di circa due gradi in meno, che fu nel programma TheSky originariamente usato da Sachs (e che riscontro confermata anche nel programma più recente «TheSky6»), non è da meravigliarsi se, ignorando pure le informazioni storiche della bibbia, gli addetti ai lavori non siano riusciti a risolvere o quantificare le cause delle evidenti discrepanze alle quali si trovavano spesso di fronte.

Se ho raggiunto questo livello di verifica, con così tanti riscontri e con una tale precisione che ha dello straordinario, è stato soltanto per il fatto che, seguendo le informazioni storiche della Bibbia, ho identificato il reale valore del cubito astronomico Babilonese, che è di quattro gradi, e quello del dito, che è di 10 minuti di grado.

Sempre grazie alle informazioni storiche della bibbia, ho pure smascherato un’antica alterazione di informazioni storiche e talvolta pure «documentali» che la regina Adda-Gruppi, l’assira madre di Nabonedo, lasciò di proposito nella sua testamentaria testimonianza e in alcune documentazioni alterate di proposito dove era necessario.

Da tale antica alterazione storica e documentale, (ignorando le informazioni bibliche) scaturiscono oggi tutte le discrepanze che si riscontrano per il periodo Neobabilonese.

Per una sorta di circostanza «fortunata, (o per alta volontà?)», ebbi la possibilità di iniziare (intorno al 2000 della nostra era volgare) le mie verifiche usando un valido programma di astronomia; «l’allora RedShift5» in origine, il quale, usando «imparzialmente» un corretto e preciso algoritmo per quei lontani tempi, mi calcolava pure la corretta posizione (astronomica) della luna, oltre a darmi gli importanti strumenti necessari per poter effettuare verifiche con accurate e precise misurazioni angolari fra gli astri per i valori che erano riferiti nei reperti archeologici.

Questa diapositiva_37 dimostra o conferma che al XII mese Addaru regolare del 653bc seguì (fu aggiunto) un mese intercalare Addaru II nella cui parte di logo in Colonna iv, nella lacuna di fine rigo 12, deve essere stato registrata la parte col segno «[ŠE]», mentre a inizio di rigo 13 ha il ben leggibile il segno «DIR» per «ŠE-DIR (mese intercalato)» posto prima della registrazione del doppio DKD che fu osservato nel 14/15° giorno di quel mese intercalato del 653bc.

Prova astronomica, ne è il fatto che alla fine del XII mese Addaru regolare del 653bc, nel novilunio del 2 Marzo del 653bc, le Pleiadi erano a 48° dietro al Sole, o a distanza di 4 giorni lunari da un mese Addaru che fosse sincronizzato con il calendario solare.

In breve, a quel momento, erano stati «accumulati» qualcosa come 44 giorni di sfasamento o di «ritardo» fra calendario solare e calendario lunare.

In senso astronomico, era «necessario» l’inserimento di un mese intercalare prima dell’inizio del nuovo anno del re (o prima del suo iniziato 17° anno di regno).

L’eccezionale osservazione di Venere (talvolta definita dai babilonesi come «piccolo sole») che mentre era in sua prima apparizione, era pure in DKD con la Luna, per poi tramontare quasi subito in sua ultima apparizione, rende unico e particolare un tale doppio fenomeno di DKD per il quale l’’astronomo preferì registrare il 15° giorno a conclusione di entrambi i fenomeni di DKD osservati; vedi la foto lunga in alto per il DKD Sole-Luna e la sottostante per il DKD Venere-Luna.

Sì, ho «verificato».
Nel regolare XII mese del secolare 652bc, a iniziato 15° giorno, non fu visibile da Babilonia un «tipico» DKD (Sole vede Luna) in quanto il loro allineamento si verificò al di sotto della linea dell’orizzonte visibile.

Secondo la teoria delle «sei lune» di Sachs e di H. Hunger, circa 12 ore dopo, al sorgere del sole in quel 15° giorno del XII mese del giorno otto Marzo 652bc, fu visibile il DKD con Sole e Luna allineati e alti circa un grado lungo la linea dell’orizzonte (o, in ordine di tempo, simile a quello stimato per il VAT 4956 alla data del secolare 568bc) ma esso non «preannunciò» l’eclisse di luna che era già stata poco prima, nel 7 Gennaio del 652bc ma che non fu visibile da Babilonia.

Pertanto, non trovo corrispondenza «babilonese» o astronomica con tale osservazione.

Il reperto BM 86379 al rigo 13, è specifico nell’indicare il giorno 27° del mese di Addaru (anche se non specifica che fu un mese intercalato).

Ne sono sicuro, che si riferisse al mese intercalato Addaru II il DKD qui verificato, in quanto poi, alle righe 14 e 15 di Colonna iv del BM 32312, riferendo per il 19° giorno l’osservazione di Venere, lo associa alla costellazione dell’Ariete e a Marte che non era visibile con Venere nel mese di Addaru regolare del 653bc nell'Ariete in quanto sarebbe stato visibile solo nella sera/notte del 20° giorno, quando il reperto colloca nel 19° giorno l’osservazione; inoltre, Marte nel mese regolare di Addaru 653bc era ancora nei Pesci.

Pertanto, anche se l’informazione del BM 86379 (di carattere storico) non specifica che il mese era un Addaru II, l’evento storico della battaglia di Hiritu del 27° giorno occorse in senso astronomico durante il secolare 29 Marzo del 653bc a quasi ormai finito 16° anno del regno di Šamáš-šum-ukin re su Babilonia e fratello di Assurbanipal.

Che cosa significa tutto questo?

Qui viene «dimostrata» la scarsa affidabilità della cronologia dei re che Tolomeo compilò a suo tempo seguendo le informazioni storicamente alterate dalla regina Adda-gruppi come furono poi riportate pure nella storia allora conosciuta da Beroso, dal quale certamente Tolomeo attinse.

Tolomeo colloca il 16° anno del regno di Šamáš-šum-ukin al 652bc (data appunto in accordo alla stima di Sachs e da Hunger), mentre il re di Babilonia e fratello di Assurbanipal iniziò realmente il suo 16° anno di regno dopo l’aprile del 654bc (finendo tale suo 16° anno di regno col mese intercalato Addaru II del 653bc), in quanto i due re di origini assire, iniziarono il loro regno sull’area Mesopotamica nello stesso e comune anno che fu il secolare 669bc; uno su Assiria e l’altro su Babilonia.

Trascurando perciò qui gli incerti regni di Assiria, ne resta evidente la seguente «ricostruita» (ed effettiva) cronologia dei regni sulla Babilonia di quel periodo.

669bc
Inizia il regno di Šamáš-šum-ukin su babilonia. Esso terminerà con la sua morte nell’estate del 650bc, dopo 20 anni ordinali di regno.

650bc
Dopo Agosto, inizia a regnare (per conto di Assurbanipal) su Babilonia, il suo figlio e nipote di Šamáš-šum-ukin, col titolo di «Kandalanu il solo vero e fisico re con tale titolo su Babilonia)», il re Aššur-etillu-ili; regnerà su Babilonia per tre anni circa, morendo in una rivolta babilonese durante l’estate del 647bc.

646bc
Da agosto 647bc ad agosto 646bc, ci fu un anno durante il quale su Babilonia non fu riconosciuto nessun re. In quell’anno, rivolte Assire e Babilonesi furono terreno ideale per il sorgente Caldeo Nabopolassar che nel Novembre del 646bc prese il potere (ascese) su Babilonia e su tutta la bassa Mesopotamia (il paese del Mare).

645bc
Nel mese di Addaru (molto probabilmente, in senso astronomico intende: mese intercalato) del 645bc, che ebbe il suo primo giorno in corrispondenza del secolare 4 Aprile del 645bc, il Caldeo Nabopolassar fu ufficialmente (con Akitu) riconosciuto dai babilonesi come loro re, mentre Assurbanipal rivendicava comunque a se stesso (per pretesa successione) il regno su Babilonia, presentandosi come «*Kandalanu» sul regno di Babilonia.
Nabopolassar regnerà per 21 anni ordinali, morendo nel secolare 625bc (anno che fu intercalato con Ulûlu II dopo la sua morte) in data 27 Luglio del 625bc.

625bc
Nabucodonosor II, figlio di Nabopolassar, ascende come erede diretto del padre (secondo la conta ebraica) nel giorno successivo alla sua morte che gli fu notificata più tardi, mentre era in Egitto a seguito della vittoria sugli Egiziani affrontati a Carchemis in quell’anno.
Fatti i preparativi, Nabucodonosor partì dall’Egitto, viaggiando attraversando il deserto durante il mese «regolare» di Ulûlu, e arrivando a Babilonia con il primo giorno del mese intercalare Ulûlu II (o in data 17 Settembre del 625bc) «ascendendo» (prendendo) ufficialmente Potere su Babilonia.
Il suo primo anno di regno iniziò quindi nell’Aprile del 624bc, quando con Akitu fu ufficialmente riconosciuto come re su Babilonia, in data 11 Aprile del 624bc.
Regnerà su Babilonia per 43 anni, morendo verso l’estate del 582bc.

582bc
Evil-Merodac, diventa successore diretto di Nabucodonosor II, ascendendo di diritto al regno su Babilonia.
A motivo di intrighi di corte orditi da parte di Adda-gruppi, e facilmente usando come movente l’amicizia che il re aveva con il prigioniero re dei Giudei Ioiachin, a Evil-Merodac fu impedito (o non fu subito riconosciuto come re da babilonesi) di divenire re nell’aprile successivo (581bc) dopo la morte del padre mentre il suo diritto al «regno» gli fu mantenuto garantito militarmente dalla fedele guardia del corpo di Nabucodonosor.
Fallito il «golpe» di Adda, i Babilonesi riconobbero Evil-Merodac «che divenne re» su di loro mentre anche il re giudeo Ioiachin completava il suo 37° anno di prigionia in Babilonia. Il suo primo anno di regno iniziò quindi in occasione dell’Akitu del 25 Marzo 579bc.
Pertanto, per due anni, o dal 582bc al 580bc, non ci fu un re «ufficiale» su Babilonia.

579bc
Dopo i due anni di regno sospeso per Evil-Merodac, dalla primavera del 579bc, Evil-Merodac regnerà su Babilonia per venti anni ordinali.
Morirà a seguito di un Golpe ordito da suo cognato Neriglissar durante l’estate del 560bc.

560bc
L’usurpatore Neriglissar morirà dopo circa tre anni di regno e gli succederà per pochi mesi (forse nove) il figlio Labashi.
In totale, essi regnarono per 4 anni ordinali.
Finalmente, Adda-gruppi corona il suo sogno di rendere suo figlio Nabonedo (un Assiro), sposato con Nitocri, una figlia di Nabucodonosor II, quale erede legittimo al trono su Babilonia, in qualche modo «riconosciuto» dai Babilonesi, «ascendendo» al potere verso Luglio del 556bc.

555bc
Con Akitu del 555bc, Nabonedo è nel suo primo anno di re ufficiale su Babilonia. Regnerà sui babilonesi fino alla sua sconfitta da parte di Ciro il Grande nel Sett/Ottobre del 539bc dopo 17 anni ordinali di regno. Sarà reso prigioniero in Carmania fino alla sua morte, mentre il suo figlio e re reggente in quel tempo sulla città, Baldassarre, fu ucciso quella notte stessa. Ciro il grande sarà re sul regno Assito-Caldeo e Medo-Persiano per altri 9 anni fino alla sua morte in una battaglia nel 530bc.

539-538bc
Ciro II, era figlio di Mandane e del Persiano Ciro I, la quale era figlia di Astiage* re dei Medi, essendo anche la sorella di Ciassare II (noto come Dario il medo ma dai greci chiamato Ciassare), e pertanto era anche zio di Ciro II. Insieme conquistano Babilonia nel 539bc. Nel 538bc (o nel suo primo anno di regno su Babilonia) Ciro il Grande (Ciro II) delega come re sul regno di Babilonia lo zio Dario il Medo (Ciassare II), ed emana l’editto che permetterà anche agli ebrei di poter lasciare Babilonia per fare ritorno nella loro patria natia.

*Astiage, era figlio di Ciassare I, che era figlio di Fraorte, e che divenne re giovanissimo sui Medi prima e dopo l’invasione dei Cimmeri dall’Asia che spinsero gli Sciti in Medio Oriente e che dominarono (con incursioni) per circa ventotto anni la Media.
Nel 585bc, in occasione della battaglia fra i Lidi e i Medi interrotta dall’eclisse totale di Sole riferita da Erodoto, a condurre l’esercito dei Medi fu delegato da Astiage il suo giovanissimo figlio e Zio di Ciro il Grande, Ciassare II (alias Dario il Medo).
Erodoto, credeva o aveva erroneamente capito che a condurre quella battaglia fra i Lidi e i Medi fosse stato lo stesso Ciassare I (il figlio di Fraorte).
Ciassare II (o Dario il Medo) fu poi per diversi anni fatto credere morto da Astiage stesso il quale temeva che il figlio potesse spodestarlo dal trono, come pure tentò di fare con il nipote Ciro I, che cercò di sopprimere alla sua nascita.

537bc
Nel 537bc, un rimanente degli esiliati Giudei fa ritorno (giunge) in Gerusalemme e, in occasione della festa della capanne, nel decimo giorno del mese (5 Ottobre 537bc), viene eretto l’altare per i sacrifici a Geova, completando in tal modo l’esilio di 70 anni che il popolo ebraico doveva scontare in Babilonia.

537bc meno 70 anni portano al secolare 607bc, quando, appunto il 7 Ottobre del 607bc gli ultimi rimasti in Giudea (con Geremia) fuggirono in Egitto per non andare in Babilonia, rendendo così desolato il paese per settanta anni.

Iniziando a regnare nel secolare 625/624bc Nabucodonosor II, il suo 18° anno di regno iniziò nell’aprile del 607bc mentre Gerusalemme e il suo tempio furono distrutti a partire dal giorno 9 Agosto di quell’anno (se non erro, era di Sabato).

Il 37/38° anno di Nabucodonosor, fu quindi in occasione del 588/587bc, e non poteva quindi essere durante il secolare 568/567 com’è attualmente e comunemente accreditato tale evento.

Se ne evince che:

Il VAT 4956 fu osservato durante il 38° anno di regno di Nabucodonosor II e durante il secolare 587/586bc.
Il BM 33066 fu osservato durante il 7°/9° anno di Cambise II o dal 523bc al 521bc.
Il BM 34362 fu osservato durante il regno di Antiochio e figlio di Antiochio durante il 198bc
Il BM 32312 che narra la battaglia di Hiritu, fu osservato dal 653bc al 652bc riferendo il 16° anno del regno di Šamáš-šum-ukin.


Che cosa significa questo?

Significa che dal secolare 607bc, all’odierno 1914 della nostra era volgare, intercorsero 2520 anni.

Questi 2520 anni furono raggruppati in un periodo profetico di «sette tempi» o sette anni profetici di 12 mesi di 30 giorni cadauno, 360 giorni per ogni anno, o 2520 giorni nei sette anni.

Essendo tale lungo periodo di 2520 anni denominato «fissati tempi delle Nazioni (o dei Gentili)», ancora in vigore al tempo di Gesù, diventa giustificata e coerente la regola suggerita dalle scritture per i tempi profetici inerenti a periodi di giudizio.
«Un giorno per un anno».
Divenendo quei 2520 giorni dalla distruzione del tempio de della città di Gerusalemme, un periodo di 2520 anni (solari, essendo riferiti al genere umano), essi terminarono nel settembre/Ottobre del 1914 della nostra era volgaare.

Al termine di tale lungo periodo la Bibbia indicava che nei cieli, l’Iddio del cielo e re assoluto di ogni cosa (Geova), avrebbe posto nelle mani di suo Figlio Gesù il potere di regnare su tutta la terra abitata, potere che fino alla distruzione di Gerusalemme e del suo tempio nel 607 avanti era volgare era rappresentato da regnanti umani che regnavano sul popolo di Dio in sua rappresentanza, e che da dopo la distruzione di quel genere di regno, rappresentato da Gerusalemme stessa, l’autorità regale diretta di Dio sui regni della terra fu «sospesa» appunto per questo lungo periodo tempo di 2520 anni.

Oggi molti «vorrebbero» poter disconoscere questa che è ormai un’assoluta evidenza.

Loro malgrado, dovranno essere informati che presto dovranno rendere conto delle loro attitudini proprio al Re di questo regno che al tramonto de giorno 13 Settembre del 2015 ha concluso il suo primo centenario da quando gli fu data l’autorità regale con il comando: «sottoponi in mezzo ai tuoi nemici».

Nel tempo stabilito da Dio, quando ogni cosa sarà stata completata secondo la sua volontà (giudizio di Babilonia e completo radunamento del suo popolo), allora il regno per il quale Gesù stesso c’insegnò a pregare «Venga il tuo regno», prenderà pieno e autoritario possesso di tutta la terra a favore di tutti coloro che amando la giustizia, la pace e la verità, anelano di vivere per sempre in una terra migliore.

Ecco cosa «significa» la fatica di questa mia ricerca.

Significa che tutte queste cose sono certe e accadranno «certamente», perché a dirlo è la «Parola di Dio» per noi espressa nella Bibbia.

Questo è quanto.

monseppe2

monseppe2
00mercoledì 16 settembre 2015 11:26
38_Venere, Marte, Saturno confermano il 653bc anno intercalato



A «ulteriore dimostrazione» che in occasione del mese della battaglia di Hiritu stavano osservando gli eventi illustrati in diapositiva_37 e in questa_38 mentre era stato inserito un mese intercalare Addaru II, in Colonna iv a fine rigo 14, fu registrata l’osservazione della prima e ultima apparizione di Venere con i loghi:

«19 dele-bat KI» (Venere in ultima apparizione), come illustrato dalla foto in vista reale in basso a sinistra.

La verifica mostrata in questa dispositiva_38, praticamente mi conferma che il «x > (maggiore di) 6 SI» riferisca gradi sessagesimali come misura e non «dita», come finora sembra essere stato accreditato anche quando esso superi il numero di sei unità.

In un primo tempo, nel giorno 19°, (dopo l’osservazione di ultima apparizione di Venere) la stella dell’Ariete 41 Ari. [3] era dietro a Marte(MUL ḪUN-GÁ ár AN) tramontando dopo il pianeta; mentre il Marte si appressava a tramontare (KI), stando di fronte ad essa «quasi» 10 gradi, (10 SI) meno un dito ( 1 SI o dieci minuti di grado), come illustra l’elaborato a sinistra in alto; era fuori misura di «dito» mancante, che è segnalato col piccolo segmento rosso.

Il giorno successivo, il 20° giorno, la misura, è confermata essere di 10 gradi ora esatti, «toccando (TE) con un dito in più» i 10 gradi che sono ora precisi; (Vedi le misure dentro le losanghe che indicano i valori di Azimut misurati come distanza di Marte dalla verticale della stellina 41 Ari dell’Ariete).

La misura registrata in rigo 15, di due gradi e trenta, che Sachs del tutto ignora nella sua traduzione del traslato di pagina 45 della sua relazione «N. -651», non era immediata da comprendere, non essendo indicato a cosa si riferisse.

Dal momento dell’ultima apparizione di Venere nel 20° giorno del mese Addaru II del 653bc, l’astronomo contò in ordine di tempo (na) i minuti che passarono fino al momento della prima apparizione di Saturno, (10 minuti, appunto pari a 2° e trenta primi) e ne registrò tale valore nella riga.

Tale misura è illustrata dalle due foto in basso al centro e a destra della diapositiva, che indicano il tramonto di Venere e la prima apparizione di Saturno. Le locandine del tempo mostrano i dieci minuti trascorsi.

Molto probabilmente, l’appunto di un’osservazione che fu fatta nel 652bc (l’anno dopo), illustrato in diapositiva_37 nella foto a destra in basso del 15 Gennaio del 652bc, fu solo «accidentalmente» incluso nella registrazione del diario BM 32312 in Colonna i alla riga 12, in quanto sarebbe del tutto fuori contesto con lo stesso.

Dalla verifica astronomica che ho fatto, sembra che fosse stato effettivamente osservata la posizione di Marte nello Scorpione, ma poteva essere solo nel 652bc.

Comprendo quindi le perplessità che un tale inserimento spurio possa aver creato nel tentativo di comprendere ciò che il diario astronomico stava realmente presentando.

Sono stanco.

Forse è difficile capire cosa significhi un impegno che implichi mediamente qualcosa come «almeno» quattro ore al giorno, ogni giorno, per almeno 15 anni…
(4 ore per 365 giorni per 15 anni = circa (arrotondo) 22.000 ore che divise 24 farebbero un impegno di 912 giorni (24 ore su 24) o 2 anni e mezzo di lavoro 24 ore su 24…. Scusate se è poco!).

Credo che comunque, tutto ciò che ho potuto finora mostrare e illustrare, confermi fortemente che:

Il cubito astronomico babilonese misurava un distanza interstellare di 4 gradi sessagesimali,
che era suddiviso in 24 dita di 10 minuti di grado cadauna
e che il logo «SI» che riferisce anche il «dito (come misura)» valesse solo per le prime sei unità, oltre le quali prendeva il valore di un grado per ogni unità che lo precedeva dopo le sei unità
.


Pertanto, la distruzione di Gerusalemme e del suo tempio, resta «confermata» al di là di ogni ragionevole dubbio, al 607 avanti la nostra era volgare (-606 astronomico), cosa che si poteva benissimo sapere subito semplicemente leggendo o avendo fiducia nelle informazioni storiche della bibbia, che indicando in 70 anni l’esilio del popolo ebraico poteva additare solo questa data.

Con le due diapositive che seguono, e che evidenziano la serietà della mia ricerca, termino qui questa relazione sul reale valore del cubito astronomico babilonese.

monseppe2
monseppe2
00mercoledì 16 settembre 2015 11:37
39_Primo confronto diretto con la relazione di Sachs sulla misura del "dito"



Questa «evidenza» che attesta la differenza di almeno 2 gradi di disaccordo fra le posizioni calcolate per la luna con il valore di due gradi per ogni cubito con quanto è registrato nelle righe dei diari astronomici, è fatta confrontando la mia verifica per il 7° giorno (8° giorno lunare), del VII mese DU6 del 198bc che ho già presentato sul cubito astronomico babilonese in diapositiva_14, con quella del «Report 52» che Sachs fece per il diario del 198bc (da: www.caeno.org).

La posizione «arretrata» della Luna in quel periodo calcolato del 198bc, a orario solare di h. 18.38, della verifica riferita nella foto sotto a destra con TheSky (h. 18:38) usato allora da Sachs e ricalcolata con RedShift6 alle L.T. ore 18:57 in base al «momento del misura», è evidenziata col cerchietto bianco nella foto in alto a sinistra, lungo la linea orbitale della Luna.

A questo sfasamento di posizione per il calcolo della luna di TheSky, si aggiunga la variabile dei due gradi in meno per ogni cubito basato sulla Rho Leo segnato nei reperti, e diventa ovvio come, se mai si trovasse una posizione apparentemente corrispondente, essa possa essere solo «approssimativa», «ambigua» e spesso mal definita come momento di osservazione.

Ricordo, che nel confronto fra una misura di tipo «di fronte, sopra, sotto, davanti o dietro» con una misura che sia interstellare o «angolare» (come risulta con RedShift6, vedi freccia gialla), in caso di dubbio nei risultati ottenuti resta sempre maggiormente attendibile quella che è «angolare», in quanto diretta fra i due corpi celesti esaminati.

Es. Luna sopra o sotto 2 gradi ma 4 gradi di fronte o alla vista, implica due diverse e possibili posizioni dell’astro esaminato (quadratura orizzontale e verticale). Nel caso di misura angolare invece, la posizione resta sempre unica: xx gradi (raggio o diametro).

Ricordo anche, che in questa verifica sul diario del 198bc non esiste la complicazione arrecata dalla diversa datazione (di anno secolare) del diario, e pertanto le varianti di confronto nella verifica sulla posizione della Luna si riducono moltissimo rispetto al VAT 4956, restando esse legate solo alla misura effettiva del cubito e all’eventuale algoritmo usato nel calcolo della posizione della luna in tale periodo fra i due diversi programmi usati.

In diapositiva_19 ho inserito un’affermazione che potrebbe sembrare azzardata: riferisco che sono stato costretto, dalle evidenze verificate, a considerare corretta l’ipotesi che:

«Pertanto, TUTTE le verifiche astronomiche basate su un cubito di 2°, saranno fallaci di 2° in meno per ogni cubito misurato!».

In questa diapositiva_35, ritengo di poter aver dimostrato le valide ragioni di una tale affermazione.

Monseppe2
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00mercoledì 16 settembre 2015 11:54
40_Secondo confronto con un Report di Sachs; il dito misura 10 minuti di grado.



La diapositiva parla da sola.

Chi volesse confrontare personalmente la mia relazione con quella di Sachs relativamente al 198bc, può trovale i suoi «Report» nel file sotto indicato.

Sito: www.caeno.org
File:
F023_197 analysis.pdf

La foto riprodotta in piccolo senza misure (quella scura) è quella di diapositiva_20, dove io rendo evidente che il valore da attribuire al «dito (SI)» sia di 10 minuti di grado e non di 5 minuti di grado come è attualmente e comunemente accreditato; come appunto il cubito, che misura quattro gradi e non i due (adesso accreditati).

E’ una questione «astronomica».

Questa evidenza, è fuori da ogni contenzioso causato da informazione storiche fuorvianti.

Dal momento che, applicando i giusti valori del cubito e del dito, con tutti i diari astronomici finora da me esaminati e verificati, io riscontro una corrispondenza spesso quasi «incredibile», devo necessariamente evincere che anticamente questi furono i valori misurati per ogni cubito e per ogni dito.

Da tempo io «denunciavo» (facevo conoscere, informavo) che il programma che usò Sachs per il calcolo della posizione della Luna, a quelle lontane date, elaborava il nostro satellite con una differenza di posizione quantificabile in almeno 4 ore in ritardo rispetto a un programma più moderno come RedShift6.
Come pure denunciavo (facevo conoscere, informavo) che i due gradi per cubito non erano una corretta stima per il reale valore del cubito astronomico babilonese.

Purtroppo (per coloro che ci denigrano) i test da me eseguiti anche sul più recente TheSky6, hanno solo evidenziato che tale differenza di posizione della luna, per quelle lontane date, è stata mantenuta con un ritardo di circa 4 ore (intendo dire che il suo algoritmo) per il calcolo della luna a quelle date, sembra sia stato mantenuto lo stesso; non sia stato corretto o ricalcolato con informazioni più moderne (o con le concordanze evidenziate dai diari astronomici).

I frequenti disaccordi e imprecisioni che ho riscontrato nell’uso di TheSky, sembrano confermare quanto sopra detto (N.B. per quanto concerne il calcolo della posizione della Luna).

Sono stanco… (è vero!).

Pertanto penso di poter terminare qui la mia verifica astronomica sul reale valore che fu attribuito anticamente dai babilonesi (o forse pure dai Sumeri) al cubito e al dito astronomico.

Il cubito misura quattro gradi.
Il dito misura 10 minuti di grado.
Ogni cubito fu suddiviso in 24 parti di 10 minuti di grado (o in 24 dita).


Le numerose concordanze con diversi diari astronomici, da me riscontrate in verifica, dimostrano corretta questa stima per questa unità di misura astronomica dei babilonesi.

Conclusione?

Tutte le «critiche» rivolte a coloro che finora, dando fiducia (chiamatela pure «fede») alle informazioni storiche della bibbia, hanno «continuato» a sostenere che Gerusalemme fu distrutta nel secolare 607 avanti era volgare durante il 18° anno di regno (ordinario) di Nabucodonosor II:
Sono infondate.

Sono prive di sostegno astronomico, prive di evidenze esegetiche (relative a possibili informazioni alterate anticamente) sia documentali sia storiche.

Che cosa significa tutto questo?

Per molti…. «nulla

Per coloro che invece ripongono fede nella parola di Dio (nella Bibbia), significa che dal 607 aventi era volgare al 1914 trascorsero 2520 anni.

Al termine di tale periodo, le informazioni bibliche additarono che il Regno di Dio sul genere umano fu affidato da Geova a suo figlio Gesù, il quale, ormai da praticamente cento anni sta «dominando in mezzo ai suoi nemici».

Il «tentativo», da parte di molti, di discreditare o negare tale potere regale assegnato a Gesù sin dal 1914, sulla base di «presunte» evidenze e presunte prove «scientifiche», archeologiche, «documentali» e sostenute da eminenti studiosi del ramo è, con queste semplici prove qui mostrate, reso completamente:

«NULLO

Chi sono?

Sono il gestore unico del forum informativo:

http://monseppe2.ffz.it/

Per molti sono un signor «nessuno»….
Un semplice (e povero) pensionato di 68 anni (al 2015).

Ciò non di meno, chiunque mi voglia contestare, lo può fare liberamente.

Solo ricordo a tutti costoro, che anche devono portare «evidenze» almeno altrettanto «scientifiche» e almeno altrettanto «competenti».

(sempre)…Nel reciproco rispetto che è a tutti e da tutti dovuto.

L'indirizzo mail di sempre:

monseppe@libero.it

il "Form-Mail" per veloci domande...

http://digilander.libero.it/monseppe/FORMvisit.htm

Le risposte saranno nell'apposito Thread aperto nel forum o tramite Mail se specificamente richiesto.

Firmato:
monseppe2

****
Una "chicca" per chi apprezza il mio lavoro.

Presentazione in .ppsx di tutte le diapositive sul cubito.
Ovviamente non ci sono i commenti esplicativi, che possono essere letti nel Forum informativo, ma le diapositive sono state progettate per essere il più possibile "informative".

Presentazione in .pptx della ricerca sul cubito astronomico babilonese.

Un uomo, può essere anche distrutto ma nessuna verità potrà mai essere occultata per sempre.

Fine della relazione.
monseppe2
00mercoledì 16 settembre 2015 18:26
Per consultare le date del periodo Neobabilonese, replico qui l'accesso alla relativa diapositiva.

Questa è la cronologia ricostruita grazie alle informazioni storiche della bibbia e verificata mediante consultazione e verifca astronomica dei relativi diari del periodo.



monseppe2
monseppe2
00giovedì 17 settembre 2015 08:32
diapositiva di come furono alterate le sequenze di regno da Adda-gruppi.

Al fine di una completa comprensione degli eventi storici del periodo, e per "almeno" comprendere come fu anticamente tentato di altarare la linea storica di quel tmepo con la cancellazione dei venti anni di regno edi Evil-Merodac, accludo qui anche questo schema illustrativo.

Dovrebbe essere chiaro ciò che fu fatto.



Buona visione a tutti.

monseppe2
monseppe2
00giovedì 17 settembre 2015 08:48
Le eclissi restano le stesse, ma l'anno del re durante il quale occorsero fu spostato.

L'anno del Re sotto il quale regno furono alcuni eventi astronomici, in alcuni reperti archeologici, come questa Lbat, fu alterato in base alle false informazioni di assegnazione di regno lasciate giungere ai posteri (e spesso ricopiate nel periodo Seleucide) dalla stessa Adda-gruppi.

Lo schema qui presentato mostra sia gli anni attualmenti registrati nel reperto, sia i "veri anni di regno" durante i quali effettivemente occorsero quei lontani fenomeni astronomici (eclissi di luna).



Queata Lbat, pertanto, NON potrà più essere decantata come "prova documentale" che la data del 18° anno di Nabucodonosor II sia da attribuire al secolare 587bc.

"Il 18° anno di regno di Nabucodonosor II fu durante il secolare 607 della nostra era volgare!"

Con buona pace per tutti coloro che finora si facevano forti di queste informazioni solo "apparentemente" contrarie a quanto da sempre fu scritto nella Bibbia.

Buona consultazione.

monseppe2
monseppe2
00martedì 29 dicembre 2020 09:22
EVIDENZA dei due gradi in meno calcolati da TheSky e TheShy6 per la Luna.

In preparazione.

Aggiornando il libro "la ragione della Bibbia" in versione finale, (ormai sarà nel 2021), pubblico in anteprima una verifica di confronto fra i due programmi di astronomia usati.

[questi due gradi, inficerebbero la stima del VAT 4956 al 568bc]!

Faccio presente, che la posizione errata della Luna, riscontrata con i programmi TheSky e TheSky6, è solo relativa a date che siano anteriori al 1600 circa, ovvero per le date A.C.

Allego elaborato.

segue...
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