00 24/08/2014 23:10
Misure Multiple in formato "ka-bar" (o con parimenti opposti a un centro)

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La riga Obverse 12 per il terzo mese Simanu del 587bc (30° giorno del mese precedente), in sostanza, registra queste osservazioni (in ordine di tempo).

L’astronomo, se al momento del tramonto del sole, avesse contato in tempo di rotazione terrestre fino all’inizio del tramonto della luna, avrebbe contato circa 69 minuti (che sarebbero poco più di 17 gradi na); pertanto i 20 gradi na registrati nel reperto, non possono riferirsi a un conteggio fra Sole e luna (nel 587bc; nel 568bc sembra corrispondere, ma ciò è dovuto ai famosi due gradi di dislocamento della posizione della luna come fu calcolata da TheSky ed è calcolata ancora calcolata da TheSky6).

Contando invece dalla prima e ultima visibilità di Marte (apparso alla vista proprio mentre stava per iniziare a tramontare), all’inizio del tramonto della Luna, mentre vide la stella Iota Cnc [2] diventare visibile, l’astronomo ebbe conferma che la Luna era dietro a tale costellazione, essendo già tramontata anche la sua principale stella del granchio Asellus Australis [3] e così registrò l’osservazione con: «sin ár ALLA».

Contò quindi, dal tramonto di Marte [4] al momento che la Luna [1] iniziava il suo tramonto, esatti 40 minuti di tempo.

Continuando da quei 40 minuti, o riprendendo da questo punto il conto, fino a quando esattamente Mercurio [5] stava tramontando, contò altri 40 minuti in tempo di rotazione terrestre, per un totale di 80 minuti o 20 gradi na, che furono poi registrati nel Diario con: «IGI ka-bar 20 na».

Pertanto poté pure registrare che Marte e Mercurio erano a 10 gradi (dalla Luna), in formazione di ka-bar, ovvero come estremi ugualmente distanti aventi come centro la Luna.

A motivo della mobilità della Luna, la misura di 10 + 10 gradi è difficilmente di tipo angolare, in quanto implica una tolleranza anche per il valore del suo diametro di almeno 30 primi, che sono divisi per due (essendo misurabile rispetto a Marte e rispetto a Mercurio).

In ordine di conteggio na, invece, se il primo conto fu riferito al bordo inferiore della luna che stava toccando l’orizzonte (o che stava iniziando il suo tramonto), le due misure di 10° na sono assolutamente precise: da inizio tramonto di Marte, 40 minuti a luna + 40 minuti a inizio tramonto di Mercurio = 80 minuti, che divisi per 4 minuti per ogni grado misurano gli esatti 20° na che furono registrati.

La parte finale della riga è in parte in lacuna ma le ultime due tracce suggeriscono un 20 o un sin.
Un 20 (come valore) avrebbe poco senso essendo preceduto da una misura di 4 cubiti, pertanto è più facilmente interpretabile come il logo per la Luna.
In lacuna completa, diventa ormai l’ovvio logo di LUGAL, e in base alla misura dei 4 cubiti riferita (vedi diapositiva_2) è facilmente ipotizzabile che sia una lacuna riferita Regolo (il re, LUGAL).

Curiosamente, o in senso astronomico, pure Regolo, al tramonto del sole, era in ka-bar di 16 gradi angolari (4 cubiti) con la Luna e col Sole essendo regolo distante dal sole 32 gradi (vedi freccia verde per il secondo braccio del ka-bar di 4 cubiti che misura 16 gradi angolari).

L’astronomo intravide inoltre, un altro possibile ka-bar, fra Regolo, Venere e la Luna, di 8 gradi e mezzo, e (quindi non in misura multipla riferita nel diario) ma lo riferisco come sola curiosità «astronomica» possibilmente legata al concetto delle famose misure multiple (in tal caso multipla sarebbe la formazione in ka-bar) usate dai babilonesi (in tal senso, i ka-bar possibili sarebbero tre in tutto).

Nel 568bc, ovviamente, tutte queste verifiche non sono possibili.

Sachs interpreta Marte e Mercurio (che erano in congiunzione in quel momento) essere (insieme) di fronte a Regolo 4 cubiti (di due gradi) per un totale di 8 gradi.

Il programma RedShift6 me ne calcola al massimo 7° e 30’ in notazione angolare; (sarebbero quasi 4 cubiti col cubito di 2 gradi)… confermando in tal caso la ridondante ambiguità delle misure nel confronto fra le due date; (diverrò noioso, ma devo sempre ricordare che i due gradi per cubito furono stimati da Sachs sulla stella Rho Leonis che era distante 6 gradi e trenta circa contro gli otto gradi che avrebbe dovuto misurare da Regolo, «il Re»).

Certamente Sachs non riferisce la misura dei 10 gradi suggerita dai loghi: «AN u GU4-UD) fra Mercurio e Marte.

Per il 568bc (suggerisco) potrebbe essere tradotto: «Marte un dito (< = 10) Mercurio», intendendo 10 minuti di grado fra i due pianeti in senso azimutale.
Di fatto, fra i due pianeti, la misura minima secondo Sachs sarebbe di due dita (10 minuti di grado) per Marte di fronte a Mercurio e di sei dita (30 minuti di grado) in senso angolare fra i due pianeti.

I due pianeti insieme («AN u GU4-UD 4 KÙŠ [sin? Regolo?]» nel 568bc) distavano da Regolo 7 gradi e 30’ mancando in senso «angolare» ben 30 minuti di grado (un disco lunare completo) per gli otto gradi di 4 cubiti di due gradi cadauno.

La Luna («s[in…]») più probabilmente riferita nel reperto a fine riga, distava circa 5 gradi dai due pianeti, essendo esclusa dalla misura di 4 cubiti (otto gradi per Sachs) registrata nel reperto.
Troppa imprecisione, essendovi considerate misure angolari o interstellari.

Restano quindi, per il 568bc, misure incerte e approssimative che non corrispondono bene con le informazioni della riga del diario.

È ben poco rispetto al risultato stimato per il secolare 587bc illustrato in queste diapositive!

Giuseppe.

[Modificato da monseppe2 19/02/2016 10:56]
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