Si può sapere se siamo arrivati alla Fine?

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monseppe2
00domenica 12 giugno 2022 09:41
Continua da pagina 157











fine”.

Esso, il segmento H2 (parallelo a H1), parte da dove il prolungamento del lato verticale posteriore destro del quadrato grande è prolungato fino alla base B del triangolo.

Misurando ogni lato del cubo grande 138,3400 “m)”, e restando il segmento H2 parallelo alla linea H1, con la sua lunghezza complessiva di 147 mm dalla base B fino all’ipotenusa C, assume il ruolo di H2 o “segmento che misura gli eventi del tempo della fine”.

La “taratura” della scala millimetrica H2 sul 1914, (vedi altre foto da pagina 164 in poi), la indenta come partire dal 1877 del secolo scorso, e fino al 2024 del corrente secolo o iniziato terzo millennio, con la scala di un anno per ogni millimetro, nel suo indicare gli eventi indicizzati su questa specie di regolo calcolatore geometrico [ma teocratico] come lo definisco io.

Oltre quel “riferito o stimabile” 2024, senza “inventarmi tutto” non saprei né potrei andare.

Sarebbe come trovarsi in un “Nuovo Mondo, ma sconosciuto”.
Il cerchio sottostante (già accennato da pagina 132), guarda caso, misura un “preciso” diametro di 192,000 mm (che suggerisce la Lega delle Nazioni come colei che compie una cospirazione contro il Regno).

Essa resta racchiusa, anche nella sua forma di cerchio, come se fosse bloccata (fermata) nella sua possibile espansione [o possibile successo], proprio dai lati del triangolo grande stampabile che, specialmente con la sua “precisa!” tangente al suo diametro di 192,000 millimetri, che trovai essere della misura di esatti 144,000 mm, e la quale ne impedisce in modo “fisico” ogni una sua altra espansione.

La foto riassuntiva della pagina precedente, dovrebbe illustrare bene il procedimento costruttivo fin qui descritto; ci sono:
il triangolo originale e la prima valutazione delle misure “particolari” e il cubo piccolo (“tratteggiato” in rosso).
Sulla faccia di sopra del cubo piccolo, ho inserito un riassunto delle motivazioni di suddetta rappresentazione simbolica che, logicamente, e nel contesto del tema che si sta sviluppando, diventava ovvia da svilupparsi in tal modo.

In sostanza, quindi, con questi risultati “geometrici”, sembra essere stata ottenuta una buona e precisa resa [o rappresentazione] “grafica”, di ciò che storicamente si è realmente sviluppato nel secolo scorso durante la vita vissuta dai moderni testimoni di Geova e, nello specifico, vissuta dagli “unti” specialmente per la parte di Generazione della fine.

Io, ho solo seguito le informazioni simmetriche e spirituali come risultavano: “dal modo nel quale Geova stesso ha applicato più volte un particolare numero o tempo, associandolo coerentemente [tema del regno] al particolare avvenimento storico del suo popolo, dalla sua genesi, fino ai nostri giorni”.
Se qualcuno dicesse che: “mi sono inventato tutto”…, gradire che mi invii pure il “diploma” di inventore del secolo. Un tale riconoscimento, lo dovrei comunque “rifiutare”, perché:

Tutto il materiale che ho usato finora, non è mio. Viene dalla "Bibbia" e dalle pubblicazioni dei “Testimoni di Geova”.

Io, forse, ho fatto solo la “fatica [e tanta]”, di comporre un complesso “puzzle” storico-Teocratico che pare illustrare un “messaggio” che sembra sia stato trasmesso dalla bibbia, e che con esso, siano suggeriti tempi importanti per i suoi leali, e pure gli avvisi che sono dati per il genere umano, proprio nella parte finale della Ultimi giorni di questo sistema di cose malvagio [o: “a suo tempo”].

...Poiché sapete prima di tutto questo, che nessuna profezia della Scrittura sorge da privata interpretazione. 21 Poiché la profezia non fu mai recata dalla volontà dell’uomo, ma degli uomini parlarono da parte di Dio mentre erano sospinti dallo spirito santo...” (2 Pietro 1:20, 21).

Chi furono costoro?

...Dopo questo verserò il mio spirito su ogni tipo di persona, e i vostri figli e le vostre figlie profetizzeranno, i vostri vecchi avranno sogni e i vostri giovani vedranno visioni. 29 E anche sui miei servi e sulle mie serve in quei giorni verserò il mio spirito” (Gioele 2:28, 29).

Poiché in tutto questo “studio”, mi sono sempre rivolto in preghiera a Geova e a suo figlio Gesù perché mi aiutassero a comprendere correttamente ogni cosa, e poiché ho cercato costantemente di attenermi ai significati che la “bibbia” ha dato e dà agli argomenti qui trattati, ritengo che la “loro” interpretazione, giustamente “Non sia mia” ma appartenga solo a Colui che la può dare “a chi vuole”.

“... Tu sei la fonte della vita; mediante la tua luce possiamo vedere la luce” (Salmo 36:9).

Come ho già detto, all’incredulo, non chiedere se egli sia ancora asciutto, dopo 24 ore sotto la pioggia… [senza ombrello], negherebbe con forza ogni evidenza; “direbbe”: “sono asciutto”!


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Nel libro "La ragione delle profezie", che trovate al seguente link, con tutti i miei lavori ormai finiti, questi conti numerici sono evidenziati in modo più chiaro. Se li considerate nel contesto di quanto sopra esaminato finora, si dovrebbe comprenderne la loro eccezionalità, che li associa spesso biblicamente ai nostri tempi attuali.

1drv.ms/u/s!Ah_6xOWtD1ejmDHG2nqx3055ERvG?e=P38o6d

monseppe2
00martedì 14 giugno 2022 13:14
Continua da pagina 164







La linea del tempo che scorre, termina poi sulla verticale del cubo Grande misurando, fino al lato A del triangolo, valori che sono riconducibili ai nostri giorni [spiegarli qui complicherebbe la presentazione della costruzione del triangolo].

Dove essa, dopo il 607bc o dal centro del terzo cubo, interseca la linea H2, segnala un possibile 1958 (assemblee internazionali Ceder Point).
La linea che passa per i centri dei cubi, tramite altri puntamenti, sembra finire con un riferimento vicino al 1998.
I “nodi” che dai “Fari A e B” definiscono le linee di puntamento che indentano le [possibili] date sulla linea del tempo H2; sono ottenute tramite un percorso, (che io definisco: proposito di Dio), e che è definito (nel computer) da linee verdi che sono lunghe e conseguenti, e che sono indentate con misure riconducibili ai numeri teocrate-simmetrici finora visti.
Tali segmenti “concatenati” (verdi) partono dal centro del cubo grande, e finiscono sulla linea temporale H2, in prossimità del puntamento al 1997/1998.
Sono 5 segmenti, con forse un (logico?) segmento in più, che congiungerebbe il 1920 del diametro del cerchio con il 1914 della linea del tempo H2; essendo essa “lunga” 74 mm (arrotondati).

Se sommati alla data segnalata (1914), ricondurrebbero ancora una volta al riferimento di un “1988/1989” (1914 + 74) che ricondurrebbe all’inizio del processo contro Babilonia la Grande del 1988/1989. “Ogni cosa [doveva essere] a “suo” tempo”*; e nel 1886, (ora si sa), era “troppo presto”!



*Il fatto che le diagonali dei cubi possano formare sei “piramidi”, nulla a che fare col pensiero di Russell della grande piramide Egizia.
Esse sono semplicemente come forma “ottica” data dall’incrocio delle diagonali dei cubi passanti per i loro centri.
Se interpretate, le loro posizioni, possono suggerire i riferimenti fatti sopra; alto, basso, destra, sinistra, avanti, dietro.
Danno pertanto, un senso di controllo omnidirezionale che sarebbe coerente con una presenza spirituale, di una divinità; in tal caso, illustrerebbero onnipotenza di Geova; ovviamente in termini simbolici. In ogni caso, lo ritengo eccezionale, ed è scaturito da solo, o via via che misuravo le distanze millimetriche che lo componevano.

Nella pagina successiva è la veduta generale, di tutto il triangolo.
Era certamente “troppo presto”, nel 1886, che queste cose “meravigliose" di Geova potessero essere fatte conosce nei minimi dettagli.
Il “senso” di tale messaggio biblico però, era stato almeno in “superfice” [scalfito] e recepito da Russell, quando ne cercava una risposta in ciò che era a forma [precoce] di “piramide” che lui poi “illustra” nelle sezioni di “amministrazioni” di Geova per il suo popolo, nel tempo.

Riassumendo.
Da destra verso sinistra, si contano 4 cubi che possono rappresentare quattro gestioni teocratiche; dalla fondazione, al diluvio, ai patriarchi,
al regno davidico,
ai nostri giorni,
col regno di Gesù dal 1914 in poi.
La linea dei centri dei cubi termina col fatidico (approssimativo) 1998, riferendo al suggellamento del “numero”, definitivo, coi rimanenti [primo gruppo 1935] e i sostituti [secondo gruppo] di Unti.

È per loro, infatti, che questa simmetria universale sembra sia stata disposta da Geova.
Come ho già espresso desiderio, sarebbe auspicabile o “monumentale”, la riproduzione del disegno del foglio A3 sotto illustrato, ingrandita di ulteriori 10 volte.
Sono certo che tutte queste precise misurazioni troveranno ulteriore conferma riguardo a tutto quanto finora spiegato, e forse mostreranno pure altro.
Sotto, illustro il disegno in tutta la sua intricata complessità e… precisione!



Altre informazioni [fonti] esaminate.

Essendo questa ricerca-studio stata fatta seguendo “La Bibbia”, e (fin dove sia stato possibile) le informazioni teocratiche finora fornite dalla “Schiavo”, [pubblicazioni dei “testimoni di Geova”], di seguito riporto come fonte almeno quelle che ritengo siano più rilevanti. Alcune sono state messe qui in chiaro (o per esteso), per snellire o accelerare le informazioni che siano eventualmente da verificare da parte di chi sta leggendo. Dove ho ritenuto necessario, sono stati aggiunti dei marcatori e delle **Note o delle specifiche […] nel testo originale. Uso un carattere ridotto per praticità economica.
[[N.B.]] qui riporterò solo un esempio [questo], di fra tutte le informazioni teocratiche da me esaminare, per evitare problemi di Copyright specialmente per pubblicazioni più recenti di WT e che sono ora sul JW.org [[N.B. fine]].

*** it-1 pp. 1053-1054 Gerusalemme *** [fonte]

*** it-1 p. 623 Cronologia ***
L'assedio finale di Gerusalemme ebbe inizio nel 9° anno di Sedechia (609-608 a.E.V.) e la città cadde nell'11° anno (607 a.E.V.), corrispondente al 19° anno dell'effettivo regno di Nabucodonosor (contando dal 625, suo anno di accessione). (2Re 25:1-8) Nel quinto mese di quell'anno (il mese di ab, corrispondente a luglio-agosto) la città fu incendiata, le mura vennero abbattute

[Commento: Esattamente: dal giorno di Sabato, iniziato col tramonto del sole nel secolare 9 agosto 607bc (J.D. 1499937). Nel mattino di quello stesso Sabato ebraico o nel secolare giorno 10 agosto 607bc, fu iniziata l’opera distruttrice del Tempio e della Città]

e la maggioranza della popolazione fu portata in esilio. Tuttavia "alcuni della gente misera del paese" ebbero il permesso di rimanere, cosa che fecero fino all'assassinio di Ghedalia, il governatore nominato da Nabucodonosor, dopo di che fuggirono in Egitto lasciando infine Giuda nella completa desolazione. (2Re 25:9-12, 22-26) Ciò avvenne nel settimo mese, etanim (o tishri, corrispondente a settembre-ottobre). Vedi **Nota

**Nota:
La fuga in Egitto fu nel mese di Tishri, e sin dal suo novilunio o 27 settembre 607bc o J.D. 1499986, non poterono i fare sacrifici della festa della capanne di quel settennale. Il tempio e l’altare erano stati già distrutti dal sabato 9/10 agosto di quell’anno.
Quindi i 70 anni di desolazione [esilio] dovettero iniziare con quel “Sabato”, inadempiuto, del’11 ottobre del 607bc (J.D. 1500000) o ebraico Shabat 15 Tishri 607bc (anno mundi 3155) che appunto, non fu ottemperato, e terminare nel 537bc.
Nel settimo mese di quest'ultimo anno di esilio o 3/4 ottobre 537bc = 1° giorno (novilunio) del settimo mese J.D. = 1525560, i primi ebrei rimpatriati giunsero in Gerusalemme offrendo il loro primo sacrificio da liberi israeliti.
Pertanto, è 70 anni dopo quel 607bc (quindi e giustamente, in un giorno di “Sabato” per via dei 10 settennali), che sarebbero così stati scontati, col sacrificio durante la festa delle capanne - 2Cr 36:21-23; Esd 3:1, dopo il 15° giorno (o dopo il 17 ottobre 537bc).
Durante il quarto giorno della festa delle capanne, giustamente in giorno di “Sabato21/22 Ottobre del 537bc (J.D. 1525578), ri-iniziarono i settennali sabatici comandati per quel mese, da dove erano stati interrotti.
I 10 settennali Sabatici furono così tutti “scontati”; infatti, J.D. 1500000 – 1525578 contano 25578 giorni che divisi 365,25 = 70 anni.
L’errore del re di Babilonia (Geremia 25:11, 12)
...Tutto questo paese sarà ridotto in rovina e diventerà qualcosa di cui inorridire, e queste nazioni dovranno servire il re di Babilonia per 70 anni”’. 12 “‘Ma quando saranno passati questi 70 anni chiederò conto al re di Babilonia e a quella nazione del loro errore’, dichiara Geova, ‘e renderò il paese dei caldei una terra desolata per sempre”.
Tale “errore” non fu in sé quello di distruggere la città e il tempio (Geremia 25:12), cosa che era ormai già stata sentenziata da Geova stesso.
Ritengo, che se quell’evento distruttivo fosse stato eseguito da Nebuzaradàn dopo la partenza degli israeliti rimasti che fuggirono in Egitto, “e se non fosse stato nel giorno di Sabato”, (forse) non gli sarebbe stato attribuito proprio come “errore”, seppure un giudizio sia stato opportuno su Babilonia.
Quei settanta anni [diversi dai 70 anni di “esilio”], e che furono proprio “per il re di Babilonia”, si conterebbero dal 609/608bc, quando, dopo il primo assedio, attaccò nuovamente Gerusalemme la seconda volta, o dopo l’intervento egiziano, tornando ad assediare la città nel giorno 26 Gennaio del 608bc (assedio “pronto”, e “attivato”, entro il giorno ebraico 26 o J.D. 1499377 o prima del tramonto del sole che dava inizio a un 11° giorno del mese).
(Ezechiele 24:1, 2) registra: 24 “Nel 9° anno, nel 10° mese, il 10° giorno del mese, ricevetti un altro messaggio di Geova: 2 “Figlio dell’uomo, segnati questa data, la data di oggi. È in questo giorno che il re di Babilonia ha iniziato ad attaccare Gerusalemme”.
Quel decimo giorno (dal novilunio del 15 Gennaio), guarda “caso”, era un giorno di ”Sabato” (ebraico).
Va, infatti, tenuto conto che fu inserito un necessario mese intercalare (Veadar) in quel secolare 609bc o 16/17° anno [vero] e ufficiale del re di Babilonia (essendo un marzo/aprile il mese inserito).
In quel mese di Nisan del 609bc e quindi anche durante il 26 gennaio 608bc, il re di Babilonia era nel suo 19° anno dalla sua ascesa (o successione diretta del 625bc) e al suo 18° di regno ufficiale (dal 624bc).
Dopo aver sconfitto, durante il suo 17° da ascesa, nell’autunno del 609bc Faraone (Hofra), il re di Babilonia tornò ad assediare in modo definitivo la città.
Giuseppe Flavio riferisce in 18 mesi (lunari) l’assedio finale.
Il 9/10 Luglio del 607bc fu aperta la breccia nelle mura e 18 mesi (lunari o 29,5 x 18 = 530/531 giorni circa) prima, portano coerentemente l’inizio del suo finale assedio al 26 gennaio del 608bc.
Anche conteggiando la sua ascesa o successione diretta con la morte del padre Nabopolassar, occorsa nell’ottavo giorno del quinto mese AB (Luglio/Agosto), o prima dell’inserimento del mese intercalare Ulûlu II del 625bc, il re di Babilonia finiva il suo 19° anno di ascesa (o dal 625bc) al regno, secondo il conteggio ebraico dei regni per successione diretta, il 26 agosto del 607bc.
Essendo stata presa la città entro il giorno 9 luglio di quell’anno, anche se Geremia 52:12 riferisce la distruzione della città e del tempio nel quinto mese, quel decimo giorno, o nel giorno 9/10 agosto del 607bc, ciò occorse comunque “durante” o verso la fine del 19° anno dalla sua ascesa o dal 625bc.

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Nel libro "La ragione delle profezie", che trovate al seguente link, con tutti i miei lavori ormai finiti, questi conti numerici sono evidenziati in modo più chiaro.
Se li considerate nel contesto di quanto sopra esaminato finora, si dovrebbe comprenderne la loro eccezionalità, che li associa spesso biblicamente ai nostri tempi attuali.

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monseppe2
00giovedì 16 giugno 2022 08:42
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Continua a pagina 179 [SM=g10765] digilander.libero.it/monseppe/

Nel libro "La ragione delle profezie", che trovate al seguente link, con tutti i miei lavori ormai finiti, questi conti numerici sono evidenziati in modo più chiaro.
Se li considerate nel contesto di quanto sopra esaminato finora, si dovrebbe comprenderne la loro eccezionalità, che li associa spesso biblicamente ai nostri tempi attuali.

1drv.ms/u/s!Ah_6xOWtD1ejmDHG2nqx3055ERvG?e=P38o6d
monseppe2
00giovedì 16 giugno 2022 09:03
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[[[…]]] VVVV Nota particolare inerente a quanto considerato finora------
[[[La desolazione comincerà certamente dalla cristianità. Da Quella volta [o dal 1989] però, essa non avrà più avuto nessuna parte con il terreno “luogo Santo”, già almeno da 33/34 anni. Non lo sarà più, poiché fu già denunciata, processata, trovata colpevole e condannata definitivamente, essendo stata “tolta” dal suo asserire di: poter stare e officiare “per successione apostolica” (come il Tal dei Tali), nel terreno “luogo Santo”. Questo perché, è essa stessa colei che “pose” approvò, una terza volta (Rivelazione 16:3), nel 1986 (anno mondiale della pace, annunciato nel 1985), quella ennesima impura e “disgustosa pretesa delle Nazioni”, di poter potare esse stesse, e senza il regno di Dio, vera pace sulla terra. Il tentativo di “acclamare e cavalcare” la nascente totalitaria bestia della fine, autorizzerà [giustamente] Geova a dare il “via” alla sua esecutiva condanna a morte, per loro mani.
Ragiono. È detto nella WT: “sarà minacciosamente stabilita nel cosiddetto luogo santo della cristianità”. Dire, accusare, condannare giudicare la [babilonica] cristianità… mentre “fosse” essa stessa un [se pur tollerato] Luogo Santo”, non sarebbe un “peccare contro Dio”? Vedi Davide con Saul (1Samuele 24:6), e neppure Gesù si mise “contro” il sacerdozio del suo tempo. I giudizi che le sono stati dati, sia nel 1919/1928 come nel 1989/1998, mi ricordo, sono stati “Gappati” e sono quindi un “Doppio giudizio”, direi anche: “un Continuo”, o dal 1919 al 1989, quando essa fu infine [da Geova] “tolta dal potersi considerare parte di un luogo santo”. Non è stato però “tolto” il terreno “luogo santo” [a motivo del rimanente vivente degli unti]. Finiti i 7 anni del processo (Gappati in quello stesso anno), anche nel 1996 essa, a tutti gli effetti, nulla avrebbe più a che fare con un terreno “luogo Santo”, che è ora rappresentato sulla terra dal solo rimanente [del completo numero di 1444.000], o intero unto provato, giustificato, trovato “Leale” e quindi “Suggellato” (nel numero ora completo), appunto nel: 1998. La cosa disgustante che “allora” la cristianità, come ancora officiante in tale “luogo Santo”, vi pose in esso, con il suo vergognoso approvarlo e sostenerlo, fu la sua attitudine verso la dichiarazione dell’anno della pace per il 1986, indetto nel 1985 dall’ONU per il 1986, e subito “galoppato” dalla cristianità quando, vergognosamente, lo sostenne, dichiarando il primo Gennaio di quell’anno 1986 una “giornata mondiale per la Pace” sostenuto poi con le disgustose preghiere ecumeniche di Ottobre. Daniele riferisce: (Daniele 12:6, 7) ...Quindi uno disse all’uomo vestito di lino, che stava al di sopra delle acque del fiume: “Quanto tempo passerà prima della fine di queste cose meravigliose?” 7 Allora sentii rispondere l’uomo vestito di lino, che stava al di sopra delle acque del fiume. Alzando la mano destra e la mano sinistra ai cieli, giurò su Colui che vive per sempre: “Passeranno un tempo stabilito, dei tempi stabiliti e la metà di un tempo. E appena si sarà finito di infrangere la potenza del popolo santo, tutte queste cose giungeranno al termine”. Da “quando”; mi chiesi io? Sembra che questo evento sia collocato o associato con il seguente: (Daniele 8:13, 14) ...E sentii parlare un santo, e un altro santo chiese a quello che parlava: “Fino a quando durerà la visione del sacrificio continuo, della trasgressione che causa devastazione e del calpestamento del luogo santo e dell’esercito?” 14 Allora mi disse: “Dovranno passare 2.300 sere e mattine; poi il luogo santo sarà certamente riportato alla sua giusta condizione”. Se, tolto il pretendente “Tal dei Tali” nel 1989, anche il luogo fu ora riportato nella condizione giusta nel 1989, quelle 2300 sere e mattine che “dovevano passare”, parlando di un “calpestamento”, trovano ben riferibile al 1945 un loro inizio, quando la morta Lega riappare ufficialmente come ONU. Tale ONU, seppure allora fosse ancora desolata [i 40 anni li finivano nel 1964, dopodiché diveniva solo un “regno misero” che non sarebbe stato un inciampo per il popolo di Dio], essendo ora comprensiva di tutte e sette le sue teste, aiuta a comprendere come sono state rese “segrete” quelle informazioni di Daniele, e che sembra appropriata una sua chiave di lettura. Questo perché, “contati” come 2300 giorni di 24 ore dal 1945, porterebbero a un 1951 “privo di eventi corrispondentemente ragionevoli”. In “chiave di 7 teste”, invece, quelle 2300 sere e mattine, [moltiplicate per le sette teste, ora complete] diventano 16100 giorni, che divisi 365,25 conterebbero 44 anni i quali, una volta “passati”, indicherebbero un più coerente anno (1945 + 44 = 1989). Tolto, in quell’anno, alla cristianità il suo preteso, esserne parte e di “officiare” nel “luogo santo” o di essere un “luogo santo essa stessa”, nel “Gappato” 1989 così raggiunto: “Poi il luogo santo sarà certamente riportato alla sua giusta condizione”. Da allora, (finito il processo Gappato in sette anni), o dal [1989/1996], l’unto rimanente diventa il solo che poteva rappresentare in modo pienamente giustificabile, dinanzi a Geova, un terreno “luogo Santo” dove vi possa esservi svolta la “pura adorazione” che solo a Geova appartiene (o: senza le cose disgustanti che ne impedivano [o che frantumavano] la piena approvazione del sacrificio di lode). Avendo superato tutte le “prove” richieste da Geova (o che Egli avesse voluto che essi superassero per essere idonei e “approvati”) finalmente, quello sparuto numero di “veri” unti “chiamati in sostituzione” e rimasti, poterono essere “Suggellati”, fra l’intero “numero” (144.000), di coloro che compongono la sposa del Cristo, senza che nessuno potesse avere da ridire per tale azione. Per i motivi sopra esposti, trovo poco probabile che la “cristianità” possa essere ancora (o dopo il 1989) “officiare” dinanzi a Geova, o essere un luogo Santo [anche se ancora solo preteso] come suggerito, e nei tempi suggeriti, dalla WT; ovvero, come se ancora fosse da “giudicare, trovare colpevole, condannare”, ovvero, mentre sia allora ancora considerabile facente parte del “luogo santo”. Da dopo il suo giudizio del 1989 (Gappato nel processo di sette anni fino al 1996). Essa sarà allora, solo una “Babilonica religione” la preminente, la più colpevole, che abbia operato contro Dio e contro il suo regno; meritevole di un eterno giudizio, appunto poco prima di Harmaghedon o durante il fatidico grido di “Pace e Sicurezza”. I tempi corrispondono troppo bene, assieme a tutti gli altri riferimenti finora esposti sopra. Di fronte a tante evidenze, “non me la sento” di ignorarle solo perché ancora non siano state dette dal C.D. Ma sarei felice, (se fossero trovate corrette) che: “a dirle, sia proprio il C.D.” il quale, condendole con sapiente sale, saprà esporle in modo utile per tutti noi che dovremo affrontare i difficili tempi che sono davanti a noi e ormai, a quello che comprendo nell’ormai finito 2021 sono, come anni, veramente solo: cinque? [quattro] o [tre?] “due?”…. che restano?”]]].
Finisco qui, caro lettore, perché ora sono “veramente” molto stanco e spossato dagli oltre 23 anni di attesa che siano almeno “chiariti” questi strani eventi che finora ho illustrato. Ciò che seguirà, sarà solo come conseguente a ciò che il C.D. [o “Chi” per lui] farà; eppure (molti anni fa, dopo preghiera) cercai di far leggere queste informazioni prima, e solo al C.D. Ormai, queste informazioni, il Corpo Direttivo” le leggerà solo attraverso la rete [se lo vorrà]! Certo, non sarò riuscito a presentarle nel migliore dei modi, e neppure con sapiente esposizione, se però siano delle “verità”, ritengo [o ritenevo] che fosse opportuno fossero fatte conoscere ad altri solo tramite il C.D. [questo lo scrissi prima del 2020]. Finito il 2021, agirò come la mia coscienza cristiana mi suggerisce di fare (Marco: 4:21-23). Spero che lo spirito di Geova e Gesù mi guidino in questo difficile compito. Comprendo di non essere nella migliore posizione per presentare queste cose; “lo consideravo, però”, essere un caso “Teocraticamente” importante e “difficile”, che rientri nel senso di questa scrittura [vedi via di Ietro (esodo 18:17-23)]. Non lo ritengo saggio trascuralo ancora però, o di doverlo ignorare. Ci aspettano tempi difficili. Il suo tempestoso vento* sta cominciando a farsi sentire…..
*In aggiornamento del 2021, eventi “insoliti” si stanno accavallando sul mondo del genere umano. Temo che saranno senza soluzione di continuità, mentre ancora, queste informazioni non mi risulta che siano giunte al C.D. Gli stessi eventi (limitazioni di contatti e spostamento di persone, per il coronavirus covid-19, temo che ormai impediranno che queste informazioni giungano [come era mio desiderio], “prima” al Corpo Direttivo. In preghiera a Geova, e mediante il nostro Re Gesù, ho chiesto che siano loro, a guidare gli eventi per come queste informazioni dovranno essere rese note, poiché (credo) esse siano per, e a favore dei “leali di Geova”. Se sarà volontà [o sarà “permesso” da Geova, che questo/studio ricerca segua questa “diversa via”], queste informazioni, come ultima e unica soluzione, dopo il 2021 saranno rese pubbliche tramite il Web. Ma ciò potrebbe essere come “gettare benzina sul fuoco”.
Ai nemici del popolo di Geova [o dei “Testimoni di Geova”], consiglio di non usare queste informazioni contro la sua organizzazione teocratica sulla terra [intendo particolarmente contro il C.D.], seppure sia lecito che siano “rifiutate”. Perché? Per il fatto (e in tal senso temo per loro), che Geova abbia già dato allora, il [permesso] a Gesù di operare anche “contro i suo nemici” (Proverbi 22:3) e in tal senso, ricordo che: “...È pauroso cadere nelle mani dell’Iddio vivente” [in modo disapprovato] (Ebrei 10:31), e al riguardo, ricordo anche 2Pietro 3:8-10. Perché queste informazioni sembra che debbano essere date tramite me? “Non lo so”. Ma l’opera di Geova, “è strana”….
Inoltre: (Atti 2:16-21) ...Questo invece adempie ciò che fu detto per mezzo del profeta Gioele: 17 ‘“Negli ultimi giorni”, dice Dio, “verserò parte del mio spirito su ogni tipo di persona, e i vostri figli e le vostre figlie profetizzeranno, i vostri giovani vedranno visioni e i vostri vecchi avranno sogni; 18 anche sui miei servi e sulle mie serve in quei giorni verserò il mio spirito, e profetizzeranno. 19 E farò prodigi nel cielo di sopra e segni sulla terra di sotto, sangue, fuoco e nuvole di fumo. 20 Il sole sarà mutato in tenebre e la luna in sangue, prima che venga il grande e glorioso giorno di Geova. 21 E chiunque invocherà il nome di Geova sarà salvato”’.
A motivo di regimi totalitari, di preconcetti, di inganni di vari generi, malgrado l’estesa proclamazione del veniente Regno di Dio, sia stata proclamata sin dal 1914, e svolta per un intero secolo, ancora a troppe persone è “impedito” di poter manifestare il loro recondito desiderio di vivere in un mondo pacifico, rispettoso, giusto e vivibile; privo della ormai millenaria arroganza di coloro che sono in posizione di potere, sia in senso religioso che in senso governativo. Gli “epocali” eventi che già sono in atto, e che si manifesteranno sempre più evidenti, hanno bisogno di una voce che sappia “gridare”, nel deserto di questo mondo alienato da Dio, un sempre più chiaro, rincuorante e fiducioso messaggio, che il promesso regno millenario di Dio, sta per divenire una inarrestabile realtà. Coloro che sapranno “ascoltare” e comprendere ciò che verrà fatto conoscere fra breve, potranno riporre “certa” fiducia nel “vero Dio” [Geova], che queste cose ha promesso, sin dalla fondazione del mondo. Pur non potendolo ancora conoscere nella sua completa qualità “dell’amore” che lo contraddistingue, riponendo “fede” in Lui, e in suo figlio Gesù… potranno: “invocare il nome di Geova, ed essere salvati” per vivere in quel regno, poi eterno, nel quale potranno conoscerlo ed amarlo con piena consapevolezza di aver fatto la migliore scelta della oro vita. [Questo, è ciò che io “spero”]!
Montori Giuseppe, Lì 31 Dicembre 2021.


Riassumendo:
1) Contando i tempi dalla fondazione del mondo (4026/3976 con il primo nato di Adamo ed Eva), o “dopo che Adamo compiva i suoi primi 30 anni di vita e dopo che Eva aveva raggiunto i suoi 20 anni di vita, si arriva a un punto X = 2024, che è similmente riferibile con altri contesti temporali passati.
2) Applicando il modello tipico del diluvio ai nostri giorni, si arriva allo stesso punto X = 2024.
3) Considerando la durata di una generazione (dei leali [unti, dal 36 E.v. al 1998 del secolo scorso] e che tuttora acclamano il “regno di Dio”), e in base ai modelli della profetessa Anna e di Simeone, si arriva allo stesso “finale” punto X = 2024.
4) Applicando il [modello di eventi] che furono scritti nel libro di Rut, ai nostri giorni, si può stimare un punto del nostro tempo attuale molto vicino a X (2024).
5) Seguendo i precedenti giudizi contro Babilonia e contro le Nazioni, dati specialmente tramite Daniele e Rivelazione, si va vicino allo stesso punto X =2024, come suggerisce lo specchietto sotto.
Perciò sembra appropriato che, alla fine del periodo di prova dei 1290 giorni che dovevano contarsi, (e che dal 1919 indicano un 1923), e dei 1335 giorni (per 6, o 22 anni che dal 1923 indicano un 1945), e dei 2300 giorni (per 7 o 44 anni dal 1945 indicano un 1989), e dei 1260 giorni (per 10 o 34,5 [o 35] anni che dal 1989 indicano un 2024), pur in vista di tempi tremendi, il popolo di Geova possa considerarsi “Felice” di essere “rimasto e arrivato” a quel finale punto “X” [= 2024]

6) I fatti tipici dei profeti Geremia, Ezechiele, Daniele, insieme a Rivelazione, identificano in modo sorprendentemente preciso le principali tappe della storia moderna dei testimoni di Geova; dal loro inizio intorno al 1870, e fino a un punto molto vicino a X = 2024.
7) I 1260, 1290, 1335, 2300, 450, giorni di Daniele e relativi tempi, portano a identificare, attraverso una chiave di lettura, che sembra sia stata usata (Dan. 12:4), in maniera sorprendentemente precisa, (partendo dalla Nuova Nazione dell’unto del 1918/1919, e dall’evento della Lega delle Nazioni), a:
1) Alla Firma dello Statuto O.N.U.
2) Al “Santuario portato nella condizione giusta” (o, finalmente, senza il Tal dei Tali).
3) All’esecutivo giudizio di Babilonia la Grande.
4) Inoltre, l’insieme delle informazioni di Rivelazione, di Ezechiele e di Geremia, relative alle Nazioni, e l’indicazione riguardante il grido di “Pace e Sicurezza!”, portano a considerare da questo 2020/2021 in poi, che sia ora e veramente molto molto vicino quello stesso punto X = 2024.
↓Tempi che includono i due gruppi unti, dal 1914 al 2024 totale 110 anni (su scala H2 del triangolo)↓
1914>21 anni al>1935[completati i 144.000]1998 [“numero” suggellato]>21 anni al>2019 + 5* al >2024?

8) Inoltre, strane circostanze numeriche, spesso “ridondanti”, applicate secondo il loro significato datogli dalla Bibbia, oltre a un complesso disegno geometrico [il triangolo] costruito sullo stesso senso di significato numerico/biblico, suggeriscono o giungono una conclusione simile del punto X All’inizio, sono stato volutamente generico riguardo ai punti esposti, specialmente a proposito delle date; ma nella ricerca eseguita, mentre ho cercato di trattare esaurientemente i motivi delle indicazioni sopra numerate, devo “concludere come attendibili” i risultati raggiunti. Fatto molto interessante da notare, è che il punto X = 2024, sembra riferirsi a un preciso punto del “tempo” della fine (non inteso come giorno o ora, ma forse come anno). Qualunque cosa questo punto X = 2024 significhi realmente, lo lascio per questo decidere a chi più di me, ritengo che abbia i mezzi e il necessario spirito simile a quello di “Daniele” per presentarlo in modo più efficiente, alla gloria di Geova Dio e a rivendicazione del veniente Regno Millenario di Gesù e dei suoi 144.000 Re e sacerdoti.
Montori Giuseppe, Lì 31 Gennaio 2021. (Chi vivrà… “vedrà”). Io non sono sicuro di esserci.












Continua a pagina 203 [SM=g10765] digilander.libero.it/monseppe/

Nel libro "La ragione delle profezie", che trovate al seguente link, con tutti i miei lavori ormai finiti, questi conti numerici sono evidenziati in modo più chiaro.
Se li considerate nel contesto di quanto sopra esaminato finora, si dovrebbe comprenderne la loro eccezionalità, che li associa spesso biblicamente ai nostri tempi attuali.

1drv.ms/u/s!Ah_6xOWtD1ejmDHG2nqx3055ERvG?e=P38o6d



monseppe2
00lunedì 20 giugno 2022 10:28
Continua da pagina 203



INTERVISTATORE. Perché ha dato al libro il titolo di: “La Ragione della Bibbia”?

MONTORI: Perché nel confronto fra la storia del periodo narrata nella bibbia e la storia secolare oggi comunemente accettata, di fronte a evidenti differenze di datazioni per il periodo Neo-Babilonese che è esaminato nel libro, stavolta, non sarà l’archeologia a confermare le informazioni storiche della Bibbia. A fare chiarezza sull’argomento, finalmente, sarà la precisa narrazione biblica della storia antica di quel periodo, la quale identificherà a “quali” reperti archeologi sia da avvalorare un’autentica (o veritiera) registrazione degli eventi e dei tempi ivi riportati, o meno. La “Ragione della Bibbia” sarà perciò come una pietra di paragone per quel travagliato periodo storico, del quale ne stimerà la corretta e vera datazione da attribuirsi effettivamente alla distruzione di Gerusalemme e del suo Tempio da parte di Nabucodonosor II, e che è stata esaminata, verificata, e ampiamente dimostrata nel libro e nel suo “Compendio”. Le informazioni bibliche qui esposte sono concordi.

INTERVISTATORE. Nel libro lei si presenta come ricercatore “indipendente”. Per quale motivo?

MONTORI: Perché, anche se io fossi stato un accademico cattedrante, o un accreditato ricercatore, dovendomi in tal caso attenere alla procedura “canonica” di una ricerca accademica, non sarei mai potuto giungere a una veritiera conclusione. È appunto forse per questo motivo che studiosi e ricercatori sicuramente più qualificati e competenti di me in tali materie, non siano finora giunti a dipanare le incongruenze storiche del periodo che si riscontrano comunque. Inoltre, io mi sono avvalso di una fonte storica che è da loro spesso trascurata, e che è appunto quella registrata da millenni nella Bibbia. Ho pertanto dovuto agire “fuori degli schemi” canonici comunemente accettati, per poter “investigare” in modo “indipendente” ogni possibile aspetto che è implicato in tale ricerca. Visto dalla Terra, l’universo si muove intorno ad essa. Sappiamo però oggi, che ciò non è “verità”, ma è solo l’ovvia visione di ciò che è osservato stando sulla terra. Per comprendere in modo completo la verità in merito, è stato necessario uscire dalla Terra. Fuori dalla “Terra”, si osserva bene che essa gira su se stessa, e si comprende anche molto altro.

INTERVISTATORE. Può spiegarsi meglio?

MONTORI: Gli accademici ricercatori, sia storici, sia archeologi, sia astronomi, sia linguisti, nell’esaminare il periodo storico Neo-Babilonese da me verificato nel libro, tendono a non considerare le informazioni, almeno storiche, della Bibbia come documentalmente valide, e protendono ad ignorarle. Eppure sono proprio le informazioni storiche (e bibliche) quelle che svelano gli arcani (i misteri) che hanno reso oggi così controversa, l’effettiva sequenza storica del periodo. Per tale motivo, sono stato costretto a portare a termine un’investigativa, comparativa, e faticosa ricerca “indipendente”; possibilmente esegetica, e libera da oggettivi vincoli canonici, siano essi religiosi o accademici, per identificare gli effettivi eventi storici occorsi. Nel libro sono presentati i risultati finali di questa ventennale e complessa ricerca.

INTERVISTATORE. Sta ammettendo che lei non è un laureato in nessuno dei campi specificamente scientifici da lei trattati nel libro?

MONTORI: In senso di riconoscimento ufficiale, no, non sono un laureato o un accademico studioso riconosciuto, soprattutto a causa dei miei limitati mezzi economici. Non vorrei però, che questa mia sincera risposta sia travisata col fine di sminuirne la serietà e i risultati raggiunti dalla ricerca stessa. Considero perciò il risultato del lavoro esposto nel libro come una sorta ipotesi ma che sia confermabile in “Tesi” per lo specifico tema trattato. Leggendo il libro e il suo “Compendio” con intento di comprendere ciò che sia vero, se ne evince tutta la serietà e competenza con la quale tale ricerca sia stata condotta, seppure in modo “indipendente” e autonomo.

INTERVISTATORE. Nella sua ricerca esposta nel libro, è stato aiutato da qualcuno, da qualche esperto? Si è consultato con loro?

MONTORI: Direttamente no, il sottoscritto non ne ha mai avuti i mezzi. Non sono stato aiutato da nessuno, in senso di persona fisica. Ho però fatto mio il saggio comportamento di Newton che disse: “Se ho visto lontano, è perché sono salito sulle spalle dei giganti”. In tal senso, sono grato ai ricercatori come A. Sachs, Herman Hunger, Neugebauer, e ad altri, per il VAT 4956, oltre a tutti gli studiosi che hanno faticosamente riconosciuto i caratteri cuneiformi traslatandoli e traducendoli oggi in modo abbastanza ben definito anche per me. Devo inoltre ringraziare tutti gli storici che in passato, e oggigiorno, riportarono fedelmente gli eventi occorsi e soprattutto, devo ringraziare la stessa Bibbia. I tentativi di potermi consultare con qualche emerito studioso, che ho fatto, non hanno portato risultati: forse, proprio le la mia poca rappresentanza accademica e o per i miei limitati mezzi.

INTERVISTATORE. Sta dicendo quindi di essere sufficientemente competente in senso scientifico per affrontare i difficili argomenti trattati nel suo libro?

MONTORI: A giudicare la mia competenza, saranno appunto competenti persone nei rispettivi rami scientifici esaminati. Sin da ragazzo io ho sempre accresciuto, seppure in modo auto didattico, approfondite conoscenze generali scientifiche. Coloro che conoscono astronomia, archeologia, fisica, storia e altre discipline scientifiche, leggendo il libro, possono rendersi conto personalmente della mia generica ma seria preparazione per gli aspetti scientifici esaminati; non mi ritengo quindi uno sprovveduto, anche se nel campo di “scrittore”, ammetto le mie forti lacune, per le quali chiedo qui comprensione ai lettori. Importante, per me, resta che sia scientificamente e storicamente vero ciò che è il risultato finale della ricerca, quale che ne sia l’aspetto.

INTERVISTATORE. Si rende conto che con il suo libro, di fatto, contesta il lavoro di accreditati, stimati e competenti studiosi accademici e cattedratici? Con quale autorità ritiene di poterli contestare “tutti”?

MONTORI: Non penso per nulla di considerarmi superiore a tali eminenti studiosi o ai loro pari. Semmai potrei considerare un onore quello di lustrare le loro scarpe! L’autorità con la quale nel libro è messa in “discussione” l’attuale datazione, da loro unanimemente attribuita, non è mia. Una tale autorità viene dalla più elevata fonte che io conosca. A “contestare” o a mettere seriamente in “discussione” la datazione ora attribuita a quel periodo Neo-Babilonese, nella specifica assegnazione dei tempi dei loro regni, per re babilonesi come Nabopolassar, Nabucodonosor II e di Evil-Merodac, relativamente alla distruzione di Gerusalemme e del suo Tempio in quell’antico intervallo, è addirittura “La Ragione [storica] della Bibbia”. Di fatto, anche se molti studiosi e persone comuni non siano d’accordo, la Bibbia è stata per me la “fonte” più fidata e autorevole; anche in questo specifico ma controverso campo di ricerca storica. Non cerco di “avere ragione io”; io, cerco solo la “verità”.

INTERVISTATORE. Può spiegare il problema delle diverse date?

MONTORI: Nel periodo detto “Neo-Babilonese” o fra gli anni 669bc e 539/523bc da me esaminati, documentate assegnazioni di anni di regno per i re Nabopolassar e Nabucodonosor II, ora attribuite fra gli anni 625bc e 562bc, sono messe in discussione dalle informazioni storiche della Bibbia che, diversamente, le suggerisce come da collocarsi fra gli anni 645bc e 582bc. In breve, le datazioni storiche attuali per quei due specifici regni, sarebbero state tramandate e adesso accreditate con venti anni più avanti nel tempo, rispetto a quelle che da oltre due millenni sono state indicate e registrate dalle informazioni storiche inerenti al babilonese re Nabucodonosor II riferito nella Bibbia. A complicare le cose, alcuni reperti archeo-astronomici, come la Lbat *1420, per una complessa circostanza di similitudini spiegate nel libro, sono essi stessi stati datati con tempi non propriamente corrispondenti agli eventi che occorsero riguardo a quei regni. La bibbia identifica, queste incongruenze storiche.

INTERVISTATORE. Sta dicendo che gli storici e archeologi di oggi abbiano sbagliato le date, anche se esse sono il risultato di accurati esami di reperti archeologici e storici che, come tali, sono indiscutibili?

MONTORI: Sì, e no! Nel libro tento o cerco di spiegare proprio questo problema. In senso “documentale e archeologico”, il team degli addetti ai lavori, attenendosi giustamente alle documentazioni storiche e archeologiche in loro possesso, “dal punto di vista professionale”, è giunto obbligatoriamente e [in modo apparente] correttamente, a una datazione che è spostata di venti anni in avanti. Le informazioni storiche della Bibbia, invece, additando o evidenziano un errore di datazione appunto di venti anni. Svelano, che “anticamente” alcuni reperti archeologici non riportarono fedelmente quello che era l’anno del re in quello specifico momento del suo regno. Anche gli storici antichi (Tolomeo, Beroso e atri), a causa di tali informazioni anticamente alterate in quegli stessi reperti che sono poi giunti fino a noi oggi, dovettero catalogare e pervenire a cronologie storiche che, di fatto, furono documentalmente spostate di venti anni [di regno] in avanti, rispetto alle loro effettive occorrenze vissute, ed essendo state falsate, sono così giunte oggi all’attenzione degli studiosi come “originali”.

INTERVISTATORE. Che cosa comporta questo spostamento di date antiche per i nostri giorni?

MONTORI: In senso di vita vissuta, non comporterebbe o non creerebbe nessun problema. Gli eventi storici si sono susseguiti fino ai nostri giorni. In senso storico, invece, quei venti anni in avanti daterebbero a un tempo errato un evento che è importante per i moderni cristiani, come pure per un popolo antico e tuttora vivente che sia quello degli Ebrei. Quelle alterate informazioni antiche, come risultato, tenderebbero a rendere poco credibile o non affidabile la stessa storia narrata nella Bibbia “se” fossero dimostrate incontestabilmente vere (non mi riferisco a “originali”, ma a “vere”). Entra in gioco anche il concetto di “profezia”, che riguarda eventi preannunciati che si siano adempiuti o che debbano ancora avvenire. Questo rende, purtroppo, in senso scientifico, facilmente trascurabile per molti, suddetto errore; anche se “restano” le evidenti incongruenze storiche. Chi ama la verità, seppure sia cosa difficile, la ricerca in tutto il suo splendore.

INTERVISTATORE. Di che cosa si tratta?

MONTORI: Si tratta dell’evento storico della prima distruzione inerente a Gerusalemme. La storia attuale colloca ufficialmente tal evento come essere occorso durante l’anno secolare 587bc, e durante il diciottesimo anno del regno di Nabucodonosor II su Babilonia. La storia biblica, invece, riferendo i settanta anni di esilio del popolo giudaico in Babilonia, fino al 537bc (o poco dopo l’editto di Ciro II) ne suggerisce, per lo stesso evento, una posizione iniziale e finale agli anni secolari 607-537 a.E.V. (a.C. o “b.C.”) e comunque, sempre contando i suddetti settanta anni dal [o al] diciottesimo del regno di Nabucodonosor II su Babilonia, ma durante il 607bc. L’attuale archeologia storica stima al 587bc suddetto 18° anno, mentre la storia biblica ne indica al 607 avanti Cristo quel suo stesso diciottesimo anno di regno su Babilonia. Sono i 20 anni ordinali o di regno di differenza (secondo il conteggio babilonico dei regni), che sono qui messi in discussione (dalla bibbia), e che io ho cercato di dipanare.

INTERVISTATORE. Il Diario astronomico VAT 4956, è oggi unanimemente stimato come essere stato osservato durante il trentasettesimo anno di Nabucodonosor e valutato per l’anno secolare del 568/567bc. Come mai lei, nel libro, lo attribuisce come osservato durante l’anno secolare 587/586 a.E.V e durante il trentottesimo anno di Nabucodonosor II?

MONTORI: Come già detto, la Bibbia identifica un alterato spostamento di venti anni in avanti dei regni che sono ora accreditati a quei due re (Nabopolassar e Nabucodonosor). Pertanto la “La Ragione della Bibbia” mi ha suggerito di verificare astronomicamente lo stesso cielo che fu descritto in quel diario; ma anche, di verificalo o reinterpretarlo, dove occorresse, nel contesto del secolare 587bc e trentottesimo anno del regno di Nabucodonosor II. Se il diciottesimo anno del re (secondo la Bibbia) era il 607bc, venti anni di regno dopo, si era al trentottesimo anno del re e non al suo trentasettesimo anno. In tal senso, “anche” il VAT 4956, come “diario astronomico” ordinato da quel re, sarebbe stato da stimarsi a “venti anni [di regno] dopo”; e non a 19 anni [solari] dopo, com’è attualmente stimato. Il diario fu ordinato nel 37°anno di regno del re, e la sua “osservazione”, essendo un fatto astronomico, dista 20 anni “solari [ovvero interi, o finiti]”, che si contano dal [vero] 17° anno [iniziato nel 608bc] del re, e portano “l’osservazione” del cielo astronomico a partire dal primo mese, Nisannu del suo nuovo 38° anno.

INTERVISTATORE. Nel VAT 4956 è stato letto da tutti un valore di 37 (trentasette) quale anno del re registrato. Perché nel libro lei afferma che sia, invece, da leggersi un 38 (trentottesimo) anno?

MONTORI: Nel libro ne sono spiegati i vari motivi. Una traccia anomala nel valore unitario 7/8 segnato (e inciso nel reperto) per l’anno del re, presente nel primo rigo Obverse del reperto, ne giustifica la mia verifica anche per l’anno 38esimo del re. L’eclisse totale di Luna che ci fu il 4/5 Luglio 587bc, occorse 177 giorni (pari a precisi sei mesi lunari) dopo di quella dell’8 gennaio 587bc. Il reperto che registra l’eclisse dell’8 gennaio 587bc (la Lbat *1420), la colloca però durante il quasi finito 17° (diciassettesimo) anno del regno di Nabucodonosor II. Eppure, l’eclisse totale di Luna occorsa il 4/5 luglio 587bc, visibile da Babilonia e registrata nel VAT 4956, alle righe 17/18 della parte frontale del reperto trova, per lo stesso 587bc, eccellenti corrispondenze astronomiche con le informazioni registrate nel reperto; ma solo quando, ovviamente, sia stato stimato per la sua vera data di osservazione che fu nel 587bc. Tutte le verifiche fatte nel merito sono ampiamente dimostrate e illustrate nel libro e nel suo Compendio. I loghi delle righe citati per quello stesso evento ma datato al 568bc o trentasettesimo anno del re, non avrebbero coerente senso astronomico nel caso della mancata osservazione dell’eclisse registrata nel reperto. Per la molta confusione accumulata, sia anticamente, sia nel secolo scorso, in merito a questo 37/38° anno di Nabucodonosor II, ho preparato anche un “Compendio” di una novantina di pagine che tratta “Il problema della cronologia babilonese”, nel quale sarà dipanato proprio il misterioso 37/38° anno, e di come esso sia stato accettato, suggerito o sia stato non compreso immediatamente. Il Compendio, è una specie di breve riassunto che dovrebbe fornire chiare prove che l’anno da esaminare era il 38°. Spero che la sua casa editrice lo accetti (e lo stampi*) come utile e pratico supporto per i lettori.
*l’editore che fece questa intervista, è deceduto in agosto del 2019; non ci sarà stampa per il “Compendio”.

INTERVISTATORE. Ci faccia capire. Lei vorrebbe dire che nello stesso anno 587bc ci furono due eclissi (totali) di Luna, visibili da Babilonia e distanti fra loro sei mesi lunari pari a 177 giorni?

MONTORI: Sì. Esse ci furono, e furono entrambe in quello stesso anno 587bc. Ciò significa che una delle due assegnazioni di anno per il regno del re, quella della Lbat *1420 o quella del VAT 4956, essendo occorsi i fenomeni astronomici nello stesso anno secolare, fu certamente indicata in uno dei reperti come errata o, più facilmente (la registrazione nella Lbat *1420), fu di proposito “alterata” anticamente da Adda-guppì, la regina madre di Nabonedo. Non mi risulta che possa essere stata similmente alterata di venti anni, la datazione di regno del re registrata nel VAT 4956. Se lo fosse stata, salterebbe “inevitabilmente” pure la datazione stimata ora al 568bc.

INTERVISTATORE. L’eclisse del 4 luglio riferita nel VAT 4956 però, è stata, da Neugebauer, da A. Sachs, da Hunter e da altri, attribuita come occorsa nell’anno 568bc ed è stato stimato che quella eclisse non fosse stata “visibile” da Babilonia. Come fa lei a dire che, invece, fu “totale” e che era a 177 giorni dopo a quella registrata nel diciassettesimo anno del re durante l’8 gennaio 587bc (come da Lbat *1420)?

MONTORI: Non ho detto “diciassettesimo” anno per le due eclissi; ma ho detto lo stesso anno (solare) 587bc. Inoltre, l’eclisse di Luna del 5 luglio 568bc “non fu visibile”. Non essendo “visibile”, oggi come allora, poteva essere solo stata calcolata, “interpretata” o desunta. Oggi, è stata valutata da Sachs e da Hunger al 568bc in base all’interpretazione di tracce dei cunei che, nel rigo 17 e 18 obverse [o frontale] del VAT 4956, sono solo parzialmente leggibili. Le informazioni leggibili, però, riferiscono una misurazione di 7 gradi e mezzo che non troverebbe buona corrispondenza astronomica nel diario con tal eclisse del 5 luglio, se il reperto venisse stimato per gli anni 568/567bc. Nel libro ne sono mostrate le diverse evidenze astronomiche probanti. 177 giorni dopo l’eclisse di 8 Gennaio 587bc ci fu, il giorno 4/5 Luglio, l’eclisse totale che in senso astronomico, non può essere negata. Possibili interpretazioni delle tracce che sono nelle righe Obverse 17 e 18 del reperto, protendono a un’osservazione di essa; ma solo se sia riferita al 587bc. L’eclisse di 8 gennaio del 587bc, che è segnata nella Lbat *1420 “È” quella che occorse 177 giorni (sei mesi lunari) prima di quella del 4/5 Luglio del 587bc. Ovvero, l’eclisse parziale di Gennaio ma del 568bc, che occorse solo 19 anni solari dopo di quella registrata nella Lbat *1420, non occorse prima di quella che si verificò il 4/5 Luglio del 587bc, registrata nel reperto astronomico VAT 4956 del 38° anno. L’eclisse di Gennaio 568bc [non repertata], occorse solo 19 anni dopo a quella di 8 gennaio del 587bc. Ma nella Lbat *1420, quella di 8 gennaio 587bc, che fu nel vero 37° anno del re (quasi finito), fu falsamente attribuita [da Adda-guppì], nel reperto, al 17° del re, o nel 588/587bc. Comprendo la confusione di questi distinguo; per questo ho dovuto scrivere un libro con oltre 650 pagine e pure un suo Compendio.

INTERVISTATORE. Non si riesce a capire questo fatto. Lei afferma che la data è precisa al 4/5 luglio per entrambe le eclissi stimate, sia durante il 587bc e sia durante il 568bc? Come mai?

MONTORI: Appunto a causa di quello che oggi chiamiamo “ciclo di Metone”. Ogni diciannove anni solari, il ciclo orbitale della Luna di 29,5 giorni torna in sincrono con quello annuale di 365,25 giorni della Terra intorno al Sole. Se il 1° gennaio del 1900 del secolo scorso ci fu la Luna nuova, anche il 1° gennaio del 1919 era con la Luna nuova. Per tale motivo i venti anni di regno, che sono contati dal loro inizio come “primo”, sono, di fatto, un tempo di diciannove anni solari. E poiché lo stesso 4 luglio del 587bc e del 568bc erano “in ciclo metonico fra loro”, la Luna era piena, e potevano essere generate eclissi con la Terra. Questa similitudine di giorno e di fase, nei diciannove anni, vale però solo per i cicli delle fasi lunari. Per le eclissi di Luna, entrano in gioco tempi che non sono metonici, essendo il loro ciclo di diciotto anni e undici giorni e non di diciannove anni. Per tale motivo, l’anno dell’eclisse del 568bc non poteva corrispondere similmente a quella che realmente occorse come visibile da Babilonia nel 587bc e che è quella poi descritta nel reperto astronomico VAT 4956.

INTERVISTATORE. Se sono settanta gli anni di esilio del biblico popolo giudaico, come mai Giuseppe Flavio riferisce che Gerusalemme restò desolata per cinquanta anni e non per settanta?

MONTORI: Lo spiego nel libro. Come ho detto sopra, la ricerca ha richiesto un esame esegetico e “investigativo” dei vari reporter storici del periodo. Inoltre, se si legge bene (o in modo esegetico) il testo di Flavio, si riscontrerà che in quella citazione lo storico si riferiva al tempo che intanto era [già] passato per Gerusalemme, da quando fu distrutta, al momento da lui riferito (50 anni) che erano intanto passati, in attesa (20 anni dopo), che i “reali di Persia” o regnanti riferiti nella situazione storica e cronologica che lo storico stava esponendo, arrivassero a conquistare Babilonia e liberare successivamente il popolo giudaico in esilio. In altri punti, lo stesso storico poi, confermò più volte in settanta anni l’intero periodo di esilio del popolo giudaico; dalla sua deportazione nell’anno [607bc], alla sua liberazione e relativo ritorno in Gerusalemme [nel 537bc]. La richiesta che alcuni residenti in Media fecero al re Dario il Persiano, circa 20 anni dopo il 537bc, era in relazione al “digiuno in ricordo” di Gerusalemme distrutta nel 607bc, che essi “stavano continuando a celebrare” [o a commemorare] anche dopo l’editto di Ciro il Grande che li aveva liberati. Chi applica questo fatto del 517bc, associandolo come suo inizio, a settanta anni dopo il 587bc come distruzione di Gerusalemme, compie un evidente errore.

INTERVISTATORE. Come ha scoperto che i regni di Nabopolassar e di Nabucodonosor, furono registrati in modo alterato, essendo stati spostati di venti anni in avanti i loro “originali” tempi di regno, come dice lei, da “Adda-guppì”?

MONTORI: A scoprirlo è stata “La Ragione della Bibbia”. La data dell’anno 560 a.E.V, è oggi da tutti accettata come l’anno della morte di Evil-Merodac, il figlio di Nabucodonosor II. Quest’anno, 560bc, è importante giacché concorda pure con i tempi storici narrati nella Bibbia, divenendo un punto d’incontro importante. In breve. Oggi è accreditato in marzo/aprile del secolare 597bc l’inizio dell’ottavo anno del regno per Nabucodonosor II. La storia biblica riferisce che Ioiachin fu reso esiliato durante tale inizio dell’ottavo anno del re. Nel trentasettesimo anno, il dodicesimo mese, il venticinquesimo giorno di quel dodicesimo mese [o nel quasi finito 38° anno di prigionia], Evil-Merodac divenne re (ufficiale, o riconosciuto con festa di Akitu) su Babilonia, e nel ventisettesimo giorno di quel mese, o da quando Ioiachin re di Giuda giunse in esilio a Babilonia egli, Ioiachin, fu poi posto alla corte del Re, in quell’anno; [o in aprile del 579bc]. Questi eventi furono appunto quando il figlio di Nabucodonosor II “divenne re di Babilonia” per 20 anni. Trentasettesimo anno, più undicesimo mese e venticinquesimo giorno, sono in pratica “38” anni interi o quasi finiti; tre giorni dopo, sarebbe iniziato un 39° anno [dopo aprile del 578bc]. Da aprile del 597bc (ottavo anno di Nabucodonosor ora accreditato), andando avanti nel tempo di 38 anni quasi interi, essi finirebbero con il marzo/aprile del secolare 559bc. Per la cronologia in questo momento ufficialmente accreditata, il “re” Evil-Merodac sarebbe morto nel suo secondo anno (560bc) di regno (verso agosto). Non poteva divenire “Re” per due anni nel 559bc perché: Morì [nel 560bc], o circa otto mesi prima dei 2 anni del suo regno, che sono ora accreditati come finiti nel 560bc. La “Ragione” della Bibbia smaschera quindi come erronea, falsa, e alterata anticamente, l’attuale assegnazione di quei soli due anni registrati da Adda-guppì come fossero stati “regnati” da Evil-Merodac, o fra il 562bc e il 560bc, poiché i 37 anni di Ioiachin (e 11 mesi e 25/27 giorni) com’è adesso accreditato, sarebbero terminati solo nell’aprile del 559bc, e quindi solo dopo la sua morte occorsa in agosto del precedente anno 560bc. Nella vera cronologia, il re Evil-Merodac, per circa due anni (o 582/580bc) non fu ancora riconosciuto dai babilonesi come re su di loro dopo la [vera] morte di Nabucodonosor che fu nel 582bc. Da aprile del 579bc alla sua morte nel 560bc, egli [Evil-Merodac], di fatto, regnò per i 20 anni che Adda-guppì poi cancellò riguardo alla storia [cronologica] del suo regno.

INTERVISTATORE. Questo periodo o discordanza allora, dovrebbe valere anche per la datazione indicata dalla storia della Bibbia; non le pare?

MONTORI: No. Ho riferito che “l’anno 560bc” concorda con la storia biblica e pure con quella (archeologica) documentale e accademica oggi riconosciuta. La Bibbia colloca lo stesso evento (ora attribuito per il secolare 597bc come ottavo anno di Nabucodonosor II), al diverso e “vero” anno 617bc. Lo stesso tempo di esilio in Babilonia per il re Ioiachin (trentotto anni quasi completi, poiché dopo cinque/tre giorni iniziava un trentanovesimo anno), conduce, al suo scadere, da aprile del 617bc più trentasette anni undici mesi e 25/27 giorni, ad aprile 579bc; appunto quando Evil-Merodac divenne “Re, (ufficiale, riconosciuto con Akitu)”, su Babilonia. Il “ventesimo [vero] anno” (ordinale) del re Evil-Merodac quindi, iniziò nella primavera del 560bc. Circa 4 mesi dopo il suo iniziato ventesimo anno, il re Evil-Merodac fu ucciso da Neriglissar durante un colpo di stato. Il primo anno di regno di Neriglissar, infatti, è oggi accreditato dal marzo/aprile del 559bc. La Bibbia identifica quindi venti anni di regno ufficialmente regnati da Evil-Merodac, e anche identifica come non regnati (o senza “Akitu”) i due anni ora accreditati come regnati a Evil-Merodac [ma così registrati solo da Adda-guppì]; anni che, realmente, furono una “reggenza”, NK sta per non regnati, provvisori, dopo la morte di Nabucodonosor II.

INTERVISTATORE. Risulta, però, che lo stesso Giuseppe Flavio, Beroso e altri, registrino per tale re Evil-Merodac solo due anni di regno. Come lo spiega?

MONTORI: Lo spiego ampiamente nel libro. Devo far presente però, che Giuseppe Flavio non cita mai come suoi (o da lui documentati), gli “storici” due anni di regno, bensì egli solo “riportò” gli anni che lo storico Beroso registrava per tale re. Fu Giuseppe Flavio, infatti, che accennò in diciotto anni la durata del regno di Evil-Merodac, forse, appunto escludendo suddetti 2 anni dai totali veri 20 anni, o tenendo conto dei 2 appena riferiti come “fonte” di Beroso che lui stesso aveva appena citato; (un’altra fonte storica riferisce di sedici anni per quel re). Durante i due anni registrati come regnati da Adda-guppì, il figlio di Nabucodonosor II era solo in funzione di erede reggente in ascesa ma non era stato ancora stato riconosciuto in modo ufficiale (o con Akitu) dai babilonesi come “Re” su di loro. Tolomeo riferisce altre due situazioni di regnanti che non erano riconosciuti dai Babilonese quali re su di loro, e riferisce quei periodi come “senza un regno su Babilonia” (Kingless, che io abbrevio in “NK”) anche se, di fatto, potevano essere sotto un dominio di regnanti assiri. Infatti, in senso “documentale” vero e proprio, potrei far presente che fu solo “Adda-guppì” quella che registrò in due soli anni il regno di Evil-Merodac, come essa stessa riferisce nel suo testamentario resoconto che è nel Nabonedo H1, B. Gli altri storici, solo “riportano” l’informazione che, da quanto io ho compreso, si trova solo in tale reperto, come “fonte” diretta.

INTERVISTATORE. Se gli storici antichi riferiscono in soli due anni il regno del figlio di Nabucodonosor, allora che cosa successe in tali due anni?

MONTORI: Spiegarlo qui sarebbe difficile. Nel libro, suddetti due anni sono identificati attraverso diversi punti di vista, sia astronomici, sia storici, sia archeologici e sia biblici. In breve, quei due anni “non furono regnati ufficialmente” da Evil-Merodac, benché di diritto egli fosse l’erede al trono. Mediante Nebuzaràdan, il capo dell’esercito e guardia del corpo di Nabucodonosor II, gli fu preservato questo suo diritto (non fu permesso un colpo di stato). Nel frattempo, la consuocera di Nabucodonosor, Adda-guppì, che era la madre di Nabonedo il cui figlio che aveva sposato Nitocri, (forse la figlia maggiore di Nabucodonosor II), ne stava impedendo, presso i babilonesi, il riconoscimento ufficiale di quel suo regno ereditario. Facilmente, essa tentava di inficiarne il regno mediante accuse che, per i babilonesi, potevano renderlo non idoneo a regnare su di loro. Evil-Merodac era noto come amico del prigioniero re giudeo Ioiachin, per esempio. Quei due anni (ascesa) vanno già da prima dell’estate del [vero] 582bc [il re forse era gravemente malato], e fino a dopo l’effettiva morte Nabucodonosor II. Divenendo poi come erede in ascesa fino alla successiva primavera del 579bc, o fino a che fallì il tentativo di Adda-guppì di impedirne il regno, o fino a quando, evidentemente, a Evil-Merodac fu riconosciuto il diritto ereditario a regnare su Babilonia dagli stessi babilonesi. Diritto ereditario che poi essi gli confermarono ufficialmente (accessione) con la consueta festa l’Akitu nell’aprile 579bc, appunto quando Ioiachin stava finendo i 38 anni [completi o solari] di esilio.

INTERVISTATORE. Allora per ventidue anni Evil-Merodac fu re?

MONTORI: No. Regnò per venti anni ufficiali (o da aprile del 579bc ad agosto del 560bc). I due anni iniziali (riferiti dagli storici dell’epoca come regnati), di fatto, furono solo di “Ascesa” o di potere “militare”, ereditario, che fu garantito dal fedele Nebuzaràdan. Fu “solo” Adda-guppì che, quando nell’anno 555bc suo figlio divenne re su Babilonia, li registrò poi nel suo testamento in soli due anni e come se Evil-Merodac li avesse effettivamente regnati “ufficialmente”. La falsa “dichiarazione documentale” dei soli due anni di regno effettivo, fu “originariamente” solo di Adda-guppì. Purtroppo, tale dichiarazione mendace, fu successivamente e storicamente riporta da tutti, e per successivi riferimenti, fu resa come documentalmente valida (o ritenuta veritiera).

INTERVISTATORE. Come fa lei, a esserne sicuro di una tale falsificazione, giacché molti reperti antichi registrano tutti nello stesso modo (spostato di venti anni) i rispettivi tempi di regno di tali re?

MONTORI: Certamente non fu Adda-guppì a riferire le alterazioni che furono fatte. Nel libro sono spiegate tutte le possibili manipolazioni antiche, che essa stessa fece. Deve sapere che, dopo il vero 632bc, quando Ninive fu distrutta dai babilonesi da parte degli eserciti congiunti dei Medi sotto Ciassare I (il figlio di Fraorte II) e dei Babilonesi sotto Nabopolassar il quale era al suo quattordicesimo, di anni di regno, le migliaia di reperti in argilla che erano stati conservati nella biblioteca di Ninive da parte di Assurbanipal, furono ora disponibili anche per i babilonesi. Quando suo figlio Nabonedo, nel 555bc divenne re su Babilonia, sua madre Adda-guppì poté fare ciò che voleva di tali reperti storici del periodo. Circondandosi di saggi e scribi del periodo, desiderando depennare dalla storia il ventennale regno di Evil-Merodac, da lei fortemente odiato, essa non esitò a distruggere, selezionandoli con il loro aiuto, i molti reperti che erano riferiti a Evil-Merodac e ad alterare di conseguenza l’assegnazione degli anni regnati per i precedenti re Nabopolassar e Nabucodonosor II. Essa, Adda-guppì, non esitò a far distruggere gli originali reperti compromettenti, e a farli riscrivere (copiandoli), ma spostando di venti anni in avanti, solo l’anno [iniziale] di regno del re. In tal modo, un 38° anno del re (o 587bc) sarebbe diventato un [18°] anno (sempre nello stesso 587bc), per tutti quei reperti importanti che essa decise di conservare, essendo però obbligata a mantenere i due anni di reggenza, come prova di una discendenza regale con Nabucodonosor, che sarebbe stata diversamente interrotta a discapito di suo figlio Nabonedo che era assiro.

INTERVISTATORE. Adda-guppì, non poteva semplicemente distruggere tutti i reperti inerenti a Evil-Merodac per cancellarlo del tutto dalla registrazione storica del periodo?

MONTORI: Poteva, ma non le conveniva. Come ho già accennato, suo figlio Nabonedo era di origine Assire, e non era un babilonese o un Caldeo. Gli assiri erano malvisti dai babilonesi. Per far accettare ai babilonesi come re su di loro un Assiro come Nabonedo, Adda-guppì dovette lasciare una testimonianza storica che legava in una parentela matrimoniale il diritto di successione al regno su Babilonia per suo figlio, il quale aveva da qualche anno sposato Nitocri, la sorella di Evil-Merodac, e figlia di Nabucodonosor II stesso. Per tale motivo, anche se con riluttanza, Adda-guppì dovette lasciare registrati i due anni, non regnati, di Evil-Merodac come se fosse stato un effettivo re di Babilonia. Durante quei due anni, non essendo ancora effettivo re su Babilonia, non erano state registrate per Evil-Merodac sue gesta storiche che dovessero essere necessariamente documentate e, in tal modo, sarebbe stato “re” solo cronologicamente, o sulla “carta”, e come [alterata] registrazione storica.

INTERVISTATORE. Se fosse vero che Adda-guppì fece una tale iconoclastica distruzione e manipolazione di documenti, cancellando venti anni di regno, non avrebbe evidenziato agli storici futuri un “vuoto storico” di regno su babilonia, appunto di venti anni?

MONTORI: Certamente. Essa però, anche se forse fu entro marzo del 555bc che aveva compiuto i suoi novantacinque anni di età, aveva anche buona memoria. Adda-guppì, ricordò bene che dopo la sua nascita nel 650bc, proprio quando morì il fratello di Assurbanipal Šamáš-šuma-ukin, dopo che ebbe regnato venti anni su Babilonia, il re Assiro pose a regnare sui babilonesi un suo figlio; Aššur-etillu-ili. Considerandolo sottoposto a lui, Assurbanipal lo nominò come “Kandalanu”, e come regnante per conto suo, mentre lui restava il re d’Assiria [e pure di Babilonia tramite suo figlio]; quindi era, di fatto, come una specie di viceré. Quel (vero) Kandalanu regnò (male) su Babilonia e solo per tre anni, fino a che fu ucciso durante rivolte sia assire e sia babilonesi scoppiate nell’estate di quell’anno 647bc; nel libro ne sono spiegati i motivi. Per un anno (da aprile 646bc a marzo/aprile 645bc), su Babilonia, non vi fu nessun re ufficialmente riconosciuto dai babilonesi, mentre Nabopolassar, un Caldeo, stava divenendo (o ascendendo) come futuro re per i Babilonesi già dal novembre del 646bc. Essi (i babilonesi) lo accettarono come re nella successiva primavera del [vero] 645bc. Assurbanipal, considerandosi “erede legittimo” del trono di Babilonia, si pretese comunque come re su Babilonia, e lo fece mantenendo tale pretesa usando lo stesso “titolo” regale del [vero] “Kandalanu” suo figlio. Nel libro lo identifico (Assurbanipal = Kandalanu) riportandolo preceduto da asterisco: “*Kandalanu”. Durante tale sua pretesa sin da estate 647bc, il re assiro (Assurbanipal) evidentemente obbligò in tal senso i suoi sudditi, a registrare ogni rapporto commerciale, amministrativo o documentale tenuto con i babilonesi come se fosse stato eseguito sotto il regno di “*Kandalanu”. Questo spiegherebbe in modo ragionevole la notevole mole di reperti trovati e che portano il suo titolo regale come Kandalanu ma che sono tutti (per quanto ne so) inerenti a transizioni commerciali, metereologiche o amministrative. Questa “pretesa” di Assurbanipal, fu storicamente portata avanti fino alla morte del re Assiro, che avvenne nel 628/627bc. In altre parole, dal 647/646bc al 628bc sono diciannove anni solari [pari a 20 anni ordinali] che furono in tal modo pretesi come regnati su Babilonia da Assurbanipal, ma usando il titolo regale di “*Kandalanu”. Contati cronologicamente suddetti regni, i diciannove anni solari corrispondono a venti anni ordinali o regolari (storici o ufficiali), di regno. Dopo la caduta di Ninive nel 632bc, regnò come reggente su Assiria, e per circa tre anni Aššur-uballit, un suo figlio, che regnò [essendo Assurbanipal stato fatto prigioniero da Nabopolassar dopo la caduta di Ninive] fino al 629bc, o fino a quando fu sconfitto dai Babilonesi. Poco tempo dopo moriva pure Assurbanipal (628bc). Quindi Aššur-uballit, fu il reggente mentre Assurbanipal era prigioniero di Nabopolassar. Dopo Aššur-uballit, solo gli Egiziani contendevano con Babilonia.

INTERVISTATORE. Sta dicendo che il Kandalanu registrato nel suo Almagesto da Tolomeo come re su Babilonia per ventidue anni fosse lo stesso Assurbanipal, il re d’Assiria?

MONTORI: Sì. Tolomeo però fece un poco di (comprensibile) confusione. Lo spostamento [cronologico] dei venti anni di regno in avanti per i re Nabopolassar e Nabucodonosor II, compiuto da Adda-guppì, era di diciannove anni solari che sono pari a venti di regno ordinario. Tolomeo ne registrò, per il *Kandalanu (alias Assurbanipal come re fittizio), ventidue di anni. La lista di Uruk, forse considerando un anno senza un re riconosciuto dai babilonesi, ne registrò, di anni, solo ventuno. Devo ricordare, fra l’altro, che Tolomeo nella sua cronologia babilonese ignorò del tutto i tre anni di Aššur-etillu-ili dichiarati, invece, da Adda-guppì, e pure ignorò l’anno senza regno [NK] registrato in un altro reperto archeologico; tutto l’intrigo che ne è seguito è in modo migliore spiegato nel libro, ora aggiornato a in versione parziale ma definitiva di fine del 2021.

INTERVISTATORE. Quindi afferma che pure la registrazione di Tolomeo per un re su Babilonia di nome Kandalanu sia errata, sia nel suo essere stato effettivamente re su Babilonia, e sia nel numero degli anni regnati?

MONTORI: Sì, se è riferita a quella di Tolomeo. Come già accennato, nel catalogare i re su Babilonia, egli ignorò del tutto i tre anni di Aššur-etillu-ili riferiti da Adda-guppì nel Nabonedo H1, B. Tolomeo inoltre, ignorò pure l’anno senza un re su Babilonia (“NK”, del 646/645bc). Questo tempo di tre anni di regno, Tolomeo, che era un astronomo lo conteggiò comunque, e lo accumunò al vuoto storico di diciannove anni solari causato dallo spostamento ventennale (ordinario) dei regni di Nabopolassar e di Nabucodonosor II. Ottenne quindi un totale di ventidue anni di regno che poteva (allora) attribuire solo a un regnante su Babilonia di nome *Kandalanu. Il [complesso] grafico a colori allegato al libro in omaggio da parte dell’editore, con le frecce nere, dovrebbe ben illustrare questo errore di Tolomeo. Nel Compendio, semplifico ulteriormente lo schema di tali alterate assegnazioni di regni, evidenziando come il 38° anno del VAT 4956 sia stato reso come un 37° anno, proprio dall’omissione della registrazione del NK del 646bc e, dopo aver inserito i 20 anni tolti a Evil-Merodac, Tolomeo “aggiusta” la cronologia con la sua specifica assegnazione nel 123 da Nabonassar che cadeva proprio sul così raggiunto 625bc; [Faccio presente, che è solo Tolomeo, colui che specifica un tempo riferibile al 625bc tale regno; appunto classificandolo al 123 da Nabonassar.].

INTERVISTATORE. Scusi, ma se furono spostate in avanti le registrazioni di anni di regno per Nabucodonosor II e per Nabopolassar, non avrebbero dovuto essere state spostate in avanti di venti anni anche quelle di Šamáš-šuma-ukin?

MONTORI: No. Fu Adda-guppì stessa a bloccare (volutamente) lo spostamento al ventesimo anno del regno di Assurbanipal, dichiarando che in tale anno essa nacque (vero 650bc). Avendo iniziato i loro regni, su Assiria per Assurbanipal e su Babilonia per Šamáš-šuma-ukin insieme, il regno del fratello di Assurbanipal non poteva essere cronologicamente spostato in avanti di venti anni rispetto a quello di suo fratello su Assiria. In tal modo, la scaltra madre di Nabonedo, riuscì a lasciare un “virtuale” vuoto storico di regno su Babilonia dopo il fratello di Assurbanipal; “vuoto storico”, che poteva essere riempito solo da un regnante (seppure fittizio) di nome “*Kandalanu”. Dopo la morte di Šamáš-šuma-ukin, su Babilonia, regnò [veramente] per tre anni il “vero e solo Kandalanu”; ovvero, Aššur-etillu-ili (nipote del fratello di Assurbanipal), che è poi lo stesso (vero) “KANDALANU” che troviamo oggi registrato al rigo 24 del BM 86379. Furbastramente, Adda-guppì, non accenna mai a un regnate col titolo di “Kandalanu”, sapendo che tale regnate fu odiato dai Babilonesi.


Continua a pagina 210 [SM=g10765] digilander.libero.it/monseppe/

Nel libro "La ragione delle profezie", che trovate al seguente link, con tutti i miei lavori ormai finiti, questi conti numerici sono evidenziati in modo più chiaro.
Se li considerate nel contesto di quanto sopra esaminato finora, si dovrebbe comprenderne la loro eccezionalità, che li associa spesso biblicamente ai nostri tempi attuali.

1drv.ms/u/s!Ah_6xOWtD1ejmDHG2nqx3055ERvG?e=P38o6d

monseppe2
00venerdì 24 giugno 2022 08:42
Continua da pagina 210

INTERVISTATORE. Con ciò sta affermando che Assurbanipal, o un re di nome “*Kandalanu”, per ventidue anni, non ha mai regnato effettivamente su Babilonia come registrarono invece Tolomeo e la lista di Uruk?

MONTORI: Sì. Dopo i tre anni del vero Kandalanu (Aššur-etillu-ili) e dopo l’anno [NK] o senza un re su Babilonia, dal 645bc al 625bc sui babilonesi regnò come re, riconosciuto ufficialmente, il Caldeo Nabopolassar. Il “fittizio” o pretendente re del trono di Babilonia, Assurbanipal, considerandosi “erede” al trono, tentò inutilmente di conquistarne il regno della città, (e della bassa Mesopotamia) militarmente, tramite suoi generali e/o suoi figli e correggenti assiri, ma senza mai riuscirci di fatto. I reperti riferiscono “continue guerre” fra i due regnanti; il re di Akkad (Nabopolassar) e quello di Assiria (Assurbanipal).

INTERVISTATORE. Adda-guppì però, nel suo documento testamentario, specifica proprio che dopo la morte di Assurbanipal, e dopo i tre anni di Aššur-etillu-ili, a regnare su Babilonia fosse specificamente Nabopolassar. “Fino al quarantaduesimo anno di Assurbanipal, Re d’Assiria, il terzo anno di Aššur-etillu-ili suo figlio, il ventunesimo anno di Nabopolassar, il quarantatreesimo anno di Nabucodonosor”, così essa dichiara nel Nabonedo H1, B alle righe 30-31. È un fatto “documentato”. Come lo spiega?

MONTORI: Lo spiego appunto nel libro. Qui posso risponderle solo che quello di Adda-guppì e da lei citato, fu un resoconto cronologico di regni alterati; un resoconto artefatto con abilità, e col fine di nascondere il vuoto storico dei venti anni depennati dalla cronologia dei regni che si susseguirono di fatto. Essa cita: 42 di Assurbanipal (che era re su Assiria), 3 di Aššur-etillu-ili, attaccandoli però, come un continuum temporale di 45 anni di regnanti “su Babilonia” perché, volutamente, voleva far intendere che di una cronologia di regnanti babilonesi essa stesse parlando. L’Almagesto di Tolomeo classifica (riferendola a primo anno di Nabonassar) al 667bc l’inizio congiunto dei due regni assiro e babilonese. Di fatto, se fossero riferiti ad Assurbanipal, conterebbero: 667bc meno 42, meno 3 anni, e meno un anno [NK], giungendo al 621bc per l’inizio de regno di Nabopolassar su Babilonia. La cronologia attuale colloca invece al 625bc l’inizio del regno di Nabopolassar su Babilonia. La cronologia di Tolomeo non trova chiara corrispondenza con i tempi segnati da Adda-guppì; è fallace, in questo conto, di almeno tre/quattro anni (oltre ai diciannove anni solari di regno assegnati in modo errato o [cronologicamente] “aggiunti”).

INTERVISTATORE. Sono confuso; può spiegare in modo migliore ciò che fu fatto?

MONTORI: Dovrei leggerle tutto il libro. In breve: Adda-Guppì, non nominò mai il titolo del vero “Kandalanu (Aššur-etillu-ili)” nel suo storico testamento, perché tale re fu odiato dai babilonesi. Registrare “allora”, che Assurbanipal (Assiro), col fittizio nome del “*Kandalanu”, avesse regnato per ventidue anni su Babilonia, gli sarebbe costato il regno per suo figlio Nabonedo. Sopra ho spiegato che essa non poteva spostare in avanti di venti anni il regno di Šamáš-šuma-ukin, perché era contemporaneo con quello del fratello Assurbanipal su Assiria, e il regno di tale re Babilonese fu di soli 20 anni. D’altronde, spostare in avanti i successivi regni di Nabopolassar e di Nabucodonosor, creava un ovvio vuoto storico di 20 anni prima di loro. L’unico modo di ricreare [e pure riempire] quel vuoto storico, che poteva poi essere coperto solo da un fittizio re *Kandalanu, fu per lei quello di definire l’inizio del regno su Babilonia del caldeo Nabopolassar, come se fosse avvenuto (per deduzione indotta) dopo la morte di Assurbanipal, e dopo i tre anni del regno retto dal figlio di Assurbanipal. Furbastramente, ottenne ciò, non citandolo mai con il titolo di “Kandalanu” datogli da Assurbanipal; ma riferendolo col nome proprio di Aššur-etillu-ili. L’anno 667bc (ora accreditato ma già esso spostato in avanti di due anni da Tolomeo dal vero 669bc al 667bc) più i venti anni di Šamáš-šuma-ukin, conducevano al 647bc. Tolomeo, partendo da tale anno 667bc in luogo del vero 669bc, conteggiò i 22 anni di regno ordinario del vuoto storico, (da lui così calcolati) assegnandoli a un *Kandalanu, e giungendo così al 625bc oggi accreditato come primo anno del regno su Babilonia per Nabopolassar. Suggellò così, con tal errore, l’inganno storico voluto da Adda-guppì; riempiendo, forse a sua insaputa, il vuoto storico [cronologico], dei 20 anni creato dalla cancellazione [cronologica] dei 20 anni effettivamente regnati su Babilonia da Evil-Merodac. Per questo motivo mi ci sono voluti, guarda caso, proprio 20 anni per capire tutto.

INTERVISTATORE. La tavola delle eclissi, nota come Lbat *1420, riferisce gli anni di regno del re Nabucodonosor su Babilonia, secondo lei, spostati in avanti di venti anni rispetto agli originali reperti che, dice lei, sarebbe stati distrutti da Adda-guppì. In tal caso, non sarebbero state spostate allora anche tutte le eclissi osservate che vi furono registrate?

MONTORI: No. Se tu fossi nato a Firenze nel 1961 del secolo scorso, durante un’eclisse totale di sole visibile in Italia e che ci fu il 15 Febbraio, ed io alterassi la tua carta d’identità, registrando che tu sia nato nel 1941, lo stesso fenomeno di eclisse di sole del 1961 non cambierebbe, ma per chi leggesse la tua carta d’identità, tu avresti dovuto avere 20 anni quando il fenomeno accadde. Fisicamente, tu saresti appena nato, ma per la registrazione storica o anagrafica, tu avresti 20 anni. Gli eventi astronomici del periodo Neo-Babilonese, quando verificati da informazioni precise, non cambiano il loro tempo di evento, anche se fossero state cambiate le date [cronologiche] vissute, dei viventi o regnanti presenti in quel preciso periodo storico. Per questo motivo, l’eclisse di Luna che occorse in 8 gennaio del 587bc, nel reperto “alterato”, risulta ora come fosse occorsa durante il 17° anno del re, perché così fu cambiato [alterato] o registrato l’anno [cronologico] del re. Semplicemente: spostando di 20 anni in avanti la registrazione [cronologica] di inizio degli anni di regno del re! L’eclisse di ’otto gennaio del quasi finito [X mese] e 37° nel vero secolare 587bc fu resa, in data alterata del suo inizio di regno, come spostato in avanti, a corrispondere a un suo 17° (X mese) anno; appunto perché “fu” registrata in modo [cronologicamente] slittato di 20 anni, per lo stesso evento astronomico e solare del 587bc. Nel “reperto”, quindi, Leggo la “registrazione (falsata)” = 17° anno; ma l’evento [o eclisse di Luna ivi registrata] resta nello stesso anno solare che occorse, ovvero nel 8 gennaio del 587bc”. Semplice, quanto “perverso”, direi. Solo la bibbia, con le sue veraci fonti storiche l’ha svelato!

INTERVISTATORE. Come fa lei a essere certo che i calcoli astronomici effettuati da professori come A. Sachs e H. Hunger e altri, per valutare il VAT 4956 al 568bc, non corrispondano alla realtà storica o siano imprecisi?

MONTORI: Ho confrontato i risultati di pari date in ora, giorno, mese e anno di uno specifico evento astronomico, di eclisse, sia ai nostri giorni, sia per un analogo evento astronomico ma del periodo Neo-Babilonese lontano oltre 2600 anni fa. Ho usato il programma di astronomia usato da Sachs e pure da H. Hunger, (TheSky e successivo TheSky6), confrontando i risultati, anche con il programma da me usato per la ricerca, RedShift6, per rappresentare l’eclisse totale di Luna che ci fu nel recente 27 Luglio 2018. Entrambi i programmi hanno dato lo stesso risultato, essendo concordi con i dati per tale eclisse; dati, che sono elaborati anche dalla NASA. E ciò sarebbe ottimo. Poi, ho fatto la stessa verifica (pari date di ora, giorno, mese e anno) per il calcolo dell’eclisse di Luna occorsa nel 4/5 Luglio 587bc (38° di anno di Nabucodonosor II) con entrambi gli stessi programmi. Risultato: è confermato ciò che affermo nel libro. Per periodi lontani come il Neo-Babilonese, il programma TheSky6 calcola l’eclisse con la posizione della Luna, spostata di due gradi verso est, non coincidendo più con i dati per la stessa eclisse che sono elaborati pure dalla NASA. Diversamente, il programma RedShift6, mi ha calcolato la stessa eclisse del 4/5 luglio del 587bc verificata, in perfetta armonia astronomica con i dati forniti dal sito ufficiale della NASA. Nel libro sono incluse le molte evidenze e controprove verificate in merito.

INTERVISTATORE. In base alla sua ricerca quindi, Gerusalemme e il suo Tempio nel periodo Neo-Babilonese, esattamente, quando furono distrutti?

MONTORI: Dopo la conquista della città, il re Nabucodonosor, nel novilunio di fine luglio del 607bc, da Ribla [o da circa 300Km da Gerusalemme], diede ordine a Nebuzaràdan di andare a Gerusalemme per distruggerla. Il generale, e guardia del corpo di Nabucodonosor II, nel giorno 7 agosto giunse a Gerusalemme, fece i preparativi, e iniziando dal Sabato 9/10 agosto 607bc entrò in Gerusalemme e diede il via all’effettiva distruzione della città e del suo Tempio. La “Ragione della Bibbia” indica in modo preciso tali tempi che sono ampiamente spiegati nel libro. Nel novilunio sopra riferito, ci fu un’eclisse di sole parziale visibile da Babilonia e da Gerusalemme, che io non conoscevo per niente, e che non riscontro sia stata documentata. L’ho rilevata solo verificando il riferimento astronomico al novilunio riferito da Giuseppe Flavio e appena citato. Due anni dopo aver conquistato Babilonia, grazie all’editto di Ciro II che liberava i popoli che erano stati fatti prigionieri da Nabucodònosor II, nel 537bc, o dopo 70 anni di esilio in Babilonia, il popolo giudaico poté fare ritorno a Gerusalemme. Inevitabilmente, 70 anni prima del 537bc si sarebbe nel secolare anno 607bc. Ma non fu Nabopolassar [che è attualmente accreditato al suo 19° anno], oggi segnato al 607bc, il regnante che fece prigionieri i giudei e portò in esilio gli abitanti di Gerusalemme e che, circa un mese dopo, ne distrusse la città e il tempio!

INTERVISTATORE. Com’è possibile che proprio “tutte” le misure astronomiche fatte da tali competenti addetti ai lavori siano sbagliate e solo “lei” abbia trovato le misure giuste?

MONTORI: Non sono le “misure” fatte da tali ricercatori a essere errate. Errate sono le unità di misura [se riferite al cubito astronomico] stimate da tali ricercatori, e la posizione della Luna, calcolata dai programmi per astronomia da loro usati, che per i lontani tempi esaminati [o oltre 2000 anni fa], non calcolarono correttamente la sua posizione, mostrandola spostata di circa 2 gradi verso Est [o che tramontava circa 4 ore dopo], e quindi più distante dal sole, nella data astronomica esaminata. Per capirsi, la vedrebbero tramontare circa 4 ore dopo, rispetto al suo vero punto astrale (o rispetto a una stessa stella). Per effetto di ridondanze e di circostanze combinanti, diverse misure della Luna rispetto alle stelle e fatte con tale programma, sono sembrate comunque corrette, ma lo sono solo perché coincidevano le differenze combinate avute dai due gradi in meno per la misura stimata da loro riguardo al cubito [2 gradi invece di 4 gradi], e dai due gradi della Luna spostata verso Est del programma di TheSky e relativa versione TheSky6. Riferendoci per questo agli eventi astronomici, nella corretta datazione e nelle precise unità di misura (un cubito uguale a 4 gradi), il VAT 4956 può essere astronomicamente attribuibile solo al 587bc, e durante il 38esimo anno del re. Illustro qui sotto il confronto dei due programmi per la stessa data [e stesse coordinate astronomiche e di orario]. Questi due elaborati sotto, sono eseguiti con RedShift6 e sono valutati entrambi per la stessa data astronomica del 22 aprile del 587bc, qui considerata maggiormente affidabile quale data di osservazione del VAT 4956 durante il 38° anno de re di Babilonia, Nabucodònosor II.I primi due elaborati, illustrano la posizione della Luna rispetto al Sole e rispetto alla stella Aldebaran della costellazione del Toro.



INTERVISTATORE. In conclusione, quali grossi errori sarebbero stati evidenziati nel libro?

MONTORI: Primo errore (odierno), è stato quello di non aver preso in dovuta considerazione le informazioni storiche della Bibbia. Secondo errore, (quello di calcolo) è col programma per astronomia usato (TheSky6) che, per i tempi lontani come il Neo-Babilonese, calcola in media la Luna spostata (ed errata) con due gradi in direzione EST. Terzo (e molto ambiguo) errore, è stata l’errata valutazione dell’unità astronomica detta “cubito (KÙŠ)”, che fu stimata in due gradi unitari contro i reali quattro gradi che erano effettivamente stati usati allora dagli astronomi babilonesi. Quarto errore, (anche se è come conseguenza di un atto dovuto da parte loro) è stato il dare assoluta fiducia alle informazioni documentali (cosa giusta) anche se trovavano evidenti discordanze storiche con altre fonti importanti (cosa non giusta), come quella di trascurare o ignorare le informazioni della Bibbia (almeno in senso storico). A tutti questi si aggiungano gli errori storici della cronologia proposta da Tolomeo e la falsa cronologia di Adda-guppì. Entrambi, ignorano cronologicamente, o non conteggiano l’anno senza un regno su Babilonia del [vero] 646bc. Il tutto è poi “sigillato” da Tolomeo che, nel suo Almagesto, dove colloca ponendolo al 123 da Nabonassar, il secolare anno 625bc come primo anno (errato o spostato di 20 anni) di Nabopolassar. Il tutto, è poi stato “mascherato” a motivo dei 19 anni solari che separano le date del 587bc [vero anno osservato], con il 568bc che rendono fra le due date le fasi (e posizioni) della luna molto simili fra loro, aggiungendo poi la lettura “dubbia” del 37° anno invece del vero 38° anno del re, reso “accettabile” dal “salto del conteggio dell’anno senza un regno [NK] del 646bc”, si potrà comprendere “il perché”, non siano stati subitaneamente [o neppure dopo oltre 50 anni] riconosciuti questi errori fino ad ora. Con l’aiuto della verace storia biblica invece, ho potuto concludere tutto in “soli” 20 anni…

INTERVISTATORE. La sua ricerca tratta anche altre discordanze storiche che oggi sembrano esservi rispetto ad altri racconti biblici?

Montori: Il libro è primariamente indirizzato al periodo Neo-Babilonese. Essendo però basato su “La Ragione della Bibbia”, ho dovuto trattare pure le questioni inerenti al periodo persiano fino al regno di Artaserse I, per la questione delle coreggenze di quel periodo. Inoltre, ho considerato utile valutare, sempre con lo stesso stile di ricercatore indipendente, pure il possibile momento della nascita di Gesù; tempo oggi messo in controverso da alcuni. Poiché tutte queste discordanze storiche fra fatti di scienza, storia, archeologia, hanno pure creato sconcerto a molte persone che si sono così trovate di fronte a difficili incertezze. Benché ciò esulasse dall’aspetto prettamente scientifico del libro, ho trattato (in modo marginale, nel contesto Neo-Babilonese), anche alcuni aspetti inerenti a una speranza che nella bibbia è da millenni stata data al genere umano. Sono “riflessioni”, come quelle esposte in questo testo particolare (“La ragione delle profezie”), che spero possano essere di aiuto a coloro che, a causa delle tante discordanze storiche e ipotesi, in parte apparentemente valide, metterebbero in dubbio le promesse fatte in questo importante libro che è la Bibbia. Cose, che ritengo importanti affinché, mediante le evidenze della bibbia, non sia minata la fiducia, la speranza, o la fede se vuole, nel tema basilare che da sempre è stato quello della Bibbia: “Il Regno di Dio”. Fatto certamente non scientifico ma indubbiamente molto importante per molti. Avendo potuto porre una base “certa [sicura]”, ho composto anche questo difficile testo.

INTERVISTATORE. E lei ha fatto tutto questo proprio da solo?

MONTORI: Una tartaruga, se gli è dato il tempo necessario, può percorrere molta strada. La mia ricerca ha richiesto oltre venti anni di tempo, di verifiche e di confronti delle documentazioni, che ho dovuto anche trovarmi da solo. Ciò che non conoscevo, ho dovuto impararlo. Diciamo che una prudente stima di 60.000 ore di lavoro dovrebbe indicare in modo approssimativo il tempo che mi è stato necessario per giungere al risultato che è esposto nei libri (sarebbero sette anni impiegando 24 ore al giorno!). Certamente a leggere tutto il risultato che è nel libro di archeologia, ci vorrà meno tempo di quello che mi è stato necessario per capire e “provare” il tutto. Per raggiungere questo complesso risultato era necessario un astronomo, uno storico, un archeologo, un biblista, un linguista per i caratteri cuneiformi, e pure uno scrittore, per poterlo portare a termine e pure presentarlo. Era pure necessario che lavorassero tutti come un solo uomo; proprio tutti questi assieme; infatti, nessuno mi ha aiutato di persona. Stento io stesso a credere come sia stato possibile che io possa aver fatto tutto questo da solo, ma il risultato lo potete leggere nei due volumi [che erano previsti] del libro, poiché non credo che sarà stampato, l’aggiornamento del libro al 2020. Doveva essere in un solo volume, in formato.pdf e per il Web] ma pubblicherò soltanto l’aggiornamento della parte frontale del VAT 4956 aggiornato a fine del 2021. Per la stesura del libro, ricordo a tutti, che “non sono uno scrittore”; ma ho dovuto affrontare anche questa [per me] pesante sfida. Eppure, senza le informazioni storiche che sono nella Bibbia, lo confesso, non ci sarei mai potuto riuscire.

INTERVISTATORE: Un’ultima cosa. Nella prima stampa del libro, lei accenna pure alla nota e famosa cometa Hale-Bopp del 1997 del secolo scorso. Per quale motivo?

MONTORI: Perché “sembra” che tale cometa possa essere stata avvistata o che fosse transitante durante l’ottavo anno di Cambise II, 523/522bc, e la possibile cometa Machholz 2G, circa durante il primo anno di Dario I (521bc).
L’ho messa in “ipotesi”, poiché il perielio di questa nota cometa, è tuttora variabile nella sua definizione ultima di durata. La mia “stima”, da test (empirici) da me effettuati, mi suggerisce di considerare un suo perielio, precedente al passaggio del 1997 scorso, possa essere stato della durata compressiva di circa 2519 anni. Purtroppo, il programma da me usato non ha, nei parametri della cometa, quello specifico valore e non posso, al presente, verificare con certezza astronomica che il suo passaggio sia stato osservato in passato fra il 523bc e il 522bc. Ritengo che nel reperto BM 33066 (Strassmayer Cambise n. 400) vi siano, in alcune righe del diario, gli estremi riconducibili a una sua passata osservazione durante quei due anni. Mi riservo di verificare questa ipotesi legata al BM 33066 quando potrò avere nel programma (almeno come parametro di verifica) il mio stimato perielio di circa 2519 anni (o entro i 2518,5 e i 2519,5 anni). Sotto illustro al riguardo, una posizione astrale durante il 1997 del secolo scorso e di seguito, su data stimata da ipotesi di osservazione nel BM 33066, una “possibile” posizione nel 523/521bc. La similitudine di posizione che riesco a calcolare ora, mi induce a pensare che la cometa fosse passata allora, o in quegli anni, abbastanza vicina alla terra da poter essere stata osservata. Sulla base dei paramenti che trovo inseriti (non da me) nel programma, trovo che la cometa risulta calcolata, rispetto alle stelle in una corrispondenza almeno “interessante”, confrontandone il suo passaggio antico con quello moderno, come illustrato sotto. Con un corretto perielio, ritengo, che la stessa posizione della cometa corrisponda con il 523/522bc o settimo/ottavo anno di Cambyses II (in corrispondenza di riferimenti a ottavo anno registrato nel BM 33066 in un modo particolare) a causa dei ricorrenti riferimenti del logo →[BI] (uguali o simili), che sono ripetuti in diverse righe del reperto astronomico.



Con una durata di “perielio” (qui, 2517 anni) che fu inserita nel programma (non da me), trovo questa simile posizione astrale della cometa Hale-Bopp (su orizzonte a destra) con la costellazione del leone e seguendo un tempo che è riferito in rigo Reverse 11 del BM 330366. Ipotesi che sarebbe davvero interessante, legando ai nostri giorni l’intervallo che va fino al primo anno di Dario I di Persia o durante l’ottavo anno di Cambise II. Per questo e per altri motivi la accenno nel libro. Con Perielio, forse più corretto, di circa 2518,5/2519 anni, credo che troverebbe corrispondenza anche con altre righe del reperto che sembrano accennarne un suo possibile passaggio in mesi diversi. Occorre notare che Il percorso della cometa, è relativo alle stelle e non ai pianeti, specificamente. I pianeti ne possono alterare forse solo la durata del suo perielio che oggi abbiamo potuto definire solo per il suo passaggio del secolo scorso. Principalmente, l’orbita della cometa dipende dal sole e specialmente dal motivo della particolare orbita della cometa che è praticamente perpendicolare al nostro sistema solare. Riguardo alle comete, io riferisco nel libro di altre due importanti astri che sono possibilmente essere stati avvistati e accennati nello stesso VAT 4956. La Machholz 2(G) (prima della sua moderna frammentazione) e la Holmes. Il loro ciclo orbitale è di aiuto a confermare la posizione dei pianeti nel periodo esaminato e quindi, anche il preciso momento osservato. Ho illustro una empirica ricostruzione dell’orbita della cometa Hale-Bopp. Nel VAT 4956 ci sono almeno due specifici riferimenti alla cometa Machholz 2(G) che allora fu scritta con “ki-şir” e un riferimento alla Holmes coerente con una misura proprio di 7 gradi e 30’, il 4/5 luglio del 587bc.

INTERVISTATORE: Quindi, se ho ben compreso, lei afferma che l’anno del re durante l’osservazione del VAT 4956 sia il 38° anno e non il 37° ora accreditato. Inoltre ci dice che la cronologia che ora porta a conteggiare un 37° anno per il VAT 4956, oltre l’incertezza del segno cuneiforme, sia il risultato di non aver conteggiato l’originale anno 646bc, o 626bc che sia, come anno senza un re su Babilonia.

MONTORI: Esatto. L’anno senza un regnante ufficiale su Babilonia, del [vero] 646bc non fu conteggiato (cronologicamente) da Adda-guppì e tantomeno da Tolomeo. Inoltre, trovo strano che quasi sembri sia stato ignorato pure nelle verifiche cronologiche attuali. Quell’anno sembra quasi che non esista per nessuno… eppure è “documentato”. È necessario capire che, dopo i venti anni spostati (o aggiunti fra Aššur-etillu-ili e Nabopolassar), nell’anno senza un regno che doveva essere ora contato come il 626bc è invece contato, come cronologia, il 22° anno del fittizio *Kandalanu e il 625bc fu registrato per l’inizio di Nabopolassar; ma tale conto fu indotto da Tolomeo, il quale spostò anche l’inizio dei regni assiri da 669bc a 667bc. Tolomeo contò in ordine cronologico gli anni di regno giungendo a segnare il secolare anno 123 da Nabonassar in corrispondenza del secolare 625bc quale primo anno del regno di Nabopolassar. Mentre il secolare 626bc (o anno NK spostato) che lo precedeva, non lo registrò in senso cronologico come “NK”, assegnandolo così in modo indotto come 22° anno del *Kandalanu al 122 da Nabonassar. Ma anche operando un controsenso cronologico; [regnava su Babilonia un *Kandalanu, durante un anno che è registrato come senza un re nel paese]. Come conseguenza di tale conto errato, ottenne che fu tolto dalle successive cronologie, un anno che era invece da conteggiarsi in modo cronologico. Fece così conteggiare ora, quello che era l’originale 38° anno del VAT 4956, come se fosse un apparentemente corretto ma diverso 37° anno del re, rendendo quindi, non immediato il fatto che l’anno de re Nabucodonosor II fosse stato inciso male nel reperto. In breve, contando il “NK” dopo il *Kandalanu e prima di Nabopolassar, l’attuale 587bc diventava un 19° [e non 18°] anno del re Nabucodonosor II; e l’attuale 568bc diventava un 38° anno del re, che sarebbe però poi morto nel 563bc invece dell’attuale 562bc. Si evince che “Tolomeo”, sulle false informazioni cronologiche di Adda-guppì purtroppo, pasticciò ulteriormente il resoconto cronologico dei regni fino a ottenere quella che ora sembra una corretta cronologia, ma che trova diverse discordanze storiche, specialmente con la storia biblica. Dipanare questo groviglio cronologico, e provarlo in modo astronomico, documentale e biblico, mi ha richiesto 20 anni di accurate ricerche, verifiche e confronti che sono “riassunti” in un (originale) resoconto di 656 pagine e che, (credo), non potrò pubblicare in due volumi separati o stamparlo. Per tale motivo, [non avendo altri mezzi economici possibili] ho maturato la poco pratica per me, decisione, di pubblicare in formato.pdf e rendere pubblici i files sia del libro “La ragione della bibbia” e del suo “Compendio”, aggiornati al 2020 come edizione in formato A4. Decisi poi [non potendo fare diversamente], di far conoscere queste informazioni attraverso il Web con la ridotta versione aggiornata a fine 2021. A chi “riuscisse a fare lucro di queste informazioni” … ricorderei: “non ti scordar dime” (Deuteronomio 25:4)!

INTERVISTATORE: Allora anche l’anno secolare 587bc ora conteggiato come 18° anno di Nabucodònosor, se fosse stato contato l’anno senza un regno (ora del 626bc), diventerebbe un 19° anno invece che l’attuale 18° anno?

Montori: Fare confusione è facilissimo. Diverrebbe un “17°” anno, perché contando l’anno NK, si conta (correttamente), un anno cronologico in più, e il 604bc ora accreditato come primo, diverrebbe nel 603bc come primo anno. E, per lo stesso motivo quindi, il secolare 587bc cadrebbe durante il suo 17° degli anni di regno. Lo specifico e biblico seguirsi di regni, con: “La cronologia realmente occorsa”, conteggiando il cronologico NK del [vero] 646bc, nel ripristino dei veri anni e tempi di regno, conferma il 18° anno di Nabucodonosor II per il biblico 607bc”. Scusatemi, se io ci ho impiegato 20 anni! ☺

INTERVISTATORE: Da quello che lei mi dice, comprendo che per capire bene tutto, saranno proprio costretti a leggere il suo libro e pure questo Compendio.

MONTORI: Farebbero bene a leggerlo, e con l’attenzione che esso richiede. Anche se per la natura degli argomenti trattati il libro può apparire difficile nella lettura; seguendone gli argomenti trattati, possono però essere selezionati i temi (storico, archeologico, documentale, biblico, astronomico) che più specificamente interessano al lettore. Inoltre, come già accennato, nel libro ci sono ancora molte altre interessanti informazioni che chiariranno ogni dubbio storico del periodo che finora, senza la precisa “Ragione [storica] della Bibbia”, non poteva assolutamente essere chiarito a causa dell’abile e antico inganno che fu tramandato su quest’argomento. Con l’aggiornamento finale del 2021, considero la ricerca conclusa, almeno per me, in modo sufficientemente esaustivo e a favore della rivendicazione dell’affidabilità storica con quanto occorso in quel periodo e com’è narrata nella Bibbia. A causa della complessità generale degli argomenti trattati nel libro, [speravo] che fosse pubblicato in formato cartaceo il “Compendio” a tale libro, dove (forse), in modo più succinto e riassuntivo ne spiego in circa cento pagine il risultato raggiunto e il motivo della controversa datazione.
Come appendice del libro stesso, nel Compendio è stato inserito anche un tentativo di spiegare in che modo sia stato possibile accettare il 37° anno del re per il VAT 4956 senza rendersi conto nell’immediato, che nel conteggio cronologico dei regni, oltre ai 20 anni “spostati”, fu saltato di [registrare] o conteggiare un anno che doveva invece essere registrato e che nella vera cronologia ne è stato invece, giustamente tenuto conto, confermando in modo corretto che il [vero] 18° anno del re di Babilonia Nabucodonosor II fu realmente durante il biblico e secolare anno 607bc. [SM=g10765]

(originario) Li 17 ottobre 2020; aggiornamento ultimo Lì, 31 dicembre 2021 – 31 gennaio 2022.
Autore dell’opera [ricercatore indipendente]: Montori Giuseppe. Nick per la rete; “monseppe2”.







Le necessario informazioni da me verificate durante la ricerca, sono nei libri: "La ragione della Bibbia" e del relativo "Compendio".

Qui finisce il mio lavoro di testimonianza sulla datazione cronologica dei regni del periodo neobabilonese 670/522bc.

In conclusione, sia essa accettata, rifiutata o ignorata, questa, che ho trovato con verifiche astronomiche, storiche, archeologiche e comparative del periodo, è quella che è in accordo con le informazioni storiche della Bibbia riferite a Nabucodonosor II che, nel 607bc distrugge, durante il suo 18° anno di regno ufficiale [da accessione del 624bc, aprile], la città di Gerusalemme e il suo tempio.

Questo è quanto.

[SM=g10765] Altre informazioni, sono al digilander.libero.it/monseppe/

Nel libro "La ragione delle profezie", che trovate al seguente link, con tutti i miei lavori ormai finiti, questi conti numerici sono evidenziati in modo più chiaro.
Se li considerate nel contesto di quanto sopra esaminato finora, si dovrebbe comprenderne la loro eccezionalità, che li associa spesso biblicamente ai nostri tempi attuali.

1drv.ms/u/s!Ah_6xOWtD1ejmDHG2nqx3055ERvG?e=P38o6d

monseppe2

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